Come ogni primavera a casa e in città sono tornate le rondini.
Ho scoperto con gli anni che le ammiro e invidio ogni anno di più e vederle volteggiare dal mio balcone è sempre un po' doloroso e meraviglioso.
Mi scopro a pensare che se mai esistesse la reincarnazione vorrei rinascere rondine e provare quell'assoluta libertà che deve provare un uccello migratore, che vola alto e non resta mai nello stesso posto troppo a lungo ma che ancestralmente ritorna sempre al proprio nido, dove metterà al mondo altri piccoli uccelli migratori.
Cosa si deve provare a volare lassù? Così in alto da essere solo una macchiolina indistinta dalla caratteristica forma a V?
La cosa buffa è che una rondine non lo sa, lo è. Lei semplicemente vive il suo poter volare, il suo volteggiare, il sentire il vento che sostiene le sue ali, con leggerezza e naturalezza.
In questi mesi comunque ho scoperto un certo piacere nell'osservare tutti gli uccellini che bazzicano intorno a casa mia, vivo in un paese di campagna e quindi non mancano merli, piccioni e varie tipologie di passeriformi (presumo fringuelli, pettirossi, cinciallegre, gazze, taccole e così via).
Sono creature affascinanti da osservare e che mi regalano dei momenti di grande serenità e divertimento, in particolare quando osservo una famiglia di merli sul tetto del palazzo di fronte al mio.
In questo periodo è un tripudio di canti di uccelli a ogni ora ed è strano come questo sia il primo anno in cui effettivamente ci faccio caso e mi sforzo di distinguere i caratteristici suoni di ogni specie, cercandole tra i rami degli alberi.
Forse sto invecchiando? O forse sento il bisogno di cose semplici, innocenti?
Ho appena passato 3 settimane infernali, con capo e collega colpiti dal COVID, lo studio chiuso in quarantena. Due settimane chiusa in casa, due tamponi molecolari e ora in ufficio da sola con un risonante bisogno di lasciarmi dietro le spalle tutto questo, ma anche di pensare al futuro con occhi differenti.
Sento dentro di me un impulso sempre più intenso e necessario di cambiamento, di rivoluzione ed è come essere solo in attesa di spostare quel sassolino che darà il via alla valanga.
Ma a che prezzo? Le valanghe sono distruttive, devastano tutto ciò che hanno alle loro spalle, questo forse vale anche per me?
Ancora non lo so, ma ogni giorno invidio un po' di più quelle rondini che possono andarsene in ogni momento sempre più alto.
Inviato da: stufissimoassai
il 01/08/2024 alle 18:49
Inviato da: QuartoProvvisorio
il 15/07/2024 alle 06:15
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il 15/07/2024 alle 05:41
Inviato da: Hanahr
il 28/06/2024 alle 15:58
Inviato da: Ciliegiaio
il 28/06/2024 alle 15:55