critica distruttiva

Passare da un soggiorno sul lago di Como al Carcere di Potenza è un bel volo pindarico. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso e allo sfruttamento della prostituzione.
Insomma non ha rubato una mela al mercato...
Se insieme a lui altre 12 persone sono finite in manette, una base minima di verità sembra che possa esserci. Ma restiamo garantisti e aspettiamo la prova contraria...se mai arriverà.
Piuttosto mi son sembrate fuori luogo le esternazioni del figlio che dichiara: «L'hanno preso come un bandito. Un delinquente da strada. Vergogna». Forse Emanuele Filiberto ha le idee confuse, ma con le accuse che stanno sul groppone del padre...certo che si può definire delinquente! Ci mancherebbe!
Comunque ci risiamo, l'ennesimo personaggio che ha tutto e vuole di più, salvo poi mettersi nei guai e stupirsi di esserci finito. Beata ingenuità.