Creato da vergine_e_martire il 22/11/2005

Per non dimenticare

un blog che è un calendario: quello che è stato, quello che sarà, i santi, gli eventi, i compleanni, le feste

 

 

L'ambientazione del presepe

Post n°228 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da vergine_e_martire
 

La classica ambientazione del presepe è quella di una capanna. Qui la vediamo in uno dei bellissimi presepi allestiti in piazza San Pietro negli scorsi anni.

La capanna è conforme al Vangelo di LUca in cui si racconta il tradizionale viaggio a Betlemme e la ricerca di un luogo in cui riposare.

Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

Invece quest'anno in piazza San Pietro è allestito un presepe con una ambientazione derivata dal Vangelo di Matteo, quando parla dell'arrivo dei Re Magi: una casa.


Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

 
 
 

Il Bambinello

Post n°227 pubblicato il 25 Dicembre 2007 da vergine_e_martire



Il Bambin Gesù si addormenta tra le mie braccia
E io lo porto al collo in casa.

Egli vive con me nella mia casa a metà della collina.
Egli è l’Eterno Bambino, il dio che mancava.
Egli è l’umano che è naturale,
Egli è il divino che sorride e che gioca
Ed è per questo che io so con ogni certezza
Che egli è il vero Bambin Gesù.

E la creatura tanto umana da essere divina
È questa mia vita quotidiana di poeta,
Ed è perché egli è sempre con me, che io sono poeta sempre.

Fernando Pessoa

 
 
 

I pastori

Post n°226 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da vergine_e_martire
 

La presenza di pastori nelle campagne intorno a Betlemme, i primi che accorrono, avvertiti dall'angelo, per adorare il Messia appena nato, è raccontata dall'evangelista Luca, per il quale è sempre importante parlare intorno alla vita di Gesù di coloro che non erano fra gli eletti - i non ebrei, i non saggi, i non buoni - che invece si convertono e possibilmente entreranno nel Regno di Cieli prima di coloro che sembrerebbero invece più facilitati. 

I pastori sono quindi illustrazione della salvezza offerta a tutti, in particolare servono da profezia che il Vangelo verrà accolto prima dai poveri e dai reietti della terra. Come poi, in senso più largo, parlando di popoli, un simbolo simile saranni i Re Magi.

 
 
 

Il bue e l'asinello

Post n°225 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da vergine_e_martire
 

Tra le statuine tipiche del presepe non possono mancare il bue e l'asinello.






l bue a l'asinello, simboli immancabili di ogni presepe, derivano da due profezie dell'Antico Testamento e da un travisamento che ha creato poi un gruppo poetico, nella sua modestia.
La profezia, che annunciava la nascita del Salvatore diceva che sarebbe avvenuta “tra due età” (eoon in greco) e la cattiva lettura del testo portò a leggere “eoon" come "zoon", vale a dire "tra due animali” .
La scelta dei due animali, poi, forse andò a cercare una profezia di Isaia che dice "Il bue ha riconosciuto il suo
proprietario e l'asino la greppia del suo padrone
". Sebbene Isaia non
si riferisse alla nascita del Cristo, l'immagine dei due
animali vennero adottati dai creatori di immagini e utilizzati come simboli: il bue, simbolo del
popolo ebraico che portò il giogo della legge; l’asino, simbolo dei pagani che portano il peso dei loro
peccati di idolatria.

Forse fu il vangelo apocrifo dello Pseudo-Matteo a scegliere asino e bue;  comunque quello è il primo testo scritto in cui si trovano citati per nome.




 
 
 

Il presepe alle origini

Post n°224 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da vergine_e_martire
 

Alle origini del presepe, come molti sanno, c'è San Francesco che nella notte di Natale del 1223 volle rievocare la Natività a Grccio, un paese di montagna tra Terni e Rieti. Dell'avvenimento, nel quale nobili, frati, contadini, pastori furono da lui coinvolti nella rievocazione (un presepe vivente, quindi), rimane la testimonianza del celebre affresco di Giotto, ad Assisi.

Il primo presepe fisso, con statue, cioè, anche se monumentali, rimasto nei secoli fino a noi è quello del 1283, opera di Arnolfo di Cambio, in Santa Maria Maggiore a Roma che era infatti detta "Santa Maria ad praesepem", ma già da prima dell'opera d'arte, quindi a testimonianza che presepi erano già allestiti lì, anche se non sono rimasti.
Del presepe di Arnolfo odi Cambio oggi ci sono cinque statue, ma non sappiamo quante fossero in origine.

Quindi all'inizio abbiamo solo il simulacro del Bambino e i personaggi viventi. Poi le statue tutte.
Ma i due tipi sono sicuramente più antichi e si intersecano lungo la storia.

Nei prossimi post parleremo di alcuni dei personaggi più comuni del presepe.
Buoni 5 giorni a Natale!

 
 
 

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