Per non dimenticare

È uno degli uragani più forti che abbiano attraversato il nord Europa negli ultimi vent'anni, e ha già causato almeno dieci vittime. Si aggrava ogni ora il bilancio di Kyrill, una tempesta di vento e pioggia di violenza definita «inconsueta», con raffiche che raggiungono i 130 chilometri orari, che si è abbattuta giovedì su Germania, Francia, Gran Bretagna e larga parte dell´Europa centro-settentrionale.

In Germania Kyrill ha già causato la morte di tre persone, tra cui un bambino di 18 mesi, ucciso a Monaco di Baviera dal vento che ha distrutto la porta della terrazza della sua abitazione. Proprio la Germania è il paese nel quale la tempesta si è accanita con maggiore forza, causando la mobilitazione di 40 mila uomini della protezione civile. In Gran Bretagna le vittime dell´uragano sono quattro, tra cui il direttore dell´aeroporto di Birmingham, rimasto schiacciato da un albero che si è abbattuto sulla sua auto. Altri due uomini hanno subito la stessa sorte nei Paesi Bassi. E nel nord della Francia, dove il servizio meteorologico ha lanciato l´allerta «orange» (la terza più grave su una scala di quattro), ci sono state altre vittime.

Le misure precauzionali sono un po´ le stesse in tutti i paesi colpiti: scuole chiuse, aeroporti bloccati (Heathrow, il più grande d´Europa, ha cancellato 123 voli), e la protezione civile che consiglia a tutti di rimanere barricati in casa. Molte strade sono state chiuse poiché inondate dalla pioggia, e ai treni è stato imposto un limite massimo di velocità. Le autorità marittime, inoltre, hanno riferito che una nave portacontainer britannica è finita oggi alla deriva al largo di Brest, a 100 chilometri circa a nord dell´isola francese di Ouessant. L´equipaggio, formato da 26 uomini, ha abbandonato la nave a bordo delle scialuppe di salvataggio. Numerose tratte marine sono poi state interrotte.

E la Coldiretti, anche in riferimento all´uragano Kyrill, lancia l´allarme anche per le campagne italiane, dove sono in arrivo un´ondata di maltempo e un brusco abbassamento delle temperature, che rischiano «di determinare danni ingentissimi alle coltivazioni nazionali che si trovano in una fase di crescita tipica della primavera a causa dell´andamento climatico anomalo».