Che fortuna!!!

Ciao lully! Su questo devo disentire..Fermo restando che la vittoria elettorale de Calderon e un paso indietro per la rivoluzione dei diritti soziali in Messico,visto che la crescita del paese in parametri pil e positiva,devo anche riconoscere e ribadire che la condotta politica di Lopez Obrador mi sembra propia di un politico di scarsa cultura democratica gia che le elezioni si sono svolte con le massime garanzie , detto anche per gli osservatori internazionali che non fanno propio parte degli americani..La democrazia e cosi e bisogna perdere e vincere e , da quello che mi hanno confermato anche amici messicani, Lopez Obrador dovrebbe andarsene a casa e lasciar fare a gente piu giovane e capace che di sicuro c'e in Messico..

su questo devo dissentire nacho, perdonami. se si vince onestamente chi perde accetta, fa le congratulazioni al vincitore e tanti saluti. MA IN MESSICO CI SONO I VIDEO DI GENTE CHE MANOMETTE LE URNE. come cazzo si fa ad accettare sto furto? tra l'altro per l'ennesima volta, perchè li succede tutte le cazzo di volte. fosse successo in italia (è successo ma c'è andata bene lo stesso) avrei ribaltato montecitorio, stanne certo.

Su questo Dante non posso che darti ragione,gli imbrogli elettorali e una delle patologie soziali in America Latina e proprio per questo che gli osservatori internazionali si sono reccati li e almeno, ci deve essere una presunzione iuris tantum di legalità dei comizi..Comunque, c'e un riconoscimento internazionale dei risultati e a mio avviso sarebbe piu intelligente fare una sorte di "girotondi civili" nelle piazze anzicche che continuare a delegittimare perche potrebbe avere un efetto boomerang..

Io credo invece che Obrador stia dando una grande dimostrazione di capacità democratica. E' li, manifesta pacificamente. Il popolo è con lui. Inoltre devo anche dire che le affermazioni dell'osservatorio internazionale per me conta ben poco.Il primo mondo, infatti, non vuole e non ha mai voluto che il terzo mondo di evolva. Di risorse non ce n'è per tutti e chi le detiene oggi non è disposto a farne a meno. Le prove che loro hanno riguardo ai brogli che ci sono stati (un esempio lampante è il numero di schede che supera i votanti) sono schiaccianti. Questo è un momento importante per l'America Latina.Si sono stancati di stare sempre sotto il giogo di qualcuno: gli spagnoli prima gli USA poi. Vogliono essere liberi e per questo son disposti a tutto. Se potrà rinascere un polo di equilibrio che costringa gli USA a fare un passo indietro, potrà nascere solo in America Latina.

a san cristobal sono stato al ciepac. non so se lo conosci/conoscete. è un centro d'informazione politico economico sociale. fa informazione anche in lingua indigena per informare gli indios su cosa succede nel mondo. li c'hanno spiegato per bene gli effetti del neoliberismo messicano, gli effetti del nafta, dell'alca e del plan puebla-panama. molte cose che succedono in america latina non si capiscono senza sapere che questi programmi son stati messi su dagli stati uniti per controllare l'economia di tutta l'america, dal canada all'argentina. cioè, è facilmente immaginabile, ma i dettagli sono importanti. piano piano li spiegherò nel blog. è vero che il primo mondo non vuole che il terzo mondo si evolva. però c'è anche da dire che non è fisicamente possibile che il terzo mondo si evolva e diventi consumista come lo siamo noi. bisogna capire che dobbiamo trovare altri modo di sviluppo. dobbiamo cambiare per primi noi.

Esattamente dante, è fondamentale che anche e soprattutto noi troviamo un nuovo modello di sviluppo. Ma qui credo stia il punto nodale: trovare un nuovo modello significa automaticamente lasciare la strada del neoliberismo e del capitalismo selvaggio. Questo significherebbe il crollo delle grosse multinazionali. Un altro sistema di sviluppo porterebbe ad una ripartizione delle ricchezze (su scala mondiale) completamente differente. Quando mi riferisco alla volontà del primo mondo a comprimere l'evoluzione del terzo mondo (e se non bastasse l'esempio dell'America Latina basterebbe porgere lo sguardo sull'Africa) mi riferisco proprio a questo. trovare nuovi sistemi di produzione e distribuzione delle materie prime, tutelare le risorse in quanto non sono inesauribili, sono solo alcuni degli aspetti sa mutare. Ma finchè il sistema prevalente sarà quello statunitense questo non sarà possibile. Parlaci del ciepac compagno. Io sono stata al centro culturale "Tierra Dentro". E anche io ne racconterò....Ormai ne sono convinta: un altro mondo è possibile.E può nascere da lì...

Ciao lully!Qui ci siamo, certo che c'e spazio per un mondo diverso..Ecco tre soluzioni: Abattere le vergognose barriere commerziali, specie PAC; microcrediti a tasso zero dalla banca mondiale nei paesi poveri per creare piccole imprese; Stop allo sfruttamento delle materia prime nel primo mondo, creando da parte dei paesi piu sviluppati industrie ausiliari nei paesi piu poveri senza scopo di lucro.. Che ne pensate amici:)?

d'accordissimo. aggiungo che il rispetto dell'ambiente deve diventare una priorità. quindi investimenti in questo settore che riguarda fonti di energia rinnovabili ecc......