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Nuovi amici

L'altra settimana ci siamo accordati per una cena con Gay Paul e lo Henry, due compagni di scorribande giovanili del Dottore.
La morosa dello Zio Henry mancava e previa assicurazione che non volessero fare una serata da uomini, ho detto che andavo anch'io e ho fatto bene.
Mi sono divertita un casino.

Sdegnando i "soliti posti fighetti" con l'ansia di chi vuole evitare i cliche', siamo finiti in un posto da camionisti gestito da cinesi (miracoli metropolitani) dove abbiamo mangiato anche discretamente ad un prezzo irrisorio.

Gay Paul è davvero gay e, perdipiù, secondo me è bellissimo assomigliando a Rupert Everett. I tre hanno rimembrato i tempi andati quando avevano molti più capelli, meno soldi ed era il momento di viaggi indimenticabili in giro per il mondo.

Io me la ghignavo, bicchiere di rosso in mano, per l'opportunità di fare luce sul passato della mia dolce metà il quale accusa la sua scarsa memoria quando non vuole fare luce su nebulosi momenti del suo passato.

La serata si è conclusa con un invito ad un party pre-natalizio a casa di Gay Paul con una ventina di persone delle quali sospetto l'orientamento.
Ovviamente, abbiamo detto subito di sì.