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Nucleare sicuro, lo dicevano anche a Chernobyl nell'85...ma...

Post n°282 pubblicato il 09 Giugno 2010 da fbellbra
 

Soviet Life, rivista ufficiale lingua inglese distribuita negli Stati Uniti, intervista nel 1985 il personale della centrale nucleare di Chernobyl. Dopo l'incidente di Three Mile Island (Pennsyilvania 1979) dove il reattore si era quasi fuso, cominciavano a crescere in tutto il mondo le opinioni contrarie al nucleare e a svilupparsi paure e timori per la sicurezza della popolazione.

E per sfatare questi dubbi dove si può mai andare? A Chernobyl, ma certo.

Si, sembra davvero una tragica ironia della sorte, ma nel 1985 le centrali nucleari erano ritenute estremamente sicure e Chernobyl nel 1988 doveva diventare la più grande del mondo una volta ultimata la costruzione del quinto reattore. Appena un anno dopo da quell'intervista sarebbe invece successo il disastro nucleare più grande della storia.

"E' tutto assolutamente sicuro - disse Nicolai Fomin, capo ingegnere della centrale di Pripjat (così la chiamavano i dipendenti di Chernobyl, che vivevano nell'omonima cittadina a 4 km dall'impianto) - è sicuro sia per le persone che per l'ambiente. Il reattore è rinchiuso in un silo di cemento e ha numerosi dispositivi di protezione ambientale. Anche se dovesse accadere un incidente i sistemi automatici di controllo e di sicurezza arresterebbero il funzionamento del reattore nel giro di pochi secondi. L’impianto è dotato di sistemi di emergenza di raffreddamento del nocciolo e di molti altri efficaci dispositivi di sicurezza".

"Le probabilità di fusione sono una ogni 10mila anni - viene intervistato anche il ministro ucraino per l'energia Vitali Skiyerov - Gli impianti sono dotati di dispositivi di controllo sicuri e affidabili. Tali dispositivi sono a prova di guasto, grazie a tre circuiti di sicurezza. I circuiti operano indipendentemente senza sovrapposizione. Inoltre stiamo sviluppando nuove apparecchiature di superiore affidabilità. I modelli pilota sono sottoposti a test in condizioni simili a quelle operative. Anche l’ambiente viene protetto in modo molto sicuro. Edifici ermeticamente chiusi, cicli chiusi in quei processi che coinvolgono sostanze radiattive e sistemi di purificazione che rendono innocui gli scarichi impediscono ogni dispersione radioattiva nell’ambiente esterno. Le centrali nucleari sono inoltre ecologicamente molto più pulite delle centrali termiche tradizionali che bruciano grandi quantità di carburanti fossili".

Queste parole sono riportate nel libro "Chernobyl. La fine del sogno nucleare" pubblicato da Mondadori nello stesso anno del disastro di Chernobyl (1986) a cura della redazione scientifica dell'Observer, celebre giornale inglese.

Mentre leggevo pensavo a quegli articoli che ho letto ultimamente su chi è favore del nucleare in Italia. Dicono esattamente le stesse cose di allora: il nucleare è sicuro, è pulito, ci sono controlli di sicurezza infallibili... Io non sono ideologicamente contraria o favorevole al nucleare. Mi sto informando per cercare di capire meglio. La faccenda è decisamente complessa. C'è chi dice che il nucleare, oggi che la tecnologia è cambiata da allora, è sicurissimo. Ma lo dicevano anche di Chernobyl!  E' questo il punto su cui sto riflettendo. Lo dicevano tutti all'epoca. La maggioranza delle persone era convinta della sicurezza del nucleare, del fatto che funzionasse tutto in modo perfetto.

E infatti la centrale di Chernobyl funzionava benissimo, era sicura, era perfettamente funzionante. Quello di Chernobyl infatti non è stato un incidente, non si è rotto qualcosa, ma è stato un disastro causato dalla follia di alcuni uomini che hanno obbligato i tecnici a fare dei test contro ogni ragionevolezza.

Chi mi può garantire oggi che non succederà mai più che un qualche pazzo obbligherà i tecnici ad attivare operazioni rischiose? Chi mi può garantire che nei prossimi 10mila anni non ci sarà mai nessun pazzo che penserà di usare le centrali nucleari come obiettivo di qualche atto di terrorismo? Come potremo essere sicuri che qualche cataclisma ambientale non si abbatta su di esse?

Per ora sono giunta a una sola conclusione riguardo al nucleare: è uno strumento potentissimo e delicatissimo che è innocuo finchè sta in mani sicure, finchè si fanno controlli, finchè si fa manutenzione, finchè siamo in pace, finchè si rispettano le regole sulla sicurezza.

Ma se così non fosse?

 
Rispondi al commento:
tre_e_45
tre_e_45 il 16/06/10 alle 16:01 via WEB
Da "collega" ti faccio i miei più vivi complimenti, non solo per l'ultimo lavoro, molto impegnativo e interessante, ma in generale per l'entusiasmo e il coraggio. anch'io "collaboro", amo kapuscinski, sono credente, e mi ritrovo in molte cose che scrivi. leggerti è un piacere e un incentivo a non perdere la passione per questo lavoro, nonostante tutto. avanti così! un abbraccio
 
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