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Penso in word, oramai. E ho già scritto mezzo libro nella mia testa. Nel frattempo divoro libri e articoli e documentari sulla storia di Chernobyl.
Ho appena finito il bellissimo libro di Silvia Pochettino "Chernobyl, una storia nascosta" e sono riuscita così a conoscere meglio la storia di Yuri Banazhevsky, il docente e ricercatore di Gomel arrestato dal regime di Lukashenko per i suoi studi sugli effetti delle radiazioni. Una storia pazzesca.
E si che gliel'avevo chiesto io al Resposabile Sanità di Gomel, se c'erano stati casi di studiosi dissidenti rispetto alle posizioni ufficiali.
Ma lui la prima volta ha fatto finta di non capire la domanda e ha deviato la risposta su un argomento completamente diverso, poi, quando ho insistito perchè l'interprete ripetesse la mia domanda (e che cacchio, mi prendi per scema?) mi ha guardato negli occhi e mi ha semplicemente detto che non ci sono mai stati episodi.
Sapendo di mentire e sapendo che io lo sapevo.
Non mi era mai capitata un'intervista simile. Mi ha fatto arrabbiare.
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