Tulle&Organza
Ho smesso di descrivere i miei spazi, perché voglio conoscerne di diversi.
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Post n°12 pubblicato il 30 Novembre 2011 da principessa_143
Di buon'ora, questa mattina, mi rigiravo nel letto e ripensavo a ieri sera. Ero andata in un negozietto dove si può reperire tutto il necessario per lavori manuali, quali decoupage, pittura su vetro; ci sono andata per la prima volta, e credo che non sarà l'ultima. Ho trovato una ragazza gentilissima, pronta a prepararmi all'approccio a queste tecniche, fornendomi qualche nozione elementare, e la base per qualche creazione piuttosto semplice da cui partire, per sperimentarmi. La conversazione proseguiva amabilmente, tanto che le ho detto che vorrei provare a creare con le mie mani i segnaposto ed il tableau de mariage per il mio matrimonio; si è dimostrata subito entusiasta e si è prodigata nel lanciarmi idee nuove o già impiegate per altri matrimoni. Fin quando mi ha detto "Possiamo sviluppare un tema che è di tuo gradimento. Cosa ti piace?": ecco, stavo per rispondere "non lo so", e mi sono limitata a farfugliare qualcosa, promettendo di pensarci. Ieri sera i miei pensieri sono poi scivolati altrove, rapiti dalla voglia di cominciare a usare ciò che avevo comprato. La domanda di questa ragazza però, è tornata a far capolino questa mattina, quando mi rigiravo nel letto, incapace di sprofondare di nuovo nel sonno e mi sono detta: "Da quanto non mi chiedo più cosa mi piace? A prescindere da quelle che sono state le mie scelte sempre ampiamente condivise da chi mi circonda?". La verità è che non lo so. Certo, le cose e le persone fondamentali delle quali mi circondo sono fuori discussione; il punto è che credo che per me sia questa una fase di rottura, di ribellione e di prova. Poi, guardo chi è al punto in cui dovrei essere io in questo momento (professionalmente parlando): apprendo di una mia compagna di liceo che ha superato l'esame di stato per diventare avvocato. La invidio? Non per la professione che si accinge a svolgere, ma per il fatto di aver raggiunto una certezza, si; per il motivo più importante, no. Preferisco pensare che si tratti di una fase di crescita, faticosa, ma utile.Magari scopro che sono molto più di quel che penso di essere. |
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E per quanto riguarda le certezze: non esistono. Nemmeno per chi ha superato l'esame e sarà avvocato.