Scorci di vita

...vi chiedo un consiglio e un parere...

Quasi 6 mesi fa sono stata dalla mia ex coinquilina dell'università per la laurea di suo fratello... la permanenza si è conclusa a caxxi perchè domenica, quando avevo prenotato il treno per tornare, ho scoperto che c'era sciopero.... sono andata in panico (io sono un po' isterica a volte), e la mia "amica" si è messa ad informarsi su come potevo andarmene magari con l'autobus, solo che essendo domenica avevo paura di andare a prendere l'autobus e trovarmi senza posto, così per sicurezza ho prenotato un treno che partiva all'alba il giorno dopo, perchè nel tardo pomeriggio dovevo essere ad un incontro di carattere politico, per me importante!

Quando lei ha scoperto che avevo fatto questo, mi ha aggredita urlando dicendo che ero una bambina viziata, che io non sapevo cosa significa soffrire (suo fratello e suo padre hanno avuto entrambi un tumore, ma per fortuna l'hanno superato sebbene si devono sempre sottoporre a controlli)... io sinceramente non ho capito la sua violenta aggressione... perchè aveva fatto 1000 telefonate? E io che per 15 anni l'ho sopportata? Perchè questa situazione di malattie si è verificata nel 2008, prima lei pensava alle cosidette caxxate...

Dopo essermene tornata a casa con l'autobus la notte, lei mi ha chiamato il giorno dopo, è caduta la linea e io non l'ho più chiamata.... da allora non ci siamo più sentite... io non l'ho chiamata nè lei mi ha più chiamata... certo a lei potrebbe essere successo qualcosa, visto le situazioni di malattia del fratello e del padre... forse sono stata una stronza a non chiamarla più per vedere se è viva o morta, ma vi dico la sincera verità, ho seguito il suo consiglio e sono "cresciuta"... a che serve avere un'amica con la quale non puoi condividere niente.... io non potevo parlarle di niente se no lei mi diceva che le mie erano solo caxxate, quando ero fidanzata ed ero contenta lei non faceva altro che dire "ormai ti sei fidanzata e della tua amica ti sei dimenticata", ha sempre fatto pressione per ottenere un risultato con i sensi di colpa nella gente... lei ha sempre sostenuto che "non era giusto che a lei erano capitati due tumori nel giro di poco tempo e a persone che se lo meritavano di più non succede mai niente" ... i miei problemi di lavoro non sono cose serie perchè cmq i miei possono anche mantenermi per sempre, mica sono sotto un ponte...

Insomma il suo modo di ragionare per me sballato (sicuramente sono cose che io non posso capire perchè ho poco avuto a che fare con i tumori: era stato diagnosticato a mia zia, ma per sua fortuna era "incapsulato" e quindi non si era diffuso, l'ha eliminato e deve solo fare controlli periodici... poi essendo una donna di quasi 60 anni le cellule si rigenerano più lentamente), sinceramente mi ha stancata, perchè lei vuole la stima delle persone non per quello che è come persona, ma perchè ha avuto sfortune nella sua vita!

Sapete che se penso che le possa essere successo qualcosa adesso non me ne frega niente? Si lo so sono una persona di ghiaccio, non capisco niente, sono insensibile, ma l'aggressione che ha avuto nei miei riguardi non aveva niente a che vedere con le sue sfortune... io che c'entravo? Invece di abbandonarla in questi anni sono sempre stata a sua disposizione e lei non faceva altro che dirmi che io ero una cretina a preoccuparmi di problemi stupidi... A me è sempre sembrato che lei fosse arrabbiata con me perchè suo fratello e suo padre avevano avuto un tumore a poca distanza uno dall'altro, mentre io stavo bene.... ma è colpa mia se io sto bene? Mi devo sentire in colpa perchè a me non è successo mentre a suo dire me lo meritavo di più?

In questi anni ho conosciuto un sacco di persone con problemi di questo tipo, ma lei è l'unica che l'ha affrontato in questa maniera... prendendosela con i sani perchè' sono sani....

Poi ha un modo di ragionare davvero contorto: non è che ha paura che fratello e padre potevano morire, ma che lei aveva dovuto rinunciare alla sua vita per seguire queste vicende.... ma che modi di ragionare è?