Creato da nihilobstat58 il 26/12/2008

De gustibus

gastrosofia

 

 

Cucina d'avanzi

Post n°26 pubblicato il 20 Aprile 2009 da nihilobstat58
Foto di nihilobstat58

In tema di costi e rifiuti, certamente anche la cucina ha le sue pesanti responsabilità. Vedo molti vicini di casa, ogni giorno, depositare nei cassonetti dell’immondizia anche tre sacchetti colmi. Il contenuto? Soprattutto imballaggi di prodotti alimentari, scarti di cucina, tovagliolini e fazzoletti di carta.

Qualsiasi  campagna contro la produzione, l’accumulo e lo smaltimento dei rifiuti (che hanno un costo economico e sociale, ma anche psicologico sempre più insostenibile) non può che partire dalla nostra realtà concreta: e cosa vi è di più normale e quotidiano che acquistare prodotti alimentari, cucinarli e nutrirsene?

Cominciamo, dunque, le nostre riflessioni a partire dalla spesa: non è facile gestire la dispensa e il frigorifero, soprattutto oggi, nell’abbondanza che la società dei consumi ci propone, ma anche nella carenza di tempo che ci caratterizza. Sono sempre meno le persone che hanno l’opportunità di fare la spesa quotidianamente: i più sono costretti a fare spese settimanalmente, di fretta, con il rischio di comprare troppi alimenti, non comprare tutti gli ingredienti necessari per la preparazione di un dato piatto, acquistare prodotti non compatibili tra loro e di difficile utilizzo successivo…

Per evitare questa situazione, prima di fare la spesa vi consiglio:

aprire il frigorifero e verificare quali ingredienti ci sono, cucinati o da cucinare, le relative scadenze e le priorità di utilizzo;

verificare cosa c’è e cosa manca in dispensa, compresi i prodotti a lunga scadenza;

stabilire in linea di massima quali prodotti si possono realizzare con gli ingredienti presenti in dispensa e nel frigo, per poterli utilizzare evitando di acquistare un eccesso di alimenti (con il rischio di doverne poi buttare gran parte);

pensare a quanti pasti dovranno essere cucinati fino alla prossima spesa, per stabilire le quantità da acquistare.

E’importante, tuttavia, avere anche l’elasticità mentale di cambiare all’ultimo momento il menù o la ricetta che avevamo in mente in relazione a ciò che il mercato ci offre, anche se non corrisponde ai nostri progetti iniziali. Se le zucchine sono troppo care, meglio acquistare un’altra verdura che quel giorno abbonda ed è a buon prezzo; se i porcini freschi da trifolare quel giorno non si trovano, inutile volerli sostituire con gli champignons coltivati che non sanno di nulla; se le acciughe che vogliamo marinare crude sono mollicce ed hanno un colore opaco, è sicuramente il caso di cambiare piatto!

Il frigorifero, in particolare, va seguito con occhio attento ogni giorno, mentre si prendono e si ripongono gli alimenti, per visualizzare se il pasto successivo sarà necessario acquistare qualcosa o meno. In questo modo, anche se si esce dal lavoro quando tutti i negozi sono chiusi, ci si potrà sempre sedere a tavola e mangiare in modo dignitoso.

 
 
 

Facciamo teatro?

Post n°25 pubblicato il 18 Aprile 2009 da nihilobstat58
Foto di nihilobstat58

Negli anni ho maturato, attraverso l’esperienza personale e il confronto (e subito penso a Schulberg e all'amico Orioli), un assunto di base per il mio lavoro teatrale: ciascuno di noi porta dentro di sé molti Io, che esistono contemporaneamente e formano un unico Sé. Potremmo dire che, come il corpo è formato da più organi con funzioni differenziate e correlati in sistemi (ad esempio, bocca-faringe-esofago-stomaco-intestino…che interagiscono come apparato digerente), così anche la psiche è formata da un insieme di realtà autonome, ma costantemente correlate con il tutto: la psiche da sola non esiste, ma può funzionare solo nel contenitore corporeo del bambino-attore che la esprime.

Da migliaia e migliaia di anni la nostra biologia corporea non si è sostanzialmente modificata, mentre le relazioni esterne  e la cultura sono radicalmente mutate, costringendo l’uomo a recitare sempre nuovi ruoli.

Per sopravvivere, il bambino-uomo attuale deve fare i conti con le sue capacità di adattamento ai cambiamenti: per fare questo è costretto ad avvalersi di una personalità complessa. Una personalità multipla con diversi copioni da recitare a secondo delle occasioni. Queste parti spingono l’uomo a vivere esperienze separate a seconda delle occasioni, esperienze che, riunite insieme, costituiscono la propria memoria autobiografica.

Quando ci soffermiamo ad osservare le foto del nostro passato, ci rendiamo facilmente conto dei cambiamenti della maschera facciale. Se proviamo a mettere un titolo per ogni foto, scopriamo facilmente la nostra personalità poliedrica: il bambino, l’identità di sesso opposto, il duro, l’intellettuale, il bullo, il sognatore, l’opportunista e tanti altri ego ancora… Non esiste un’identità stabile nel tempo, ma solo l’idea di un Sé attuale che viene percepito sulla base del ricordo dei Sé precedenti. Dissociazione e ri-associazione sono alla base dell’identità personale.

In questo senso, recitare la parte di un personaggio diverso, volutamente lontano dal nostro quotidiano, aiuta a migliorare la propria vita: la persona che vive una nuova creazione, rinasce come personaggio in un mutato ruolo (Kelly). Se l’identità dell’Io si forma attraverso i processi d’identificazione con gli altri (Freud), allora l’identità del futuro adulto si può pensare che in gran parte sia la somma dei ruoli, di tutti i ruoli che ha giocato dall’infanzia, all’adolescenza, alla maturità: sarebbe come dire che l’adulto recita una parte che è una sorta di sintesi dei personaggi che è stato nel passato.

Come può allora l’individuo di oggi vivere la propria identità come un tutt’uno che lo esprime?

Occorre che dia la possibilità ai suoi personaggi interiori di incarnarsi nel suo corpo ed agire: questo avviene attraverso un processo legato alla spontaneità, al gioco, all’improvvisazione.

Nel mondo moderno è sempre più richiesto dalle circostanze un Io flessibile, che possa adattarsi rapidamente a sempre nuove circostanze: ci è richiesto un alto grado di creatività e nello stesso tempo una difficile coerenza. Ora, questa coerenza abbiamo visto che non può essere ricercata nell’insieme della personalità individuale, dato che l’impressione di costanza nei tratti della personalità è pura illusione. La coerenza va ricercata, invece, in ogni frammento di personalità riferita alle relazioni con le persone e le situazioni: abbiamo la possibilità di essere centomila personaggi e dilatare le nostre esperienze creativamente, espandendo il nostro Io oltre i confini limitati di un solo personaggio (Pirandello). Il nuovo personaggio che interpreto, allora, manifesta una nuova parte della mia vera natura.

 

 

Noi sappiamo che nei primi anni della sua vita il bambino comunica con tutto il corpo: ride, piange, pesta i piedi, fa smorfie facciali, salta di gioia…Man mano che cresce, la cosiddetta educazione abitua il bambino a mettere da parte la familiarità col suo corpo, le possibilità espressive e comunicative, per lasciare spazio quasi esclusivamente alla razionalità.

Ogni autentico laboratorio teatrale si prefigge di mantenere gli attori in contatto con il proprio corpo, attraverso il gioco simbolico e di simulazione.

 
 
 

Vi presento un'amica...

Post n°24 pubblicato il 05 Aprile 2009 da nihilobstat58
Foto di nihilobstat58

Cerfoglio (Anthriscus cerefolium)

Nell’antichità questa pianta erbacea perenne era molto più apprezzata rispetto ad oggi. Il suo delicato aroma ricorda quello dell’anice e del prezzemolo. Proveniente dalle regioni del Caucaso, cresce anche nella varietà selvatica e appartiene alla famiglia delle Umbrelliferae, come prezzemolo, aneto e carota. Ricco di vitamine e minerali, contiene solo il 3% di oli essenziali. Ha proprietà

Ø      depurativa: agisce sul fegato e lo tonifica;

Ø      diuretica: coadiuva la funzionalità renale;

Ø      digestiva: stimola la produzione di succhi gastrici e favorisce il metabolismo;

Ø      emolliente: è utile per curare contusioni, punture d’insetti, occhi infiammati dal sole e dal vento, blefariti, pelle grassa.

Il decotto è anche utilizzato per lavare le parti arrossate dei neonati.

Come il prezzemolo ostacola la produzione di latte.

Gli antichi ritenevano che rinvigorisse i corpi spossati dal coito e rendesse più arzilli i vecchi durante l’accoppiamento; la medicina popolare ne utilizza le foglie per preparare una tisana depurativa, indicata per cure ricostituenti in primavera o in autunno.

In cucina è utilizzato dovunque possa essere usato il prezzemolo, anche insieme, tenendo presente che ha sapore più delicato, che ricorda l’Anice. E’indicato crudo nelle insalate o come ingrediente di salse a base di panna, con le uova e nell’omelette, nelle zuppe, con il pesce affumicato, il pollo e le carote. Le foglioline devono essere utilizzate in tempi brevi dalla raccolta e non vanno essiccate, perché perdono il caratteristico aroma: possono, invece, essere conservate in frigo o essere congelate. Non deve essere cotto a lungo, ma utilizzato a crudo o aggiunto a fine cottura. In Baviera è un ingrediente della minestra del Giovedì Santo, come buon auspicio di salute e benessere per l’anno successivo. Evitate di raccogliere il Cerfoglio in natura, perché si confonde facilmente con piante simili, ma tossiche, come la cicuta aglina o il cerfoglio peloso.

La ricetta: Omelette alle erbe fini

Ingredienti: 6 uova, 2 cucchiai di panna, Basilico, Cerfoglio, Maggiorana, Prezzemolo, Timo, Salvia, 2 cucchiai di formaggio grattugiato (tipo groviera), 39 g di parmigiano grattugiato, 30 g di burro, sale.

Esecuzione: sbattete le uova con la panna e salate; unite cerfoglio, maggiorana e timo tritati, il parmigiano e mescolate. Sciogliete il burro in una padella, versatevi il composto e cuocete: cospargete con il formaggio, basilico e prezzemolo tritati, ripiegate l’omelette su se stessa e servitela calda.

 
 
 

la donna dei sogni (che forse è già qui)

Post n°22 pubblicato il 26 Marzo 2009 da nihilobstat58
Foto di nihilobstat58

E’ una giornata fresca, illuminata da un sole complice. Guardo il mare dalla terrazza della casa in campagna, sul crinale di una collina affacciata sulla pianura mollemente distesa...provocatoria.

Amo molto questo posto... Ti piacerebbe essere qui.

La domenica fatta di confusione e code stradali e ristoranti affollati qui è lontana.

Guardo il mondo dall’alto, con occhio distaccato e sereno.

A volte ho bisogno di questo sguardo e di questa quiete anche sulla mia vita, sempre intensa, frenetica, faticosa. Mi lancio a capofitto in tutte le situazioni, senza risparmiarmi.

Io mi dò sempre tutto, senza preoccuparmi delle conseguenze. Come ho fatto con te.

Soprattutto con te.

Respiro l’aria profumata di mare. Vorrei che tu ora fossi con me.

Che senso hanno le cose se la persona che ami non è con te a condividerle?

Tu sei lontana, eppure non mi sento solo. Conosco la qualità del nostro rapporto.

Volgo lo sguardo sulla casa: i muri bianchi come la tua pelle, le imposte rosse come le tue labbra e il tuo sesso. Rosso e bianco, i tuoi colori.

E tutt’intorno il verde della vegetazione: come la mia giovane età spirituale, come i colori che prediligo, come la speranza.

Una casa per noi. Un ambiente amico che ci accolga. Come gli alberghi che abbiamo frequentato in questi mesi, ma tutto nostro. Non ho fretta, ma ci penso. Anche i lupi hanno bisogno di una tana.

Rifletto. Spesso la gente non vive più la propria umanità, non è impegnata con se stessa seriamente.

Non è il nostro caso. Il nostro io è un avvenimento che ha come propria caratteristica il cuore: un desiderio incontenibile di felicità e di compimento.

Il cuore è il criterio fondamentale con cui affrontare le cose, è il criterio ultimo per scoprire la verità dell’uomo, per identificare il vero. Un criterio oggettivo e infallibile.

Guardiamoci negli occhi, amore mio. Corrispondiamo veramente l’uno all’altro?

Senza pregiudizi e schemi, senza aspettative e proiezioni, senza bisogni…Ti corrispondo o no? Sono in grado di compiere questo desiderio inesauribile del tuo cuore?

E tu mi corrispondi o no?

Solo quando lo verifichiamo nell’esperienza, ci rendiamo conto che c’è un criterio non manipolabile da noi, che ci fa capire se c’è la corrispondenza tra il nostro desiderio e la realtà concreta che abbiamo incontrato. Come quando proviamo una scarpa…

Io so con certezza che tu mi corrispondi. Senza dubbi. Per questo non ho paura di nulla. E magari ti sembro un po’ pazzo…Ho questa certezza, me lo dice il cuore.

Tu mi corrispondi perfettamente.

E dove cercheremo la bellezza, se non ci è essa stessa sentiero e guida?

La bellezza che noi cerchiamo non è un bisogno, ma un’estasi.

Non è una mano vuota protesa, ma un cuore bruciante e un’anima incantata.

La bellezza è la vita, quando la vita disvela il suo volto sacro. E tra noi tutto è sacro.

 

Il buio cala lentamente ad avvolgere la giornata. Nel cielo brilla una falce di luna.

La vita e la morte sono una cosa sola, come il fiume e il mare. Come un solo respiro siamo noi.

Dammi la tua mano per danzare insieme, nudi nel vento. Cantando in silenzio. Confidando nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell’eternità. Ti amo, mio sogno...

 
 
 

vis medicatrix naturae

Post n°21 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da nihilobstat58
Foto di nihilobstat58

La primavera è il momento migliore per iniziare a depurarci dalle tossine che ristagnano all’interno del nostro corpo e della nostra mente: la natura che riprende con evidenza il suo ciclo vitale, dopo il letargo invernale, accompagna questo cammino di ri-nascita sia su un piano simbolico (che nutre la mente), sia sul piano materiale, offrendoci quegli alimenti che agiscono specificamente in tale direzione. Le erbe selvatiche, raccolte in terreni che non abbiano subito trattamenti chimici e al riparo da contaminanti (acque inquinate, scarico di sostanze nocive, fumi di combustione…) presentano caratteristiche biologiche e nutrizionali superiori a qualsiasi altro vegetale coltivato e reperibile sul mercato. Una passeggiata naturalistica offre l’occasione per interrompere lo stato di tensione mentale quotidiano (la confusione, le preoccupazioni famigliari, i ritmi di vita frenetici, i problemi lavorativi…) ed immergersi in una dimensione primitiva più congeniale alla nostra salute: il silenzio, i colori della natura, l’aria pulita da respirare a pieni polmoni, la fatica del camminare, l’attenzione a ciò che ci circonda. E’importante trovare questo tempo per noi stessi e non lasciarci disumanizzare dalla corsa al denaro, dalle invidie e dagli orgogli che non hanno mai ragione d’esistere, dal momento che prima o poi tutti ci ritroviamo su un letto di dolore, soli davanti alla paura, che non sapremo affrontare se avremo vissuto di formalismi e alienati (ossia non centrati sull’essere, ma determinati dal fare e dall’avere). Possiamo fare molto per la nostra salute ed è importante farlo hic et nunc, qui ed ora.

Se l’alimentazione è fondamentale per la salute, non dimentichiamo che molti altri fattori concorrono a realizzarla:

Ø      una masticazione lenta e attenta, dedicando tempo e consapevolezza al nostro pasto;

Ø      il rispetto di intervalli di almeno due ore tra un pasto e l’altro;

Ø      il bere almeno un litro d’acqua  nel corso della giornata, a stomaco vuoto, per idratare l’organismo ed aiutare i reni e l’intestino nello svolgimento delle loro funzioni;

Ø      il camminare di buon passo per un’ora almeno tre giorni la settimana;

Ø      la respirazione profonda, essenziale per una condizione di vitalità;

Ø      il rilassamento nel corso della giornata, accompagnato da qualche esercizio di mobilità articolare e di allungamento muscolare.

Accanto al potere risanante offertoci dal rispetto delle leggi di natura, importantissima per la salute è la gioia di vivere, fatta di tante piccole cose quotidiane: pazienza, fiducia, tolleranza, amore per il prossimo e per la natura…dipende solo da noi essere sereni ed affrontare con calma la nostra realtà nel modo più costruttivo!

Vale la pena rivedere le nostre idee, se ci accorgiamo di sottolineare continuamente i lati negativi della nostra vita, coltivando risentimenti, rancori, dispiaceri, polemiche, ostilità…E’ importante che coltiviamo, invece, pensieri positivi, amore cosmico, i nostri talenti personali, la qualità dei nostri rapporti familiari e di amicizia, lo stupore continuo di fronte alla realtà e la riconoscenza per il dono che ci è stato fatto, per l’essere piuttosto che non-essere. E’primavera, svegliatevi…!

 
 
 
Successivi »
 

DEDICATO A TE...

 

-

...i tuoi messaggi, ormai, iniziano sempre con la parola "tesoro"... 

ed ogni volta che ti leggo, ho un tuffo al cuore...

dolcezza...passione...complicità...

sintonia...gratitudine...

desiderio...sono solo alcune delle emozioni che si accavallano in me...mentre tento, invano, di razionalizzare la nostra lontananza fisica...mentre ogni mia cellula, invece, freme e reclama il tuo corpo aderente al mio, la mia carne affondata nella tua...le nostre anime avvinte l'una all'altra...

sì, è vero, sono giornate molto dense e impegnative per me...eppure non posso pensare di non incontrarti, mia amata...

riuscirai a trovare tempo per noi...? Fammi sapere...

Intanto, ti bacio...profondamente...come sai...  

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: nihilobstat58
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FO
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ailata76chiaramentetuSilviaOzzypanpanpiEvaLaMelaEilSerpentedafneoo1the_blacklovesoleluna900GINA_bypsicologiaforensechanelkuymensmalusAfroditeHaUnaPistolanihilobstat58giandoge
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

A TE

-

stringiti a me, indomita guerriera...

la notte è fredda e la pioggia non concede tregua...

ma qui, accanto al fuoco, in questa grotta, con me...tu puoi essere donna, senza timore...

non hai bisogno della tua corazza risplendente, temprata da tante battaglie...e puoi lasciare che le lacrime scorrano sulle tue guance...

abbiamo viaggiato a lungo...facendo la nostra parte con dignità e fermezza...ora ci meritiamo questa notte insieme...vivendo con libertà questa passione...

sono con te, nel profondo...

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963