CattiveStrade
per chi viaggia in direzione ostinata e contrariaQuando tornero' a scrivere
Quando tornero' a scrivere, spero di lasciare da parte i versi altrui, per poter tentare di descrivere i miei stati d'animo con le mie parole;
Quando tornero' a scrivere riaggiornero' il conto delle persone perse cammin facendo;
Quando tornero' a scrivere,ancora una volta il principale scopo sara' terapeutico;
Quando tornero' a scrivere, spero di non aver perso lo spirito di raccontare con ironia il mio piccolo, e relativamente significativo mondo personale,con le sue molteplici sfaccettature di nevrosi ( la consecutio temporum non mi convince,ma non me ne viene in mente una migliore ) ;
Quando tornero' a scrivere, significa che sto riprovando a riapprocciarmi con me stesso in modo un po' piu' combattivo di quanto stia facendo adesso;
Quando tornero' a scrivere, sara' forse il primo passo di risveglio dalla mia apatia e dal mio nichilismo dilaganti;
Quando tornero' a scrivere, forse staro' meglio
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Tutto bene/2
Torna a casa tardi
per cena non hai orari
niente prendi e niente dai
vivi in clandestinità
Piccole partenze
rimandate poi per sempre
tutto poco e male
a strappo nell’ubiquità
“Come un uccello sulla gabbia
ho provato a essere libero…”
Cantavamo nella gioia
che non sai se puoi godere
che non sai se può durare
nella clandestinità
fino a raschiar la vita
per le cento città
sulla strada che ci unisce
e che divide da chi lasci
Le metti addosso una divisa
e ti guadagni la tua croce
in una cella di bellezza
dove cambi viso e voce
Chiusi in un incanto
dove non rimani uguale
e sei come non sei
nella clandestinità
Costruirsi un labirinto
un recinto, una prigione
per uscirsene di notte
e poter scappare fuori
Dove mister Pall
incontra mister Mall
e in tutta libertà
vivi in clandestinità.
Abbraccio sottobraccio
per le scale di Alaveda
voi che fate
che vi dite
dove andate?
Ed nella tormenta Rastafari
e Cina e tutta la mia ghenga
che mi perdo se sto indietro
Come un uccello che ha provato ad esser libero
e che muore appena fuori
sono restato senza ali e senza te
Qualcuno mi protegga
da quello che desidero
o almeno mi liberi
da quello che vorrei
Dall’obbedienza e dal timore
e dalla viltà
guadagnar la libertà
dalla clandestinità
Abbraccio sottobraccio
per le scale di Alaveda
voi che fate
che vi dite
dove andate?
E la faccia del mattino
non mi faccia più male
Come un uccello sulla gabbia
sono volato nella strada senza te..
Dove mister Pall
incontra mister Mall
in tutta libertà
dalla clandestinità
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Tutto bene
Sto vivendo una crisi
e una crisi c'è sempre ogni volta che qualcosa non va
sto vivendo una crisi
e una crisi è nell'aria ogni volta che mi sento solo
so che rimarrò distratto per un po'
quindi rimarrò altrettanto distante ...
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Ieri sera, in seconda serata su canale 5, c’era uno speciale sulla vita di Bettino Craxi.
Non sono riuscito a vederlo dall’inizio, ma una volta sintonizzato su canale 5 non mi sono piu’ staccato, curioso di vedere cosa sarebbe stato detto, soprattutto in merito al periodo che va dal 92 in poi.
La vita del noto politico italiano era ripercorsa a tappe : di anno in anno, i vari avvenimenti salienti erano descritti da una voce narrante , e da interviste e interventi parlamentari dello stesso Craxi.
Scontato dire qual’era il tono generale: un elogio appassionato al grande statista e al ruolo fondamentale da lui rivestito in quegli anni.
Curiosamente, una volta arrivati al 1992, la voce narrante si e’ interrotta e sullo schermo susseguivano, una dietro l’altra solo immagini del periodo che va dal 92 in poi, inframmezzate soltanto dagli interventi di allora dello stesso Craxi, così eletto ad unica voce narrante di quel periodo
Come ho avuto modo di scrivere sul blog di Travaglio , era un po’ come se la descrizione del maxi processo a Cosa Nostra, fosse affidato alla sola voce narrante di Toto’ Riina: una voce come un’altra degna di raccontare i fatti, imparziale e del tutto affidabile.
Gia’ sarebbe stato grave mettere sullo stesso piano, affibiandogli pari dignita’,le sentenze della Magistratura e le dichiarazioni di Craxi, ma nel documentario di ieri si son voluti addirittura superare, elevando ad UNICA fonte di giudizio su quel periodo, la persona direttamente coinvolta nei fatti: curioso particolare che rende vergognoso l’intero servizio, e’ che la persona in questione e’ diretto responsabile e reo confesso dell’oggetto in questione, MAI NOMINATO, le TANGENTI.
Ecco, questo sul momento ieri mi era sfuggito di primo acchitto: immagini, voce narrante di Craxi, e nessun accenno all’OGGETTO CENTRALE, ossia le TANGENTI DIMOSTRATE E CONFESSATE che hanno dato il via alla stagione di Tangentopoli.
Inutile dire che questo servizio e’ solo piccola parte ( anche se piuttosto spudorata ) di una campagna di delegittimazione – che va avanti da anni - di un fondamentale periodo storico della vita del nostro Paese( Mani Pulite ), campagna NON CASUALE( nel caso spicciolo l’evidenza e’ ancora piu’ lapalissiana, basta vedere per quale canale e stato fatto il servizio, e controllare in che rapporti fossero il suo proprietario e Craxi, nonche’ che influenza abbia avuto quest’ultimo proprio sulla nascita e la permanenza delle reti dell’allora Fininvest) se si pensa che chi dirige il tutto ha fior di ragioni per delegittimare quella stagione di rara dignita’
Ci stanno provando in tutti i modi a farci perdere la memoria, e temo che andra’ sempre peggio ( a quando un bel film in prima serata, magari sulle reti Rai, sull’”esule” Bettino ?)
I giornalisti alla Travaglio sono pochi, e comunque non sono immortali. Deleghiamo solo a loro o e’ arrivato il momento di prendersi ognuno le proprie responsabilita’ ,e magari organizzarsi?
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"...ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"
Quello che doveva essere un anno sabbatico e' ora passato, e mi ritrovo di nuovo qui, a fare il punto della situazione.
Dovrei fare un riepilogo, me ne rendo conto, almeno per capire a quanto sia servito quest'anno su cui puntavo così tanto.
Farlo così a bruciapelo non mi riesce veramente, farlo dettagliatamente perlomeno.
So qual'e' stata la valutazione finale di quest'anno ( un po' meno di un anno visto che sono partito il 21 gennaio 2008 per poi mettere piede di nuovo in Italia giorno 20 dicembre ), so che soprattutto l'ultimo mese, così dannatamente intenso, e' servito da banco di prova su una domanda fondamentale che mi assillava.
Seppur piena zeppo di tempi morti, questa esperienza le sue risposte me le ha date, magari quando meno me l'aspettavo, magari proprio all'ultimo.
Prima di partire,all'inizio di tutto, proprio qui sul blog scrivevo
"....tornando all''Inghilterra: in questa sorta di premessa di Vita, ripongo molte
delle mie speranze, perchè è dalle risposte che avrò da questa esperienza, che
capirò fino a che punto sono solido per affrontare Ciò che veramente mi
interessa..."
Ecco, quello che ho sempre chiamato "premessa di Vita" ora e' giunta al termine,e quindi da adesso si fa sul serio. Dovro' cominciare a raccogliere, non cessando mai di seminare, ovviamente.
Ora i margini di attesa si dovranno assottigliare, dovranno diventare quasi inesistenti in molti casi.
Ogni mattina, mi dovro' svegliare con la seria consapevolezza di dover costruire qualcosa quotidianamente, e che la sera dovro' fare i conti con la mia faccia, con me stesso.
Le parole di adesso si dovranno scontrare con la realta' e con i miei limiti, lo so gia.
Dovranno guadagnarsi, queste stesse parole, il merito di non essere solo RETORICA.
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Inviato da: mulinodelsole
il 29/07/2009 alle 18:33
Inviato da: sara.princess1987
il 13/05/2009 alle 16:15
Inviato da: ELI.K
il 04/05/2009 alle 20:09
Inviato da: LaCattivaStrada84
il 08/01/2009 alle 15:10
Inviato da: Anonimo
il 04/01/2009 alle 16:12