CunnyMania

Le dipendenze degli Italiani

Genius at work

Cunny by night

James Gilpin è uno studente d'arte Britannico ed ha una nonna di nome Patricia che è diabetica.
Un giorno James legge da qualche parte che i malati di diabete hanno molto zucchero nelle urine causa l'alto livello di zucchero nel sangue e gli viene un'idea meravigliosa: produrre whisky con la pipì della nonna.
Pulisce i cristalli di zuchero facendola bollire, aggiunge malto ed acqua ed ecco creato un ottimo whisky...ottimo secondo James.
Addirittura ha utilizzato la pipì di un buon numero di volontari, inserendo nome ed età del donatore sull'etichetta della bottiglia.

Quello che mi domando è: perchè non usare direttamente lo zucchero?

Ma comunque, se avete parenti diabetici, potete provarci anche voi. Magari, visto che ci siete, analizzate la composizione della cacca dei diabetici, potreste scoprire che miscelandola con particolari sostanze chimiche si ottiene oro...

Credo che col blog sto arrivando agli sgoccioli. 
Il nuovo anno (per chi ancora non lo sapesse per me l'anno nuovo inizia alla fine delle vacanze estive) sta portando novità e poi io mi sento particolarmente in forma.
Lunedì ricomincerò ad andare in palestra e mi rimetterò a dieta. Questo perchè alla mia età devo cercare di mantenermi in forma. Non voglio, se mai dovessi conoscere un paio di affascinanti donzelle bisex disposte a fare sesso con me MFF, fare una figura di merda perchè sovrappeso. 
A breve condividerò il mio ampio ufficio con una mia collega e al suo posto assumeranno un'altra ma tranquille, niente sesso.
Sta qua ha i peli sotto le ascelle e se pensate che io mal sopporto i peli della patatina... Fortuna che andando verso l'inverno non indosserà più le canotte.
Fatto sta che con un'altra persona in ufficio non potrò più connettermi per aggiornare il blog e nemmeno guardare i video porno. E più nemmeno in pausa pranzo, dato che uscirò per andare in palestra alle 12.00 e, una volta rientrato alle 13.30, dovrò rimettermi al lavoro. 
Se parte, e sembra di si, ad Ottobre inizierò un corso di Tedesco di livello 1. Questo per capire il testo di "Eins, Zwei, Polizei" di Mo-Do.
E, probabilmente, entro l'anno mi comprerò una moto da enduro, enduro fuoristradistico e non stradale. 
Già, dopo oltre un decennio tornerò ad infangarmi in moto. Agli inizi il motocross, poi il trial ed ora l'enduro. Un ottimo modo per fratturarsi qualche osso.
E mi piacerebbe pure cambiare lavoro, ma temo sia più probabile che Paris Hilton chieda la mia mano.

Ma ci penserò più avanti...per ancora un po' mi dovrete sopportare.
Il post precedente parlava di cuori solitari e agenzie. 
Ecco, diciamo che fisicamente la mia donna ideale potrebbe essere come la tipa della foto. 
Se poi fosse una a cui piacesse la montagna, le lasagne, la pizza, i film horror, il sesso e, soprattutto, le piacessi io, sarei a posto.

Cuori solitari

Che la figura del latin lover sia ormai decaduta è un dato di fatto.
Sento un sacco di donne e ragazze lamentarsi del fatto che l'uomo è estinto da tempo, quello che sapeva corteggiare e fare star bene una donna.
Da una ricerca è emerso che ben 3,3 milioni di italiani, gran parte uomini, si sono collegati a siti per cuori solitari dal telefonino.
E siamo i primi in classifica, seguiti da Spagnoli, Tedeschi, Francesi ed Inglesi.
Il virtuale è sicuramente colpevole di questa tendenza.
Oggi ci si maschera dietro un nick ed è così che si fanno conoscenze.
Poi, quando si raggiunge il fatidico appuntamento, molto spesso si resta delusi.

Io appartengo ad una generazione passata, nella quale le fighe le si agganciavano in giro. Questo spiega il motivo per cui ho passato gran parte della mia "età sessuale" a farmi seghe. Spero che almeno tutto questo smanettare mi aiuti a prevenire il tumore alla prostata.
Una volta non c'era un monitor ma avevi la ragazza di fronte a te.
Non è che aprivi un blog, dicevi un paio di cazzate e finivi a grufolare piacevolmente tra le cosce di una. Andavi in disco, vedevi come era l'ambiente, dovevi capire quali erano le prede e dividerle da quelle già impegnate dato che il rischio era di essere preso a botte dal moroso di lei e dagli amici del moroso.
Fatta la prima scrematura si passava a capire quali fossero quelle che erano propense a lasciarsi agganciare.
Terzo passo, una valutazione prettamente fisica. Si dividevano in stelle, un po' come gli hotel.
Io le 4 e 5 stelle manco le consideravo, vista la mia scarsa avvenenza fisica, e passavo direttamente alle 3 stelle.
Mi lanciavo, dopo un paio di tentativi andati a vuoto andavo al bancone del bar e mi scolavo un paio di drink.
Il manuale del seduttore d'altri tempi consiglia di non andare troppo in giro a fare il "morto di figa" ma, provato con un paio, lasciare perdere.
Solo che io ero voglioso come una ninfomane e, quindi, iniziavo il giro delle 2 stelle, poi 1 stella e, alla fine, dopo che anche le "ostello della gioventù" mi avevano mandato a cagare, me ne andavo al pub, mi facevo un panino e andavo a dormire.

Devo però ammettere che mi piacerebbe provare uno di questi siti, giusto per vedere se riescono a trovarmi la donna che più si avvicina ai miei gusti.
Il problema credo non sia tanto questo, quanto quello di avvicinarmi ai gusti della donna che mi troverebbero...

Diciamo che una come Cate Harrington, fisicamente, potrebbe andare bene.
Nata nell'Agosto 1987 a Mansfield vicino Nottingham, si sa poco di lei e non penso sia desiderosa di concedermi di conoscerla meglio.
Nel 2008 ha ricevuto una nomination come Female Performer of the Year agli UK Adult Film and Television Awards.
Chissà se ama il trekking...

La sindrome di Stendhal

La sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze, è il nome di una presunta affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiro, vertigini, confusione e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono compresse in spazi limitati.
A Firenze hanno fatto un esperimento sull'impatto bio-psichico dell'arte in chi la osserva, proprio per misurare la Sindrome di Stendhal.
I primi risultati non hanno registrato nessun caso di svenimento o allucinazioni ma un cambiamento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria.

Che mi ricordi, solo una volta sono stato in un museo, se escludiamo quando mi ci portavano a forza durante il periodo scolastico.
In realtà non era un museo ma una mostra a Venezia sull'Egitto.
A me dell'Egitto importa un cazzo ma sapete no come funziona...alla Morosa piace, andiamo a Venezia, città che mi fa cagare, a vedere la mostra così magari, la sera, in albergo...
La sera in albergo mi sono tirato la mia solita sega dato che la Morosa non aveva voglia perchè era stanca dopo la faticosa giornata in piedi...

Quindi, non mi sono mai trovato al cospetto di un'opera d'arte, a parte qualche culo ogni tanto.
Alla mostra Egiziana di cui parlavo ho solo bestemmiato quando ho visto una maschera funeraria in oro masiccio.
"Perchè - mi sono domandato - questi Egizi del cazzo non hanno occupato la Valtaro così magari mentre vangavo l'orto scoprivo una bella maschera funeraria in oro e diventavo ricco vendendola a qualche collezionista?"
Quindi per me arte non significa un quadro o una scultura del cazzo.
Per me arte sono i drift di Ken Block, il rumore di un'auto supersportiva, la vetta di un monte e il castello di Neuschwanstein.
Ecco, non tando da svenire ma vedere quel castello mi emoziona e tanto.
E qui mi domando: perchè hanno inserito il Colosseo, un rudere diroccato e mezzo sfatto, tra le sette meraviglie del mondo moderno e non il castello di Neuschwanstein?

E con questo interrogativo passiamo ad altre forme d'arte.

Hannah Harper, nata il 4 Luglio del 1982 a Devon, Inghilterra.
Ha studiato teatro, media, danza e psicologia.
Nel 2001 inizia a posare a Londra e nel 2002 il primo film hard.
È alta 168 cm, pesa 60 kg ed è bisessuale...e davvero molto carina, sepurre bionda.

Ecco, essere a letto a fare sesso con Hannah e una sua amichetta potrebbe farmi avere i sintomi della Sindrome di Stendhal.