CattiveStrade

Risposta sul precedente post

Visto che il lungo commento che ho postato per rispondere ai vostri commenti sul post precedente,non mi viene pubblicato per l'eccessiva lunghezza lo faccio diventare oggetto di un post vero e proprio...

E' indirizzato fondamentalmente alla Vale,ma può essere utile per chiunque analizzi e studi il mio "caso"(clinico,senza dubbio...)

Cara Vale,non immagini quanto mi faccia piacere questo commento...Di solito ho sempre piacere a leggere ciò che scrivi,ma questo ha un valore particolare perchè anche se forse non lo immagini l'averti conosciuta ha contribuito molto alle riflessioni di cui "parlo"in questo post.L'osservare tante piccole cose di/in te (e di/in me) nelle volte in cui ci incontriamo,mi ha portato ulteriormente e in maniera decisiva ad interrogarmi su alcuni aspetti degli altri e di me stesso.
Veniamo ora alla questione chiave:perchè mi ritengono e mi ritengo un egocentrico?
L'egocentrico è colui che ama stare al centro dell'attenzione,e in particolare è perennemente voglioso delle attenzioni delle persone a cui più ci tiene.
In questa definizione,mi ci ritrovo molto,nel senso che anch'io in linea di massima(non sempre,a volte lo stare al centro dell'attenzione mi imbarazza molto,e lì viene fuori la mia timidezza base)sono così,e ho queste forti esigenze.
La domanda cruciale,su cui mi interrogo ma su cui ancora non mi son dato risposte chiare ed esaurienti,è "PERCHE' sono così?"
Personalmente, reputo l'egocentrismo nè un pregio nè un difetto.Sicuramente si trasforma in difetto quando diventa PREVARICAZIONE degli altri,e questo un rischio abbastanza comune per gli egocentrici.
Per natura e per scelta etica,NON SONO e SPERO DI NON DIVENTARE MAI un prevaricatore,perchè il diritto che ho di esprimere il mio ego con tutte le sue sfumature cessa nel momento in cui ledo il medesimo diritto altrui e inoltre ho un profondo disprezzo per la gente che vive prevaricando sistematicamente gli altri.
Purtroppo,anche se motivato da tutte le buone intenzioni possibili e immaginabile,mio malgrado ( e con mio profondo cruccio)anch'io di tanto in tanto ledo questo diritto altrui.
Il confine è sottile,perchè quando ti prende l'esuberanza non sempre sai quando fermarti,ma è un confine che BISOGNEREBBE sempre rispettare,perchè è su tale confine che si misura IL RISPETTO PER GLI ALTRI.
Io,quando esagero, mi sento una merda a maggior ragione,perchè penso di essere una persona sensibile e so quanto molto spesso sia difficile tirar fuori le sfumature più intime della propria persona e quanto l'eccessiva espressione del mio ego non permetta ad alcune persone,particolarmente riservate e sensibili di farlo.
E tutti dovrebbero essere agevolati nel farlo,non solo chi è dotato di naturale estroversione come me..Anzi,a maggior ragione,bisognerebbe avere particolare cura e rispetto per chi di natura ha più difficoltà a tirare fuori se stesso
Il conflitto con me stesso nasce proprio quando mi rendo conto che la mia esuberanza eccessiva(imputabile spesso a tale egocentrismo)provoca un disagio che non permette agli altri di esprimersi al meglio delle proprie potenzialità..
L'argomento è in realtà molto vasto,e mi rendo conto che ne ho analizzato solo alcuni aspetti e non ho risposto alla fondamentale domanda sul perchè sono così...Se hai altre domande da fare,cara Vale,fai pure (magari,a seconda della "riservatezza"delle medesime scrivimi via mail..come tu ritieni più opportuno,comunque..)ma ti avverto che se ti focalizzi troppo su queste mie introspezioni non fai un buon servizio al mio EGO,che si esalterebbe ulteriormente.Sto cercando di guarire,ehehe...un abbraccio forte a te e a tutti coloro (il mio caro "scrittore senza tempo", l'orsacchiotto Malindi e Giorgia powerpuff)che si sono interessati alla mia nevrosi..