Un blog creato da cognitivedisplaysia il 19/07/2006

cognitive displaysia

(n): the feeling you have before you even leave the house that you are going to forget something and not remember it until you're on the highway

 
 
 
 
 
 

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Ammenda, Apdeit e Attesa

Post n°303 pubblicato il 25 Novembre 2008 da cognitivedisplaysia
 

Sui motivi che mi hanno tenuta lontana da questo blog pur molto amato non saprei davvero che dire.
E' che ogni volta che mi ci metto non trovo mai l'ispirazione, rimando, non mi sembra importante, mi è passata la voglia...e così è passato anche un mese.

Pero' prima di dirvi che cosa è successo, mi permetto una brevissima digressione:

Vorrei dire la mia su cose che, pur avendo una rilevanza storica, hanno francamente rotto il cazzo.

  • Facebook. va bene cercare gli amici...ma comunque se mi interessavi mantenevo il contatto prima no? Se ci siamo persi di vista un motivo ci sarà. Da parte mia, sicuramente uno ottimo.
  • Obama. va bene che è bello, simpatico e cambierà il mondo. Per culo è anche nero. Ottimo. Adesso possiamo smettere di festeggiare?
  • Gli studenti universitari che protestano. Quelli più verso i 30 che i 25 che dovrebbero aver finito l'università da un pezzo e invece di dare gli esami sono lì, in piazza con lo striscione. Maddai.

Potrei continuare a lungo ma mi fermo qui in virtù di una riflessione scaturita da una conversazione con la Silvia...io le dicevo come abitare a Milano mi abbia reso stronza (uno si indurisce nella lotta quotidiana per la sopravvivenza) e lei mi ha risposto che probabilmente è semplicemente la mia natura che viene fuori. Essendo l'ennesima persona che me lo dice, sono arrivata alla conclusione che essere stronza è una cosa che sorprende solo me mentre tutti i miei amici lo sapevano benissimo anche prima.
Devo rifletterci ancora.

I Dottore ha montato l'armadio che mi permetterà di svuotare quel casino che un giorno diventerà la cameretta del nano in arrivo.
Ho fatto la valigia per l'ospedale.
Capireste meglio l'importanza di entrambe le notizie se vi dicessi che mancano meno di 20 giorni al termine?

Comunque, che cosa sta succedendo.

Succede che la frase "in dolce attesa" ha un aggettivo di troppo ma nella sostanza è verissima. Sto attendendo. Sono attesa. E, aggiungerei, sospesa per cui faccio delle cose che non ricordo perchè non hanno importanza.
Lavoro, cucino, telefono, vado al corso preparto, faccio shopping, vedo gli amici, parlo con il Dottore, guardo la televisione, leggo un libro, preparo le cose per il bambino, penso al Natale mentre la mia testa comunque non c'è.
Sono un mammifero a tutti gli effetti, completamente ripiegata su questo bambino che balla nel mio ventre con un ritmo tutto suo, che con il suo peso è come se mi tirasse verso i livelli più elementari dell'esistenza, verso i sentimenti più forti e di base e i bisogni primari di cibo, sonno e conforto, lasciando perdere le seghe mentali, le tristezze inutili e le arrabbiature passeggere.

 
 
 
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