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Post n°61 pubblicato il 19 Marzo 2010 da blu_dada
 
Tag: bisogno

Un bisogno

Quando ero piccola facevo un gioco con  mio padre.
Il gioco consisteva nel lasciarmi cadere all’indietro, a peso morto,
senza la minima paura.
Mi fidavo ciecamente.
Sapevo che c’erano mani che mi avrebbero presa, che non sarei caduta
e non mi sarei fatta alcun male.
E la sensazione che provavo non era quella di cadere,
ma quella di essere al sicuro.
Anche in quella situazione pericolosa.
A volte penso a quanto mi manca lasciarmi cadere,
come quando  mi affidavo alle mani di mio padre.
Quel sentirmi al riparo da ogni male.
Non è semplice nostalgia.
O la voglia di ritornare “figlia-bambina”.
Riaffiora dal profondo il bisogno antico di protezione,
di avere qualcuno che dica:
- Stai tranquilla, ci penso io. -
E allarga le braccia per sorreggerti.
Il bisogno di  poter mollare la presa, perché sai che c’è qualcuno che tiene duro solo per te, che si offre di portare il tuo peso.
E sei presa da una meravigliosa sensazione: non hai paura,
né preoccupazioni.
La tua mente è libera.
Ti senti leggera,  non riconoscente... solo al sicuro.

Sovente, siamo noi a non volerci fidare, o affidarci ad altre mani.
Crediamo che possiamo farcela da soli, ma non è così.
Dopotutto... siamo solo essere umani, bisognosi e deboli, a volte.
Ma non vogliamo ammetterlo.

*
*
*
*
*


 
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Commenti al Post:
violanda72
violanda72 il 19/03/10 alle 18:45 via WEB
Nell'ammissione della propria debolezza..la vera magnificenza dell'uomo, che umile riconosce il proprio limite..le situazioni esterne ti portano a esser diffidentem circospettiva..lontana a volte..un'autodifesa utopistica per sopravvivere in questo mondo...eppure cara Blu, chiudere gli occhi e ritrovare quelle mani a sorreggerti..quelle braccia a sostenerti..quei passi accanto i tuoi...che non dovrebbero lasciari mai...un sogno..da rincorrere fino a quando saremo vivi...

è bello ritrovarti..un bacio...Lì

(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 21:54 via WEB
Quanto mi piacerebbe chiudere gli occhi e lasciarmi andare... come un tempo. Non sai quanto vorrei provare quella sensazione di sicurezza totale.
Un abbraccio.
(Rispondi)
 
Writer_lady
Writer_lady il 19/03/10 alle 19:08 via WEB
Quando papà è morto, mi sono sentita perduta: come un soldato che sta in retroguardia e viene gettato allo sbaraglio in prima fila. "E adesso chi ci pensa a me?"...Papà, lo ammetto, era per me il porto sicuro. L'albero che disegnavo con le radici forti e i rami grandi pieni di foglie avvolgenti. Un bisogno. Ma mi devo vergognare a chiamare "amore" anche il "bisogno"?
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 21:56 via WEB
Non credo, l’amore è un bisogno. L’amore di un padre è un bisogno primordiale.
Oggi camminavo per strada e ho intravisto mio padre. Capita di rado che ci incontriamo per caso. L’ho notato fra i suoi amici, era il più bello. Ne sono stata fiera. Mi sono avvicinata e l’ho abbracciato, d’impulso. Lui mi ha detto:” Ti ho comprato le arance... quelle che piacciono a te.” Ci credi? Lui pensa a me sempre, ogni giorno. Continua ad aver cura di me, come nessun altro.
(Rispondi)
 
socionica
socionica il 19/03/10 alle 19:51 via WEB
Per lungo tempo Dada ho perso quella fiducia che mi impediva di lasciarmi andare, di afidarmi...spesso arrivavo la sera con i muscoli del corpo talmente tesi che nemmeno un bagno caldo riusciva a rilassare.
... e ho capito che per porre fine a quelle dolorosissime somatizzazioni del corpo dovevo piano piano imparare a riaffidarmi, ci ho messo molto tempo...e una sera ho incontrato quello che sarebbe diventato mio marito e il riaffidarsi è sttao dolcissimo.
Ti abbraccio*****
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 21:59 via WEB
È bello potersi fidare e affidare a mani sicure. Ci serve, ne abbiamo un bisogno grande, tutti. Inutile negarlo, abbiamo bisogno di sentirci non soli nell’affrontare le nostre paure e responsabilità.
Sono felice che tu sia riuscita a trovare le tue mani sicure.
Ciao Chiara, un bacio. :-)
(Rispondi)
 
coriandolobianco
coriandolobianco il 19/03/10 alle 20:32 via WEB
appartententi alla stessa natura, ci sentiamo simili nei bisogni, essenzialmente d'amore, ma talvolta, chissà perchè è così difficile riconoscerlo
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 22:01 via WEB
Vero. A volte, ci guardiamo intorno e non troviamo chi sa sostenerci anche solo con un abbraccio, o non sappiamo chiederlo, chissà.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 19/03/10 alle 20:41 via WEB
Può anche capitare di non volerci fidare, è vero, ma a volte succede che invece siamo a dover infondere sicurezza e a dare protezione.
- Stai tranquilla, ci penso io -... sì mi piacerebbe sentirmelo dire :) Ciao Blu
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 22:02 via WEB
Te lo immagini? Quando sei presa dalle tue ansie o paure, cosa significa sentirsi dire: Non preoccuparti , penso a tutto io?
Non solo è conforto, ma è sollievo dell’anima. Ciao Elly:-)
(Rispondi)
 
mpt2003
mpt2003 il 19/03/10 alle 22:12 via WEB
io non ho più provato il senso di sicurezza e affidabilità che avevo quando ero con mio padre.....in età adulta ho imparato a non fidarmi di nessuno o, meglio, di avvicinarmi con timore......adesso a volte mi chiedo come sarei se avessi qualcuno a cui affidare la mia vita....non lo invidio, non sarà un lavoro semplice...
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 19/03/10 alle 23:03 via WEB
Forse non si tratta di affidare la propria vita, ma di avere un sostegno, magari quando le angosce sono troppe, magari quando ti senti troppo sola ad affrontare qualche problema troppo grande o anche le mille piccole incombenze quotidiane. Comunque la sensazione di essere al sicuro come quando eri fra le braccia di tuo padre... beh è difficile da riprovare. Molto.
(Rispondi)
 
lupi2009
lupi2009 il 20/03/10 alle 00:44 via WEB
Da questa mattina penso a come poter celebrare mio padre. Lo hai fatto tu anche per me. Grazie Dadablu.
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 18:46 via WEB
Ci abbiamo pensato insieme. :-)
(Rispondi)
 
Eteroclito
Eteroclito il 20/03/10 alle 01:10 via WEB
Che strano, vero? Da giovani impieghiamo le nostre energie nel tentativo di dimostrare di essere sufficienti a noi stessi, di non avere bisogno di nessuno, di essere autosufficienti. Poi, con il tempo, raggiunta quell'autonomia tanto agognata, cominciamo a comprendere l'immenso valore insito nel poter contare su qualcuno che ci sorregge senza secondi fini nei momenti difficili della vita e con il quale condividere in maniera cristallina le gioie piccole e grandi che la vita ci dà. Forse è perché è natura delle fronde, per quanto in alto possano essersi elevate, trarre linfa dalle radici.
Tanti cari saluti, Ete.
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 18:52 via WEB
Siamo esseri difficili,e ci complichiamo la vita. Chissà. Eppure basterebbe così poco, per avere e dare sostegno. Non è da tutti.
Ciao Ete,un caro saluto anche a te. :-)
(Rispondi)
 
hector67
hector67 il 20/03/10 alle 08:00 via WEB
Ciao mia Cara.
Quanto è vuota e distratta la società fuori da qui (almeno nella mia quotidianità). E' questa la sensazione che provo da quando diversi impegni mi tengono lontano da voi.
La presunzione di cui parli e che un po tutti conosciamo, è il frutto della giungla quotidiana che ci porta a credere solo nelle nostre forze (vana illusione) un abbraccio forte forte ...^___^
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 18:52 via WEB
Che bella cosa che hai detto, *stare lontano da voi*... capita anche a me. :-)
(Rispondi)
 
berequeck
berequeck il 20/03/10 alle 13:22 via WEB
Se non si può fare diversamente sappiamo anche pensare a tutto da sole ma...se c'è qualcuno al quale potersi "appoggiare"..beh la differenza si sente e parecchio !buon w.e. cara dadissima, bacio grande, Susyssima ;-)
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 18:53 via WEB
La differenza c’è, eccome! Ciao Susy :-)
(Rispondi)
 
ventodamare
ventodamare il 20/03/10 alle 16:51 via WEB
E' un lusso che non voglio e non posso permettermi. Mi piace cavarmela da solo, sempre.
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 18:54 via WEB
“... e non voglio concedermi” È questo il vero problema... forse. Ci piace cavarcela da soli perché non abbiamo chi ci da un aiuto, o perché non ci fidiamo?
(Rispondi)
 
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 20/03/10 alle 21:32 via WEB
Fidarsi e affidarsi... il papà...la solida piattaforma affettiva su cui ognuno imposterà il rapporto di fiducia col mondo esterno. Ricordo un corso di aggiornamento sulla cooperazione e lo sviluppo delle abilità sociali. Ci proposero due giochini: il primo consisteva nel farsi cadere sulle braccia di un altro che avrebbe impedito di farti male. Il secondo invece consisteva nel scendere dalle scale bendato affidandoti alle istruzioni di un altro senza appoggiarti alla ringhiera. Mi vergogno un po'...ma io non sono riuscito a fare nè l'uno, nè l'altro. In entrambi i casi ho saputo sostenere, ma non essere sostenuto. Buon fine settimana Dada :-)
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 19:00 via WEB
Gli altri si sono fidati di te, ma tu non degli altri? Non riesci a pensare che qualcun altro possa essere capace quanto te? Ti capisco: qualche volta è successo anche a me. Dare sostegno ma non ritenere gli altri capaci di darmelo.
Che estrema complicazione che è la vita... a volte. Si crea un paradosso, c’è chi vorrebbe fare qualcosa per noi, ma è scoraggiato dal nostro atteggiamento “castrante”.
Così finiamo per stare sempre in prima linea, a fare tutto da noi. :-(
(Rispondi)
 
violanda72
violanda72 il 20/03/10 alle 21:55 via WEB
Notte Bluuuuuuuuuuuu perditi fra le stelle stanotte...bacio...lì
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 19:00 via WEB
:-))
(Rispondi)
 
santinove
santinove il 20/03/10 alle 22:20 via WEB
la fiducia ha solide basi nella solidarietà reciproca
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 19:01 via WEB
La solidarietà... altra cosa complicata e rara.
(Rispondi)
 
kallida
kallida il 21/03/10 alle 12:34 via WEB
La fiducia non è roba da potersi convincere con qualche parola...però se ci si fortifica...forse si diventa mani forti che sorreggono, e solo dopo verremo sorretti:)ti abbraccio forte
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 21/03/10 alle 19:01 via WEB
Ma non è che a furia di essere forti e sorreggere... gli altri si auto-escludono dal fare? Potrebbe anche essere. Pensaci.
Un bacio, Kalli :)
(Rispondi)
 
violanda72
violanda72 il 21/03/10 alle 21:31 via WEB
bentornata...^__^ bacioblu
(Rispondi)
 
 
santinove
santinove il 21/03/10 alle 23:06 via WEB
mi associo
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 22/03/10 alle 23:00 via WEB
:-)
(Rispondi)
 
kelloks
kelloks il 22/03/10 alle 10:19 via WEB
Ciao Blu..Affidarsi è atto di suprema fiducia. Chi può aver cura di noi..come quelle braccia? Non credo sia mancanza di volontà..non sempre. Talvolta è..semplice assenza anche di noi..Un abbraccio mia cara e bentrovata*_*
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 22/03/10 alle 23:06 via WEB
Lo so, ma quando accade è straordinario potersi affidare. Credere in una persona otalmente, non è facile... purtroppo.
Ciao Kell, un bacio.:-)
(Rispondi)
 
kremuzio
kremuzio il 22/03/10 alle 12:20 via WEB
Mia madre mi raccontava di quando faceva lo stesso con il padre, mio nonno, solo che lui, più cinico di me, una volta la fece cadere non prendendola al volo dicendole che era un avvertimento. Nella vita non ci si deve fidare di nessuno...
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 22/03/10 alle 23:07 via WEB
È il caso di dire che bisogna sbattere la testa per imparare come funziona la vita... Tuo nonno , lo sapeva, :-)
(Rispondi)
 
violanda72
violanda72 il 22/03/10 alle 21:57 via WEB
un sogno per te cara Blu, a domani, bacioblu...Lì
(Rispondi)
 
 
blu_dada
blu_dada il 22/03/10 alle 23:08 via WEB
Persona speciale, ciao. :-)
(Rispondi)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 23/03/10 alle 17:41 via WEB
Che sensazione meravigliosa è quella di avere qualcuno che ti protegge, cui affidarsi ciecamente, che ricosci avere la forza e la capacità di sostenerti e difenderti...(sospiro!).... Si ha un bel dire che dobbiamo essere forti, autosufficienti, bastevoli a noi stesse....La "sindrome da Principe Azzurro", cavaliere senza macchia e senza paura, sonnecchia imperterrita nel fondo del nostro cuore di fanciulle dalle lunghe trecce...;)
(Rispondi)
 
hector67
hector67 il 23/03/10 alle 19:12 via WEB
C’era un bambino che usciva ogni giorno, e il primo oggetto che guardava,quello che egli diveniva, e qull’oggetto parte di lui diveniva per il giorno, o una parte del giorno, o per molti anni, o per molti cicli di anni. Divenivano i primi lillà parte di quel bambino, e l’erba, i convolvoli bianchi e rossi, il bianco-rosso trifoglio, e il canto del saltinselce… I suoi genitori, colui che l’aveva generato e colei che l’aveva concepito nel suo seno e l’aveva messo alla luce, a questo bambino avevano dato ben più di questo soltanto, e a lui diedero in seguito ogni loro giorno, e divennero parte di lui. La madre che a casa tranquilla le stoviglie ordinava, apparecchiando la tavola, la madre dalle gentili parole, linda la cuffia e la gonna, un sano odore emanando dalla persona e dagli abiti, quando passava, il padre forte, l’urlo improvviso, il contratto a lungo discusso, l’astuta lusigna, le abitudini della famiglia, le conversazioni, la compagnia, i mobili, il gonfio cuore che anela, affetto che non si può contraddire, il senso di ciò che è reale, il pensiero se, dopo tutto, dovesse mostrarsi irreale, i dubbi di giorno e i dubbi di notte, il curioso se e come, se ciò che mostra così è così, o se è soltanto barlumi, pulviscolo…
Carissima ti lascio questa meravigliosa poesia dell'amatissimo Walt Whitman (secondo Borges, il creatore del verso libero)come segno del mio profondo affetto ^___^
(Rispondi)
 
socionica
socionica il 26/03/10 alle 10:45 via WEB
Buon fine settimana Dada^___^
Un abbracio***
(Rispondi)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 26/03/10 alle 13:40 via WEB
:) un break ci vuole ogni tanto...m ache non diventi una droga, eh!? ;) Ciao Clicckina!
(Rispondi)
 
Writer_lady
Writer_lady il 27/03/10 alle 14:24 via WEB
Un abbraccio stretto stretto...
(Rispondi)
 
Nickolas10gen2006
Nickolas10gen2006 il 27/03/10 alle 19:14 via WEB
SMACK SMACK!!
(Rispondi)
 
violanda72
violanda72 il 27/03/10 alle 19:27 via WEB
missing...Blu...un abbraccio a te..ovunque tu sia...Lì
(Rispondi)
 
lupi2009
lupi2009 il 28/03/10 alle 00:05 via WEB
Dada forse tu non lo sai, ma abbiamo bisogno di leggere i tuoi post sempre così eleganti eppure profondi. Sempre così intensi eppure leggeri. Forse tu no lo sai ma la tua assenza fa un rumore infernale. SBRIGATI A TORNARE OVUNQUE TU SIA "FUORI O DENTRO DI TE"!!!!! Un abbraccio, malu
(Rispondi)
 
blanche_revenant
blanche_revenant il 28/03/10 alle 11:48 via WEB
Ciao Adina! Una buona domenica ed un bacio
(Rispondi)
 
Ed.Felson
Ed.Felson il 29/03/10 alle 17:24 via WEB
Anche tu problemi con la psicosomatica?..Ada..ti aspetto..
(Rispondi)
 
violanda72
violanda72 il 31/03/10 alle 21:45 via WEB
Bluuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
(Rispondi)
 
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