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Le ossessioni di una camera azzurra

Post n°481 pubblicato il 26 Marzo 2021 da Hanahr

Su consiglio di un amico e nell'intento di inaugurare una sorta di mini club del libro con un altro amico, ho preso in mano un brevissimo romanzo La Camera Azzurra, di George Simenon, prolifico autore francese noto per la figura del Commissario Maigrette.
Avevo letto qualche racconto di Maigret in passato, ma con una certa superficialità, una sorta di lettura da ombrellone, e posso dire di essermici avvicinata con un certo preconcetto.
Mai impressione esterna è stata più ribaltata dopo averlo letto.
Simenon tratteggia un complesso arco psicologico in pochi tratti essenziali, nascondendolo sotto una leggera patina da noir.
La narrazione è scarna, essenziale, quasi positivista, le ambientazioni appena accennate da leggerissimi tratteggi di penna, funzionali a comprendere il contesto e l'ambiente in cui si svolge il romanzo, ma assolutamente chiari nel loro scopo.
E tutto ruota attorno alla figura di Tony, da cui osserviamo lo svolgersi dei fatti, e di Andrèe.
Una passione sensuale e sessuale travolge i due protagonisti: lui, figlio di immigrati italiani, si è fatto da solo, ha lavorato sodo per garantirsi una certa agiatezza economica come rivenditore di macchine agricole, ha sposato una ragazza graziosa e remissiva Gisele, dalla quale ha avuto una figlia, un piccolo quadretto familiare fatto di banalità borghesi e compromessi sottaciuti. Sa di essere un uomo attraente Tony e non si nega qualche scappatella quando gli capita l'occasione.
Lei, figlia di nobili decaduti del paese, alta, altera, quasi una statua, ha sposato un uomo benestante ma di salute cagionevole avviluppato alla madre, figura ingombrante e giudicante che occhieggia nella loro stessa casa. Andrèe è una donna bella, carnale, sin da ragazzina innamorata di Tony di cui non ha mai catturato le attenzioni e il suo amore giovanile negli anni non si placa ma si tramuta in una vera e propria ossessione le cui conseguenze travolgeranno tutto e tutti come un'onda di piena, senza possibilità di salvezza.
E da una trama quasi banale, una tresca clandestina che si trasforma in un romanzo giudiziario, ne nascono considerazioni profonde, crude e spietate sulla società borghese degli anni '60. Una società ancora intrisa di stigma sociali, perbenismo e falsità, in cui tutti sanno e la gente mormora e solo Tony pare non rendersene conto.
Da qui è nato un dibattito acceso se Tony sia solo stupido o superficiale nel suo approcciarsi a questa tresca, o se invece scelga consapevolmente di non guardare, di non affrontare le conseguenze che ciò comporterà.
Nella mia modestissima opinione, Simenon ci lascia piccoli indizi, evidenzia dettagli che fanno capire al lettore come il castello di carte sia destinato a crollare trascinando con sé delle rovine che schiacceranno i protagonisti.
Certo è che non c'è pietà nel giudizio dell'autore, né nel lettore, che per quanto mi riguarda non può che provare una certa repulsione e disprezzo per tutte le parti in causa, anche quelle che dovrebbero suscitare compassione o simpatia.
Il destino si è compiuto nel momento in cui i loro corpi si sono uniti in quella camera azzurra mentre le loro menti elaboravano vite e scelte del tutto slegate tra loro, come se a parte l'unione carnale nient'altro tenesse insieme il virile e superficiale Tony e la bella e ossessiva Andrèe.
E l'espressione che penso sia più calzante per definire Simenon è: una lama, una lama affilata che sa dissezionare le brutture umane in maniera quasi asettica, e per questo tanto più spietata, dipingendo dei ritratti umani di desolazione, ipocrisia, follia, ignoranza e rassegnazione che non lasciano scampo e che alla fine ci mettono a nudo in maniera inequivocabile con noi stessi e i nostri spettri.

https://www.youtube.com/watch?v=Nr45QjHtJ-I

 
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Commenti al Post:
neopensionata
neopensionata il 10/04/21 alle 03:47 via WEB
Che sia una giornata speciale, di quelle che si aprono con un sorriso e si chiudono con serenità, e nel mezzo preziosi istanti da ricordare. Buongiorno e buon weekend Jolanda
(Rispondi)
 
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