Cris' personal blog
la seconda parte del diario di bordo...perchè io mantengo le promesse! ^__^
IL PERCHE' DEL BLOG
“Un’immagine vale più di mille parole” non è solamente un modo di dire: dietro un’immagine ci sono realmente parole e sensazioni che una dopo l’altra prendono forma a delineare ciò che nella nostra mente quella determinata immagine suscita. Un’immagine è il “catturare” visivamente, e quindi in maniera concreta, l’attimo; un attimo che fa scaturire dentro noi delle emozioni, dei ricordi, delle associazioni, siano esse positive o negative. E’ un fissare nel tempo un momento, un particolare, un’espressione, è memoria storica. affettiva. personale. o semplicemente emotiva.
Questo blog volutamente dà grande importanza più alle immagine che alle parole, che restano indiscutibilmente di fondamentale importanza in quanto vanno a completare ed esplicitare quello che io “sento” davanti alle immagini che scelgo di inserire. Altrettanto volutamente in questo blog mostro indirettamente una parte di me, di quello che sono e del mio modo di pormi rispetto alle cose. Tra le righe, insomma, traspare un po’ quella che potrei definire come la mia “filosofia di vita”: le mie passioni, i miei interessi, la mia sensibilità, gli ideali in cui credo.
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FEELINGS
Post n°151 pubblicato il 26 Marzo 2008 da c.rendina
Foto: Flickr by francescovinci58 - Piacenza
ritorno a respirare, nell’aria fresca delle sette e mezza, appena uscita da lavoro, andando a prendere la macchina. impossibile non accorgersi della stagione che cambia, e distogliere lo sguardo dalla luce del crepuscolo negli ultimi minuti di vita per oggi, prima che il manto stellato della notte sopraggiunga. quella mezz’ora che precede l’ultima parte della giornata è sempre stato il mio momento preferito: è raro poter ammirare così tante sfumature di colore tutte assieme. e poi è il momento del rientro, delle riflessioni, di quando si “tirano le somme” della giornata. di quando ci si fa prendere, a seconda dei casi, dalla malinconia o dall’euforìa che ci siamo portati appresso tutto il tempo. sono stati un paio di giorni rigeneranti, me ne rendo conto eccome. mi sento leggera, contenta al solo pensiero dei nostri semplici momenti insieme: di un sonno che ci coglie di sorpresa dopo un pranzo troppo abbondante alle sei di sera, abbracciati stretti; del tuo sguardo fisso e del tuo sussurrarmi “ti amo” tra le lenzuola dopo aver fatto l’amore, nella penombra della mia camera; il camminare fianco a fianco, col cane al guinzaglio che ci tira un po’ dove vuole lui, facendo inciampare gli altri passanti alla nostra minima distrazione; alla veglia pasquale, vicini, in piedi con le candele in mano nel buio diffuso di una chiesa immensa ed affollata, cullati dal canto di una voce d’uomo vibrante, annunciatore di un messaggio di gioia. sono queste le piccole cose che mancavano troppo spesso ormai ultimamente nella mia quotidianità. sono questi i momenti per i quali ho provveduto a trovare il tempo di assaporare. avevo semplicemente bisogno di allentare la presa, di stare più tranquilla. di respirare vita.vera. la mia. ultimamente non penso a molto di quello che sarà tra una settimana, un mese; penso ad oggi, alla forza che posso trarre da tutto ciò che ho, e che mi sono costruita e meritata col tempo. penso al sostegno di un legame forte, e di tanti piccoli legami saldi. penso al legame con me stessa pure, a quell’amor proprio e alla fiducia nelle mie capacità ed in quelle degli altri che sto imparando a rafforzare. penso che se tutte le persone che mi stanno vicino continuano a credere nelle mie capacità un motivo ci deve pur essere. e per non deludere le loro, ma soprattutto le mie aspettative, ho preso la decisione e mi sono iscritta ad un master di arredamento d’interni a milano. un altro corso, un altro esame finale, altre conoscenze da assimilare. sono un po’ spaventata, non è una strada certa quella che sto percorrendo. comporterà sacrifici a livello economico, ma tutto sommato se è per me stessa mi sono detta che va bene, me lo devo.
e intanto il tempo passa e va. giorno dopo giorno è tutta una trasformazione, di cose stati d'animo sensazioni. la.mia.metamorfosi.continua. |
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ATTENZIONE
Tutte le immagini da me utilizzate sono reperibili in rete richiedendo autorizzazione, ciò non è così per gran parte delle descrizioni e delle poesie inserite in questo blog: a meno che non rappresentino una citazione, infatti, sono tutte di mia personale creazione. Se foste quindi interessati ad utilizzarle nei vostri siti, vi prego gentilmente di chiedermi il permesso. Grazie! ;)
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Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra figlia. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo sguardo. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue spalle nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pur non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora a emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenza naturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni.
- Un posto nel mondo -
Fabio Volo
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