Creato da deadin2004 il 02/09/2014

deadin2004

quello che avviene non è mai quello che vuoi

 

 

« Dispaccio #20 8139-ADispaccio #21 8139/A »

lettere dal planetario meccanico #21

Post n°36 pubblicato il 22 Novembre 2015 da deadin2004
Foto di deadin2004

Nel detrimento,che è il nutrimento del fondo di sangue,entrambi sono inaccessibili ma eterni,sai di non dover rispondere alla complessità,è il passato che ti ha portato qui,l’evento chiede sempre una domanda ma non ho intenzione di pormi una domanda che il giorno dopo non mi assicura che quello stesso evento non sia stato rimosso del tutto,ritorno già da me,non mi sembra il caso di tornare anche dall’ incomprensibile che non è mia materia di interesse,agisco per regressioni e finirò per avere ragione su ogni aspetto,l’assenza visibile dell’evoluzione è già un peso sostenibile non posso reggere altro,produce sollievo,cattivo crudele e individuale e continuo a  non vedere un reale problema,la colpa muove il tormento e non lo ho mai dimenticato, nel pregiare non c’è dovere alcuno,primordiale chiamata all’ utilità? Il predatore assapora la suavittima,non la va mai a cercare,le convenzioni sono una regolarità,mi permettodi utilizzare il televisore e di credere che il potere esista ma non sia sempreretribuito,le convinzioni perdono sostenitori e qualcuno cerca di riportarleall’apogeo di un tempo,nessun grande monumento a testimoniare questoaccordo,foglie che cadono e silenzio tanto silenzio,il parassitismo per nonessere considerato un male deve produrre profitto,sono gli altri che micondurranno dove si sono proposti e questo non è parassitismo,almeno non allostadio finale,quindi le vittime del predatore sono materiale conoscitivo.

 

-Detritata-

 

Una lenta ed ineccepibile mattina,sveglio di prima mattina,di buon mattino l’aria sempre leggera anche i sensi di colpa sono percepiti una metà.Avevo visto Patibolo al bar,sembrava preoccupato inesorabilmente qualche cosa sulle sue novità le sapevo in ogni caso,non potevo evitarlo la seconda volta,laconicamente l’avrei ascoltato mentre mi narrava del suo mondo,alacremente lo salutai e lui ricambiava naturalmente con un segno della mano,altre volte era capitato che con non ci eravamo salutati perché uno dei due era distratto o altro,ognuno nuotava nel suo fango fresco di pioggia,e la riva l’avevo trovata e non avevo scuse,ero laconico da tempo ma quella volta Patibolo non lo era di meno,mi avrebbe detto tutto a momenti,avevo ancora gli auricolari alle orecchie,non mi aspettavo di vedere qualcuno,dove andavo non vedevo mai nessuno,ma tutti sembravano andare avanti meglio di me,per quello che riguarda Patibolo diceva di essere una persona matura,avevo le mie riserve,visto che i soldi che guadagnava secondo me li spendeva per una utopia di altri,chiamata normalità allo stato brado,sui recenti sviluppi della situazione in Europa sul versante terrorismo sembrava molto invecchiato,non lo riconoscevo,per credere ad una notizia dovevano darmi delle prove,eravamo la generazione post 11 settembre nonostante tutto,c’erano mezzi raffinati per trasmettere un informazione,lo sapeva una volta ,l’avevo conosciuto quel periodo e precedentemente le mie conoscenze con la fauna locale erano ridotte all’osso per scelta personale,tornando sull’ argomento terrorismo ,Patibolo aveva detto che era venuto il momento del terrore,non potevo credere a quello che sentivo dire da chi conoscevo da tempo memorabile e di conseguenza pensavo che l’allarme non fosse neppure iniziato,la tecnica manipolatoria si serviva delle funzioni vitali,credevo di vendicare una verità?credevo solo che il terrorismo non ci riguardasse,ora ero ancora piu’ ferreo nella decisione che avevo preso,non sono qui le risorse,non lo sono del tutto. Ma non lo dicevo a Patibolo,aveva altri posti lontani da visitare. Si adattava e io tardavo solo il momento,era il dopo terrorismo non volevo lasciarmi andare in piagnistei occidentali. Credere di essere minacciati nell’ anonimato,no grazie ci voleva disinvoltura intellettuale e Patibolo diceva che era allo stato brado da tempo,discuteva di un tema del genere per adattamento. Parlammo anche di Limi e Carola,anche della loro trasferta ad Apice,Carola si era iscritta all’ università ,farmacologia,con Recormon 10000 aveva fatto un buon lavoro ,immorale non troppo di fatto anche Reco era ancora vivo ,di Limi anche Patibolo non sapeva cosa aveva deciso del suo futuro,dopo la gita fuori porta non si erano sentiti. Patibolo aveva trovato interessante quel luogo,di fatto non era cambiato molto,Io avrei dovuto farlo prima o poi. Mentre mi dava un passaggio,Patibolo mi parlò delle difficoltà con la sua convivente,la chiamavo Tacco rotto, non volevo sapere molti particolari e Patibolo non me li riferiva  e per celia li chiedevo se per caso non li avesse conficcato un tacco nel cuore,sembrava sanguinare,lui rispondeva che proseguivano tra sussulti e rabbia che reprimevano ,non era colpa di alcuno,era preparato a tutti gli esiti.

 

 

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

deadin2004monellaccio19gipsy.mmacer.250patrizia112karen_71m12ps12prefazione09misteropaganonomadi50cassetta2sbaglisignoralimitedelbosco0iltuocognatino1
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963