coMizia

Grandi assenti i politici...la Chiesa allora alzi la voce!

I politici continuano a lasciar solo il Sud contro la mafia,non hanno alcuna intenzione di inviare l'esercito.Prodi si è espresso chiaramente per il no,secondo lui è la società civile che deve sostenere il peso della guerra ai malavitosi;allora la Chiesa deve stare più vicina al suo gregge e parlare per il popolo oppresso.La Chiesa è frequentata da queste persone che ancora conservano le pratiche superficiali della fede.Vanno in Chiesa,alle processioni,celebrano matrimoni,battesimi,funerali,fanno cerimonie di iniziazione dei giovani con santini(uno bruciato lo hanno trovato addosso al ragazzo ucciso in Germania)ecc.; potrebbero essere avvicinati e resi consapevoli del male che stanno compiendo e perpetuando.I loro stessi figlioli dovrebbero portare avanti nelle case "missioni"che servano a convertire,aprire le menti,come del resto devono fare pure loro quando si allontanano dai luoghi del "male",per non restare coinvolti.La Chiesa può fare molto anche con l'aiuto di "testimonials"volenterosi che nel campo della musica,cinema e teatro mettano al servizio la loro arte,gratuitamente o quasi,per salvare tanti giovani.Ogni regione potrebbe sceglierne una decina tra i suoi conterranei per una lotta senza quartiere contro "la malapianta".L'entusiasmo dei giovani,unito alla forza terapeutica dell'arte,la fede e la volontà farebbero il resto.

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E NELLA CHIESA-MADRE DI SANTA MARIA DELLA PIETA’, NON SI SENTE PIU’ PRONUNCIARE, LE PAROLE “NDRANGHETA, MAFIA”, ORAMAI… BANDITE

In testa al corteo, il vescovo di Locri Giancarlo Maria
Brigantini, con una cinquantina di sacerdoti provenienti dalla
sterminata Locride. Preghiera e meditazione ma anche un invito a
leggere i giornali, sentire la rado vedere la televsione leggere gli
scrtti di Corrado Alvaro, Francesco Perre, Mario La Cava, Saverio
Strati. Migliaia di giornalisti, decine di troupes radio-televisive,
anche estere. Si vocifera pure la CNN. Funerali in nero tradizionale
per Strangio e Marmo. In bianco per Giorgi. Lo J’accuse del leader
della Destra Francesco Storace contro il ministro degl’interni Giuliano
Amato che ha disertato la manifestazione e del vescovo di Locri,
Giancarlo Maria Brigantini, che ha scagliato un catilinaria, contro i
politici, grandi assenti.

di Domenico Salvatore

San Luca - Funerali semipubblici o semiprivati.
Così ha deciso il prefetto di Reggio Calabria, dopo aver sentito il
Comitato provinciale per l’ordine pubblico. Sono state accontentate
così le famiglie che avevano chiesto insistentemente pubbliche esequie.
Siamo nella Magna Grecia. Per tradizione funerali rivestono una
particolare importanza ed impatto sociale, morale, spirituale e
psicologico. Per le ditte del caro estinto un grosso affare economico.
Anche se devono pagare la “mazzetta” o pizzo. Qui diversamente da
Bovalino prevale il colore nero. Quello, tradizionale del lutto. Almeno
per i parenti di Sebastiano Strangio e Marco Marmo. Bianco invece per
il ragazzino Francesco Giorgi, che non era ancora maggiorenne .

I genitori sono arrivati all’appuntamento con parole di pace e di perdono.
Per la storia del rito funebre nei secoli, ci siamo affidati ancora una
colta a Wikipedia, l’enciclopedia libera, che proponiamo alla fine
della cronaca, a beneficio di quei cyber-lettori che volessero
approfondire l’argomento. San Luca nel giorno dei funerali era
letteralmente assediato da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza,
servizi segreti, agenti in borghese, troupe radio televisive
provenienti da ogni punto dell’Italia e da quelle estere. I giornalisti
della varie testate, addirittura migliaia, brulicavano come le formiche
in ogni angolo del paese. San Luca è stato selezionato angolo per
angolo e setacciato ai raggi ics, alfa, beta, gamma e tutti i colori
dell’arcobaleno, tac e risonanza magnetica. Un po’ per curiosità, un
po’ per storia, un po’ per cronaca ma soprattutto per l’archivio techno
in video e fotografico; di enorme valore anche paesaggistico, perché
San Luca presenta un belvedere fra i migliori in assoluto. Una
pubblicità indiretta, di cui avrebbe voluto tranquillamente farne a
meno, l’ha ricevuta, suo malgrado, anche il poeta, scrittore e
giornalista Corrado Alvaro. Uno dei pochi a misura europea, come ha
sentenziato recentemente la critica di spessore. La chiesa-madre di
Maria Santissima della Pietà, benché transennata, porta centrale
compresa(l’ingresso alla navata era consentito solo da una porticina
laterale, debitamente controllata con telecamere, metaldetector ed
agenti stipati come le sardine in scatola), formicolava di buon
mattino. Qualche contrattempo non è mancato circa l’arrivo delle salme
giunte attraverso Roma Fiumicino ed atterrate all’aeroporto “Tito
Minniti” di Reggio Calabria....