DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Messaggi di Luglio 2021
Post n°287 pubblicato il 01 Luglio 2021 da mygangsta
L'estate mi mette molta malinconia, tristezza, riflessioni e in questo periodo più che mai. Anni fa in questo blog dove scrivevo anche di più avevo nominato spesso F, il mio grande amico, quel tipo di amico che dopo che hai avuto lui non senti più la possibilità di averne altri perchè nessuno potrebbe mai essere per te ciò che era lui. Conoscenti sì magari, amici no. Bene, non sto a raccontare di nuovo per filo e per segno ciò che avevo già affidato in passato a questo spazio ma ricorderò che lo conobbi durante la mia dipendenza perchè anche lui era preda della dipendenza tanto quanto me. Nel baratro, nel disagio, nella sofferenza, nella sconfitta diventammo amici veri e fraterni ed eravamo sempre fianco a fianco in ogni momento oscuro che la dipendenza e l'astinenza forzata portano. Poi io una volta "disintossicato" (non sto a riportare ancora perchè e come ma lo scrissi più e più volte come andò) gli rimasi sempre accanto cercando anche di convincerlo a smettere, a darmi retta, a lasciare la dipendenza. Non ci riuscii. Ci volevamo un bene dell'anima ma non volle mai smettere, qualche volta ci provava ma svogliatamente e poco dopo mi confessava di esserci caduto di nuovo e che in fondo era la sua vita, non ne sarebbe venuto fuori. Quando una grave malattia lo colpì (anche a causa della vita che pure io avevo fatto) non mi tirai mai indietro ma fui sempre con lui e a sostegno dei familiari (ne raccontai in presa diretta durante quegli anni anche qui). Bene, sono anni che sono fondamentalmente rimasto solo (non me ne voglia la mia cara moglie ma lei, che lo conobbe e che già allora era al mio fianco, sa bene di cosa sto parlando) e soprattutto a luglio e in estate (momenti in cui iniziai la dipendenza da ragazzo e stagione che forzatamente viene intesa come "vacanziera" e "divertente") mi soffermo a pensare e a ricordare. E così mi ritrovo a essere profondamente triste, con un peso sul cuore, con il desiderio di piangere amare lacrime (e non è vero che gli uomini non piangono). Quante risate, quanti viaggi, quanti discorsi avremmo potuto fare insieme. Anche banalmente "soffrire" ed esultare per la disastrata squadra del cuore. Quanto avrei voluto condividere il giorno del mio matrimonio... Il prossimo dei miei molti tatuaggi sarà per lui, per il suo ricordo incancellabile. Presto.
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Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 03:31
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il 21/12/2023 alle 22:10
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il 22/07/2023 alle 22:41
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il 16/07/2023 alle 19:18