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Creato da: lully_rossa il 14/11/2005
Comunista, atea, femminista e zapatista. Ho tutto!

 

 
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Post N° 310

Post n°310 pubblicato il 06 Ottobre 2006 da lully_rossa

"Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali".
Charles Darwin

Per combattere il pericolo reale del diffondersi del crezionismo, per un mondo libero e fatto di gente libera. Perchè troppo spesso la religione insegna a sentirsi migliori degli altri.

Buon fine settimana a tutte e tutti.

 
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Commenti al Post:
ninograg1
ninograg1 il 07/10/06 alle 22:45 via WEB
aggiungerei perchè la storia dell'uomo è la storia del progredire dell'ineguaglianza (liberamente interpretato da JJ Rousseau)
(Rispondi)
 
jacopo147
jacopo147 il 07/10/06 alle 23:57 via WEB
perchè la razionalità vinca su tutte le stupidità, e le assurde bestialità umane vengano sepolte dall'uomo stesso..buon fine settimana anche a te compagna...bacio
(Rispondi)
 
pennadifalcorosso
pennadifalcorosso il 08/10/06 alle 20:13 via WEB
Per quanto ne so io oggi non viene spiegato ancora nulla con la teoria di Darwin sono solo ipotesi, ci sono molti punti oscuri che lo stesso Darwin non ha superato, a parte la frase di riflessione da te citata che suona più come un auspicio che convinzione, primo dei quali non è stato mai trovato l'anello che dovrebbe congiungere l'homo sapiens ad un ipotetico primate per non citare il tempo necessario per arrivare attraverso la selezione naturale alla perfezione dell'Uomo. L'argomento naturalmente è sempre dibattuto tra sostenitori della selezione naturale, creazionisti, a questi due contendenti si aggiunge una nuova ipotesi che emerge rileggendo cronache che fino ad ora sono state sempre considerate miti, questo metodo viene definito con il nome di Interventismo, io vedo una possibile risposta nella terza ipotesi, dove l'uomo è visto come un soggetto necessario ad uno scopo ben preciso ottenuto attraverso mutazione genetica. Sono ipotesi avversate sia dai creazionisti che dai sostenitori della selezione naturale ma che si appoggiano su basi che stanno diventando sempre più solide solo che per ora sembrano frutto di fantasie di una mente impazzita. Purtroppo le religioni hanno tutte uno scopo comune, cioè di avere la risposta sulla vita dopo la morte, argomento sul quale nessuno ha potuto presentare reclamo per cui tenderanno sempre limitare la libertà degli individui sui quali riescono trasmette il messaggio della condanna eterna nel caso non vengono rispettati i loro comandamenti, solo aumentando la conoscenza potrà essere limitata questa schiavitù, però non è esaltando la teoria di Darwin, che in ogni caso è stata un'alternativa per dare voce a chi non vedeva la soluzione nel creazionismo, che si può dare risposte in quanto facilmente attaccabili, ma alla luce delle conoscenze attuali con argomenti scientifici che un secolo fa non erano nemmeno pensabili e che per il futuro ci riservano grandi sorprese. Ciao.
(Rispondi)
 
armail
armail il 09/10/06 alle 16:44 via WEB
A me non sembra la religione il motivo per cui qualcuno si sente superiore agli altri; al massimo può essere una delle scuse per giustificare il suo ego. Qualcun altro infatti si sente migliore proprio perchè si professa ateo. D'altronde, chi è che chiamavano Il Migliore?
(Rispondi)
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 09/10/06 alle 16:56 via WEB
la tua incapacità a dialogare è palese. se non sposti la questione sul personale tu non sai cosa scrivere.
(Rispondi)
 
 
 
armail
armail il 09/10/06 alle 17:33 via WEB
sul personale??? Guarda che non c'era alcun riferimento diretto a te, affermo esattamente quello che ho scritto: non è la religione spesso che fa sentire migliori è la persona che già si sente migliore e, se ha avuto una formazione da credente, si attacca alla religione, se ha frequentato la casa del popolo si sente migliore per definizione. Per farti un esempio: leggo volentieri Michele Serra, ma a volte quando fa commenti da snob, da superiore rispetto a chi non la pensa come lui mi dà fastidio: quello è un caso in cui, pur essendo un grande, per una volta dice una grande stronzata.
(Rispondi)
 
 
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 09/10/06 alle 18:03 via WEB
ma scusa il sentirsi o meno migliore degli altri è certamente un tratto caratteriale. tuttavia non puoi negare che la religiore (anche il partito quando è vissuto come una religione), ti convince di sapere qualcosa che gli altri non sanno, di essere migliore di coloro che vivono nel peccato e nell'egoismo. è un tratto tipico. e d'altronde con i sacrifici che ti chiede qualcosa in cambio deve pur dartela, no? quanto al tuo commento su Michele Serra lo condivido e sottoscrivo in pieno.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
armail
armail il 09/10/06 alle 18:43 via WEB
io la vedo diversamente, non riesco a vederla come un do ut des e quindi una soddisfazione morale per 'i sacrifici'. I famosi cattolici contro cui hai scritto nel post precedente (ma che si possono tranquillamente estendere a tutti quelli che si appoggiano ad una qualsiasi religione o idea o ideale perchè da soli non stanno in piedi) vedono la religione come un insieme di doveri, chi crede veramente in qualcosa (anche nel comunismo, come nel tuo caso) vede le regole come un mezzo per raggiungere lo scopo. Per fare un esempio banale, per me non è un sacrificio la rinuncia al divorzio, come per te non lo è la parziale rinuncia alla libertà d'espressione, ma sono parte delle regole che ciascun modello si è dato per coerenza col suo obiettivo. Il problema sta nel capire, in entrambi i casi, se la regola è ancora adatta al momento storico e se serve veramente per raggiungere l'obiettivo o se invece è una sterile adesione alla coerenza fine a sè stessa, quindi, in conclusione, un retaggio del passato o, peggio, un intralcio a raggiungere l'obiettivo
(Rispondi)
 
 
 
 
lully_rossa
lully_rossa il 10/10/06 alle 09:35 via WEB
Non posso credere ai miei occhi..sono d'accordo su tutto. Vedi che ti sta facendo bene frequentare il mio blog:)!A parte le battute è indubbio che le regole siano solo un mezzo per raggiungere uno scopo.E quel che , provocatoriamente, ho voluto esprimere con il mio precedente post è proprio questo: se esistono delle regole sarebbe opportuno rispettarle almeno fino a che non vengono cambiate. Questo non singifica non evolversi: è indispensabile farlo.Rimanere arroccati su posizioni intransigenti e anacronistiche è il miglior modo per far fallire anche la migliore delle idee. Quel che mi ha però irritata della vicenda del parroco è la presa di posizione contro di lui:perchè lui aveva tutto il diritto di non officiare quella messa, e gli altri nessun diritto di protestare (e qui chi aveva ragione è passato dalla parte del torto e viceversa). Non sopporto infatti l'incapacità di molti fedeli di assumersi la responsabilità delle proprie scelte (scelte rispettabilissime e spesso molto difficili). Della questione ho parlato anche con una mia amica, credente praticante. Lei conosce bene le regole perchè tra le altre cose, è catechista. Lei è stata chiarissima: chi divorzia per la religione cattolica è un peccatore e ai peccatori non pentiti non spettano le esequie religiose.
(Rispondi)
 
fossari
fossari il 09/10/06 alle 18:27 via WEB
La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.(Kant)
(Rispondi)
 
lucignolo_fumante
lucignolo_fumante il 10/10/06 alle 10:04 via WEB
un saluto veloce... felice e ricca giornata a te...
(Rispondi)
 
nacho4
nacho4 il 10/10/06 alle 10:19 via WEB
Hola Lully!Facciamo un pensiero per tutti quelli che hanno subito la "certezza" della pena più crudele e barbarica..Oggi e il giorno contro la pena di morte..Saluti
(Rispondi)
 
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