Bruna Verdone

NOMI DI BAMBINI DECORATI SOLO SU ORDINAZIONE

BUONGIORNO E BUONANOTTE

Se in questi giorni sono meno presente è perchè sono alle prese con piccoli lavori artigianali che dovrò esporre in un mercatino di Natale al mio paesello...Questi due ne sono un esempio.

IL DENARO

SE VUOI ESSERE LIBERO...

"La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L'alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui, che però ti tolgono il tempo per vivere."

(José Mujica - Presidente dell'Uruguay)

SI RACCONTANO ANCORA LE STORIE AI NIPOTI?

E' prorio vero una cosa ne ricorda un altra. Come tante matrioske che sono racchiuse una dentro l'altra. Questa volta il ricordo che è tornato alla mente ha portato insieme anche una riflessione. Nel vedere le immagini nel web, di tanti caminetti con le fiammelle accese mi sono ricordata di quanto fossero importanti.Un posto dove riunirsi e chiacchierare insieme a tutta la famiglia. Il ruolo più importante era quello dei nonni che seduti accanto al fuoco si lasciavano andare ai ricordi. Nascevano così dei racconti di vita incredibilmente belli. E noi bambini non smettavamo mai di fare domande. Quante cose imparavamo da loro! Ora la televisione ha spezzato da tantissimi anni questo incantesimo. Sì io lo ricordo proprio come una magia. Mi piacerebbe sapere quante persone ancora si intrattengono con i nipoti a raccontare le storie della loro vita. Mi piacerebbe sapere se ai nipoti di oggi piace ancora il fatto che siano i nonni a raccontare loro delle storie invece che la TV o giocare con i videogiochi...

CONSERVARE O GETTARE VIA?

Una riflessione scaturita da un post di un amico su fb. Delle immagini, peraltro molto belle, di alcuni libri di favole di edizioni molto vecchie. Logicamente fanno parte di una personale collezione che questo amico ha conservato per tutti questi anni anche se il tempo delle favole è finito da un pezzo. Mi è piaciuto molto constatare che ci sono persone che sanno ancora apprezzare la bellezza di questi vecchi libri. Anche nella mia casa sono ancora in bella vista tutti i libri di favole che le mie figlie hanno avuto fra le mani nell'età della fanciullezza. Non mi ha mai sfiorato il pensiero di toglierli per fare spazio a qualche altra cosa. Quei libri sono parte integrante della famiglia che noi siamo stati. Raccontano di serate trascorse a sfogliare quelle pagine illustrate da fate e folletti...raccontano dei viaggi che il mio amato Renzo faceva per lavoro di vetrinista, su e giù per l'Italia. Al suo ritorno portava sempre un gran bel libro di favole alla nostra Katia che sin da piccola amava tantissimo leggere. E poi tutti gli altri regalati dai nonni, dagli zii...ed infatti molti di essi hanno delle belle dediche scritte con amore da chi ne ha fatto dono. Anche quello è un valore aggiunto.Eppure ho conosciuto persone che hanno gettato nella spazzatura tantissimi libri di favole perchè i bambini erano ormai cresciuti o perchè quel posto andava occupato,secondo il loro modo di vedere, con altri oggetti  più necessari.
Io invece ho conservato anche i quadernini delle mie figlie di quando frequentavano le scuole elementari. Di sicuro però verrò definita come una malata di “accumulo compulsivo” perchè conservo davvero molte cose,per gli altri inutili,per me importanti alla mia serena sopravvivenza.  Per un motivo o per un altro sono legata a molti oggetti che sono nella mia casa e quindi pazza,malata o maniaca me li tengo stretti stretti, perchè se mi fanno stare bene solo ad averli vicino essi sono meglio di uno psicologo e non costano nulla...

UN PENSIERO DEDICATO A MIA FIGLIA

ASSENZE PRESENZE

A cosa penso? Penso a quanta assenza si respira in questa mia casa...Penso che pur avendo una grande mole di ricordi con cui consolarmi l'assenza incomberà sempre su di me in ogni attimo della giornata.Anche quando mi sembra che io sia distratta da altre attività, dietro di me "sento" queste assenze. Una volta una una volta l'altra...si alternano dolcemente dentro e fuori di me...

AMARE IL DENARO

Il denaro non è ciò che appare. Il denaro è un fenomeno con radici molto profonde. Il denaro non è una semplice realtà esteriore che si manifesta in banconote, ha a che fare con la tua mentalità e con il tuo atteggiamento interiore.

Il denaro è il tuo amore per le cose, il denaro è la tua fuga dalle persone, il denaro è la tua sicurezza contro la morte, il denaro è il tuo sforzo di controllare la vita, il denaro rappresenta mille e una cosa. Il denaro non si manifesta solo nelle banconote, altrimenti le cose sarebbero molto facili.

Il denaro rappresenta il tuo amore - amore per le cose, non per le persone. L' amore per le cose è più rilassante, perché le cose sono morte, puoi possederle con estrema facilità. Puoi possedere una grande casa, un palazzo - ti è facile possedere il palazzo più lussuoso - ma non puoi possedere nemmeno il bambino più piccolo; perfino quel bambino si oppone, anche quel bambino lotta per la sua libertà. Un bambino piccolo, per quanto piccolo, è pericoloso per l'uomo che vuole possederlo. Si ribellerà, diventerà un ribelle, ma non permetterà a nessuno di possederlo.

Coloro che non riescono ad amare le persone, cominciano ad amare il denaro, perché il denaro è un mezzo per possedere le cose. Più denaro hai, più cose puoi possedere; e più oggetti riesci ad avere, più sei in grado di dimenticare le persone

                                         OSHO

UN PENSIERO CHE SCATURISCE DA UN IMMAGINE

Questa immagine mi ha fatto pensare a Katia. Mi piace pensarla così...Nei suoi diari l'unico pensiero triste che le tornava spesso in mente era il fatto di non avere più tempo per concepire un bambino...L' immagino nelle sfere celesti con un bel bambino tra le braccia...e pazzarella e spericolata come era, non mi stuperei affatto se si mettesse sopra questa stella cometa,( che in questi giorni attraversa i cieli del mondo),come fosse in sella ad un cavallo, divertendosi e ridendo come una matta...
ciao mia dolce Katia!

UN FRAMMENTO DAL DIARIO DI KATIA

dal sito a lei dedicato www.katiaverdone.it

LA MATERNITA’ DESIDERATA


Oggi sono andata al Divino Amore...
Ho acceso tre candele, una per nonnina mia, una per mamma Giuliana, e una per nonna Assunta.
Ho pregato per loro. Un pensiero è andato anche, naturalmente, alla mio stato di salute precaria...
Poi sono entrata in una stanza dove c’erano tutti i fiocchi rosa o celeste, quelli che per usanza si espongono alla nascita dei bambini... Allora ho pregato che la mia vita futura possa essere in piena salute... Inoltre anelo ad avere la felicità più grande che si possa desiderare dalla vita. Ora più che mai: la mia maternità.

LA CURIOSITA'

In effetti è proprio così. Inoltre la curiosità è un antitodo contro la depressione e la malinconia. Io sono una persona che deve ringraziare il destino che mi ha donato questo valore perchè mi è stato molto d'aiuto nelle mie difficili giornate che si sono abbattute si di me. Senza questa rete di protezione sarei crollata di sicuro. Invece mi basta uno spunto che ecco lìche la mia curiosità mette in atto piccole antenne che mi fanno percepire nuovi percorsi e interessi ...Trovo talmente tante cose interessanti, che non mi basta mai il tempo sufficiente per tutto quello che vorrei fare. Ma sono contenta di quello che riempie la mia vita ,le mie giornate non sono mai noiose!

MI PERDO NEI MIEI LABIRINTI MENTALI

Io mi perdo spesso nei meandri della mia mente...Vago in largo ed in lungo su percorsi incredibili. A volte sono tortuosi e sconnessi altre volte lineari e tranquillizzanti...Di frequente poi mi capita di essere stanca, seriamente stanca, come se avessi sul serio camminato dentro quei sentieri mentali... Sono spesso immersa in esplorazioni continue. percorsi nuovi che non so se faccio bene a percorrere, così mi fermo nella piazza dell'incertezza....Poi riprendo il cammino , penso e ripenso, andando avanti e indietro nella speranza di trovare la strada giusta da intraprendere.E certo che con tutto questo gran movimento poi mi stanco davvero. Eppure sono consapevole che tutto questo accade solo nella mia testa, ma è un incessante andare e venire . Una processione di pensieri che non si stancano di mettersi di traverso sulla mia strada. Quanta fatica mi costano ! Certo, anche delle piccole gioie incontro, e quando mi capita cerco di fermarmi a gustarmele pienamente. Cerco di afferrarne tutte le sfumature...ricordare gli odor, i sapori e non ultimi i colori...Sì perchè per me la gioia ha colori bellissimi, luminosi e avvolgenti come due ali che hanno il potere di abbracciarti...

Opera grafica di M.C.Escher

I NOSTRI LABIRINTI MENTALI

 LABIRINTO

- e ora qualche passo
da parete a parete,
su per questi gradini
o giù per quelli,
e poi un po' a sinistra,
se non a destra,
dal muro in fondo al muro
fino alla settima soglia,
da ovunque, verso ovunque
fino al crocevia,
dove convergono,
per poi disperdersi
le tue speranze, errori, dolori,
sforzi, propositi e nuove speranze.
Una via dopo l'altra,
ma senza ritorno.
Accessibile soltanto
ciò che sta davanti a te,
e laggiù, a mo' di conforto,
curva dopo curva,
e stupore su stupore,
e veduta su veduta.
Puoi decidere
dove essere o non essere,
saltare, svoltare
pur di non farsi sfuggire.
Quindi di qui o di qua,
magari per di lì,
per istinto, intuizione,
per ragione, di sbieco,
alla cieca,
per scorciatoie intricate.
Attraverso infilate di file
di corridoi, di portoni,
in fretta, perché nel tempo
hai poco tempo,
da luogo a luogo
fino a molti ancora aperti,
dove c'è buio e incertezza
ma insieme chiarore, incanto
dove c'è gioia, benché il dolore
sia pressoché lì accanto
e altrove, qua e là,
in un altro luogo e ovunque
felicità nell'infelicità
come parentesi dentro parentesi,
e così sia
e d'improvviso un dirupo,
un dirupo, ma un ponticello,
un ponticello, ma traballante,
traballante, ma solo quello,
perché un altro non c'è.
Deve pur esserci un'uscita,
è più che certo.
Ma non tu la cerchi,
è lei che ti cerca,
è lei fin dall'inizio
che ti insegue,
e il labirinto
altro non è
se non la tua, finché è possibile,
la tua, finché è tua,
fuga, fuga -


Wislawa Szymborska

DOVE SONO FINITI I PROFESSIONISTI?

MORIRE MA RESTARE VIVI NEL RICORDO DI CHI RIMANE

E' incredibile quanto piacere si può ricevere durante una serata trascorsa al paesello dove andavamo sempre, tutti gli anni per le nostre vacanze estive, in famiglia. Basta incontrare qualche persona che ti parla del tuo amato marito o della tua amata figlia! Constatare nella realtà quotidiana, quante persone li hanno ancora nel cuore ed è davvero bello e commovente . Ascoltarli parlare di qualche piccolo aneddoto, qualche ricordo anche solo di un piccolo particolare momento che ha segnato quell'incontro, oppure solo una frase detta al momento giusto che è rimasta loro impressa come un simbolo della loro personalità... Veramente emozionante! Ogni volta che accade questo mi sembra di vederli vivere attraverso le loro impressioni...Quanto è stupendo lasciare dietro di sè delle immagini così significative! Hanno, tutti e due, saputo incidere nei cuori che li hanno avvicinati un segno permanente,indelebile, e tutto questo anche nelle persone che li hanno conosciuti solo di sfuggita. Mi rendo conto in quei momenti che sono stata davvero fortunata ad averli accanto a me, come marito e come figlia. Due immensi tesori. Anche se adesso il prezzo da pagare per la loro assenza, proprio per questo è più duro da sopportare.

CHI LOTTA E CHI NO

CHI E' UN UOMO DI SUCCESSO?

Ha avuto successo colui che ha vissuto bene, ha riso spesso e amato molto.
Chi si è guadagnato la fiducia e l'ammirazione di persone intelligenti e l'amore di bambini piccoli;
chi ha trovato il proprio posto e ha portato a termine il proprio compito; chi ha saputo apprezzare la bellezza della Terra
e non ha mai mancato occasione di esprimerla;
chi ha lasciato il mondo meglio di come l'ha trovato,
grazie ai fiori che ha coltivato, a una poesia completata, a un'anima salvata.
Chi ha cercato sempre il meglio negli altri e ha dato loro il meglio di sé;colui la cui vita è stata una fonte di ispirazione,
il cui ricordo una benedizione.

Elisabeth-Anne "Bessie" Ande

NON SO COSA PENSARE

NON SO COSA PENSARE
In pochi giorni ho ricevuto due telefonate che mi hanno informato che una mia poesia è stata scelta per la selezione in due concorsi poetici. Logicamente due poesie diverse.Poi, molto educatamente, ,indipendentemente dal concorso, mi hanno proposto di aderire ad una eventuale pubblicazione delle poesie nelle loro antologie, ovviamente, pagando una certa somma...A questo punto mi viene un dubbio. Non capisco se le mie opere sono davvero belle o se sono solo "utili" per fare cassa...

QUANDO AGIRE?

Nel corso della vita, quando mi trovo davanti a scelte importanti, nell'indecisione di scegliere se seguire l'istinto o la razionalità mi sembra di tornare bambina...è come se mi trovassi davanti ad una corda che gira. Quel gioco che si faceva così spesso da bambini. Pur sapendo la cosa giusta da fare, contavamo i passi, guardando la corda che girava e poi mentalmente dicevamo : "ora!!!"
Ma poi la corda girava velocemente e ci sentivamo bloccati , timorosi che quello non fosse il momento giusto, aspettando il prossimo giro di corda ...Solo un momento prima eravamo sicuri di farcela. Sembrava semplice entrare dentro, nell'arco della corda in movimento, trovare il momento esatto per non inciampare. Sicuri che la corda non si sarebbe fermata sulle nostre gambe , invece restavamo lì esitanti in attesa di...Eravamo bambini ma quella sensazione ancora la ricordo... Al nuovo giro si riprendeva il gioco con la speranza di farcela dicendoci : "ora sono pronta !"

Barbara Verdone

DONNE COME CALEIDOSCOPI COLORATI

Quante donne sono racchiuse dentro di noi? Come tante matrioske esse si celano dentro di noi nel più profondo della nostra anima per sortire fuori quando meno ce lo aspettiamo. Neanche noi stesse le conosciamo bene tutte. Talvolta prevale una donna che mette in risalto la parte migliore di noi,altre volte sembra una sconosciuta che si è insinuata in noi subdolamente. La più sconvolgente la scopriamo solo nei momenti peggiori della nostra vita. Quando ci ritroviamo a fare i conti con accadimenti più grandi di noi... Noi donne siamo come un varipinto caleidoscopio. Pezzi di vetro che si  scompongono e ricompongono rimandando luce, colori, dolori e allegrie improvvise...un meraviglioso universo pieno di sorprese.