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Post n°51 pubblicato il 14 Marzo 2016 da illustrator
Quando Smith entrò al Ritz Hotel di Place Vandôme la vide seduta Lei aspettava. Da troppo tempo. Era stata a fasi alterne triste, arrabbiata, furiosa, preoccupata. Quando la vide gli tremarono le gambe. Aveva letto il suo messaggio Smith le si sedette davanti, all'improvviso. Lei pensava fosse uno Troppe volte aveva immaginato quel momento ed ogni volta aveva Il suo braccio destro partì per sferrare uno schiaffo potente (energia La lingua era libera e la usò: «Brutto figlio di puttana, dove, «Quei maledetti russi – accennò lui – erano sulle mie tracce, Lei si calmò ma era pronta ad aggredirlo ancora, se avesse «Ora che si fa? – disse lei – I russi sono sempre sulle tue tracce?». La fissò negli occhi senza sorridere. «Ti ho pensata molto, ma non «Sei uno stupido figlio di puttana, e ora pensi di cavartela così? Dio, quel delizioso accento francese… quanto gli mancava, lo sapeva «C'è un volo fra due giorni, e uno il giorno dopo. Caracas e poi via Le strinse le mani e si alzò per andare… ma ebbe un tentennamento Lo guardò confondersi tra la folla, come fumo nella nebbia. Lei sorrise, si alzò, mise gli occhiali da sole, uscì sapendo che non Respirò l'aria fredda di una Parigi piena di sole. Sarebbe partita? |
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