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Post n°19 pubblicato il 21 Aprile 2012 da inmusicaweb
Le tre copertine seguono uno stile e una tematica simile con Eddie (in una versione lobotomizzata come fu per lo splendido "Piece of mind") che tiene in mano la nostra Terra ... l'espressione non promette nulla di buono, così come il taglio dato alle diverse scene (specie la terza in basso) rende la copertina aggressiva e minacciosa. L'uso poi della pittura e della computergrafica unisce gli ultimi episodi copertinistici della band inglese riunendo la computer-cover di "Dance of Death" (2003) che presentava un artwork realizzato in grafica 3D e ispirato quasi certamente al film "Eyes wide shut" di Stanley Kubrik)e la copertina di "A metter of life and death" (2006) che ha segnato il ritorno al più classico stile pittorico della band anche se con un Eddie non protagonista principale e un'atmosfera vicina alla neo-fumettistica americana. Autori delle illustrazioni per questo cd singolo sono Tim Bradstreet e Grant Goleash che regalano una versione di Eddie finalmente corrispondente in maniera più decisa al più classico Derek Riggs, un ritorno atteso e ben accolto dai fan che hanno sempre reputato (e lo faranno ancora a lungo) il caro Edward come un membro fisso e inamovibile della rock band inglese ... un marchio di fabbrica che alla pari delle doti vocali di Bruce Dickinson o degli assoli di Dave Murray rende i Maiden una delle band più amate nel mondo! © Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso - |
Post n°18 pubblicato il 15 Aprile 2012 da inmusicaweb
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Post n°17 pubblicato il 10 Aprile 2012 da inmusicaweb
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Post n°16 pubblicato il 30 Marzo 2012 da inmusicaweb
La grande diffusione poi dell’informatica ha reso il computer uno dei mezzi più sfruttati per la diffusione e la promozione di un disco o di una band! In internet infatti ogni gruppo ha un suo sito web e vista la facile accessibilità a questi servizi, anche un gruppo emergente o un semplice amatore può (aprendo un suo sito) promuoversi attraverso internet e ottenere una discreta visibilità: prova ne sono le tantissime web-zine disseminate nella rete, giornali di musica non acquistabili nelle edicole ma consultabili nel web che hanno la possibilità (a differenza dei loro colleghi cartacei) di proporre ogni mese le novità discografiche e permettere a un utente di leggere ogni qual volta vuole un vecchio numero o un vecchio articolo (da sottolineare inoltre, come queste web-zine siano consultabili gratuitamente). Molto recente è anche la nascita delle web-radio, vere stazioni radiofoniche che non comportano costi per una eventuale attivazione e che sfruttano le linee dell’etere per trasmettere i propri programmi. Anche questo servizio è di facile attivazione e sottolinea la possibilità (con internet) di poter fare/promuovere/trasmettere musica in maniera indipendente ... insomma la web-radio rappresenta una sorta di radio libera del nuovo millennio. Il rapporto di internet con la musica è poi divenuto più saldo con la nascita di programmi peer to peer (p2p) come Napster, WinMX o E-mule. Questi programmi di scambio dati tra utenti di tutto il mondo, hanno prodotto due esiti molto diversi. Se infatti da un lato lo scambio e la diffusione di musica a livello mondiale ha prodotto una maggiore promozione e conoscenza delle diverse realtà musicali, dall’altro lato ha aumentato la diffusione della pirateria informatica, in quanto questi programmi permettono agli utenti di poter offrire e ricevere un intero disco evitandone quindi l’acquisto. I programmi p2p sono indicati come i maggiori responsabili della crisi discografica riscontrata negli ultimi tempi, crisi che ha prodotto un aumento considerevole del costo dei CD. © Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso - |
Post n°15 pubblicato il 27 Marzo 2012 da inmusicaweb
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Post n°14 pubblicato il 22 Marzo 2012 da inmusicaweb
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Post n°12 pubblicato il 13 Marzo 2012 da inmusicaweb
La particolarità del libretto di “Lateralus” è che la copertina di Alex Grey non è stampata sulla prima pagina, in quanto è prodotta dalla sovrapposizione delle diverse pagine trasparenti del booklet, ognuna delle quali porta stampata una diversa immegine che sovrapposta alle altre genera (a libretto chiuso e osservato dalla copertina) l’immagine definitiva. La cover si sviluppa non sulla sola prima pagina ma coinvolge l’intero booklet rivoluzionando l’idea stessa di “copertina”. A destra vediamo proprio la copertina integrale formata dalle sovrapposizioni delle varie pagine, mentre in basso abbiamo due pagine interne del booklet che oltre a mostrarne la base trasparente, spiegano bene anche la composizione di due delle immagini interne che compongono la copertina definitiva. Il gioco di trasparenze si ripete anche sul retro della confezione (a destra), dove assistiamo a un’altra ipnosi cromatica virata in azzurro e che decora interamente sia la facciata che l’interno del retro cover (protetto dal piano che ospita il CD); anche in questo caso la base in plastica è trasparente. Sul brano “Lateralus” dobbiamo aprire una parentesi in proposito dei riferimenti tra disco e cover: sulla copertina è disegnata una spirale logaritmica legata alla sequenza dei numeri di Fibonacci, basata sulla serie matematica scoperta da quest'ultimo nel 1202 d.c. in cui ogni numero dopo il secondo è la somma dei due numeri precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21… le strofe del brano "Lateralus" sono sillabate in modo da ottenere esattamente la serie di Fibonacci: “Black (1) then (1) white are(2) all I see (3) in my infancy (5) red and yellow then came to be (8)” e così via… insomma un lavoro curatissimo e fantasioso, che rende questo disco memorabile sia per la componente sonora di eccelsa qualità che sia per quella grafica e visiva, una copertina davvero splendida e intrisa di significati che porta l’artwork in questione, al grande livello delle gimmick cover da LP degli anni 70. Una vera opera d’arte che appare quantomeno rara, visto che difficilmente le etichette discografiche sono disposte a investire in una copertina così elaborata. Con “Lateralus” assistiamo a uno dei migliori lavori creativi legati alla discografia, un capolavoro assoluto di creatività. © Articolo di Andrea Buongiorno - è vietata la riproduzione senza consenso - |
Post n°11 pubblicato il 08 Marzo 2012 da inmusicaweb
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Inviato da: LouisVuittonLouis
il 03/04/2012 alle 06:33