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« Giovanni 3:16GIUSEPPE E IL PASTORE »

Il "Crocifisso"... abbandonato!

Post n°51 pubblicato il 29 Novembre 2009 da brischy1

Stavolta arrivo con un pò di ritardo al solito appuntamento mensile. So che sapete il perchè. Fortunatamente tutto è passato, per cui si possono riprendere queste conversazioni, alle quali sia io che voi teniamo molto.

A dire il vero non ho un argomento specifico da affrontare, o meglio, ne avrei parecchi. Per questo motivo ne ho scelti uno, che, penso, in qualche modo abbia attraversato la vostra mente nei giorni immediatamente trascorsi.

Il Crocifisso..........che vergogna!

Mi riferisco alla recente sentenza di un organismo europeo, che ha imposto alla nostra nazione di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche e dai luoghi pubblici e di pagare una ammenda simbolica a una cittadina che ha fatto appello allo stesso organismo, dopo aver invano peregrinato da ufficio in ufficio per afvere soddsfacimento al suo supposto diritto.

Sono rimasto stupito, come tutti del resto, per questa presa di posizione, che tra l'altro ci obbliga ad interrogarci sul senso e anche sull'utilità di questa "Europa Unita". I giudici di quella commissione hanno detto ad alta voce che l'Europa istituzionale e lontanissima dall'Europa reale e pertanto non c'è dubbio che la prima è un ente astratto senza fondamento nel reale. L'Europa vera è un'altra, fondata su dei valori condivisi sia morali che religiosi, che ne hanno garantito e seguito il cammino per secoli e che tutt'ora sono vivi e sentiti dagli europei. Una sentenza, la quale quella a cui ci riferiamo, dice che l'Europa dei padri fondatori non è quella che ci troviamo fra le mani. Essa conclude poco o nulla dal punto di vista sociale e politico, è avventuriera in quello morale. Pare una cosa sola la preoccupi a dismisura: i soldi. Se era solo per questo fine, si poteva pensare a qualcosa d'altro senza tirare la corda inutilmente per decenni.

Se è vero che quell'organismo ha emesso la contestata sentenza per difendere i diritti di chi non è credente, mi si dica come difende i diritti di chi lo è. Un credente infatti può benissimo sentirsi offeso dal fatto di vedersi negata una cosa alla quale crede e alla quale ci tiene. E poi..... la multa! Non so se quei parrucconi hanno pensato di diventare in questo modo addirittura ridicoli. Tanti hanno riso di loro; molti li hanno compassionati vedendoli paludati con zimarre d'altri tempi per emettere un verdetto senza fondamento, non dico di giustizia, ma di buon senso. E pensare che quelli illustri signori si atteggiano a maestri dei diritti e della libertà. Solo un poco di buon senso li poteva far rinsavire; ma il buon senso è oltre il loro orizzonte: non lo vedono e non lo usano. A meno che.... ?!

In questo forse sta la spiegazione di quella inaudita sentenza. A meno che... il loro pronunciamento sia stato dettato da altre considerazioni. Questo è il vero problema. Da molto tempo la Chiesa e il cristianesimo sono sotto assedio da parte di gruppi e di correnti, che per decenza mi astengo dal nominare. Queste persone non perdono l'occasione per minare la credibilità del cristianesimo presso persone e istituzioni. Non è parso vero che, su richiesta di una persona, si potesse sferrare al cristianesimo una mazzata attraverso una sentenza emanata da un'autorità europea. Così hano messo in atto l'ennesimo tentativo di zittire una volta per sempre i cristiani. Ma purtroppo hanno sbagliato la modalità scelta: la loro sentenza ha rinvigorito l'orgoglio di chi crede nel Signore Gesù, hanno scatenato le reazioni di gruppi politici che - si credeva - non fossero attenti all'argomento, hanno messo in piazza la loro faziosità, che strumentalizza il diritto per una fine personale... il peggio che potesse loro accadere.

Non mi si dica che sto vaneggiando con queste affermazioni. Ricordate quanto è successo a quel parlamentare, che per sua sventura è un credente? Parlo di Buttiglione! Estromesso dai grandi dell'Europa, perchè cristiano. E che cosa allora ci si poteva aspettare di diverso nei confronti del crocifisso?

E noi.... ?

Ma il mio pensiero in questo momento va anche ai sottili distinguo di quei credenti che per inspiegabili motivi fanno capriole sul terreno della logica, citando dichiarazioni, parziali e quindi imprecise o addirittura involontariamente distorte, di papi e vescovi per difendere (apparentemente!!) il crocifisso, mettendolo sullo stesso piano dei simboli di altre religioni e invocando pari dignità per tutti. Dicono che è questione di democrazia, di rispetto e quindi di uguaglianza.

A costoro vorrei ricordare primariamente che essendo ni in uno stato laico per sostenere le proprie posizioni non ci si può appellare in nessun modo alle dichiarazioni rilasciate da papi, conferenze episcopali o vescovi. Le opinioni di questi ultimi non hanno alcun valore - neppure indicativo - per le scelte di carattere politico. Pertanto l'unica indiscussa autorità a cui si deve fare appello è solamente la ragione. E' su questo che vorrei richiamare i cattolici "d'avanguardia".

La ragione nega che si possano mettere tutti i simboli religiosi sullo stesso piano. Per il semplice motivo che quelli cristiani fanno parte della nostra identità culturale europea, gli altri assolutamente no. Certo questi ultimi vanno rispettati, ma non assolutamente appaiati tra noi a quelli cristiani.

E non mi si dica che questa è espressione di prepotenza. E' accettazione della realtà storica evidentemente in opposizione nei confronti di posizioni razionalmente inaccettabili, fatte esclusivamente nel tentativo inutile di accordare gli opposti.

Ma c'è di più. Io ho preso la sentenza di quell'organismo europeo come un'offesa nei miei confronti di credente e di italiano. Ho letto qua e là dichiarazioni di personalità religiose e politiche che si opponevano al pronunciamento dei giudizi europei, ma non ho visto scatenarsi l'indignazione dei credenti con la voglia di riaffermare intangibilità del crocifisso, esposto nelle sedi e negli uffici pubblici. Come al solito si è stati quieti e quasi rassegnati alla situazione. E questo per chi crede nel Signore Gesù è cosa deprecabile. Ancora di più se si pensa che per altri capitoli ci si agita assai di più, si fanno volantinaggi, manifesti, convegni, raccolte di firme e via di seguito.

Povero Signore! Ma per lui non è la prima volta. Anche nel momento in cui era insultato e condannato i suoi credenti avevano scelto di tutelre bene la propria pelle e di darsela a gambe. L'avevano lasciato solo; non avevano avuto il coraggio di perdere qualcosa di proprio per difenderlo. Nell'occasione, di cui parlavamo, è avvenuta la stessa cosa... abbandonato! La solitudine di Cristo sulla croce in questa occasione mi è apparsa ancor più tragica e struggente. I suoi credenti benpensanti hanno preferito tacere e pensare ai fatti propri. Chissà se almeno hanno il coraggio di vergognarsi?


Il vostro parroco

Don Ferdinando Mazzoleni

 

(un articolo da "Il Segno" di novembre 2009)

 
 
 
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O Signore,

tu fai scaturire le sorgenti

ed ecco ruscelli scorrere

nelle valli, tra i monti.

Tutti gli animali selvatici

Si dissetano alle loro sponde.

Gli uccelli del cielo cantano

nascosti tra le fronde degli alberi.

Fai crescere l’erba per gli animali.

Dai all’uomo vino ed olio

per renderlo allegro.

Gli doni il pane per sostenere

il suo vigore.

Tutti i viventi aspettano da Te

il proprio cibo nel tempo opportuno.

Tu lo provvedi ed essi lo raccolgono.

Tu apri la mano generosamente

e tutti si saziano dei tuoi beni.

dal Salmo 104

 

 
 
 

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