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Cose che non sai di me. (corollario al post n5)

Ho creduto in Babbo Natale fino alla fine delle elementari.
E' difficilissimo farmi dei regali che mi piacciano.
Mi piace perdere tempo.
Quando sono nervosa stringo i denti.
La tristezza mi fa ammalare.
Se fossi un passante, mi girerei a guardarmi.
Non ho il senso del possesso. Dell'uso sì, ma del possesso no.
Non riesco a perdonare mio padre.
Mi piace camminare da sola.
Se fossi un fumetto sarei Lucy dei Peanuts
Mi fido della gente.
Quelli che si sentono molto-qualcosa mi fanno ridere.
Non mi piace cucinare nella cucina che (non) abbiamo adesso.
Il che mi rende triste perchè cucinare mi piace molto.
A volte mi estraneo completamente dal mondo.
Sono capace di litigare ma non di scrollarmi la tristezza di dosso.
Mi piace mangiare con le mani e mi piace mangiare dallo stesso piatto.
I miei amici piu' cari hanno camminato con me per anni.
Ho dato il mio primo bacio a 14 anni.
Non ho mai pensato seriamente di non farcela.
Assaggio tutto non per ingordigia ma per curiosità.
Quelli che dicono che i soldi non sono importanti mi fanno ridere tanto quanto quelli che pensano che i soldi siano essenziali.
Mi piace chiacchierare anche di stronzate e mi piace ascoltare, anche le stronzate.
Mi ricordo tutti i sogni che faccio e li racconto la mattina.
Sono onesta.
Mi piace regalare i libri che ho gia' letto e amato.
Non mi sono accorta che potevo essere bella fino a 25 anni.
Non credo a mai ma credo a sempre.
Mi piace osservare la gente e ascoltarne i discorsi.
Dimentico i nomi ma non le facce.
Sono competitiva.
Mi piace comprare i fiori anche se non so il nome.
Do valore alle cose a seconda di quanto piacciono a me, non della quotazione di mercato.
Gli armadi aperti e i quadri storti mi mettono a disagio.
Mi piacerebbe avere un talento.
Che tipo di persona perde tempo a disquisire se la CocaCola è meglio della Pepsi??
Non credo all'amore a prima vista.
Mi piacciono i piumoni morbidi e i vestiti leggeri.
Mi da' fastidio chi mi fa notare gli errori che già mi sono accorta di aver commesso.
Certe volte prendo posizione senza conoscere i fatti.
Mi sono perdonata per gli errori che ho fatto.
Non so se mi piace quello che sto diventando.
Dopo un po' che scrivo mi vengo a noia.