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Messaggi del 15/01/2021
Post n°3337 pubblicato il 15 Gennaio 2021 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet la Terra sta ruotando sul proprio asse più velocemente, come mai registrato prima d'ora. Diversi scienziati hanno parlato alla stampa del fenomeno insolito, sottolineando che lo scorso anno sono stati registrati alcuni dei giorni più brevi mai registrati. Per la maggior parte della storia dell'umanità, il tempo è stato segnato dal ciclo giorno/notte di 24 ore (con alcune modifiche apportate per comodità al mutare delle stagioni). Il ciclo è governato dalla velocità con cui il pianeta ruota sul proprio asse. Per questo motivo, la lunghezza di un giorno è diventata lo standard con cui viene segnato il tempo: ogni giorno dura circa 86.400 secondi. Diversi decenni fa, lo sviluppo di orologi atomici iniziò a consentire agli scienziati di registrare il passare del tempo in incrementi incredibilmente piccoli, a sua volta, consentendo di misurare la lunghezza di un dato giorno fino al millisecondo. E questo ha portato alla scoperta che la rotazione del pianeta è in realtà molto più variabile di quanto si pensasse. Da quando sono iniziate tali misurazioni, gli scienziati hanno anche scoperto che la Terra stava rallentando la sua rotazione molto gradualmente, fino allo scorso anno, quando ha iniziato a girare più velocemente, tanto che alcuni hanno iniziato a chiedersi se quest'anno potrebbe essere necessario un secondo intercalare negativo, un suggerimento senza precedenti (se la rotazione della Terra diventa troppo fuori sincronia con il battito super costante degli orologi atomici, è possibile utilizzare un secondo intercalare positivo o negativo per riportarli in allineamento). Gli scienziati hanno anche notato che la scorsa estate, il 19 luglio, è stato il giorno più breve mai registrato: è stato di 1.4602 millisecondi più breve dello standard. Gli scienziati non sono preoccupati per la nuova scoperta; hanno imparato che ci sono molti fattori che hanno un impatto sulla rotazione planetaria, tra cui l'attrazione della luna, i livelli di neve e gelo e l'erosione delle montagne. Hanno anche iniziato a chiedersi se il riscaldamento globale possa spingere la Terra a ruotare più velocemente mentre le cime innevate e le nevi ad alta quota iniziano pian piano a scomparire. Di contro, gli informatici sono un po' preoccupati per la velocità di rotazione variabile: gran parte della tecnologia moderna si basa su ciò che viene descritto come "tempo reale". L'aggiunta di un secondo salto negativo potrebbe portare a problemi, quindi alcuni hanno suggerito di spostare gli orologi del mondo, da ora solare a tempo atomico internazionale. |
Post n°3336 pubblicato il 15 Gennaio 2021 da blogtecaolivelli
Fonte: articolo riportato dall'Internet Era un individuo adulto, piuttosto avanti negli anni, ma non anziano, e con qualche problema di salute l’uomo di Altamura, il più completo scheletro di Neanderthal mai ritrovato e uno dei più antichi, risalente a circa 150.000 anni fa. Lo rivela l’analisi approfondita dei suoi denti e dell’apparato di masticazione, mascella e mandibola. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos One, è interamente italiano, firmato dalle Università di Firenze, Pisa e Sapienza di Roma. I risultati sono parte di un progetto più ampio, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e coordinato da Giorgio Manzi, della Sapienza di Roma. Per Manzi, “la presenza del terzo molare, il cosiddetto dente del giudizio, e il grado di usura masticatoria indicano che si trattava di un individuo adulto, piuttosto avanti negli anni, ma non anziano. L’uomo di Altamura - aggiunge - doveva avere avuto qualche problema di salute, perché abbiamo osservato la perdita di due denti prima della morte: il primo lo aveva perso da diversi anni, l’altro in tempi successivi. Si tratta - precisa Manzi - di una delle rare volte in cui si osservano queste circostanze in un Neanderthal, visto che nella preistoria antica l’incidenza di problemi dentari era molto bassa”. Lo scheletro dell’uomo di Altamura è stato scoperto nel 1993 e da allora è ancora imprigionato nella roccia, a diversi metri di profondità. Testimonia di un antenato precipitato in un pozzo naturale, e morto probabilmente di stenti. Per effettuare le analisi, piuttosto complesse a causa della difficoltà di accedere allo scheletro, incastonato nelle concrezioni calcaree della grotta carsica di Lamalunga, in Alta Murgia, i ricercatori hanno dovuto utilizzare sonde videoscopiche e un apparecchio a raggi X portatile. “Siamo riusciti a osservare le caratteristiche della dentatura e delle ossa mascellari, ottenendo nuove informazioni sull’età e lo stato di salute dell’uomo di Altamura, e confermando la presenza di caratteri tipici dei Neanderthal”, ha spiegato l’antropologo Jacopo Moggi Cecchi, dell’Università di Firenze. Per Damiano Marchi, dell’Università di Pisa, “la radiografia dei denti anteriori mostra una lesione nell’osso, alla base di un incisivo, che potrebbe essere dovuta a un forte stress non riconducibile all’alimentazione”. lo stile di vita di quest’uomo del Paleolitico medio fosse già molto complesso. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA |
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