CAFFE' AMARO

BELARUS 2: Meno una settimana alla partenza

E così mercoledì prossimo si parte per la Bielorussia.

Torno per la seconda volta a Gomel, una delle città più contaminate dalle radiazioni di Chernobyl e dai quali dintorni provengono molti dei bambini che ogni anno vengono ospitati dalle famiglie italiane per i loro "soggiorni terapeutici".

Pare che trascorrere dei periodi lontano dal territorio contaminato nell'età dello sviluppo riduca molto il rischio di ammalarsi di leucemia e altri tumori, diffusissimi ancor oggi soprattutto tra i bambini.
Così, grazie all'impegno dell'associazione Help for Children, ogni anno alcune famiglie danno la propria disponibilità ad accogliere per le vacanze estive un bambino ciascuna. 
Ogni primavera un convoglio di camper viaggia ininterottamente  per 30 ore verso nord est andando a far visita ai bambini e alle loro famiglie (se ce l'hanno) o alle strutture di accoglienza come orfanotrofi e scuole. Si porta materiale, si monitorano i progetti, si parla con genitori e insegnanti per capire quali bambini sono più bisognosi della loro vacanza in Italia... Un'occasione per i responsabili dell'associazione per sondare il terreno su quali sono le necessità più emergenti. E pare che la situazione non sia delle migliori: la Bielorussia resta pur sempre un regime e un paese poverissimo e isolato.

Da anni l'amico Piero, referente di Help for Children Venezia e Mestre, mi propone di aggregarmi al gruppo per uno dei miei reportage. E quest'anno finalmente ce l'ho fatta. 
Mercoledi parto. Anzi, partiamo. Perché questa è la prima volta che Marco condivide con me l'avventura di un viaggio umanitario. Per cui doppia emozione.
Saremo in 6 nel nostro camper che è solo uno dei 15 del convoglio: io, Marco, Ale (il mio fotografo!!!), Piero, Valentino e la signora Maria. Una bella compagnia. Sono sicura che ci sarà da divertirsi.

E ancora di più ci sarà da scrivere...