Creato da EnricoDC_gallery il 15/12/2006
ma porca miseria, è mai possibile che bisogna urlare in questa casa?!? appunti di un artista vicentino

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Ultimi Commenti


 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 20/12/10 alle 14:49 via WEB
beh si, è gratificante.. quando è gradita. Ma cosa mi diresti se chi l'ha ricevuta e accettata per cortesia poi se ne sbarazzasse? i tuoi lavori sicuramente piacciono a qualcuno. Ma purtroppo non si può scegliere a chi farli piacere.. è il bello dell'arte!
 

 
serenais
serenais il 19/12/10 alle 20:02 via WEB
Mi piace l'Arte e questa discussione. Mi cimento anch'io in tante cose più o meno artistiche e anche nella pittura, ma non mi sognerei mai di vendere le mie "croste" ... sono tutte mie figlie! D'accordissima con Fossing ... è più gratificante regalare. Piacevole il tuo blog. Ciao Serena
 

 
Egure
Egure il 18/12/10 alle 21:14 via WEB
Mi spiace del ritardo, ma d'altra parte volevo anche riflettere e non sono certa della riuscita della risposta. A me interessano molto le tue considerazioni filosofiche,pittore. Ho tergiversato,poi,perchè non ricordavo più come ero arrivata a formularmi questa domanda e a rivolgerla. E' stato per Monicelli. Nei suoi film non c'è solo una storia ma una creatività emozionante che sembra proprio quella casualità perfetta della vita. E poi ha scelto il suicidio, pur avendo amato per forza a tal punto la vita, da dedicarglisi per poterla descrivere in ogni scenografia, in ogni ciak, in ogni storia cinematografica italiana. Ed ho pensato come un'artista potrebbe mai compiere su sè, per sè o al di fuori di sè un gesto antitetico a quell'impulso che l'ha reso tale. La domanda ha messo in crisi la concezione di molti artisti contemporanei in sè; cosa vogliono rappresentare se non si allinea alla vita e a tutto ciò che per l'uomo rappresenta? Amo molto i cimiteri monumentali, le sculture funebri perchè sono una sfida potente per chi crea ed in fondo ai vivi deve restituire un sapore a noi sconosciuto per quanto immaginato. Il valore della vita che potremmo rappresentare oggi, la nostra sfida, potrebbe proprio essere cercare di concepire ciò che non ci appartiene. La vita d'artista assume valore quando l'artista smette di appartenersi e nel profondo si lascia convergere con le sue ispirazioni. Dio non lo so spiegare, ma se penso a qualcosa di divino in noi è proprio l'arte che in questo momento sociale è perdente, bistrattata, povera perchè bella ed i secoli non sono riusciti a corromperla,pur cercando di sfruttarla. Auguri se non ci sentiamo prima, caro E.
 

 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 07/12/10 alle 17:55 via WEB
Sei forte! Belle queste folgorazioni! Il pensiero forse viene osservando la mancanza di sensibilità di alcuni artisti nel proporre espressioni senza freni inibitori a discapito della vita in sè? Lancio la mia considerazione. Provvisoria, cinica, e incompleta. Il pensiero di verificare e misurare l’esistenza del valore della vita viene, a parer mio, da chi ha paura di vivere… o paura di morire. E’ un po’ come la religione. Fare arte è essere nella natura e con la natura, in Dio e con Dio, o come si vuol dire. Difendere la vita è forse riconoscere che mio fratello è parte di me e che non merita di star male quando io sto bene. Il valore che intendo è relativo, e lo quantifico nella misura del dolore o della mancata sofferenza. Il valore della vita in sé non esiste perché comunque se l’uomo si estinguesse la vita proseguirebbe in altre forme. Se parliamo di valore della vita umana mi vengono in mente mille richiami filosofici/teologici sull’immagine e somiglianza dell’uomo a Dio. mi piacerebbe sentire il tuo pensiero..
 

 
Egure
Egure il 03/12/10 alle 20:36 via WEB
Mi chiedo e di conseguenza chiedo: si può essere artisti,esprimersi come tali, senza la costante di esprimere nei propri lavori il valore della vita?
 

 
Egure
Egure il 19/11/10 alle 23:23 via WEB
A volte stimandosi, non si possono stimare gli altri; a volte stimando chi si ha accanto si impara la stima verso di sè. C'è molto del desiderio,sì. E ne ha lo stesso meccanismo circolare.
 

 
Egure
Egure il 19/11/10 alle 23:19 via WEB
Innanzitutto è spettacolare come la comunicazione colmi le distanze ingenerando pensieri all'unisono. Sciolto il tutto: proprio oggi anch'io, guardando il libro in uscita col corriere, mi son chiesta le stesse tue cose e mi son fermata a riflettere. Ed ecco già la "malta" che prende forma, tirandosi da Vinci a Vicenza e viceversa.. L'opinione non ha la stessa matrice del giudizio, difatti in greco e nei termini giuridici i due concetti sono supportati da parole differenti. Le nostre opinioni sono il frutto delle nostre esperienze, dei nostri pensieri e quindi di giudizi sì, ma su ciò di cui abbiamo piena giurisdizione. Giudicare implica un'autorità super partes perchè significa dare quasi obiettività al fatto, estraniarsene, per comprenderlo; altrimenti non è giudizio ma opinione imposta.
 

 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 18/11/10 alle 18:12 via WEB
ecco, giusto in questi giorni passano per la TV una frase che sintetizza una parte di quello che penso: l'opinione è forse il solo cemento della società (Cesare Beccaria). Poi penso, avere un'opinione è giudicare? Che il giudizio rappresenti la base per una indispensabile radice sociale, ok. Tutto ciò costituisce la radice che impedisce all'uomo di uscire di senno. io però rivendico, come tu dici, che il carattere risieda anche nella persona riflessiva, sebbene riconosca che sia da considerarsi "carattere" anche la forma opposta del comportarsi. Morale della favola: tutto è relativo, io vedo chi giudica. Nulla in contrario. Ma io cerco di non giudicare, e per questo non voglio essere giudicato...
 

 
Egure
Egure il 15/11/10 alle 18:14 via WEB
No, è un'equazione formalmente troppo semplice. Ma il tempo si dilata,a mio modo di vedere, più nelle giornate atmosfericamente variabili e variate che in quelle solari. Alcune cose sono scontate, ma direi prive di interesse per taluni e invece nelle corde di altri. In fondo anche la mancata scelta di un'esperienza artistica o personale, quale una veduta un soggetto, un'amicizia è un dare per scontato. Io solitamente non do per scontato, ma rifletto e secondo me è si una dimostrazione caratteriale.
 

 
EnricoDC_gallery
EnricoDC_gallery il 15/11/10 alle 10:12 via WEB
mmm, stimare è giudicare? in un certo senso.. io allora dovrei non stimare per stimarmi.. allora credo d'essere un gran ipocrita!
 
 
 
 

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