DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

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« LetteraQuando le sostanze vincono »

Conseguenze dell'abuso di sostanze

Post n°182 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da mygangsta

 

Ci sono persone (e non posso tutto sommato dare loro torto) che proprio odiano chi fa certi sbagli come il mio.

E non ammettono perdono e comprensione. Non che io li voglia, in fondo anche io mi sono odiato moltissimo per questo e, pur avendo di nuovo imparato a convivere con me stesso, tuttora non accetto di essere caduto nella tossicodipendenza più nera.

Però a volte il pregiudizio e l'odio sono troppo forti e non fanno ragionare sull'attuale e rinnovata realtà dei fatti.

Come la scorsa settimana. Ero sul tram e sale il padre di lei. Si accorge di me, si avvicina e, come nulla fosse, mi intima: "Non si azzardi a frequentare mia figlia. La avverto, non si azzardi proprio".

Al che gli rispondo "Anche se la amo sinceramente, non la sto frequentando, stia tranquillo".

Dice ancora "Dicevo così, giusto per sicurezza". Poi, si allontana e dopo un po' scende.

 

Ecco uno di quelli che non capiranno mai. Non lo biasimo, non fa piacere sapere, o anche solo immaginare, quanto io abbia rischiato la mia vita per le sostanze. Non deve essere facile immaginarsi un "futuro genero" che ha rischiato l'overdose. Però si ostina a non voler capire che tutto è radicalmente cambiato da anni.

 

Come quello psicologo che mi disse "Dentro di lei c'è un 'buco nero' che la portò alla tossicodipendenza e quel 'buco nero' è ancora lì dentro di lei, non se ne andrà mai e lei dovrà lottare tutta la vita contro l'impulso di fare di nuovo uso di sostanze stupefacenti..."

 

Fatto un errore, sembra non ci sia mai davvero un reale ritorno alla normalità.

 

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Commenti al Post:
Amithiel
Amithiel il 02/12/14 alle 01:54 via WEB
Credo che il problema "marchiatura" non riguardi solamente chi ha avuto problemi di droga,ma tocchi anche altri casi.Prendiamo ad esempio chi ha avuto problemi giudiziari,chi è stato in galera...questa nostra società non permette a queste eprsone di rifarsi una vita.Hanno fatto delle cazzate,hanno pagato il conto ed ora hanno radicalmente cambiato vta...Questo purtroppo non viene visto dagli ottusi che ti vedreanno sempre e solo come il reietto o il farabutto.Consentimi di dire che quell'uomo che ti ha intimato di stare alla larga da sua figlia non ha agito da persona intelligente e matura.La vita è fatta di errori più o meno gravi...è questo che bisogna tener presente.Lieta Notte:)
 
 
mygangsta
mygangsta il 02/12/14 alle 23:24 via WEB
hai centrato perfettamente il punto. la società è una falsa perbenista purtroppo e si basa su pregiudizi... ed ergersi a fare i moralisti è un attimo... serena notte
 
manuelazen
manuelazen il 02/12/14 alle 14:45 via WEB
Ho letto la frase che ti disse quello psicologo. Non credo che egli abbia mostrato molto acume nel linguaggio da usare per dare aiuto a chi lo chiede, certo poca conoscenza dell'animo umano e dei meccanismi della mente che non sono univoci. Non ho molti esempi per sfatare quello che ti disse; ma li ho, anche se non si tratta di tossicodipendenze, si tratta comunque di dipendenze da sostanze che agiscono sul cervello: mio padre è stato un accanito fumatore per trent'anni, poi da un giorno all'altro smise perchè gliel'aveva chiesto mia sorella; non toccò mai più una sigaretta, gli dava fastidio che qualcuno fumasse nella nostra casa e dopo anni buttò le ultime sigarette stantie rimaste in un cassetto. Mio nonno, il padre di mia madre, era un alcolizzato, morì che ero bambina; nessuno dei suoi dieci figli o dei suoi nipoti ha mai fatto abuso di alcolici, io provo repulsione persino all'idea di mangiare i cibi nei quali si sia usato mezzo bicchiere di vino in cottura. Io credo che tu abbia un alleato potentissimo contro l'uso di qualsiasi sostanza stupefacente: te stesso con la tua esperienza, nessuno meglio di te sa cosa significa averla affrontata e poterla guardare con obiettività e lucidità, nessuno sa quanto te cosa hai acquisito nel momento in cui hai deciso in prima persona. Mi sarebbe piaciuto studiare psicologia; ma a volte mi vergogno di come agiscono gli psicologi... forse alcuni mancano di umiltà.
 
 
mygangsta
mygangsta il 02/12/14 alle 23:28 via WEB
non ho mai creduto a ciò che mi disse quello psicologo anche se, a essere sinceri, quella sua frase mi procurò sottile angoscia all'inizio e ogni tanto mi torna in mente, soprattutto nei momenti no. però credo sia stato un suo pregiudizio a farlo parlare così, infatti smisi ben presto di andare da lui per il suo atteggiamento giudicante. non ho bei ricordi degli psicologi purtroppo
 
Cherrysl
Cherrysl il 03/12/14 alle 16:42 via WEB
Il padre di lei è solo molto protettivo nei confronti della figlia, per troppo amore forse. Ma i figli non sono dei genitori. I genitori non posseggono i loro figli e non possono impedire che i figli seguano la loro strada anche sbagliando. Il problema non è più il padre se una figlia non trova la forza di opporsi al suo volere e prendere la strada verso la ricerca della propria felicità.
 
 
mygangsta
mygangsta il 03/12/14 alle 23:32 via WEB
su quel sant'uomo non mi pronuncio. per il resto, temere la felicità è molto triste, anche se avolte sembra l'unica scelta possibile
 
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