Colazione da Tiffany

PRENDITI CURA DI TE!

Dopo che il mio ineffabile maritino per Natale mi ha regalato un cuscino termico per i dolori cervicali, che ha portato a casa una sera di metà dicembre senza carta senza fiocchi senza bigliettino e soprattutto dichiarando il prezzo conveniente a cui era riuscito ad averlo grazie alla sua influente posizione aziendale

Dopo che la mia amica del cuore mi ha sbattuto il telefono in faccia quando stavo raccontandole la faccenda, sperando in una qualche sua parola consolatoria - e invece le sue uniche parole sono state: scusa ma devo andare mio marito mi chiama, sai, i bambini sono da amici e siamo soli in casa, capisci, no? buonanotte.

Dopo che, prima di partire per due giorni, ho chiesto a mia mamma una sola volta se aveva bisogno di qualcosa, le ho riempito il congelatore di cibo, le ho preso l'appuntamento dal parrucchiere, ho insistito per organizzare capodanno da me anche quest'anno (non è che abbia insistito più di tanto nessuno dei miei amici ha la casa così grande) altrimenti lei non sarebbe venuta in nessun altro posto, ma la mia amica l'ha chiamata per chiederle se doveva accompagnarla a Messa, "lei sì che è altruista e una donna d'altri tempi, mica come voi ragazze moderne"

Dopo che la mia amica (un'altra) vedendomi struccata - per motivi contingenti - ha diagnosticato in modo arbitrario: sei depressa. Come al solito non possiamo contare su di te. (La frase giusta era: c'è qualche problema? posso fare qualcosa per te?)

Dopo aver riflettuto che la cara ragazza ha passato l'estate al mio bagno, cambiandosi nella mia cabina, cenando nella mia terrazza sul mare, ha trascorso il ferragosto organizzato da me alla perfezione giro del Golfo dei Poeti, le ho prestato due vestiti due per la recita di Natale, fatti da me (un paio di ali di angelo bellissime, che però ha accettato dicendo che lei non ha tempo, ma le avrebbe fatte meglio), si è beccata due regali di natale consecutivi senza ricambiarne nemmeno uno

Dopo aver fatto da mangiare per tutti, organizzato party e tè, cene e cenoni, bilancio di casa, telefonate e messaggi di auguri, albero di natale e presepe, dopo aver perfino gestito la visita all'ospedale dello zio del mio maritino, trovato il numero del reparto, trovato il reparto, comprato i cioccolatini da portargli tra mille critiche

e dopo essermi sentita dire che sono menenfreghista (mia mamma), che non so risolvere i problemi (la mia amica) e che sono ghiozza (mio marito, solo perchè gli ho detto di spostarsi che non riuscivo a dormire)

ho deciso che l'unica persona nell'Universo Mondo che può prendersi cura di me sta scrivendo in questo momento questo post

Prima azione del 2008: sciopero su tutta la linea. Ma proprio TUTTA TUTTA TUTTA!!!

(in realtà mi piace avere il bandolo della matassa e rendermi conto che loro CREDONO di poter fare a meno di me, ma è solo un'illusione).