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Vitamina C

Post n°6 pubblicato il 28 Aprile 2007 da mossiaddu
 
Tag: Milis
Foto di mossiaddu

I milesi sono noti in tutta la Sardegna per le loro gustose arance, e, nel lungo periodo di fruttificazione, è facile scorgere un po’ ovunque le bancarelle dei venditori di agrumi. E anche in questo caso, la fantasia dei rivali ha colpito il simbolo di un paese.
I milesi hanno così guadagnato il divertente nomignolo di cagasutzu (caga-succo), come se si cibassero quasi esclusivamente di arance tanto da essere colpiti da effetti collaterali estremi.
La figura del commerciante di agrumi milese è protagonista di diverse storielle in cui viene sottolineata la sua onnipresenza, anche nei posti più remoti. Per esempio, nella storica scoperta dell’ America, Cristoforo Colombo, non appena sbarcato, ebbe il suo primo contatto con un venditore di arance milese. Non di meno Neil Armstrong, nel suo sbarco lunare, vi trovò la solita bancarella arrivata lì chissà come.

In Marevrenti ddu est conillus, caorus e un mibiresu bendend’anangiu
(Sull’isola di Mal di Ventre ci sono  conigli, bisce e un milese che vende arance)

L’ economia di Milis, basata prevalentemente sul commercio, si contrapponeva a quella dei paesi limitrofi, ruotante intorno alla figura del contadino.
Considerando che il lavoro nei campi era tra i più duri e faticosi, il contadino non perdonava al commerciante di guadagnare di più faticando di meno: da qui, probabilmente, l’ingiusta fama di infingardaggine che accompagnava i milesi.

Babbu e fillu mibiresus furriendi de tribballai a carru: “Babbai, lebit ca nd’est arrutu su marrapicu a terra” “Curri a domu fillu miu, drabessi, e serra s’enna a crai, no si nci ddu torrint a portai a domu!”
Padre e figlio tornano a Milis dall’aranceto col carro: “Babbo, la zappa è caduta dal carro!” “Corri a casa, figlio mio, e chiudi a chiave, non vorrei che passasse qualcuno a rendercela”

E un’altra, paradossale:
Arratiraindi is ainas, piciocus, no si’ chi passit caincun mibiresu!
Fate sparire gli attrezzi, ragazzi: se passa un milese se li porta via (per usarli lui) 

La fama del venditore milese è giunta piuttosto lontano; questo malaugurio veniva detto in Goceano ai maldestri oppure in Barbagia ai ladruncoli, riferendosi a uno sfortunato commerciante milese dalle mani anchilosate visto da quelle parti:

Sas manos che-i su milesu, chi contaiat s’aranzu chin sos pes
(che ti diventino) le mani come quelle del milese che contava le arance con i piedi

 
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