Creato da ellyna22 il 21/12/2010
crazy life for crazy minds,le sconvolgenti avventure di una liceale creativa,magari un pò svampita,ma almeno divertente e saggia!??mah..cos'è per lei la vita?!una FAVOLA gnè gnè gnè
 

 

nightmare before christmas

Post n°12 pubblicato il 30 Gennaio 2011 da ellyna22
 

« È stato molto tempo fa,
più di quanto ora sembra,
in un posto che, forse, nei sogni si rimembra,
la storia che voi udire potrete
si svolse nel mondo delle feste più liete.
Vi sarete chiesti, magari, dove nascono le feste.
Se così non è, direi... che cominciare dovreste! »

 

 

Questa è una storia dedicata alla festa più spaventosa,o per meglio dire “creepy”,che ognuno desidera celebrare con tanta passione ogni anno,perché infondo è molto divertente!stiamo parlando di Halloween!!!!ma provate a immaginare di vivere questa festività tutto l’anno!sai che strazzio!

Si avvicinava il 31 ottobre e le mie amiche Amy,Angy e Lory mi proposero di andare ad Halloween City,una cittadina immersa pienamente in questa festa dove dicono che sia pazzesco e incredibile e che il divertimento è super!e io fin da piccola aspettavo con ansia il 31 ottobre e così accettai la proposta delle mie amiche!

Era il pomeriggio del 30 ottobre e avevamo preso un autobus che portava direttamente in questa città col biglietto scontato da 6 dollari a 3 in occasione appunto di questi giorni.

Arrivate sul posto,vi assicuro che tutte le voci che circolavano erano vere!una città pazzesca si espandeva davanti a noi!era tutto tetro e sinistro,un ambiente terrificante direi assolutamente perfetto per Halloween,sembrava quasi di stare dentro ad un film!le case erano tutte nere o grigie fatte di legno marcio,una nebbiolina rendeva l’aria pesante,le piante erano ingiallite o morte o rinsecchite..la gente era vestita coi costumi tradizionali della festa e c’erano decorazioni praticamente ovunque,ad ogni angolo!Amy aveva prenotato delle stanze in un alberghetto..un posto da brividi!atmosfera tetra,con gingilli e quadri raffiguranti mostri,zucche,spettri!perfino la tappezzeria e la carta da parati erano in sintonia con l’ambiente e la festa!insomma,se si chiamava Halloween City c’era di sicuro il suo perché e quello era l’albergo più spaventoso che io abbia mai visto,altro che case stregate!

Dopo aver sistemato le nostre cose,ci vestimmo tutte da streghette,era obbligatorio in quella città per ordine del Sindaco di mettersi i costumi.E poi uscimmo in esplorazione.

Tutto intorno a noi era veramente suggestivo non c’è che dire e poi si stava facendo buio,quindi era ancora più tetro e spaventoso..la gente poi aveva delle maschere orrende e realistiche che mi facevano quasi sobbalzare non appena ne vedevo una che sbucava fuori.

Ad un certo punto notammo una piccola villa molto curiosa perché era nera e arancione,tutta circondata di zucche,ma veramente molto carina nel suo complesso.

Davanti al cancello c’era un tizio,vestito da scheletro che lucidava una colonna e quando si accorse che noi stavamo ammirando la sua abitazione ci chiese,

Tizio:”hey ragazze siete delle turiste?”

Amy:”guardate questo che costume!mitico!è magro proprio come uno scheletro!”

Angy:”si signore siamo venute per festeggiare halloween”

Tizio:”ah capisco…..beh,io mi chiamo Jack Skeletron,piacere di conoscervi ragazze”

Amy:”io sono Amy e loro sono Angy,Lory ed Elle!ma sai che tu non fai così tanta paura come gli altri?”

Jack:”lo so Amy..vedi,una volta ero uno di quelli che organizzava la celebrazione nel 31 ottobre e mi occupavo di spaventare i turisti perché io sono il Re delle Zucche e mi piace anche crearle come potete vedere..il problema è che mi sono stancato..”

Aveva un’aria molto sconsolata,ma ad Amy faceva solo ridere,

Amy:”ma che razza di abitante di Halloween City sei tu?!è una festa pazzesca che diverte tutti e te che dici?che ti sei stancato!sei un rammollito!bah ragazze andiamocene..”

Angy:”si dobbiamo ancora vedere tante cose e poi siamo venute qui per divertirci non per imparanoiarci”

Lory:”signore dai non faccia così..vedrà che l’entusiasmo le tornerà,continui a decorare le zucche..ciao ciao”

 

E così ripresero la loro camminata,ma io rimasi lì ad osservare il tipo..mi incuriosiva e poi mi spiaceva vederlo così triste,stava quasi per mettersi a piangere dopo che Lory gli ha ricordato delle zucche e così dissi alle altre che le avrei raggiunte poco dopo in albergo e tornai da Jack per chiedergli cosa esattamente lo turbava,

Io:”c’è qualcosa che non ci hai detto e hai l’aria di essere uno che ha parecchi problemi..”

Jack:”si è così..vieni dentro,devo dare gli occhi di pantegana a Zero,così ti racconto..mi sei simpatica sai..”

Io:”ti ringrazio!ma chi è Zero??”

Jack:”il mio cucciolo..vedrai ti piacerà è dolcissimo!”

 

Quando mi fece entrare mi si avvicinò un cagnolino vestito..da…scheletro!!!era veramente inquietante e poi dai povero cane travestirlo!bah!ma Jack mi spiegò che in quella città anche gli animali dovevano travestirsi e poi mi parlò delle sue ansie.

In pratica Jack era molto triste da un po’ di tempo perché era stufo e annoiato da scherzi,spaventi ecc. non sapeva il perché ma sentiva il bisogno e la voglia di qualche cambiamento e quando lo disse al Sindaco e ai suoi concittadini,tutti gli risero in faccia e lo “allontanarono”,soprattutto il Dottor Finklestein,padre della sua fidanzata Sally,quindi il suocero.Jack era deriso da tutti e non poteva vedere la sua amata,già direi che è messo maluccio!ma ancora di più,il pensiero e le idee che aveva lo logoravano dentro..c’è da dire che gli abitanti di questa città,non conoscevano altre feste tipo Carnevale,Pasqua,Natale ecc. quindi c’era solo Halloween!ci credo che a lungo andare uno si rompe anche le balle di questa macabrità!

Questo tizio scheletrico quindi aveva bisogno del mio aiuto!lui aveva le idee e io la conoscenza!fra circa 1 mese era Natale e quindi,perché non farlo conoscere anche a sti disgraziati?gli dissi,

Io:”che ne dici allora?dovrebbero sentire il vero spirito natalizio!le luci..i colori..capisco che loro così lugubri si schiferebbero di queste cose,ma sono sicura che la magia del Natale li farebbe cambiare idea!”

Jack:”si capisco cosa vuoi dire..credo..ma io vedi non ho nessuna conoscenza di questa festa che dici e il materiale che occorre non lo troveremo di certo qui!che possiamo fare ordunque?”

Io:”dovremmo andare nella città più vicina,anzi,ho sentito che ai piedi della collina c’è un paesino che organizza ogni anno un grosso mercatino di Natale,potremmo andare lì,prendere un paio di cose,tutto quello che ci occorre,tornare qui e addobbare per bene la città!vedrai come si ricrederanno!”

Jack:”oh sembra proprio un’ottima idea!se ci fosse anche Sally..approposito!ha lei la mia macchina,come facciamo a partire?”

Io:”oh cavolo..beh andiamo dalla tua ragazza e recuperiamo lei e la tua auto no?!”

Jack:”avrò bisogno del tuo aiuto però..per distrarre il vecchio”

Io:”lascia fare a me..prima però devo fare una cosa..forza,andiamo!”

 

Tornai in albergo per avvisare le mie amiche che sarei uscita per poche ore e poi andai con Jack a casa di Sally.

Suonai al campanello della porta e mi aprì un vecchietto gobbo vestito da scienziato pazzo e iniziai a rompergli le scatole con tutte le scemenze che mi passavano per la testa,mentre Jack riuscì a intrufolarsi da una finestra e poco dopo lo vidi uscire con una ragazza travestita da zombie e con dei lunghi capelli rossi..c’aveva gusto il tipo eh!congedai il vecchio dottorino e mi allontanai con aria indifferente..appena il vecchio si barricò in casa,uscirono i due innamorati dal retro con l’auto di Jack e mi caricarono di tutta fretta e poi,via verso il paesino dei mercatini di Natale!

Sally si presentò e ci chiese spiegazioni più dettagliate,

Jack:”non ti preoccupare tesoro,Elle ci aiuterà!finalmente daremo una svolta a questo…mortorio ahahaah”

Sally:”lo sai che ti appoggio in tutte le tue scelte mio caro Jackino,ma hai considerato il Bau Bau?”

Io:”oddio e chi diamine è questo Bau Bau?”

Jack:”il Bau Bau è un mio nemico..molto invidioso perché voleva essere lui il Re delle Zucche e così da quando lo sono diventato io,mi rompe i maroni e mi ha dichiarato guerra per l’eternità!di sicuro metterà il bastone fra le ruote in questo nostro progetto”

Io:”non glielo permetteremo..vedrete!ce la faremo!”

Sally:”oh che emozione!sono proprio curiosa di vedere in cosa consiste questo Natale”

Io:”vedrai Sally te lo assicuro è stupendo!io adoro il Natale!c’è solo un piccolo problema..ma forse so come risolverlo…”

Jack:”quale problema Elle?”

Io:”beh una cosetta..ma lasciate fare a me,fidatevi!ora prendi a sinistra Jack,siamo quasi arrivati”

 

Giunti a destinazione,entrammo in un paio di negozi che già erano forniti di addobbi e varie ninnoli natalizi..che culo però!era quasil’ora di chiusura e noi eravamo arrivati giusto in tempo.

Jack e Sally rimasero a bocca aperta quando videro tutte le cose belle del Natale..dai festoni alle decorazioni per l’albero,dalle statuette del presepe alle ghirlande..le stelline,le ampolle con dentro la neve e le casette,i gingilli glitterati,i presepi in miniatura e tutto quello che ci va dietro!erano estasiati davanti a tutti quei colori e luci,ne erano proprio attratti sembravano due bambini che in un negozio di giocattoli e caramelle.

Acquistato tutto il necessario,tornammo ad Halloween City..i nostri portafogli bestemmiavano,ma ero certa che ne valeva la pena e…..beh!chissà..lo vedrete!

Dunque,quando tornammo,era tardino e tutti erano già a nanna perché la mattina dopo dovevano svegliarsi presto per il gran giorno!così ne approfittamo subito e ci mettemmo al lavoro,chiamai anche Amy e le altre mie amiche a darci una mano anche se mi brontolarono per l’ora tarda e il sonno che le aveva rapite da un pezzo.

Un paio d’ore più tardi tutto era pronto e…………………………….la mattina seguente,quando gli abitanti di Halloween City (Sindaco compreso) uscirono dalle loro case,videro la sorpresa: in mezzo alla piazza avevamo messo e preparato un maestoso albero tutto luccicante,qua e là tra le case luci e decorazioni,sulle porte ghirlande glitterate e colorate e sparsi in giro per la città vari addobbi,decorazioni,luci,lucette,candele e tutte quelle cosine che si mettono di solito in casa per Natale,compresi dei mini presepi,assolutamente caratteristici!

Gli abitanti erano stizziti all’inizio,un cambiamento delgenere,tutto colorato proprio il 31 ottobre!anche il Sindaco brontolò,ma noi intervenimmo in tempo,

Jack:”non si preoccupi Signor Sindaco,non è successo nulla!siamo stati noi,come già le dicevo volevo cambiare un po’ questa città!uscire dalla noia,dare un tocco..vivo!”

Sindaco:”queste cose non sono permesse nella nostra città signor Skeletron e lei in quanto Re delle Zucche dovrebbe saperlo perfettamente!ma approposito,tutta questa roba di che si tratta?”

Io:”sono addobbi natalizi signore,si tratta di Natale”

Sindaco:”e cos’è il Natale ragazzina?”

Jack:”io dico che è una cosa fenomenale Signor Sindaco!guardi,tutti ora sono attratti da questa novità,spiegalo tu Elle”

Io:”il Natale è il giorno più bello e gioioso dell’anno,in cui tutti sono più buoni e si festeggiano e si ricordano i buoni sentimenti,i principi e i valori!è un’occasione per uscire dal grigiore della nostra esistenza,è un giorno di pace,un giorno felice,un giorno da festeggiare!non so che altro dire,è bello e basta se lo ha capito bene altrimenti sono cavoli suoi Sindaco”

Sindaco:”beh..io sono confuso..non so che dire..”

 

A quel punto si udì una voce tonante,

 

“so io che cosa dire,pazzi!siete pazzi!ed enormemente stupidi”

Jack:”oh no è il Bau Bau!che cosa vuoi?!”

BauBau:”voglio che fai sparire questa merda!Sindaco non si lasci abbindolare da questi pagliacci da quattro soldi,oggi è il 31 ottobre e dovrebbe essere un giorno spaventosissimo!non tutto così mieloso ed insignificante..si svegli!”

Sindaco:”effettivamente la legge parla chiaro”

BauBau:”e Jack ha infranto la legge!quindi ora lo prenda e lo sbatta in galera..sarò io così il nuovo Re delle Zucche!ahhahahah”

Sindaco:”ha ragione Jack,ora deve venire con me!”

Jack:”maledetto Bau Bau..sei proprio uno stronzo!”

Io:”fermi tutti!Signor Sindaco la prego mi ascolti..ci dia una possibilità,conosca questa festa,non rimanga vecchio e ammuffito!so che le piace,ma la stessa minestra stufa..e poi non abbiamo parlato dello spirito del Natale!lei e tutti gli altri non lo avete proprio capito!”

Sindaco:”e sentiamo bella ragazzina pallida,come sarebbe questo spirito del Natale?ahaha qui gli spiriti ci sono,ma di Halloween!”

Io:”ci penso io…Sallyyyyyyyyyyyyy Amyyyyyyyyyyy Angyyyyyy Loryyyy veniteeee”

 

 

Mentre tutta la gente dava ragione al Sindaco e ci urlava dietro,arrivò Sally con una carrozza stile Babbo Natale,trainata dalle mie amiche che facevano le renne!Sally si mise a distribuire piccoli doni a tutti gli abitanti e poi dal cielo cominciarono a scendere fiocchi di..neve!..cosa?!neve?!ahaha no tranquilli,era finta!purtroppo lì la neve non scendeva mai e così quella mattina avevamo chiesto un favore ai cugini di Sally ovvero ai piccoli Vado,Vedo e Prendo,che dai tetti delle case,avevano il compito di svuotare dei sacchi di neve finta.

Alla vista della carrozza,dei doni e della neve,tutti gli abitanti di Halloween City rimasero affascinati,compreso il Sindaco che si era anche perso a leggere un libro sul Natale che gli regalammo io e Jack!ora tutti si,che avevano capito il vero Spirito del Natale e il Sindaco decise che il 25 dicembre si poteva festeggiare,un giorno allegro da rendere luminoso per poi tornare alle abitudini della città.

Il Bau Bau protestava e minacciò Jack,ma venne portato in prigione e non se ne seppe più nulla.

Finalmente Jack era contento,aveva interroto la monotonia della città,poteva rivedere Sally grazie al consenso del padre che lo stimò e tutti erano soddisfatti e contenti!tranne le mie amiche,avevo rovinato loro la serata più spaventosa di tutte!ma diciamocelo,il Natale è il Natale..eh!

 
 
 

L'incantesimo del lago

Post n°13 pubblicato il 18 Marzo 2011 da ellyna22
 

Questa si che è una storia diventata cigno!!!O un cigno diventato storia?!beh lo giudicherete voi!fatto sta che stavo per diventare ebete a causa di questo dannato pennuto col collo lungo apposta per essere strozzato…..ma non era un pennuto vero,questo è il bello!

Un giorno infatti,mi trovavo nel parco di una cittadina vicino a dove abito,ed era sul serio un bel giorno perché la scuola era chiusa!

Alcuni teppistelli avevano allagato la scuola..2 piani praticamente sott’acqua,classi e corridoi pieni di fogli e materiale ormai rovinato,un danno ammontato a circa 30mila dollari,me lo disse quella mattina stessa mio nonno che lo aveva letto in un articolo del N.W. Times,lui leggeva un sacco di giornali e riviste ed era sempre informato su ste robe!

Comunque avevo approfittato di quel giorno di “riposo” per fare una passeggiata in centro a questa bella e ricca cittadina,assieme ad Eve.

Qui mi piaceva molto farci un giro ogni tanto perché c’erano tutti quartieri riservati ai più grandi membri dell’alta società tipo conti,ereditieri di ogni genere,famosi avvocati,dottori ecc. e quindi avevano delle ville mozzafiato!e anche la città era davvero bella,sopratutto la piazza e una boutique sulla quarta strada dove vendevano un po’ di tutto e io adoravo darci una sbirciatina.

Come dicevo all’inizio di questa storia,in quel momento mi trovavo al parco e stavo per sedermi su una panchina mentre Eve correva qua e là assieme ad altri cani,ma ad un certo punto,una tizia vestita di bianco mi venne addosso correndo e mi fa cadere a terra sbattendo il popo’!!!!!un male che non vi immaginate neanche!!!

Invece di chiedermi scusa scappò via urlando “kgnèèè kgnèèè” e agitando le braccia come un’autentica deficiente!

Ancora scossa dall’accaduto,cercai di rialzarmi in piedi,ma sentiì due forti braccia che mi sollevarono: erano quelle di un ragazzo bellissimissimo!

Mi sorrise e mi chiese se stessi bene,

Ragazzo:”non ti sei fatta male vero?”

Io:”no tranquillo,è che ho preso anche paura per colpa di quella disgraziata!ma la conosci?chi diavolo è?”

Ragazzo:”è la mia fidanzata..Odette!oh no cavolo sta scappando,devo riprenderla!”

Io:”si anch’io voglio prenderla per darle un sacco di mazzate!”

Ragazzo:”scusami ma vado di fretta..scusa ancora per la caduta,ciao!”

Io:”no ma quale ciao!vengo con te”

 

Il tizio aveva tutta l’aria di essere nei guai e la cosa mi attirava di brutto,sentivo profumo di avventura!

Oltrepassammo il cancello del parco,ma della ragazza nessuna traccia.Il ragazzo era disperato,ma ormai non c’era più nulla da fare,lo invitai a sedere e a raccontarmi tutto.Era davvero un bel tipetto ve lo assicuro,ma mamma mia che palloso!a raccontare era di una noia mortale,peggio di mia madre quando fa yoga..perciò eccovi un riassuntino tanto per farvi capire:

il ragazzo si chiamava Derek e la sua fidanzata Odette.

La pazz..ehm..Odette,stava fuggendo con dei documenti importanti,quali?beh aspettate che vi racconto oh..

Ebbene,lei era figlia di Gugliemo,un discendente di sangue blu in quanto il suo bis,bis,bis nonno era un Re.Quindi era ricco da far schifo e aveva sposato la figlia di un imprenditore,un tipo che aveva aziende ovunque!perfino in Europa e in Asia!

Morto lui,lasciò tutta la sua eredità alla figlia,il problema è che aveva anche un figlio,Rothbart,ma siccome era un cretinetti e poi perché era un truffatore (ma nessuno riuscì mai ad incastrarlo con delle prove valide),non gli lasciò un tubo e lui giurò vendetta.Qualche mese fa,la mamma di Odette era morta e intestò i beni a lei e chiaramente e Rothbart non gli andava giù.

Derek è il figlio di Uberta,anche lei di sangue blu e in accordo con Gugliemo,organizzò il matrimonio dei due colombini (in realtà erano già destinati fin da piccoli..ahhh sti reali!),però pochi giorni prima del matrimonio,Odette scoprì in uno degli uffici di Rothbart,dei documenti segreti,prove che avrebbero potuto incastrarlo una volta per tutte,ma venne scoperta dallo zio stesso che colse l’occasione per vendicarsi e la rapì!!!con un sortilegio,ipnosi,rito woodoo o qualche altra diavoleria rimbambinò la povera Odette e le fece credere di essere un cigno poiché lei era una ballerina e adorava “la morte del cigno”,anche se in questo caso il cigno non è morto ma impazzito!

E così le nozze tra Derek e Odette furono sospese e la rinchiusero in un manicomio.

Qui conobbe 3 matti (guarda caso europei): un francese-Jean-Bob che credeva di essere una rana,un italiano- Lorenzo Posapiano detto anche “Freccia”,che credeva di essere una tartaruga e dulcis in fundo un britannico- Puffin,che credeva di essere una pulcinella di mare,ovvero un pennuto.

Assieme al loro aiuto,Odette,riuscì a fuggire dal manicomio e tornò nell’ufficio dello zio,per prendere i documenti (evidentemente anche se era diventata matta,la memoria le era rimasta) e poi scappò..il problema è che Rothbart la cercava e se l’avesse trovata..guai!così Derek la volle proteggere,peccato che in quel momento fosse finita proprio addosso a me.

Comunque decisi di aiutarlo,era troppo forte questa storia!anche se stavo per uscirne pazza anche io con tutti sti pazzi!

Derek propose di andare a casa dello zio per interrogare la sua domestica/segretaria e così facemmo!

All’inizio la vecchiaccia non volle sputare il rospo,ma alla fine confessò che Rothbart molto probabilmente,l’avrebbe portata alla casa nel lago se avesse trovato Odette e così ci facemmo aiutare dalla stessa Bridgette,

Io:”ci dobbiamo muovere se vogliamo salvare la tua ragazza amico”

Derek:”certo!non abbiamo tempo da perdere!è lontana questa casa sul lago,vecchia?”

Bridgette:”no idiota!se ti dico che è sul lago,è sul lago no?lo conosci anche tu,è oltre la radura!lì in un posticino isolato c’è la casa di Rothy”

Io:”Rothy?aahaahaha oddio!”

Bridgette:”oh si adoro vedere le sue vene nel collo che si ingrossano quando lo chiamo così..strano comunque che l’abbia portata lì..anche se il posto è isolato..”

Derek:”perché strano?parla!”

Bridgette:”ops..mannaggia alla mia boccaccia!ehm..ok te lo dico,nella parte del lago ai piedi della sua casa,c’era stata immersa un’acqua termale che dicono sia miracolosa!e se Odette si bagnasse lì,l’incantesimo si spezzerebbe e tornerebbe normale..visto che lei crede di essere un cigno,è normale che alla vista dell’acqua si voglia tuffare no?”

Derek:”evidentemente la tiene legata e bendata..povero il mio amore..ma io la ritroverò!la voce dell’amore mi guiderà e io da te,Odette,arriverò e mai più nessuno ci separerà..io non voglio nessun’altra,ti amo!”

Io:”oh ma che romantico..però dai sbrighiamoci!schiacca quel maledetto pedale!”

 

Il ragazzo accellerò e a tutta birra ci precipitammo nella tana del balordo.

Arrivati sul posto,spalancammo la porta e trovammo Rothbart che teneva in ostaggio Odette e gli altri 3 matti,erano dei potenziali testimoni e così a suo parere,andavano eliminati!Derek diventò una bestia e urlò,

Derek:”brutto schifoso hai legato la mia povera Odette come un salame!giuro che se le hai torto anche solo una piuma…ehm un capello..me la pagherai cara!”

Rothbart:”e invece tu morirai insieme a lei,sai troppe cose!e la bionda lì chi è?”

Io:”quella che te lo metterà in quel posto!”

 

Balzai verso un tavolino dove avevo notato la stessa cartellina che teneva Odette quando mi aveva urtata e capii che erano i documenti in questione,li presi e Rothbart si infuriò,

 

Rothbart:”faccia di polenta Valsugana come ti permetti!morirai anche tu sciocca mocciosa che non sei altro!”

Io:”tu parli troppo brutto vermiciattolo,Derek tira fuori gli attributi e dagli una lezione una volta per tutte!”

Derek:”si ora lo sistemo io!”

 

Ma prima che il ragazzo potesse colpirlo,un coltello volante colpì sulla spalla Rothbart che lo fece cadere a terra e ne approfittammo per imbavagliarlo e legarlo.

Ma chi aveva lanciato il coltello?Bridgette!!!!!!!ci aveva aiutati perché forse era stufa di essere lo zerbino di quel bruto.

Chiamammo la polizia e nell’attesa del loro arrivo,facemmo fare il bagno ai 4 matti e dopo essersi ben inzuppati,tornarono a riva tutti felici e contenti: il miracolo era stato compiuto!tornarono tutti normali e si venne a sapere che quei tre europei erano colleghi di Rothbart,lavoravano nelle filiali delle aziende che c’erano in Europa e quindi in Francia,Italia e GranBretagna.Erano stati truffati e manipolati anche loro e lo avevo capito,per questo Rothbart li aveva fatto un “incantesimo” rendendoli stupidini e facendogli credere di essere animali.

Ora tutto si era risolto e i due innamorati mi invitarono alloro matrimonio e indovinate chi fu la damigella di Odette?fu Bridgette!che finalmente era diventata buona e simpatica.

Ahhh che bello l’amore,l’unica vera forza che vince su tutto!

 
 
 

Il Grinch

Post n°14 pubblicato il 19 Marzo 2011 da ellyna22
 

Che bello che bello!udite udite!finalmente si avvicinava il Natale!

Quell’anno i miei genitori decisero di passare le vacanze natalizie in tranquillità e come meta scelsero la città di Chinonso che si trovava in una valle ai piedi dei monti di due confini.

Anche io e mio fratello eravamo pronti per la partenza,mentre il nonno sarebbe andato in vacanza con i suoi amici del club di poker.

Partimmo di mattina presto e nel pomeriggio eravamo già nella nostra camera in albergo intenti a sistemarci e a rinfrescarci.

La città di Chinonso era davvero graziosa e amavano tantissimo il Natale,difatti tutto si trasformava in un’atmosfera assolutamente magica e sognante in questo periodo dell’anno e tutti i cittadini,ovvero i Nonsochi,erano felici e sprizzavano energia.

Dopo la consueta merenda delle 17,io e mio fratello in compagnia della piccola Eve,facemmo un giretto per la città e incontrammo Cindy Lou,una ragazzina che avevamo conosciuto in passato,difatti non era la prima volta che passevamo le vacanze in quel posto e con lei avevamo fatto amicizia perché suo padre e il nostro,erano diventati amici in seguito a una gara di scii.

Ci salutò con un sorriso,ma non sprizzava la stessa energia che sprizzava di solito,

Io:” hey Cindy ma che ti succede?non sei come gli altri Nonsochi quest’anno!cosa ti è successo?”

Cindy:” sapessi Elle..l’anno scorso ho combinato un disastro e sono preoccupata per il Natale di quest’anno!”

Io:”e cosa hai combinato di tanto grave?se posso chiederlo”

Cindy:”beh..ecco..ti racconto dall’inizio,vicino alla discarica del monte Briciolaio vive un tipo stranissimo,sporco e scorbutico che si veste sempre con una pelliccia verde,si chiama Grinch e tutti lo evitano e lo detestano,però a me faceva molta pena e decisi di chiedere al sindaco di invitarlo qui in città a festeggiare,non mi piacevano i pregiudizi contro di lui..”

Io:”..hai fatto molto bene,non si giudica dalle apparenze!e poi magari era scorbutico perché si sentiva rifiutato dai Nonsochi”

Cindy:”è quello che ho pensato anche io..fatto sta che il Grinch accettò l’invito però è un tipo che odia il Natale fin da piccolo,io non lo sapevo,e così ha distrutto l’intera città!”

Io:”è terribile!”

Cindy:” rubò tutti i doni,le decorazioni ecc…il sindaco si arrabbiò molto con me e la mia famiglia,ma poi riuscirono a recuperare le cose nella discarica..però il Grinch disse che si sarebbe nuovamente vendicato”

Io:”e hai paura che ritorni quest’anno,vero?”

Cindy:” me lo aspetto proprio..”

Io:”dai stai tranquilla!non pensarci e goditi l’atmosfera,vieni a fare un giro con noi”

 

Con l’aiuto di Ale,mio fratello,riuscimmo a distrarla e verso sera tornammo in albergo per cenare.

La mattina dopo,sentimmo un gran fracasso,guardai fuori dalla porta della nostra camera e vidi le persone e il personale dell’albergo che correvano di qua e di là disperati e allora mi precipitai fuori e lo scenario era pazzesco: tutti urlavano piangendo correndo a destra e a manca come dei matti,e perché?beh semplice,tutte le decorazioni natalizie erano rovinate!oppure mancavano proprio..perfino l’albero di Natale allestito al centro della città era stato abbatuto e su un cartello c’era scritto con dello spray verde: “Il Grinch”.

Dunque era lampante che fosse stato lui a combinare quel disastro!lo aveva previsto Cindy che sarebbe tornato e mi dispiacque per lei!

Oh no!Cindy!!!!sicuramente se la sarebbero presa con lei,soprattutto il Sindaco e quindi decisi di andare a casa sua,mi seguì anche Ale.

Non mi ricordavo bene dove abitasse,ma non fu difficile trovare la sua casa perché davanti al cancello c’era una folla di gente inferocita che la chiamava e imprecava.

Dal retro io ed Ale riuscimmo ad entrare attraverso una finestra e trovai seduta sul divano Cindy che piangeva e i suoi genitori che l’abbracciavano rincuorandola,

Signora Lou:”dai Cindy lo sai che non è colpa tua,volevi fare una buona azione l’anno scorso,la colpa è solo di quel pazzo.”

Signor Lou:”ha ragione tua madre tesoro,non piangere vedrai che tutto si sistemerà”

Io:”devi tirarti su Cindy e venire con me!”

Cindy:”dove vuoi andare Elle?”

Io:”da quel babbeo verdognolo a dirgliene quattro”

Signora Lou:”no ragazzi non andate,potrebbe essere molto pericoloso”

Io:”ma dobbiamo sistemare questo pasticcio,non credete?altrimenti non lasceranno mai in pace Cindy”

Signor Lou:”ha ragione cara,qualcosa devono fare..ma hai pensato a cosa dire al Grinch?”

Io:”una mezza idea ce l’ho..anzi,vado subito dal sindaco!Ale tu resta qui con loro,poi vi vengo a chiamare..a dopo.”

 

Uscii di casa dalla porta principale,una mezza idea ce l’avevo,ma avevo bisogno dell’aiuto del sindaco e dei cittadini.

Con aria minacciosa mi precipitai verso di lui e gli dissi di voler parlare con lui a quattr’occhi.

La mia idea?lo vedrete!

Poco dopo tornai in casa di Cindy,presi per mano lei e mio fratello e ci dirigemmo verso il monte Briciolaio con una slitta trainata dai cani del sindaco.

Arrivati sul posto trovammo la casa del Grinch e bussammo alla porta.

Ci aprì un uomo alto e robusto,tutto sporco e puzzolente,con una lunga pelliccia verde sporca di cenere e polvere.

Ci scrutò e poi ringhiò,

Grinch:”ma che volete mocciosi!sparite!”

Io:”eh no sacco di immondizia!non ce ne andiamo senza le robe di Natale,quindi cuciti la bocca e dacci la roba!”

Grinch:”senti senti questa che caratterino..chi ti credi di essere,mia madre?!”

Io:”molto peggio!e dopo che ci avrai riconsegnato le robe,ti devo parlare!”

Grinch:”io non vi do un bel niente!punto!”

Io:”guarda che per colpa tua,Cindy è finita nei guai quindi il minimo sarebbe ascoltarci no?”

Cindy:”ti prego signor Grinch fai come ti dice lei..dopotutto,io sono stata l’unica gentile con te..”

Grinch:”Non me ne frega niente piccolo brufolo,né di te né dei Nonsochi”

Ale:”e dai cosa gli costa ascoltare mia sorella”

Io:”Ale,Cindy,lasciateci soli.”

Cindy:”Ok”

Io:”bene..e ora che siamo soli faccia di vomito ascoltami bene..tu hai rovinato il loro Natale,ma hai rovinato pure il tuo!perchè?”

Grinch:”io odio il Natale fin da quando ero bambino..perchè tutti mi prendevano in giro,non mi invitavano alle loro feste e ho subito un sacco di soprusi da parte dei Nonsochi e quando la mocciosa mi ha invitato in città ne ho approfittato per vendicarmi alla grande”

Io:”sai sapevo che c’era sotto qualcosa del genere..e tu del Natale non hai capito un bel niente!non è solo fato di feste,decorazioni e regali è molto di più!è costruito da tante parole,anche una fondamentale: il perdono”

Grinch:”perdono?e perché dovrei perdonarli!”

Io.”fallo per te stesso”

 

Dopo un po’ di lotta riuscì a convincerlo a seguirci in città,dove lo aspettava una sorpresa e lui era un tipo molto curioso,difatti sfruttai questa sua debolezza.

Ad attenderci c’erano i cittadini che alla vista del Grinch,assunsero un’aria di sfida e incavolata ma poi con un segno del sindaco,iniziarono a cantare ritrovando la loro energia e la loro felicità.

Il Grinch quasi pareva trasformarsi,il suo volto truce diventò allegro e diede il sacco contenente le decorazioni natalizie al sindaco che lo ringraziò e poi si rivolse a me e ai miei amici,

Grinch:”grazie ragazzi..sono commosso..pensavo che i Nonsochi fossero ancora arrabbiati con me e chi mi avrebbero fatto del male”

Cindy:”perché avrebbero dovuto?non è da loro fare una cosa del genere”

Io:”infatti!e poi ho ricordato al sindaco la loro indole,la loro filosofia e gli ho ricordato quanta felicità trasmettono!”

Sindaco:”infatti signorina,mi ha fato capire che sbagliavamo a tenerla lontano signor Grinch,la colpa anche nostra..accetti le nostre scuse”

Grinch:”le accetto..grazie..”

Io:”hai visto Grinch!!il Natale non è fatto solo di feste e doni,ma anche di amore verso i familiari,gli amici e i puzzolenti vestiti di verde”

Grinch.”hai ragione Elle,grazie a voi tre e alla dimostrazione d’amicizia di Cindy,ho capito cos’è lo spirito del Natale!grazie anche a te Cindy”

 

Abbracciò la bambina e poi si mise a danzare sulle note del canto dei Nonsochi.

Tutto si sistemò,aiutò i cittadini a rimettere a posto le decorazioni e pagò di tasca sua tutti i danni che aveva combinato,donando una bella sommetta anche ai genitori di Cindy come risarcimento per i danni morali.

In fondo quindi,non era poi così cattivo!

E io fui felice che le vacanze mie e della mia famiglia non fossero rovinate da questo piccolo inconveniente!

Ci aspettavano giorni di allegria,festa e tanta,tanta neve.

 
 
 

Gli Aristogatti

Post n°15 pubblicato il 20 Marzo 2011 da ellyna22
 

Sono sempre stata un’amante degli animali e guai a chi li tocca accidentaccio!

E a questo proposito,c’avevo una vicina che odiavo a morte.

Tanto tanto tempo fa,nel mio quartiere giravano un sacco di gatti,alcuni randagi,altri appartenevano alle famiglie della zona,solo che adoravano andare a zonzo e questo a volte per me era un problema quando portavo a spasso la mia cagnetta Eve.

Dopo un bel po’ però,i gatti poco a poco sparirono e la sospettata fu una mia vicina di casa,una vecchiaccia impicciona e antipatica che guarda caso,odiavo i gatti!

I sospetti furono fondati quando lei stessa si vantò di far sparire i gatti perché sporcavano il loro cortile e perché davano fastidio,robe da matti dico io!ma non si poteva fare nulla,perché suo marito era un amico del capo della polizia e poi aveva anche dei parenti di alte cariche politiche,quindi aveva il fondo schiena coperto la vecchiaccia e diventò l’esperta numero uno in sparizione di gatti.

Io amo molto gli animali e mi piacciono anche molti i micietti,così teneri ed eleganti e quindi per questo motivo la odiavo ancora di più.

Un bel giorno,mentre ritornavo a casa,vidi la vecchiaccia con un sacco in mano e aveva l’aria sospettosa e misteriosa,intuì quindi che in quel sacco ci fossero dei gatti ed ero più che intenta stavolta,di liberarli!

Quella sera,mi vestii tutta di nero e indossai una mascherina di carnevale,proprio come nei film di spionaggio!scarpe basse e guanti.

Presi la piccola Eve e uscii di casa.

Mi avvicinai alla sua abitazione e scavalcai la muretta,il problema è che da poco la vecchia aveva preso due cani,due bestioni: Napoleone e Lafayette.

Erano aggressivi e quando mi videro si alzarono in piedi pronti ad attaccare,ma sguinzagliai la mia Eve che col suo fascino femminile,li distrò mentre io riuscii ad entrare nel garage dell’abitazione.Ahhh i maschi!

Accesi una torcia per farmi luce e cercai ovunque il sacco però quando lo ritrovai,era vuoto!per fortuna però,udii dei miagolii provenire dallo stanzone e cerca cerca,vidi cinque gatti dentro una gabbia,come sospettavo: aveva rapito altri gatti!

Presi il sacco,aprii la gabbia e li feci entrare e poi mi precipitai di tutta fretta verso l’uscita,richiamai Eve e scavalcai la muretta per uscire.

Per fortuna andò tutto bene..o quasi!perchè evidentemente i cani avevano fatto rumore e vidi delle luci accendersi all’interno dell’abitazione,ma io corsi verso casa e mi salvai.

Arrivata nella mia stanza,aprii il sacco e liberai i miei nuovi amichetti.

Erano due gatti adulti e tre micini,probabilmente i loro cuccioli.

La femmina e i piccoli avevano un collare con una medaglietta dorata,anzi sembrava proprio oro puro e c’erano incisi quelli che parevano essere i loro nomi: Duchessa la gatta,Bizet,Matisse e Minou i tre cuccioli.

Il gatto maschio invece non aveva nessun collare né niente,forse era un randagio,mentre gli altri tre appartenevano di certo a qualcuno,solo che non li avevo mai visti in zona e a giudicare dalle loro targhette,appartenevano sicuramente a una famiglia molto ricca,direi aristocratica e quindi non potevano essere del mio quartiere,chissà come erano arrivati qui e chissà come aveva fatto la vecchia a catturarli!la cosa puzzava di losco ed ero intenta ad aiutare i poveri gatti a ritrovare la loro casa.

Il mattino seguente,partii all’avventura caricandomi sulle spalle un grosso zaino dove avevo messo i gatti,mamma mia che peso ragazzi!!!

Andai a prendere l’autobus che mi portò nella città più vicina,ovvero quella dove io studiavo al liceo,pensai di andare lì perché non potevano provenire da più lontano quei gatti e poi sapevo che lì c’era un zona tra la dodicesima strada e l’ottava che portava a un quartiere molto ricco e i gatti probabilmente appartenevano a una di quelle famiglie.

Il problema era che questo quartiere era praticamente enorme e ancora non sapevo come avrei fatto a ritrovare il proprietario dei gatti,ma forse avevo un’idea su chi rivolgermi.

Arrivata alla dodicesima strada infatti,entrai in un bar-ristorante (chiamato le petit cafè),lussuoso frequentato dalla gente della zona più ricca.

Qui chiesi informazioni al proprietario,zio Reginaldo,che mi consigliò di parlare con le sue nipoti,le cameriere Adelina e Guendalina,loro sapevano di tutto e di più,meglio ancora del N.Y. Times.

Le due signore mi portarono nel retro del ristornate,dove si poteva parlare liberamente e spiegai loro la situazione presentandogli i gatti e mi dissero,

Adelina:”oh ma che belli!però questo qui mi ricorda qualcuno”

Guendalina:”e quale Adelina?lo riconosci sul serio?”

Adelina:”quello rosso Guendalina,il maschio!è il gatto di Scat Cat ne sono più che certa.Infatti l’altro giorno mi chiese se lo avevo visto”

Guendalina:”ah ma certo!Romeo!ora lo riconosco”

Io:”e dunque chi sarebbe questo Scat Cat e dove posso trovarlo?”

Adelina:”è il leader di un gruppo che suona jazz per i locali,anche qui da noi qualche volta,ma non so dove alloggi,è qui di passaggio sai”

Guendalina:”credo sia nell’hotel all'angolo dell'ottava,prova lì ragazzina”

Io:”ok ci vado subito,grazie mille!”

 

Le salutai e mi diressi verso l’hotel.Almeno avevo trovato il proprietario del gatto maschio.

Trovato Scat Cat e la sua banda,gli raccontai la storia e mi disse:

Scat Cat:”ero tanto preoccupato per il povero Romeo!sono felice che sei riuscita a salvarlo,grazie mille!”

Io:”di nulla si figuri,non era di certo giusta la sua sorte,le pare?”

Scat Cat:”certo che no!però c’è un problema,io e i miei ragazzi stiamo per ripartire,sai siamo in tournè e non posso portare con me Romeo,è un trovatello dovremmo trovargli un’altra casa”

Io:”capisco..che peccato..dove possiamo portarlo?”

Scat Cat:”non saprei..qui in città però c’è un veterinario,dovresti portarlo da lui di sicuro ti saprà dare una mano”

Io:”buona idea!è quello che farò!lo terrei io,ma ho una cagnolina e quindi non posso”

Scat Cat:”buona fortuna allora ragazzina,e anche a te Romeo.Mi mancherai,ti ho voluto molto bene tigre”.

 

Salutai il simpatico gruppo e mi incamminai verso l’uscita dell’hotel.

Prima di andare dal veterinario però,dovevo recarmi nel quartiere ricco e cercare la famiglia degli altri gatti.

Ad un certo punto vidi una bimbetta a cavallo che appese un cartellino a un palo: era la foto dei quattro gatti che avevo ritrovato!Mi avvicinai e le chiesi,

Io:”scusa bambina..stai cercando quei gattini?”

Bambina:”si..li cerco..perchè?e tu chi sei?io mi chiamo Groviera e questa è la mia cavalla Frou Frou”

Io:”ciao Groviera,io mi chiamo Elle..ma dimmi..sono tuoi?”

Groviera:”sono di mia zia,perché?quante domande fai”

Io:”beh vorrei solo accertarmi che tu abbia buone intenzioni”

Groviera:”si certo che ne ho,voglio ritrovarli per riportarli dalla zia,è stato Edgar a rapirli e io voglio ritrovarli!”

Io:”beh non c’è bisogno che li cerchi ancora,eccoli qua”

 

Liberai i gatti e la bambina saltò dalla gioia e li abbracciò con amore,poi mi disse,

Groviera:”ma dove li hai trovati?grazie grazie!sono felicissima”

Io:”è una lunga storia,anche se credo di aver capito l’inizio che mi era ignoto..potresti portarmi da tua zia?le dovrei parlare”

Groviera:”si certo andiamo,anche io le devo parlare ed è urgente!sono in pericolo questi gatti”

Io:”davvero?perchè?”

Groviera:”mia zia ha fatto testamento,ma invece di lasciare l’eredità al suo maggiordomo Edgar,l’ha lasciata ai gatti.Edgar ascoltò una conversazione tra lei e il suo avvocato e così li rapì per farli sparire,ma io l’ho visto portarli via!”

Io:”li avevo trovati da una tizia molto molto cattiva,evidentemente questo Edgar l’aveva assunta per fare il lavoro sporco,in modo da uscirne pulito..assai astuto!”

Groviera:”ma tu li hai ritrovati e salvati!sei un’eroina!e lui invece chi è?che carino!”

Io:”lui si chiama Romeo,è un trovatello..ma ora dai andiamo presto,non abbiamo tempo da perdere”.

 

La bambina mi fece salire in groppa al suo cavallo e partimmo al galoppo verso la casa di sua zia.

Arrivati sul posto suonammo al campanello e ci aprì un uomo vestito come un pinguino,capii quindi che si trattava del famoso Edgar.

Quando vide i gatti sbiancò e restò immobile,mentre si avvicinò alla porta una vecchia e un signore.La donna mi salutò,

Signora:”salve signorina..chi sei?oh!guardate guardate!sono loro!sono tornati!”

Io:”Mi chiamo Elle signora e ho ritrovato i suoi gatti.”

Signora:”oh Duchessa vieni qui fatti abbracciare..ti ringrazio tanto Elle..sono così felice..”

Signore:”ma come avete fatto Groviera?dove li avete trovati?”

 

Groviera svuotò il sacco raccontando loro tutta la storia,la signora,Madame Adelaide,da felice passò a incavolata e ordinò al suo avvocato,il signor George Hautecourt di chiamare la polizia.

Poi però si fece prendere dall’entusiamo di poter abbracciare di nuovo i suoi adorati gatti e quando vide Romeo mi chiese chi fosse.

Gli spiegai che era stato il gatto di Scat Cat,ma che ora non aveva più un posto dove andare e così decise di adottarlo per dare un marito a Duchessa e un padre ai tre cuccioli.

Tutto è bene quel che finisce bene insomma,anche per stavolta avevo compiuto la mia buona azione che mi fu compensata con 10mila dollari per il “disturbo”.

Tornai a casa soddisfatta e mi ripromisi,che avrei sporto denuncia contro la mia vicina visto quel che successe con Edgar.

 

 
 
 

Pocahontas

Post n°16 pubblicato il 23 Marzo 2011 da ellyna22
 

Il sole brillava nel cielo e l’aria era pungente come un porco spino.

Un’altra giornata mi attendeva,chissà se fosse stata come le altre..secondo voi?

Beh,dopo aver fatto colazione,vestita,acconciata e stuccata a dovere,me ne uscii di casa in tutta fretta perché ero in ritardo bestiale.

E finalmente eccomi nel salone del mio liceo,con le mie amiche che già mi aspettavano impazienti di raccontarmi gli ultimi pettegolezzi.

Se c’era una cosa che non sopportavo della mia scuola però,erano i gruppetti!

Si vedevano infatti questi mucchietti di ogni tipo,c’erano le cheerleader,i fighetti,i ragazzi della squadra di football,i ragazzi punk,gli hippie del 2000,i nerds,i ragazzi del club “salviamo i criceti ciechi” e infine,gli skin head!li odiavo,erano insulsi e totalmente assurdi capitanati da un certo Ratcliffe che aveva come braccio destro Lee Person e Alan Menken e da poco erano entrati nel suo gruppo due ragazzi che erano praticamente uno spreco perché troppo fighi per far parte di un gruppo di idioti,uno si chiamava Thomas e l’altro era il biondissimo e bellissimo John Smith.

Quando entrammo in classe,vedemmo la signorina Bedard un po’ agitata e stringeva un dossier tra le mani.

Appena ci sedemmo e sistemammo,annunciò che avevano assegnato alla nostra classe una ragazza,trasferitasi in città da poco dal South Virgina e si chiamava Pocahontas.

Ora capisco perché era così nervosa,aveva paura per lei perché nella nostra classe c’erano alcuni scagnozzi di Ratcliffe,compresi Thomas e John e temeva di certo che la povera Pocahontas finisse nei guai per colpa della corrente di pensiero di questi babbei.

Effettivamente mi spiaceva molto per lei,già la si vedeva spaesata e timida e come se non bastasse,era mulatta!vi lascio immaginare gli sguardi dei skin head in classe!

Al termine delle lezioni io e le mie amiche Amy,Angy e Loryci avvicinammo a lei per salutarla e fare un po’ di conoscenza,mentre con lacoda dell’occhio vidi Thomas e gli altri babbei che sghignazzavano indignatiosservando la nuova arrivata.

Era comunque molto simpatica,si era trasferita coi suoi genitori e con sua nonna ed era nata nel South Virginia,ma aveva anche origini Brasiliane.

Nei giorni avvenire,manco a dirlo fu presa di mira dagli skin head,soprattutto da Ratcliffe che le faceva un sacco di scherzi e la prendeva in giro,ma lei sembrava non farci troppo caso anzi,sfoggiava la sua bellezza del sud,i capelli corvini e gli occhi da cerbiatta illuminati da un sorriso durbans.

Mi accorsi però,che John la guardava in modo diverso e non pareva più di tanto prenderla in giro anzi,evitava proprio di farlo e mi chiesi il perché.

Comunque vabbeh,ci feci amicizia con lei era davvero un tipo simpatico però capivo che in fondo al suo cuore era triste e un giorno le chiesi,

Io:”senti..ma..posso farti una domanda?”

Pocahontas:”certo Elle,dimmi pure”

Io:”tu che sei una persona così solare,così equilibrata..perchè in fondo sei triste?”

Pocahontas:”beh..ho un problema..”

Io:”se vuoi sfogarti io sono qui!magari ti posso aiutare!”

Pocahontas:”non ti voglio annoiare con le mie paturnie,ma ti ringrazio sei davvero molto gentile”

Io:”ma che lagna che sei!spara”

Pocahontas:”ok..ti ricordi l’altro giorno,quel ragazzo alto dalla pelle scura come la mia che mi aspettava alla fermata dell’autobus?bene,quello era Kocoum..”

Io:”Kocuche????”

Pocahontas:”Kocoum e la sua famiglia si sono trasferiti qui prima del mio arrivo,ma i nostri genitori avevano deciso che ci saremmo sposati..lo avevano deciso quando ancora eravamo molto piccoli,è una tradizione..però io non voglio..non lo amo,capisci?”

Io:”eh certo brutta storia!ma ne hai parlato con tuo padre?”

Pocahontas:”non ne ho il coraggio..se lo sapesse..non oso pensarci!e non mi farebbe di certo sposare un ragazzo di qui”

Io:”ti aiuterò io!vedrai che una soluzione c’è e poi non ci sono solo ragazzi del posto in questa città,anzi!stai tranquilla dai,non hai età per sposarti e io ti sarò accanto”

Pocahontas:”grazie Elle..vorrei crederci davvero..”

 

Per me era troppo un’ingiustizia questa storia e volevo aiutarla veramente!

Intanto mi accorgevo ogni giorno di più che John Smith la guardava e quando io parlavo con lei,ci spiava!mi faceva incavolare la cosa e un giorno lo beccai all’uscita del bagno dei maschi e gli parlai a quattrocchi,

Io:”hey belli capelli senti un po’ qua!com’è che spii sempre me e Pocahontas?”

John.”beh..io..ecco..”

Io:”ci spii per poi andare a dire tutto a Ratcliffe,vero?”

John:”no non è affatto così perché io mi sono inn..ehm”

Io:”oddio!!!ti piace!!lei ti piace!”

John:”si..se lo sapessero Ratcliffe e gli altri..”

Io:”ma fregatene!esci da quel gruppo di imbecilli e conosci Pocahontas!!!ooohhh ma che idea,tu non sei Americano vero?sei Inglese!”

John:”si perché?”

Io:”fai proprio al caso mio!devi conoscere Pocahontas,vieni ti spiego”

 

Gli raccontai ciò che mi disse Pocahontas e alla fine lo convinsi di lasciar perdere Ratcliffe e di conoscere la ragazza.

E così fu,li presentai durante l’intervallo e fecero amicizia.

Coi mesi avvenire si frequentavano,andavano al cinema,discoteca,cena e insomma,si erano proprio presi una bella cotta l’uno per l’altra e lui poteva essere l’ancora di salvezza per la bella Pocahontas.

Un brutto giorno però,ci trovavamo io,loro due,Amy e Thomas (che aveva accettato il legame tra l’amico e la ragazza,anche lui era inglese quindi poteva capire) alla stazione degli autobus e mentre i due piccioncini si tenevano per mano,arrivò niente meno che Kocoum!!!!Quando vide la sua amata stringere la mano di John si precipitò verso di lui e lo fece cadere a terra riempiendolo di pugni.

A quel punto intervenne Thomas che gliene diede tante,ma tante da farlo svenire e da ridurlo in uno stato pietoso.

Poco dopo un’ambulanza portò via Kocoum verso l’ospedale,mentre io e gli altri accompagnammo Pocahontas a casa.Doveva riferire l’accaduto al padre,il signor Powhatan,ed era anche compito nostro in quanto amici e soprattutto di John in quando suo fidanzato.

Ovviamente però,alle novelle,il padre andò su tutte le furie e volle picchiare John che si era preso tutta la colpa scagionando così Thomas,ma intervenne prontamente Pocahontas che fermò il padre e gli urlò in faccia tutto quello che pensava,che sentiva e che provava per John.

Il padre si strinse in un silenzio sordo e poi si ritirò nelle sue stanze e tutto fini lì.

Solo il mattino seguente,scoprimmo la triste fine,Powhatan aveva deciso di tornare in Virginia per far curare lì Kocoum,in accordo coi suoi genitori e poi si sarebbero trasferiti tutti quanti in California o in altro posto dove vivere (secondo lui) felici.

Ma in realtà nessuno era felice,io stavo perdendo una nuova amica e John perdeva molto,molto di più!un grande amore.

Pocahontas ci abbracciò tutti e scoppiò in lacrime disperata baciando John che era rigido come un baccalà.

Si ripromisero di rivedersi un giorno e lei si staccò lentamente da lui.Ci salutò con un cenno,alzò i tacchi,e se ne andò.

Questa esperienza comunque aveva insegnato tanto,aveva insegnato a loro cos’è il vero amore,il legame proprio e li ha fatti crescere,John ha capito che l’amore non ha colori di pelle,non conosce razze ecc. ecc. ecc.

E a me ha insegnato che è veramente disgustoso un padre come Powahtan!ma dove andiamo col cervello!se il mio fosse stato così,lo avrei strozzato e buttato giù da un pozzo.

Fatto sta che il finale,seppur la morale e gli insegnamenti,fa proprio schifo!ma che pretendete,mica tutte le storie finiscono con “e vissero tutti felici e contenti” come nelle favolette per bimbetti!

 
 
 

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