Creato da camilloiuy il 30/09/2008

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XLI

Post n°192 pubblicato il 30 Settembre 2009 da camilloiuy

Il ragazzo cadde in ginocchio e scoppiò a piangere. Ringraziava il Signore per aver creduto nella propria Leggenda Personale e per avere incontrato un giorno un re, un mercante, un inglese e un alchimista. Ma, soprattutto, per avere incontrato una donna del deserto che gli aveva fatto capire come l'Amore non avrebbe mai separato nessuno dalla propria Leggenda Personale.
Gli innumerevoli secoli delle Piramidi d'Egitto contemplavano, dall'alto, quel ragazzo. Se lo avesse voluto, adesso egli sarebbe potuto ritornare all'Oasi, sposare Fatima e vivere insieme a lei come un semplice pastore di pecore. Anche l'Alchimista, infatti, pur comprendendo il Linguaggio del Mondo, pur sapendo trasformare il piombo in oro, viveva nel deserto. Non doveva dimostrare a nessuno la propria scienza e la propria arte. Mentre proseguiva verso la propria Leggenda Personale, il ragazzo aveva appreso tutto quanto gli serviva e vissuto tutto quanto aveva sognato di vivere.
Ma era giunto al tesoro: e un'opera è completa soltanto quando l'obiettivo è raggiunto. Lì, su quella duna, il ragazzo aveva pianto. Guardò per terra e vide che, nel punto in cui erano cadute le sue lacrime, si muoveva uno scarabeo. Nel periodo trascorso nel deserto, aveva appreso come in Egittogli scarabei fossero il simbolo di Dio.
Ecco un altro segnale. E il ragazzo cominciò a scavare, dopo aver ripensato al Mercante di Cristalli: nessuno sarebbe riuscito ad avere una piramide nel proprio giardino, anche se avesse ammonticchiato pietre per tutta la vita.
Per tutta la notte il ragazzo scavò nel luogo indicato, senza tuttavia trovare nulla. Dall'alto delle Piramidi i secoli lo contemplavano in silenzio. Ma il ragazzo non desisteva: scavava e scavava, lottando contro il vento, che riportava la sabbia dentro la fossa. Le sue mani si stancarono, poi si ferirono, ma il ragazzo credeva al proprio cuore. E il cuore gli aveva detto di scavare dove fossero cadute le sue lacrime.
All'improvviso, mentre stava tentando di togliere alcune pietre che erano emerse, udì dei passi. Gli si avvicinarono alcuni individui: erano in controluce e lui non riusciva a vederne n‚ gli occhi, n‚ ivisi.
Che cosa stai facendo lì? domandò qualcuno.
Il ragazzo non rispose, ma ebbe paura. Adesso aveva un tesoro da disseppellire, e perciò aveva paura.
Siamo in fuga dalla guerra fra i clan, disse qualcun altro. Dobbiamo sapere che cosa stainascondendo.
 Ci servono soldi.
Non sto nascondendo nulla, rispose il ragazzo.
Ma uno degli uomini lo afferrò e lo tirò fuori dalla fossa. Un altro cominciò a rovistargli nelletasche. E così trovarono il pezzo d'oro.
Ha dell'oro, disse uno degli uomini.
La luna illuminò il viso di colui che lo stava perquisendo e il ragazzo scorse, nei suoi occhi, lamorte.
Dev'esserci dell'altro oro nascosto sotto terra, soggiunse l'altro.
E costrinsero il ragazzo a scavare. Questi continuò a scavare, ma non c'era niente. Allora cominciarono a picchiarlo. Lo colpirono finché comparvero nel cielo i primi raggi di sole. I suoi abiti furono ridotti a brandelli, ed egli sentì che la morte era vicina.
A che ti serve il denaro, se dovrai morire? Ben di rado il denaro è in grado di liberarti dalla morte, aveva detto l'Alchimista.
Sto cercando un tesoro! gridò infine il ragazzo. E, con la bocca ferita e gonfia, raccontò ai rapinatori che ben due volte aveva sognato di un tesoro nascosto presso le Piramidi d'Egitto.
Quello che sembrava il capo rimase taciturno per lungo tempo. Poi, rivolgendosi a un altro, disse: Puoi lasciarlo. Non ha nient'altro. Quest'oro deve averlo rubato.
Andiamocene via, disse l'uomo rivolto ai compari. E poi al ragazzo: Tu non morirai. Vivrai e imparerai che l'uomo non può essere tanto stupido. Lì, nel punto in cui ti trovi, anch'io ho fatto un sogno che si è ripetuto, ormai sono due anni. Ho sognato che avrei dovuto attraversare le campagnedella Spagna, cercare una chiesa diroccata dove solitamente i pastori dormono insieme alle loro pecore: lì c'era un sicomoro che cresceva dentro la sacrestia e, se avessi scavato alla radice dell'albero, avrei trovato un tesoro nascosto. Ma io non sono tanto stupido da attraversare un deserto
solo perché ho fatto un sogno che si è ripetuto.Poi se ne andò via.
Il ragazzo si alzò con difficoltà e, una volta ancora, guardò le Piramidi.
Queste gli sorrisero: e lui, con il cuore colmo di felicità, ricambiò il sorriso. Aveva trovato il tesoro.

 
 
 
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