L'essere umano è straordinario, i suoi meccanismi psicologici, il modo in cui decide di lanciarsi nella vita hanno un che di epico, di incredibile. L'uomo instaura rapporti fiduciari praticamente solo sull'istinto. Una persona ti piace a pelle, a pelle senti che potrebbe fare parte della tua vita, in modo duraturo, e ti apri, come un fiore quando decide che è il momento di schiudersi.
I rapporti però vanno anche conquistati e scelti giorno per giorno.
La fiducia può essere un potente collante, ma da sola non può bastare e va innaffiata, curata, rispettata. Alla fine, in tutti i rapporti, l'unica cosa che davvero conta è: posso fidarmi delle persone con cui sto parlando? Posso fidarmi di lasciare aperto un varco nel cuore e far entrare qualcuno?
E allora ti accorgi dell'enorme salto nel buio che comporta fidarsi di qualcuno. A occhi chiusi, decidiamo di buttarci, di tentare e speriamo fortemente che questo salto porti a qualcosa di positivo, ma non possiamo saperlo.
La fiducia poi può crescere nel tempo, mano a mano che ci apriamo all'altro e mettiamo da parte le nostre remore, i nostri assilli e i dubbi e decidiamo che quella persona merita ciò che le stiamo donando. E non è qualcosa che possiamo razionalizzare o decidere a tavolino, è qualcosa di istintivo e naturale, qualcosa che come esseri umani non possiamo fare a meno di fare.
E' la nostra natura che ci dice di farlo, di allacciare legami con gli altri, di instaurare relazioni, lo facciamo dal momento della nascita quando istintivamente ci aggrappiamo alla madre per essere nutriti amati e curati. Lo facciamo quando decidiamo di alzarci in piedi per la prima volta e camminare verso la persona di cui ci fidiamo, sapendo che ci prenderà quando stiamo per cadere. Lo facciamo quando ci innamoriamo la prima volta, irrazionalmente, totalmente, e sappiamo che quella persona ci renderà molto felici.
Ma la fiducia non piove dal cielo, va conquistata e amata e rispettata, ma soprattutto va scelta. Ogni giorno scegli consapevolmente le persone di cui ti circondi, quelle veramente importanti, quelle che devono farti stare bene, e affidi a loro una cosa tanto fragile come il tuo benessere, la tua autostima.
E quel legame è così fragile. A volte basta molto poco, una frase mal detta, un atteggiamento supponente, un broncio non spiegato, e tutto viene meno. E tutte le problematiche di quel rapporto esplodono e non sei disposto a scendere a compromessi.
Se non rispetti l'altro, nella sua interezza, anche con i suoi difetti e non accetti di metterti in discussione, non ti fidi di lui, non ti fidi delle sue parole, né del suo animo e quel rapporto è destinato a chiudersi. Perché alla fine di molti rapporti, l'unica cosa che rimane è proprio una labile, cristallina fiducia e se perdi quella perdi tutto.
E' molto comodo voltarsi dall'altra parte e rinunciare, perché i rapporti richiedono sacrificio e accondiscendenza, perché ci chiedono di metterci in discussione, di ammettere che non siamo perfetti, eppure è proprio in questo dubbio che possiamo percepire davvero quanto è grande un rapporto, quanto profonda la fiducia che riponiamo nell'altro e quanto deboli siamo.
E se avremo l'umiltà di porci delle domande, di ammettere che da soli non siamo felici, che quella persona ci rende speciali perché fa emergere il meglio di noi, allora potremo costruire rapporti saldi e unici.
Probabilmente saranno meno di quelli che ci saremmo aspettati, perché non sono molte le persone disposte a questo sacrificio condiviso, ma quelle che rimanganono saranno le persone che davvero cambieranno la tua vita e le daranno un senso nuovo.
Inviato da: stufissimoassai
il 01/08/2024 alle 18:49
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il 15/07/2024 alle 06:15
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il 15/07/2024 alle 05:41
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il 28/06/2024 alle 15:58
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il 28/06/2024 alle 15:55