۩ Il Giαrdiησ dei vαmpiri ۩
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·.¸¸.·¤·.¸¸.·´¯'·.¸¸.·¤·.¸¸.·´¯'·.ஹ Fan Fiction ஹ.·´¯'·.¸¸.·¤·.¸¸.·´¯'·.¸¸.·¤·.¸¸.
Non v'è stanza da letto o sala da ballo dove io non possa entrare. La morte nella luce del focolare, la morte in punta di piedi nel corridoio... ecco ciò che sono.
La bellezza non era il tradimento che lui aveva immaginato; era piuttosto una terra inesplorata dove si potevano commettere mille errori fatali, un paradiso selvaggio e indifferente senza nulla che indicasse la presenza del male e del bene
Il male é un punto di vista, Dio uccide indiscriminatamente e cosi' faremo noi, perché nessuna creatura di dio é come noi, nessuno simile a lui quanto noi
† Lestat de Lioncourt †
Non andate stanotte. Quando giunge il mattino,Maestro,portatemi con voi,portatemi là dove vi nascondete dal sole.E' dal sole che dovete nascondervi, vero Maestro? Voi che dipingete cieli azzurri e la luce di Febo in modo piu' brillante di quanti la vedono, non la vedete mai..
† Armand †
★ Oscar Wilde ★
Nulla si raffina,tranne l 'intelletto
Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni
Tutte le persone affascinanti sono viziate. Ecco il segreto del loro fascino
Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante. Stare all'erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.
★ Emily Dickinson ★
Non è necessario essere una stanza o una casa per essere stregata, il cervello ha corridoi che vanno oltre gli spazi materiali.
Il successo è più dolce nel pensiero di chi non lo raggiunge mai
I narcotici non possono calmare il dente che rode l'anima
Ho celato me stessa nel mio fiore. Quando dentro il tuo vaso appassirà, inattesa tu, forse, sentirai quasi una solitudine, per me
Lasciarsi è tutto quello che sappiamo del paradiso E tutto quello che ci serve dell'inferno
È facile andare avanti quando l'anima gioca, ma quando l'anima è in pena il sentirla riporre i suoi giocattoli rende ardua la vita allora.
Il soffrire è umano non è elegante
★ Charles Baudelaire ★
Scopriamo un fascino nelle cose ripugnanti, ogni giorno d'un passo, nel fetore delle tenebre, scendiamo verso l'inferno, senza orrore
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Crystania Lennè
Perché mio Padre è cosi insistente? Continua a sollecitarmi a iscrivermi in Conservatorio, secondo lui il mio talento è sprecato e tutti dovrebbero avere la possibilità di sentirmi suonare. Ma lui non capisce quanto disagio mi procura,sentirmi osservata. Cosa guarderebbero di me? La mia gamba malata, non certo il mio modo di suonare. No! A me bastava il viso di mio nonno che mi ascoltava rapito; ricordo ancora quando ero ricoverata in Ospedale, avevo al incirca 6 anni, un pomeriggio venne a trovarmi: "Crystania,tuo padre è un sognatore, ma non ha orecchio per la musica" ed esclamando ciò mi pose tra le mani uno splendido violino: "appartiene alla nostra famiglia da generazioni, ti insegnerò a suonarlo!". Povero nonno quanto mi manchi, eri l' unico che mi comprendeva.
Saranno stati questi luoghi magici ricchi di leggende a farmi avvicinare ad elfi e Fate? E' probabile! La mia fantasia sfrenata ha trovato terra dove crescere, qui, ogni albero o fiume, ogni anfratto può nascondere una creatura magica. Questo posto è paradisiaco, sembra l'Eden miniaturizzato! Chiudo gli occhi e immagino la meraviglia dei suoi tempi passati, anche se mi danno un senso di tristezza. Li riapro, il mio sguardo viene attratto da un cumulo di rose rosse e nere, che formano una specie di montagnola a spirale. Mi avvicino incuriosita e più lo faccio, più si delinea qualcosa di strano. In mezzo a quell'ammasso di vegetazione s' intravede un occhio. Titubante allungo un braccio il più possibile perche' il punto è alto, scopro leggermente e libero un occhio, mi accorgo che è una statua! Mi metto di buon coraggio e decido di liberare il viso della statua, dalle rose. Impresa non facile infatti,venni punta da una spina, la goccia di sangue si adagia delicatamente sulla guancia della statua.
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Lenoire
Nel cuore delle tenebre, nel luogo ove le anime dannate lanciano il loro inutile grido verso il cielo, sorge il mio giardino. I mattoni del suo muro di cinta altro non sono che le ossa spezzate della razza mortale; le rigogliose piante che scaturiscono dalla terra sono bagnate dalle lacrime sanguigne degli angeli. Fantasmi dagli occhi muti osservano gli ignari malcapitati che ivi giungono, mentre le creature dell'Inferno già pregustano il loro lauto banchetto.Ah sciocchi, poveri, pazzi mortali, convinti che l'ignoranza sia un bene prezioso! La disconoscenza li ha spesso portati da me, sull'orlo del baratro fatale. Molti hanno pregato un Dio ormai cieco e sordo per non visitare la terra di confine che separa la vita dalla morte, ma altrettanti sono stati costretti a compiere il grande salto. E io ero là ad attenderli, nel mio abbraccio immortale. Poiché io sono assieme accusa, giuria, giudice e carnefice; dolore è il mio secondo nome. Sono Dark Heart, messaggera degli Inferi. Da millenni vigilo senza remore sul pozzo senza fine delle speranze infrante, sul calvario dei sogni perduti. Lascio di rado la mia dimora oscura, non abbandono mai il mio profondo antro di perdizione. Solo il dolore estremo e la pena più profonda possono strapparmi al mio trono insanguinato. Ammantata dalla notte, più nera veglia soligna sul simulacro e sulle vestigia di quello che un tempo fu l'unico compagno della mia triste sorte, su colui che una volta chiamavo fratello adorato. Nei primi lunghi secoli della mia non-vita fu davvero l'unica creatura che sia mai riuscita a scalfire il mio cuore di ghiaccio, la sola in grado di cogliermi realmente di sorpresa con un timido sorriso posato sulle labbra sottili o una piccola lacrima d'argento sulla punta di spillo delle ciglia nere. Il suo corpo gelido e marmoreo ora splende sotto i raggi cinerei di una pallida e invidiosa luna e la mia voce roca si perde nel vento furioso ora che alle mie labbra vermiglie sfugge il suo nome...Alexis. Ah, pazzo e incauto piccolo angelo! Avrei dovuto impedirtelo! Avrei dovuto distoglierti dal tuo assurdo piano, anche se l'ultimo barlume della tua umanità urlava a gran voce quell'estremo e blasfemo atto! Non ho saputo fermarti anche se i miei immensi e arcani poteri avrebbero sicuramente potuto; la verità è che anch'io desideravo la sua morte, la agognavo con tutte le mie dannate forze! Volevo che quel bastardo soffrisse, che patisse la stessa pena e la stessa disperazione che aveva riservato per le nostre miserevoli vite mortali e per le nostre imperfette esistenze maledette. Quando hai avvolto il nostro odiato maestro Artemius nella tua stretta immortale il mio oscuro cuore ha ripreso a battere i suoi tetri rintocchi per una piccola frazione di secondo, e quando le tue zanne immacolate hanno perforato il suo sudicio collo immortale ho creduto che mi mancasse il terreno sotto i piedi. Per questo me ne sono rimasta ferma, immobile come una statua di cera, le nocche bianche ancorate al mio trono di morte. Solo i miei occhi bui erano fissi nei tuoi, e ora mi rendo conto che in quell'ultimo istante hai cercato impercettibilmente il mio assenso a procedere. Hai bevuto il suo nettare, il suo nero sangue, fino all'ultima sudicia goccia. Poi è accaduto qualcosa, qualcosa di sconvolgente, qualcosa che nemmeno io riesco a spiegare: la morte è entrata in te e tu sei diventato la pietra fredda e dura che la mia mano accarezza anche adesso. Il nostro odiato maestro si è trasformato in polvere e le sue ceneri hanno danzato un vorticoso walzer attorno al mio capo coronato di spine prima di essere disperse dal soffio dell'ovest. Allora mi sono accasciata al suolo umido e sono rimasta distesa lì, a singhiozzare e a ridere istericamente in faccia al cielo plumbeo di ottobre. Quando la ragione ha sfiorato di nuovo la mia anima stanca ho alfine compreso l'unica cosa che rimaneva da fare; così ti ho portato qui, sotto il cielo d'Irlanda, a riposare timido e silente sotto le rose e... Un mortale...no, anzi UNA mortale... Incede lenta, la gamba trascinata a stento e un bellissimo violino nella mano destra... Che sfrontata! Come osa varcare i cancelli della mia antica umana magione?!?
...continua...
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Post n°1 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da lCrystanial
La Morte La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra i tuoi occhi la morte va a colpo sicuro Prelati notabili e conti guerriero che in punta di lancia non vale coraggio o fatica
Fabrizio De André
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★ W. Shakespeare ★
Sii fedele a te stesso da che deve seguire, come la notte al giorno, che tu non potrai essere falso con nessuno
Come arrivano lontano i raggi di una piccola candela, così splende una buona azione in un mondo malvagio
L'azione è più rara nella virtù che nella vendetta
Le cose più dolci, una volta che diventano ordinarie, perdono il loro delizioso piacere
Non c'é nulla che sia buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero
★ E.Allan Poe ★
Esiste allora una diabolica provvidenza che prepara l'infelicità nella culla, che getta premeditatamente esseri angelici ricchi d'intelligenza in ambienti ostili, come martiri nel circo? Vi sono dunque delle anime sacre, votate all'altare, condannate a camminare verso la gloria e la morte, calpestando le proprie macerie? L'incubo delle tenebre stringerà in una morsa eterna queste anime elette? Inutilmente si dibattono, inutilmente si addentrano nel mondo, ai suoi fini ultimi, agli stratagemmi; perfezioneranno la loro prudenza, sprangheranno tutte le uscite, barricheranno le loro finestre contro i proiettili del caso; ma il diavolo entrerà nella serratura: una perfetta virtù sarà il loro tallone d'Achille, una qualità superiore il germe della loro dannazione.
Inviato da: navighetortempo
il 10/09/2011 alle 19:30
Inviato da: darksoul987
il 16/06/2011 alle 15:25
Inviato da: navighetortempo
il 26/05/2011 alle 15:20
Inviato da: navighetortempo
il 06/05/2011 alle 12:21
Inviato da: navighetortempo
il 06/03/2011 alle 18:56