Ci sono anni col botto ed anni in cui succede 1 botto di cose, anni che peggio di così ed anni che al peggio non c'è mai fine, anni che un anno così bello non ci sarà mai più, magari perchè cose così belle devono succedere una sola volta. Credo che ci siano periodi felici e meno felici, è la vita. Buon anno da Claudio
Inizio cosi, con l'sms che ho inviato ad alcuni miei amici e parenti l'ultimo giorno del 2010, questo post di inizio anno. Sms con tanti significati per me, ma oggi non son qui per questo.
Come ogni anno infatti, alla fine dell'anno o all'inizio di quello nuovo, sia sul blog vecchio che su questo nuovo, vorrei provare a fare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi.
Stavolta appena penso a questo mi arriva subito alla mente una cosa: è difficile fare un bilancio di un anno nel quale mi sono successe 2 cose enormemente più importanti rispetto alle altre. Eh si, perché quest'anno a distanza di un mese e mezzo ho cambiato sede di lavoro e poi casa, andando a convivere con la mia fidanzata. Qualcuno potrebbe dire che in realtà la presenza di questi 2 fatti cosi importanti rende semplice e non complesso stilare un bilancio, ma io continuo a pensare che questa disparità di importanza crei più "problemi" che vantaggi. Si badi bene, sottolineo e risottolineo, problemi solo dal punto di vista narrativo, assolutamente non problemi nella mia vita visto che i 2 fatti più volte citati sono positivissimi. Mi vengono in mente gli schemi di rappresentazione del bilancio, potrei rivolgermi al consiglio dei dottori commercialisti, cercare su qualche mio vecchio libro delle superiori o dell'università, farmi ispirare da un lavoro che avevo fatto per un esame che consisteva nell'analisi di alcuni bilanci di un'azienda della zona. Potrei, ma potrei anche ricordarmi, dopo tante righe, che sto facendo il bilancio di un anno della mia vita e non di una SPA, quindi la cosa migliore è andare a ruota libera, senza schemi precostituiti.
Un anno bello, anzi bellissimo, un 2010 importante, e la mia mente sta già riflettendo su quanto siano stati importanti gli anni che concludevano un decennio o un quinquennio, il 1990, il 1995, il 2000, il 2005. A dire la verità 5 anni fa non è che sia successo granché, a parte essere l'anno del tour di "Resta in ascolto" di Laura, ma nel 2000 mi sono laureato, nel 1995 diplomato e nel 1990 ho preso la licenza media.
E nel 2010? Cosa dirò di questo 2010 quando ci ripenserò? Dirò che quest'anno, il 24 novembre per la precisione, ho iniziato a convivere con Elisa nella sua casa di Brescia. Una casetta che sento ogni giorno sempre più mia ed una convivenza che sta andando benissimo. Non è stato ogni giorno tutto facile, il cambio netto di abitudini ha portato dei piccoli scombussolamenti, ma siamo felici e ad un mese e qualcosa di distanza siamo certissimi che andrà tutto bene. Iniziamo a dividerci un po' i compiti, abbiamo passato le feste dividendoci fra i parenti da un lato e dall'altro, l'ultimo dell'anno insieme, e come accennavo questa casetta è ogni giorno più bella e più nostra. Inoltre, era una delle cose alle quali pensavo prima di venire a vivere qui, il tragitto casa-lavoro non mi pesa affatto, con i suoi 19 km, i primo 6-7 su una strada che esce dalla città, i successivi 9 su una tangenziale con 2 gallerie di 400 e 420 metri, dopo la prima delle quali si apre una vista stupenda, e gli ultimi 3 in paese.
Il lavoro, lavoro che non ha visto novità per 7 anni e che poi, le occasioni della vita da prendere al volo, mi ha concesso un trasferimento ad Ottobre in una realtà molto diversa. Una realtà che, è praticamente ufficiale, fra poche settimane mi permetterà di iniziare a cimentarmi anche in un altro ruolo. Accetto con entusiasmo la sfida, sono pronto, e spero tanto nel 2011 che mi sia affidato quel ruolo proprio nel paese dove lavoro adesso.
Anno strapositivo quindi questo 2010 appena finito, ed anche se ci penso mi vengono in mente poche cose negative. Non tutte le persone a me care hanno avuto un bell'anno, questo è vero, e mi viene subito da pensare a loro, alle persone che sono mancate, alle malattie che hanno addolorato qualcuno che ho nel cuore o qualche suo caro. Spero tanto che nel 2011 la vita li ricompensi. Ricompensare chi è stato sfortunato non vuol dire però che con me debba essere cattiva la vita, accetto anche due anni stupendi uno dietro l'altro.
Questo anno non mi ha regalato nuove amicizie ma mi ha regalato 2 tentativi di recuperare 2 amicizie perse negli anni passati: un tentativo è decisamente fallito, per l'altro invece sono molto ottimista. Qualche altro fatto che ricordo del 2010, una vacanza bellissima, certamente una delle più belle mai fatte, Alba Adriatica e poi Caserta e Capri, ho ancora nel cuore molte immagini di quel caldo agosto. Sempre in tema di viaggi nel 2010 sono anche tornato a Firenze con E., vedendo posti già visti e posti nuovi.
Buon anno a tutti