Creato da TheCunnilinguist il 18/06/2010

CunnyMania

L'ottusità è la serietà che si fa adulta (Nobody expects the Spanish Inquisition)

 

 

Come mi vesto?

Post n°127 pubblicato il 31 Agosto 2010 da TheCunnilinguist
 

Una delle cose che, immagino, crea sbattimento nelle donne è il look giusto da indossare quando si deve sostenere un colloquio di lavoro, soprattutto se ad esaminare è un uomo.
Immagino da un lato non si voglia dare l'idea della zoccola ma, dall'altro, si desideri comunque tentare di sfruttare velatamente le proprie grazie, dato che spesso si tende a pensare che una bella figa abbia un determinato posto o perchè la da al capo o perchè gliela fa annusare ogni tanto.
Una catena di negozi inglese ha commissionato uno studio per identificare quale è il look giusto per quetsa occasione, interpellando 2000 datori di lavoro.
Se volete giocarvi fin da subito la possibilità di assunzione, presentatevi con scollature e top attillato.
Vietata anche la biancheria intima messa in bella mostra, come ad esempio un reggiseno nero sotto ad una maglia bianca.
Del resto è, purtroppo, la prima impressione che conta e per un terzo degli intervistati, bastano 90 secondi per capire se la persona che hanno davanti ha o meno la stoffa per il posto oppure no.

Personalmente nutro dei dubbi in proposito.
Io non mi sono mai presentato a colloqui di lavoro in minigonna e scollature e comunque non mi cagano lo stesso.
Ci deve essere dell'altro.
E non mi convince nemmeno che in 90 secondi capiscono se la persona che hanno di fronte da o meno le caratteristiche che cercano per quel posto.
Magari in Inghilterra si, ma in Italia no.
I colloqui di lavoro in Italia sono noiosi e patetici come quelli che li conducono.
Intanto si vede lontano chilometri che il loro ego è gonfio come il mio uccello quando vedo un bel culo, per il solo fatto di essere li come Zeus a decidere il futuro di una persona.
Del resto è comprensibile dal momento che molti di loro hanno il lavoro come unico momento di "celebrità", mentre a casa devono saper stare al loro posto, grazie ad una mogliettina che li comanda.
E si sa già cosa fare durante un colloquio di lavoro:
vestirsi bene, stringere la mano con vigore, sedersi senza accavallare le gambe, mostrarsi sicuri si se e, alla fatidica domanda "come mai ci ha mandato il Curriculum Vitae?" rispondere "Io voglio  questo lavoro…è ciò che ho sempre cercato e voluto!".

Se si parla col titolare, poi, un paio di ben assestate leccate di culo e il gioco è fatto.
Si perchè a molte persone sembra interessi poco che il candidato sappia fare il proprio lavoro, ma desiderano più uno "yes man" che riconosca il loro potere, che li tratti come una sorta di idolo.
Io ho lavorato in sette posti differenti e solo in questo ho trovato una persona che non ama i leccaculo. Ecco perchè ci sono da quasi ben 9 anni.
Purtroppo, però, presto o tardi, spero tardi, lui lascerà e subentrerà il figlio viziato, il quale ama chi lo adula e lo venera.
Ovviamente mi può vedere come una merda di cane su un divano bianco e, quindi, tra qualche anno dovrò mio malgrado salutare la compagnia.
Se troverò un lavoro, bene, altrimenti partirò come volontario di qualche associazione umanitaria. Del resto non mi ha mai affascinato la carriera, non sono uno che deve arrivare.
Mi basta mangiare qualche cosa e dormire al coperto e sono a posto.
Ma se la mia lingua di deve infilare tra le chiappe di qualcuno, quel qualcuno è la mia Morosa o una qualche Amichetta sexy, non certo un borioso idiota.

Ed ai colloqui mi vesto come cazzo voglio e dico quel cazzo che voglio.
Si perchè, anche io seleziono in qualche modo chi mi trovo davanti.
Se uno bada all'apparenza ed a come mi vesto, non mi interessa lavorare per lui. Concordo con Parmenide quando diceva che "l'Essere è, in non Essere non è".
In 90 minuti è impossibile capire chi si ha di fronte, a meno di non essere un profiler dell'FBI, ma sono sufficienti per farsi "gabbare" da uno che sa come "intortare" i selezionatori, soprattutto se sono i titolari dell'azienda che sta cercando.

Per finire un consiglio:
se dovete fare un colloquio di lavoro in una azienda, verificate che auto possiede il titolare.
Se ha Audi, Mercedes e BMW, berline o SUV, cambiate aria perchè vi ritrovate con un bifolco arricchito, la categoria peggiore.  
Prediligete, invece, chi ha auto veramente da soldi, tipo Aston Martin o Bentley (lo so che ce l'ha Corona ma è l'eccezione che conferma la regola) oppure Lexus o auto atipiche, dato che sono persone più interessanti, intelligenti e vi troverete bene.

Lee McKenzie, di Leicester
Lee ha dichiarato che sua madre era "sempre molto sessualmente aperta" e "una ninfomane ".
Beh, buon sangue non mente direi.
Ha vinto nel 2006 l'AVN Best New Starlet Award e fa parte del Club Jenna

 
 
 

La morte del romanticismo

Post n°126 pubblicato il 31 Agosto 2010 da TheCunnilinguist
 

Da un'indagine prodotta da una azienda vinicola, chissà perchè l'avrà fatta poi, emerge che i maschi italiani non sono più romantici e questo non piace affatto alle donne.
Io, che sono notoriamente una persona ignorante, sono andato a cercare il significato della parola "romantico":
che è di indole appassionata, incline alla malinconia e all'evasione fantastica.
No, non credo sia questo che le donne intendono...
Sembra che l'uomo romantico, quello dei desideri della maggior parte delle donne, debba essere sensibile, galante e premuroso, capace di dire sempre la frase giusta al momento giusto.
Sperare di incontrare un uomo del genere è un po' come sperare che oggi, in pausa pranzo, arrivi Kelly Brook a supplicarmi di fare sesso con lei.

Diamo i numeri:
il maschio italico ha dimenticato ogni forma di tenerezza e carineria secondo 1 donna su 2;
per far fronte al problema il 68% cerca il dialogo, il 53% si incazza, il 33% cerca le attenzioni "altrove" (queste sono le mie preferite) e il 21% gliela farà pagare (questa non l'ho capita...vuol dire che gliela darà solo se lui sarà disposto a sganciare un centone?);
il 41% delle donne deve accontentarsi di un solo gesto d’amore al mese;
per il 76% delle donne attenzioni e sentimentalismo hanno un valore fondamentale nel rapporto di coppia.

Quante coccole, alla fine , elargiscono i maschietti?
solo il 7% delle donne riceve durante l’intero anno oltre 50 “prove” tangibili del sentimento del partner;
il 23% riceve dalle 25 alle 50 tra tenerezze e carinerie all’anno;
il 30% dalle 13 alle 24
il 41% meno di una al mese.

Ok, ma come deve essere l'uomo per soddisfare, non solo sessualmente, una donna?
premuroso e galante per un 74%;
sfuggente e tenebroso per un 61%;
dotato di galanteria innata per un 54%;
saper dire la frase giusto al momento giusto per un 42%;
capace di essere sempre presente nei momenti che contano per un 33%.

Colpevoli di tutto questo, come scrissi in un post qualche tempo fa, sono i film romantici e relativi attori.
Infatti, le donne continuano ad amare i "divi romantici" ovvero quegli attori che si sono prodotti in ruoli che, molto spesso, poco hanno a che fare con la loro vera personalità:
Hugh Grant, Richard Gere, Robert Pattinson, Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio.

Pur essendo un ometto, le donne le capisco abbastanza e non perchè sia un lettore della psiche umana ma perchè anche io sono spesso a desiderare certe "attenzioni" da parte della mia Morosa che spesso, però, non mi arrivano.
Ecco quindi spiegato il motivo per cui, in tutti i miei rapporti "extra", cerco molto di più la tenerezza del sesso. Potrei non scopare una donna che si trova a letto con me ma non potrei non baciarla, accarezzarla e coccolarla.
Questo perchè piace a lei e soprattutto piace a me, piace farlo.
E dal momento che sono sempre convinto che si debba "lavorare" per dare piacere ad una donna, ecco che cerco di soddisfarla non solo sessualmente ma anche a livello di coccole.

Ovviamente la mia Morosa è quella che più "subisce" questo trattamento.
Si sente amata e desiderata dal momento che non perdo occasione per abbracciarla, accarezzarla e coccolarla, sia quando siamo in giro e sia quando siamo soli.
Dodici anni insieme sono tanti, ma anche oggi spesso camminiamo mano nella mano, ad esempio, oppure mi soffermo ad ammirarla ogni volta che posso, tipo quando siamo al ristorante e le accarezzo la mano, o quando a casa si spoglia per indossare il pigiamone.
Dormiamo abbracciati, cerco di soddisfare, nei limiti del possibile, ogni suo desiderio, sono iper protettivo e cerco di essere sempre presente quando ha bisogno di me.

Del resto, questo è un comportamento che mi risulta naturale e per fortuna dato che non so come si fa ad essere "sfuggente e tenebroso"...  

Iniziamo questo nuovo giorno parlando di Kelle Marie, di Cardiff.
Nata nell'Ottobre del 1980, è nota anche come Kellemarie, Kellie, Kellie Marie, and Kelli Marie.
Nel 2009 ha ricevuto la nominatio come "Best All-Girl 3-Way Sex Scene" per il film Tera Goes Gonzo

 
 
 

La felicità secondo il Financial Times

Post n°125 pubblicato il 30 Agosto 2010 da TheCunnilinguist
 

Basta andare in una qualsiasi libreria e possiamo vedere decine di libri che spiegano o indicano la strada per raggiungere quello che tutti desiderano: la felicità.
Io ho una teoria tutta mia che sembra funzionare, dato che sono in uno stato molto prossimo alla felicità ma vi spiegherò il tutto più avanti, quando mi andrà di farlo.

Il Financial Times ha interpellato un paio di ricercatori, Nick Powdthavee e Carl Wilkinson i quali hanno stilato una classifica di sette punti calcolando l'impatto emotivo di particolari eventi.
Per me è una cagata, ma visto che il mio blog è il regno delle cagate...

IL DENARO - dicono che i soldi non facciano la felicità, ma di certo possono aiutare molto, soprattutto se possono portare ad uno status più prestigioso nella società.

GLI AMICI - secondo i due ricercatori gli amici sono molto più importanti del denaro. Ad un aumento di stipendio di mille sterline è associato un incremento di felicità pari a 0,0007 punti mentre vedere i propri amici più spesso la incrementa di 0,161 punti. 

VINCERE LA LOTTERIA - di recente è stato scoperto che prima di godersi una vincita della lotteria ci vogliono almeno due anni. Questo perchè, sempre secondo i ricercatori, un euro vinto non vale tanto quanto un euro guadagnato.

PERDERE IL LAVORO - ovviamente è l'esatto opposto della felicità, ma, secondo uno studio, chi è già disoccupato vedrà attenuato il proprio dispiacere de altre persone sono a loro volta senza lavoro.
Il famoso "mal comune mezzo gaudio".

GLI AMICI GRASSI - se siamo circondati da persone grasse, non dobbiamo competere con loro per restare magro e, quindi, sono più felice.

IL DIVORZIO - per gli uomini il periodo peggiore è l'anno che precede il divorzio. Per le donne inizia due anni prima con la felicità che si risolleva nell'anno che lo precede.

LA FELICITA’ E’ CONTAGIOSA - se un amico che vive entro un chilometro di distanza da noi diventa felice in modo significativo, la nostra felicità aumenta del 25%
Sarà davvero così? 
Per me no, ma non mi permetterei mai di criticare quello che dicono due ricercatori.
Negli anni ho letto abbastanza da trovare persone che confermavano quello che pensavo fosse il modo migliore di prendere la vita e raggiungere uno stato di serenità, di felicità.
E non ha molto in comune con quello che hanno scritto i due ricercatori.
Non credo sia necessario formulare calcoli o teorie per trovare la felicità.
Ma ne riparleremo...  

 
 
 

Fare l'amore o fare sesso?

Post n°124 pubblicato il 30 Agosto 2010 da TheCunnilinguist
 

Devo ammettere che ho spesso operato questa distinzione ma, probabilmente, sbagliando.
Di solito non sono quello che cambia idea perchè qualcuno dice una cosa e io lo seguo, dato che non ho fedi, ne religiose e nemmeno politiche, non vengo condizionato dal "leader" ma le mie idee vengono da me.
Le persone, però, contribuiscono a farmi riflettere sulle cose. Quindi non penso qualche cosa perchè qualcuno ha detto che è giusto così ma solo perchè ho letto una cosa scritta da qualcuno che mi ha fatto riflette e mi ha fatto capire, come in questo caso, che dicevo una cagata.
Sicuramente molti la pensavano già in un certo modo e troveranno banale la faccenda, ma mica siamo tutti ugualmente intelligenti. Ci sono persone "illuminate" e persone che, come me, hanno la lampadina bruciata...

Leggendo questo intervento di un certo Alberoni, che non so chi sia e nemmeno mi interessa saperlo, ho realizzato che ho spesso utilizzato l'espressione "fare l'amore" in modo improprio, ma in buona fede.
Ho sempre trovato il termine "fare sesso" poco adatto per quello che erano i miei rapporti sessuali più o meno ufficiali.
L'ho sempre accostato ad un rapporto privo di dolcezza, di sentimento, come che avessi non una donna ma una Real Doll nel letto.
"Fare sesso" lo vedo come un atto meccanico. Ci si conosce, ci si piace, ci si sbatte e fine della storia.
E non mi sono mai ritrovato in questa definizione.
Che sia la mia Morosa o una donna con la quale farò sesso solo una notte e poi non rivedrò più, mi piace parlare con lei, coccolarla, e fare ovviamente sesso.
Ma pensavo che il fatto di inserire qualche cosa d'altro, un po' di dolcezza ad esempio, bastasse per dire "fare l'amore".
Invece, forse, non è così.
Secondo il tizio dell'articolo mancherebbe il coinvolgimento emotivo, la conoscenza della vita dell’altro, delle sue emozioni, dei suoi sogni.

A dire il vero, magari non proprio tutto, ma una buona parte della vita e dei desideri delle mie partner sessuali ci ho conosciuti o li conosco.
Questo perchè, come dicevo, mi piace condire il sesso con altro.
Spesso mi è stato detto che il mio modo di fare sesso è molto femminile e immagino sia per il fatto che amo baciare, accarezzare, parlare con la mia partner.
Se così non fosse, se mi interessasse solo il sesso, potrei tranquillamente andare con una prostituta; farei meno chilometri e farei più in fretta.
E invece no...sono disposto a fare centinaia di chilometri pur di avere quella donna e di fare l'amore (o sesso) con lei.
Alla fine credo che il sesso lo si possa fare con qualsiasi essere umano consenziente mentre l'amore solo con alcune di loro.

Ecco a me piace fare l'amore.
Magari non è giusto definirlo così...ma io non sono Alberoni, non sono uno psicologo, sono ignorante e lo definisco come cazzo voglio.  

È giunto il momento di conoscere Sabrina Johnson di Leigh.
Nata nel 1977, ha iniziato a esibirsi in film per adulti all'età di 18 anni.
Nel 2000 ha  stabilito il record di gangbang facendo sesso 2000 volte nel corso di una manifestazione di due giorni denominata Gangbang 2000, tenutasi il 28 e 29 Dicembre a Chatsworth, in California, dove era in visita in quel momento.
Premi e nominations:
2000 AVN Award nomination – Female Performer of the Year
2001 AVN Award nomination – Best Group Sex Scene in Sodomania: Gangbang Edition.

Ecco una delle differenze tra uomo e donna: una donna può sollazzare contemporaneamente almeno 5 uomini, dicesi gangbang appunto, mentre un uomo è già tanto se ne soddisfa una alla volta. 

 
 
 

Forma fisica

Post n°123 pubblicato il 30 Agosto 2010 da TheCunnilinguist
 

Ieri sera ultima cena: un kebab ed un panzerotto.
Sempre ieri c'è stato anche l'ultimo pranzo, una insalata di mare e un fritto misto con patatine fritte, e l'ultimo pezzo di focaccia ligure grondante olio.
Da oggi si cambia: dieta e palestra.
Addio a pane, pasta, dolci, alcolici. In pratica mi appresto a vivere una vita di merda.
Ma riuscirò a farcela oppure finirà tutto in vacca come qualsiasi proposito di fedeltà sessuale che negli anni ho proclamato?
Beh se fossi un narcisista sarebbe tutto più semplice, ma purtroppo non lo sono. Sono molto più attratto dalle donne affascinanti che da me stesso e questo non aiuta.
Ma se non sono un narcisista, perchè lo faccio?
Beh, per il mio ginocchio, ad esempio, per rimettermi in forma dato che nelle ultime escursioni in terra Bavarese ho faticato più che in quelle di un mese prima in Valle d'Aosta.
Poi perchè, secondo le nuove linee guida per la medicina sessuale emerse dalla seconda Consensus di Princeton sulla disfunzione sessuale ed il rischio cardiaco, dopo i 50 anni, se si vuole che il pisello venga ancora duro, si deve avere un indice di massa corporea buono e fare attività fisica.
Vero che mi mancano ancora 8 anni ai 50, ma meglio iniziare ora no?

A parte che il concetto stesso di BMI, ovvero l'indice di massa corporea, è una cazzata.
Per calcolarlo si fa il rapporto tra il proprio peso, in kg, e il quadrato della propria altezza, espressa in metri.
Anche io, che non brillo certo per la mia intelligenza, arrivo a capire che un calcolo del genere significa nulla, dato che non tiene conto della distribuzione dei muscoli e delle ossa.
Però, è bene essere in buona forma se si vuole che l'attrezzo funzioni.
E quindi, per le mie ginocchia e la mia forma fisica ma anche per il mio pisellino e per far si che la mia Morosa, o chi per lei, non si ritrovi a scopare un vecchio tricheco ma un essere fisicamente messo un po' meglio, ecco che mi cimenterò in una ricostruzione fisica alquanto faticosa, per uno goloso come me.
Largo dunque a carne ai ferri, verdura e yogurt magri. Pizza una volta al mese.
Quando nel Settembre di sei anni fa iniziai questo regime alimentare, arrivai a Dicembre che pesavo 67 kg.
La mia Morosa non voleva nemmeno scopare con me per paura mi rompessi da quanto ero dimagrito.
Mi ha detto "se vuoi scopare con me non devi arrivare a dimagrire come quella volta che sembravi un malato terminale"
Io mi sono permesso di risponderle "si ma non è che anche ora che sembro un dipinto di Botero me la dai spesso..."
Lei, di rimando "e allora te la darò ancora meno..."
Ergo: devo dimagrire ma non troppo.

Iniziamo la settimana in compagnia di Roxy Jezel, di padre Thailandese e madre Inglese.
Ventotto anni, 152 cm per 47,6 kg, quel che si dice un "bel fighino" via anche se io non amo particolarmente le orientali.
Possiede una laurea in Filosofia con specializzazione in Etica (effettivamente un sacco di pornostar, all'estero, conseguono lauree e poi si danno al cinema porno...del resto si guadagna di più che citare Platone e ci si diverte anche).
Nel 2005 ha vinto il Premio XRCO per Orgasmic Oralist.
Il 28 luglio 2006, è diventata vincitrice della seconda stagione del Jenna Jameson's Playboy TV show Jenna's American Sex Star.
Grazie a questa affermazione Roxy è diventata la prima attrice di razza non caucasica ad avere un contratto con il Club Jenna.
Ha smesso di lavorare nel porno nel settembre 2009.
Si dice che sia diventata monaca dell'ordine delle Monache Cistercensi della Stretta Osservanza causa depressione, dopo aver visto, per caso, una foto del mio pisello nel mio blog su Blogger 

 
 
 

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