Creato da LudotecaMan il 20/03/2010 |
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Una strana storia (parte 12)
Post n°14 pubblicato il 17 Aprile 2010 da LudotecaMan
Cercai di sistemarmi meglio che potevo, i divani sono sempre troppo stretti e spesso anche corti. Ancora vestito e con una copertina sopra, provai ad addormentarmi. Pensieri di ogni tipo si rincorrevano nella mente, uno iniziava, lo seguivo, ma prima che finisse, già un'altro era lì pronto a scalzarlo. Un senso di irrequietezza mi pervadeva e non riuscivo a liberarmene. La parola “morte” riecheggiava nelle mie orecchie. Decisi di farmi una camomilla. Mi alzai, e prima di andare in cucina, passai davanti alla camera da letto per controllare che fosse tutto a posto e che lei riposasse tranquilla. Invece non era così: un pianto sommesso si levava nel silenzio della notte. Decisi comunque di non invadere quel suo spazio, e tornai verso la cucina. Misi su l'acqua a bollire e mi recai in bagno per una doccia veloce. Dieci minuti ed ecco, davanti a me, una bella tazza di camomilla fumante da sorseggiare. Seduto, tra un sorso e l'altro, guardavo fuori in giardino senza vedere nulla, con i pensieri ormai appannati. Che cosa potevo fare per quella donna? Così assorto, non mi accorsi che mi era alle spalle. Percepivo la sua presenza dal profumo leggero e dal respiro faticoso di chi ha pianto molto. Non mi mossi. La sua mano si posò sulla mia testa e iniziò ad accarezzarla lentamente, poi prosegui sulla guancia e questo mi fece trasalire: non dimenticherò mai quella carezza. Si chinò e, baciandomi sulla spalla, prese la mia mano e mi tirò a se. Voltandosi s'incamminò lungo il corridoio e con flebile voce disse: "Vieni". Ci ritrovammo sotto le coperte, distesi uno di fianco all'altro. Mi guardò per un attimo, poi girandosi su un fianco mi diede le spalle. Prese la mia mano e portò il mio braccio a cingerle la vita. La strinsi forte contro di me, come a essere un tutt'uno. Ogni parte del nostro corpo combaciava.... Rimasi immobile ascoltando il suo respiro che lentamente rallentava, fino a che si addormentò. Nel buio della notte la immaginai finalmente serena e sorridente. |
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