DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Post n°162 pubblicato il 29 Agosto 2014 da mygangsta
All'inizio di Agosto mi è stato chiesto di incontrare un ragazzo che da poco "ha preso una cattiva strada" (la stessa che presi io anni or sono) perchè sentisse dalla reale esperienza di chi cadde nella trappola delle sostanze, a cosa sta andando incontro con questa sua scelta. Non è stato facile per me accettare, non me la sento di rivedere il mio sbaglio personificato ma, per fare un favore a una persona a me molto vicina, ho incontrato questo ragazzo. Giovane, con un lavoro, una famiglia, interessi e hobby. Dopo aver rotto il ghiaccio, gli ho chiesto come mai abbia iniziato a fare uso di sostanze e lui, con un sorriso, ha risposto che ne fa un uso ricreativo, per divertimento, quasi fossero un hobby, un "qualcosa in più" da fare nella propria vita. Ha aggiunto che sa controllare il tutto e che le sostanze ben si integrano con la sua vita quotidiana, che sono un diversivo, come l'aperitivo o il caffè. Al che gli ho raccontato di aver fatto io stesso, anni prima, uso massiccio di svariate sostanze. Anche io l'ho fatto senza pensare alle conseguenze e credevo che fossero soltanto una parentesi, un momento, qualcosa che si può smettere e cominciare quando si vuole mentre si continua con la vita di tutti i giorni. Ma non è stato così. Non gli risparmiato i dettagli più duri della mia storia, iniziata proprio come la sua. E' venuto a sapere di quei momenti in cui ormai il mio corpo e la mia mente chiedevano soltanto "la polvere bianca" e io dovevo soltanto correre a soddisfare quella richiesta, dei malesseri, delle vertigini e altre cose che qua ommetto, della comunità di recupero e di cosa vidi là dentro, dei pregiudizi e biasimo della gente, di un padre che mi amava e ora mi odia, di tutto ciò che ho perso e degli incubi che, spesso, mi svegliano ancora oggi... Mi ha ascoltato ma gli è sembrato tutto così distante da lui, lui che sta trovando nelle sostanze scelte "sballo e divertimento" e che crede non possano nuocergli affatto. In fondo, ora lo fanno stare bene, come potrebbero distruggergli la vita?
E' tutto molto triste, anche io pensavo le stesse cose ma ora so bene a cosa mi hanno portato. Non c'è cosa peggiore del rovinarsi con le proprie mani e non voler essere aiutati... Spero per lui che si lasci aiutare e che capisca realmente cosa sta combinando a se stesso. |
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