"Ecco, sto alla porta e busso... "
(Apo. 3,20)
PREGHIERA
Gloria al Padre, al Figlio e
Allo Spirito santo
Com’era in principio
E ora e sempre,
e nei secoli dei secoli.
Amen.
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Post n°80 pubblicato il 21 Novembre 2017 da brischy1
Per essere liberati dalle suggestioni del demonio nei pericoli spirituali e materiali; per seguirlo nella sua premurosa cura, per condurci con lui in cielo. 1. Padre Celeste, ringrazio la tua infinita bontà per avermi affidato, sin dal momento in cui l'anima mia è uscita dalle tue mani creatrici, ad un angelo affinché mi «illumini, custodisca, regga e governi». E ringrazio anche te, mio angelo custode, che mi accompagni ogni giorno nel viaggio di ritorno al Padre celeste. Le tue sante ispirazioni, la continua difesa dai pericoli spirituali e corporali, le tue potenti preghiere presso il Signore sono per me un grande conforto e sicura speranza. Angelo di Dio. 2. Angelo mio custode, che sempre contempli il Signore e che mi vuoi tuo concittadino in cielo, ti prego di ottenermi dal Signore il perdono, perché tante volte sono stato sordo ai tuoi consigli, ho peccato alla tua presenza e tanto poco mi ricordo che mi sei sempre vicino. Angelo di Dio. 3. Angelo mio custode, fedele e forte in virtù, tu sei uno degli angeli che in cielo, guidati da san Michele, vinsero satana e i suoi seguaci. La lotta di un giorno in cielo continua ora sopra la terra: il principe del male e i suoi seguaci sono contro Gesù Cristo, e insidiano le anime. Prega l'immacolata Regina degli Apostoli per la Chiesa, la città di Dio che combatte contro la città di satana. O san Michele arcangelo, difendici con tutti i tuoi seguaci nella lotta; sii nostra forza contro la malizia e le insidie del demonio. Che il Signore lo soggioghi! E tu, principe della corte celeste, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni che percorrono il mondo per la perdizione delle anime. Angelo di Dio. 4. O angeli del paradiso, custodite scrittori, tecnici e propagandisti delle tecniche audiovisive e tutti coloro che le usano. Difendeteli dal male, guidateli nella verità, ottenete loro la vera carità. Chiedete al Signore per l'apostolato di queste tecniche le vocazioni necessarie e accompagnatele nella loro delicata missione. Ispirate a tutti di contribuire con l'azione, la preghiera e le offerte all'apostolato della comunicazione sociale. Illuminate, custodite, reggete e governate il mondo delle tecniche audiovisive, perché serva ad alzare il livello della vita presente e a orientare l'umanità verso i beni eterni. Angelo di Dio. 5. O angeli tutti del Signore, voi siete chiamati a fare nobile corte, dare lode e benedire incessantemente l'augusta Trinità, a riparare alle nostre dimenticanze. Siete i veri amatori di Dio e delle anime e continuate il canto: «Gloria a Dio nel cielo altissimo e pace in terra agli uomini di buona volontà». Vi supplichiamo per l'umanità intera perché conosca il vero e solo Dio, il Figlio da lui inviato e la Chiesa colonna di verità. Pregate perché sia santificato il nome di Dio, venga il regno di Gesù Cristo e si compia la sua volontà, come in cielo così in terra. Stendete la vostra protezione sopra i governanti, i lavoratori, i sofferenti; ottenete benedizioni e salvezza a tutti quelli che cercano la verità, la giustizia e la pace. Angelo di Dio. |
Post n°79 pubblicato il 03 Giugno 2016 da brischy1
ORA DI GUARDIA AL SACRO CUORE Chi si iscrive alla GUARDIA D'ONORE sceglie a piacere una volta per sempre un'ora della giornata da consacrare a Gesù, durante la quale, senza nulla togliere alle sue ordinarie occupazioni, con devote giaculatorie, offre le sue fatiche, le sue pene, il suo cuore a Gesù tenendosi in ispirito stretto a Lui che geme nel S. Tabernacolo, riparandone l'amore oltraggiato e dimenticato dai peccatori che l'offendono in tutto il mondo. Nulla obbliga sotto pena di peccato, e chi dimenticasse di fare l'ora di guardia può supplire in altra ora di sua scelta. Non occorre recitare in essa diverse preghiere, né portarsi in Chiesa, ma ciascuno si può regolare secondo le occupazioni e il proprio fervore. OFFERTA PER L'ORA DI GUARDIA Mio dolcissimo Divin Salvatore Gesù, io ti offro questa ora di guardia, durante la quale in unione con ... (si nominano i Santi protettori dell'ora scelta) desidero amarti, glorificarti e consolare il Tuo adorabile Cuore con il mio amore. Accetta a questo fine i miei pensieri, le parole, le azioni, le pene e soprattutto il mio cuore, che Ti dono senza riserva, perché io consumi nel fuoco del tuo Divino Amore. Dopo questa preghiera continuiamo a svolgere le nostre attività ordinarie pensando che stiamo offrendo queste nostre azioni in spirito di riparazione. Durante l'ora di guardia ed eventualmente più volte nella giornata reciteremo la PREZIOSISSIMA OFFERTA Eterno Padre, accetta in sacrificio di propiziazione per i bisogni della Santa Chiesa e in riparazione dei peccati degli uomini, il Sangue prezioso e l'Acqua che uscirono dalla ferita del Divin Cuore di Gesù e abbi pietà di noi. Oppure: Gesù, mio Salvatore, lascia che io offra a Te, e per mezzo Tuo all'Eterno Padre, il Sangue preziosissimo e l'Acqua che uscirono dalla ferita fatta al Tuo Divin Cuore sull'albero della Croce. Degnati di applicare efficacemente questo Sangue e quest'Acqua per la salvezza dit utte le anime e specialmente dei poveri peccatori e della mia povera anima. Purifica, rigenera, salva tutti gli uomini in virtù dei Tuoi meriti. Concedimi infine, o Gesù, di penetrare nel Tuo Cuore e di rimanervi per sempre. Amen. Al termine dell'ora scelta reciteremo la PREGHIERA PER LA FINE DELL'ORA DI GUARDIA O Cuore Sacratissimo di Gesù, fonte perenne d'Amore e di Misericordia, io ti ringrazio per l'inestimabile dono che mi hai fatto, concedendomi di poterti consolare durante quest'ora di guardia. Io ti chiedo perdono per tutte le negligenze che avessi potuto commettere durante la mia preghiera e prometto di voler essere più fedele per l'avvenire. Incoraggiato dalla tua bontà, io oso chiederti di poterti consolare anche domani e per tutti i giorni della mia vita per riparare le offese di noi peccatori. Questa grazia te la domando non solo per me, ma anche per tutte le Guardi d'Onore, affinché il Tuo Divin Cuore possa trovare sempre e in ogni istante delle anime nelle quali compiacersi. Amen. |
Post n°78 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da brischy1
mercoledì 7 ottobre 2015 Cari fratelli e sorelle, buongiorno! |
Post n°76 pubblicato il 14 Marzo 2014 da brischy1
Signore, resta con me in questo giorno Amen |
Post n°75 pubblicato il 14 Marzo 2014 da brischy1
Io so, Padre, Un figlio con ogni cura seguito, Io so, Pade, Per quanto piccola, labile e leggera sia In ogni istante del tempo il dono si rinnova, CARLO MARIA MARTINI (tratto dal libro "Scegliere" della collana "Nella luce del Risorto - Meditazioni per la Pasqua " in edicola dal 13 marzo con Famiglia Cristiana n. 11) |
Post n°74 pubblicato il 19 Maggio 2013 da brischy1
Cari fratelli e sorelle buongiorno! Oggi vorrei soffermarmi sul'azione che lo Spirito Santo compie nel guidare a Chiesa e ciascuno di noi ala Verità. Gesù stesso dice ai discepoli: lo Spirito Santo "vi guiderà a tutta la verità" (Gv 16,13), essendo Egli stesso "lo Spirito di Verità" (cfr Gv 14,17; 15,26; 16,13). Viviamo in u'epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti dela verità. Benedetto XVI ha parlato molte volte di relativismo, della tendenza cioè a ritenere che non ci sia nula di definitivo e a pensare che a verità venga data da consenso o da quello che noi vogiamo. Sorge la domanda: esiste veramente "la" verità? Che cos'è "la" verità? Possiamo conoscerla? Possiamo trovara? Qui mi viene in mente la domanda de Procuratore romano Ponzio Pilato quando gesù gli rivela il senso profondo della sua missione: "Che cos'è la verità?" (Giov 18,37.38). Pilato non riesce a capire che "a" Verità è davanti a lui, non riesce a vedere in Gesù il volto della verità, che è il volto di Dio. Eppure, Gesù è proprio questo: la Verità, che, nella pienezza dei tempi, "si è fatta carne" (Gv 1,1.14), è venuta in mezzo a noi perchè noi a conoscessimo. La verità non si afferra come una cosa, la vertà si incontra. Non è un possesso, è un incontro con una Persona. Ma chi ci fa riconoscere che Gesù è "la" Parola di verità, il Figlio unigenito di Dio Padre? San Paolo insegna che "nessuno può dire: "Gesù è Signore!" se non sotto 'azione delo spirito Santo" (1Cor 12,3). E' proprio lo Spirito Santo, il dono di Cristo Risorto, che ci fa riconoscere la Verità. Gesù o definisce il "Praclito", cioè "colui che ci viene in aiuto", che è al nostro fianco per sostenerci in questo cammino di conoscenza; e, durante l'Ultima Cena, Gesù assicura ai discepoli che lo Spirito Santo insegnerà ogni cosa, ricordando loro le sue parole (cfr Gv 14,26). Qual'è allora l'azione dello Spirito Santo nella nostra vita e nella vita della Chiesa per gidarci alla verità? anzitutto, ricorda e imprime nei cuori dei credenti le parole che Gesù ha detto, e, proprio attraverso tali parole, la legge di Dio - coem avevano annunciato i profeti nell'Antico Testamente - viene iscritta nel nostro cuore e diventa in noi prinicpio di valutazione nelle scelte e di guida nelle azioni quotidiane, diventa principio di vita. Si realizza la grande profezia di Ezechiele: "vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli, vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo ... Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme" (36,25-2). Infatti, è dall'intimo di noi stessi che nascono le nostre azioni: è proprio i cuore che deve convertirsi a Dio, e lo Spirito Santo lo trasforma se noi ci apriamo a Lui. Lo Spirito Santo, poi, come promette Gesù, ci guida "a tutta a verità" (Gv 16,133); ci guida non solo all'incontro con Gesù, pienezza della Verità, ma ci guida anche "dentro" la verità, ci fa entrare cioè in una comunione sepre più profonda con Gesù. donandoci l'intelligenza dele cose di Dio. E' questa non la possiamo raggiungere con le nostre forze. Se Dio non ci illumina interiormente, il nostro essere cristiani sarà superficiale. La Tradizione della Chiesa afferma che lo Spirito di verità agisce nel nostro cuore suscitando quel "senso della fede" (sensus fidei) attraverso il quale, come afferma il Conciio Vaticano II, il Popolo di Dio, sotto la guida del Magistero, aderisce indefettibilmente ala fede trasmessa, la approfondisce con retto giudizio e la applica più pienamente nella vita (cfr Cost. dogm. Lumen gentium, 12). Proviamo a chiederci: sono aperto all'azione dello Spirito Santo, lo prego perchè mi dia luce, mi renda più sensibile alle cose di Dio? Questa è una preghiera che dobbiamo fare tutti i giorni: "Spirito Santo fà che il mio cuore sia aperto alla Parola di dio, che il mio cuore sia aperto al bene, che il mio cuore sia aperto alla bellezza di Dio tutti i giorni". Vorrei fare una domanda a tutti: quanti di voi pregano ogni giorno lo Spirito Santo? Saranno pochi, ma noi dobbiamo soddisfare questo desiderio di Gesù e pregare tutti i giorni lo Spirito Santo, perchè ci apra il cuore verso Gesù. Pensiamo a Maria che "serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19.51). L'accoglienza delle parole e delle verità della fede perchè diventino vita, si realizza e cresce sotto 'azione dello Spirito Santo. In questo senso occorre imparare da Maria, rivivere il suo "sì", la sua disponibilità totale a ricevere il Figlio di dio nella sua vita, che da quel momento è trasformata. Attraverso lo Spirito Santo, il Padre e il Figlio prendono dimora presso di noi: noi viviamo in Dio e di Dio. Ma la nostra vita è veramente animata da Dio? Quante cose metto prima di Dio? Cari fratelli e sorelle, abbiamo bisogno di lasciarci inondare dalla luce dello Spirito Santo, perchè Egli ci introduca nella Verità di Dio, che è l'unico Signore della nostra vita. In quest'Anno della fede chiediamoci se concretamente abbiamo fatto qualche passo per conoscere di più Cristo e le verità della fede, leggendo e meditando la Sacra Scrittura, studiando il Catechismo, accostandosi con costanza ai Sacramenti. Ma chiediamoci contemporaneamente quali passi stiamo facendo perchè la fede orienti tutta la nostra esistenza. Non si è cristiani " a tempo", soltanto in alcui momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte. Non si può essere cristiani così, si è cristiani in ogni momento! Totalmente! La verità di Cristo, che lo Spirito santo ci insegna e ci dona, interessa per sempre e totalmente la nostra vita quotidiana. Invochiamolo più spesso, perchè ci guidi sulla stra dei discepoli di Cristo. Invochiamolo tutti i giorni. Vi faccio questa proposta: invochiamo tutti i giorni lo Spirito Santo, così lo Spirito Santo ci avvicinerà a Gesù Cristo. |
Post n°73 pubblicato il 28 Marzo 2013 da brischy1
1. Il pollice è il dito a te più vicino. Comincia quindi col pregare per coloro che ti sono più vicini. Sono le persone di cui ci ricordiamo più facilmente. Pregare per i nostri cari è "un dolce obbligo". 2. Il dito successivo è l'indice, Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere. 3. Il dito successivo è il più alto. Ci ricorda i nostri governanti. Prega per il presidente, i parlamentari, gli imprenditori e i dirigenti. Sono le persone che gestiscono il destino della nostra patria e guidano l'opinione pubblica. Hanno bisogno della guida di Dio. 4. il quarto dito è l'anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il nostro dito più debole, come può confermare qualsiasi insegnante di pianoforte. E' lì per ricordarci di pregare per i più deboli, per chi ha sfide da affrontare, per i malati. Hanno bisogno delle tue preghiere di giorno e di notte. Le preghiere per loro non saranno mai troppe. Ed è l per invitarci a pregare anche per le coppie sposate. 5. E per ultimo arriva il nostro dito mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, "gli ultimi saranno i primi!. il dito mignolo ti ricorda di pregare per te stesso. Dopo che avrai pregato per tutti gli altri, sarà allora che potrai capire meglio quali sono le tue necessità guardandole dalla giusta prospettiva. Preghiera che Papa Francesco scrisse una quindicina di anni fa quando era vescovo di Buenos Aires
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Post n°72 pubblicato il 28 Marzo 2013 da brischy1
Ti adoro Creatore e Signore nostro nel S.S. Sacramento. Santa Faustina Kovalska
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Post n°71 pubblicato il 29 Gennaio 2013 da brischy1
Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide... L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice. MORALE: Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci dà una mano per aiutarci. (web)
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Post n°70 pubblicato il 22 Gennaio 2013 da brischy1
"Basta! Non li sopporto più!" "Figli miei, vogliamoci bene sul serio, a fatti. Non solo a parole o con bei discorsi!" |
Post n°69 pubblicato il 14 Novembre 2012 da brischy1
Preghiera dettata da Gesù stesso "Signore Gesù Cristo, accetta tutto me stesso per il tempo che mi resta: |
Post n°68 pubblicato il 10 Novembre 2012 da brischy1
Un sacramentale per tutti i momenti del giorno. Indietro al tempo degli Apostoli. Una devozione ricca di significato. Il modo di farlo anche è ricco di simboliscmo e ha sofferto alcune alterazioni nel corso del tempo. Innocenzo III (1198-1216), uno dei più grandi papi del periodo medievale, ha dato la seguente spiegazione simbolica di questo modo di farsi il segno della croce: "Il segno della croce deve essere fatto con tre dita, poiché si fa con l'invocazione della Santissima Trinità. Il modo deve essere dall'altro al basso e da destra a sinistra, perchè Cristo è sceso dal Cielo sulla terra ed è passato dai giudei (destra) ai gentili (sinistra)". Attualmente questa forma continua a essere usata solo nei riti cattolici orientali. All'inizio del secolo XIII, alcuni fedeli, imitando il modo del sacerdote di dare la benedizione, hanno cominciato a fare il segno della croce da sinistra verso destra, con la mano piatta. Lo stesso Papa racconta il motivo di questo cambiamento: "Vi sono alcuni, in questo momento, che fanno il segno della croce da sinistra verso destra, a significare che dalla miseria (sinistra) possiamo giungere alla gloria (destra), così come è successo con Cristo nel salire al Cielo. Alcuni sacerdoti fanno in questo modo e le persone cercano di imitarli". Questa forma è finita per diventare costume in tutta la Chiesa nell'Occidente, e così rimane fino ai nostri giorni. Benefici effetti. Ai fedeli che si mostravano turbati o tentati, i Padri della Chiesa consigliavano il segno ella croce come rimedio dell'efficacia garantita. San Benedetto da Norcia, dopo aver vissuto per tre anni come eremita a Subiaco, fu cercato da un gruppo di monaci che abitavano lì vicino, i quali gli chiesero che accettasse di essere il loro superiore. Tuttavia, alcui monaci non condividevano questo progetto, e tentarono di ammazzarlo, offrendogli pane e vino avvelenati. Quando San Benedetto fece il segno della croce sugli alimenti, il bicchiere di vino si ruppe, e un corvo volò fino al pane, lo prese e lo portò via. Questo fatto è ricordato ancor oggi nella "Medaglia di San Benedetto". Ave, o Croce, nostra unica speranza! Seguendo il consiglio dei Padri della Chiesa, mai ci sia da parte nostra senso i vergogna nel farlo di fronte agli altri o negligenza nell'utilizzare questo efficace sacramentale, poiché esso sarà sempre il nostro rifugio e protezione. Tratto dalla rivista: "Salvami Regina"; anno VII; numero 17; luglio 2005 |
Post n°67 pubblicato il 10 Novembre 2012 da brischy1
In un magnifico giardino cresceva un bambù dal nobile aspetto. Il Signore del giardino lo amava più di tutti gli altri alberi. Anno dopo anno, il bambù cresceva e si faceva robusto e bello, perchè il bambù sapeva bene che il Signore lo amava e ne era felice. Noi la chiamiamo "sofferenza", Dio la chiama "ho bisogno di te". da: "Una Preghiera alla Regina della Pace di Medjugorje" che trovi a questo link: http://www.facebook.com/unapreghieraallareginadellapacedimedjugorje |
Post n°66 pubblicato il 30 Luglio 2012 da brischy1
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Post n°65 pubblicato il 30 Luglio 2012 da brischy1
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Post n°64 pubblicato il 30 Luglio 2012 da brischy1
« Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare con Dio perché diceva: "Ma chi l'ha detto che ognuno deve portare la sua croce? Possibile che non esista un mezzo per evitarla? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!". Il buon Dio gli rispose con un sogno. Vide che la vita degli uomini sulla Terra era una sterminata processione. Ognuno camminava con la sua croce sulle spalle. Lentamente, ma inesorabilmente, un passo dopo l'altro. Anche lui era nell'interminabile corteo e avanzava a fatica con la sua croce personale. Dopo un po' si accorse che la sua croce era troppo lunga: per questo faceva tanta fatica ad avanzare. "Sarebbe sufficiente accorciarla un po' e tribolerei molto meno", si disse. Si sedette su un paracarro e, con un taglio deciso, accorciò di un bel pezzo la sua croce. Quando ripartì si accorse che ora poteva camminare molto più spedito e leggero. E senza tanta fatica, giunse a quella che sembrava la meta della processione degli uomini. Era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però incominciava la "terra della felicità eterna". Era una visione incantevole quella che si vedeva dall'altra parte del burrone. Ma non c'erano ponti, ne' passerelle per attraversare. Eppure gli uomini passavano con facilità. Ognuno si toglieva la croce, l'appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sembravano fatte su misura: congiungevano esattamente i due margini del precipizio. Passavano tutti. Ma non lui. Aveva accorciato la sua croce e ora essa era troppo corta e non arrivava dall'altra parte del baratro. Si mise a piangere e a disperarsi: "Ah, se l'avessi saputo!". Ma, ormai, era troppo tardi e lamentarsi non serviva a niente. » In un modo o nell'altro, un seguace di Cristo, certamente dovrà prendere la sua croce "ogni giorno". Prendere la croce non significa letteralmente strapparci la carne, indossare dei vestiti scomodi, esporci ad estremo caldo o freddo, o fare qualsiasi cosa che potrebbe danneggiare la salute del nostro corpo. Significa invece abbracciare la volontà di Dio, anche se potrebbe essere completamente diversa da ciò che noi vogliamo. Significa scegliere ciò che è buono, anche se potrebbe essere un medicina amara. Meditiamo questo nel segreto, prendiamolo a cuore! Assicuriamoci non solo di comprenderlo interamente, ma di metterlo in pratica ogni giorno, nelle mille occasioni che ci vengono presentate nella vita! =============================== Pagina Facebook "Una Preghiera alla Regina della Pace di Medjugorje":http://www.facebook.com/unapreghieraallareginadellapacedimedjugorje ===============================
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Post n°63 pubblicato il 07 Marzo 2012 da brischy1
L'INTERCESSIONE DI SANTA MONICA Signore, che ti prendi cura di ciascuno di noi Amen |
Post n°62 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da brischy1
Questa novena nasce dalle rivelazioni che ebbe S. Brigida di Svezia nel 1300 e che poi confermò la veggente Caterina Emmerick verso la metà del 1800. Essa consiste in 9 Ave Maria, con ciascuna delle quali si onora così la gestazione che ebbe Sant' Anna, ( protettrice delle partorienti) La Santa Vergine Maria, ebbe a dire a Santa Brigida: (dal web) |
Post n°61 pubblicato il 22 Novembre 2011 da brischy1
C'era una volta una gara di ranocchi. Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni. (dal web autore non specificato) |
ANTI TROLL
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PREGHIERA
O Signore,
tu fai scaturire le sorgenti
ed ecco ruscelli scorrere
nelle valli, tra i monti.
Tutti gli animali selvatici
Si dissetano alle loro sponde.
Gli uccelli del cielo cantano
nascosti tra le fronde degli alberi.
Fai crescere l’erba per gli animali.
Dai all’uomo vino ed olio
per renderlo allegro.
Gli doni il pane per sostenere
il suo vigore.
Tutti i viventi aspettano da Te
il proprio cibo nel tempo opportuno.
Tu lo provvedi ed essi lo raccolgono.
Tu apri la mano generosamente
e tutti si saziano dei tuoi beni.
dal Salmo 104
Inviato da: fatamorgana2020
il 10/12/2014 alle 10:14
Inviato da: Magic_Instinct
il 12/05/2014 alle 02:13
Inviato da: giglio
il 18/05/2012 alle 18:28
Inviato da: stagionatabruttina
il 01/04/2012 alle 14:36
Inviato da: Luca
il 14/09/2011 alle 21:45