Creato da cat.priest il 12/12/2008
le avventure di un prete salesiano (Manfredini-Este)
 

 

Un Gatto per le vie del mondo (Ed. CFP Grafica Manfredini - 2003)

Post n°1 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da cat.priest

Sollecitato da mio nipote A., da confratelli e amici a scrivere la storia della mia vita, ho deciso di accontentarli anche perchè, avendo potuto girare un pò il mondo, ho avuto occasione di acquisire delle esperienza curiose e divertentissime.

 
 
 

Don Massimo ad Este (1930 - pag. 5 t.c.)

Post n°2 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da cat.priest

Nell'ottobre del nuovo anno (1930,ndr) entrai nel noviziato di Este. Qui i buoni padri ci parlarono a lungo della vita religiosa ma dovevamo essere noi a decidere se abbracciare o no questo nuovo e grande impegno. Non ebbi alcuna esitazione e feci subito richiesta di far parte della Società Salesiana perchè essa ha come scopo la formazione cristiana della gioventù e lo stare con i giovani era la mia vera vocazione. Dopo il noviziato frequentammo i due anni di filosofia all'Istituto "Rebaudengo" di Torino, dove trovammo come direttore don Ambrogio Rossi una persona di profonda cultura filosofica, pieno di saggezza umana e abilissimo nel conquistare i nostri cuori.
Tra il primo e il secondo anno di filosofia avemmo la possibilità di trascorrere le vacanze a Valtournanche, in Val d'Aosta, ai piedi del Cervino, dove potemmo riacquistare nuove energie per affrontare il secondo anno che passò via come un lampo.

 
 
 

Don Massimo e la Littorina (1931 - pag. 8 t.c.)

Post n°3 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da cat.priest

Verso la fine dell'anno scolastico due settmane prima di rientrare in Ispettoria per le vacanze estive procurai a mia madre un grande dolore con una lettera che le annunciava il mio arrivo in famiglia. Invece di essere contenta del mio prossimo arrivo lei si precipitò dal parroco tutta disperata.
<<Luigia, perchè sei così agitata? Ti è successo qualche disgrazia?>> le chiese il parroco. 
<<Sì signor parroco, la più grande che pssa capitare ad una madre>>.
<<Tuo figlio Massimo ha avuto un incidente?>>
<<Peggio, Reverendo>>
<<E' morto?>>
<<Peggio!>>
<<Come è possibile peggio? Ti vuoi spiegare?>>
<<Non fosse mai andato a studiare in quel maledetto paese, la Germania. Là si è innamorato di una ragazza che gli ha fatto perdere la testa e la vocazione ed ora ha il coraggio di portarmela in casa. Dove la metterò a dormire? Anche mio marito è tornato dalla Francia e in casa non c'è più posto!>>
<<Fammi vedere questa lettera>>.
<<Ecco, Massimo arriverà alle cinque della sera con lei... si chiama Littorina, che razza di nome! Legga, legga!>>
Il parroco scorse velocemente la lettera e non sapeva se ridere o se piangere.
<<Mia cara Luigia, tu hai capito male. La Littorina non è una ragazza...>>
<<No?>> fece con un sorriso perplesso mia madre.
<<Ma no! E' il nome del nuovo trenino con cui arriva tuo figlio. MI sembrava strano che Massimo facesse una cosa del genere... ah... benedetta donna! Su, mettiti il cuore in pace e a proposito il giorno del suo arrivo voglio esserci anch'io.
Tu intanto non far parola con nessuno di questa storia per non suscitare un vesapio di dicerie a non finire. Va a casa e mettiti il cuore in pace>>.
Quando in seguito il parroco mi narrò questo episodio ci facemmo una sonora risata.

 
 
 

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Humor di don Massimo "Elettricista"

In una classe di quinta elementare la maestra interroga uno scolaro.
- Che mestiere da tuo padre?
- Il muratore.
- E tua madre?
- L'elettricista.
- L'elettricista?
- Sì signora maestra; la mamma ha dato alla luce due miei fratellini.

 

Humor di don Massimo "Il cane"

"Hai trovato il tuo cane?"
"Non ancora"
"Perchè non metti un avviso nel giornale?"
"Tanto a me che serve? Il mio cane non sa leggere".

 

Humor di don Massimo "Napoleone"

Napoleone, parlando con Antonio Canova, si lasciò sfuggire di bocca che gliitaliani erano tutti canaglie.
- Tutti no, ma bonaparte sì,
rispose il celebre scultore.

 

PERIPEZIE DI DON MASSIMO GATTO (1913/2003)

Questo blog è realizzato riportando episodi della vita e barzellette contenute nel testo "Un Gatto per le vie del mondo", per far conoscere al mondo un prete atipico che "ha saputo coniugare nel tempo e in un modo assolutamente originale libertà e fede" (Insegnante P.B.).
Per mancanza di spazio, si omettono la quasi totalità dei testi... Perciò, per l'approfondimento, si rimanda alla lettura del divertente manualetto.
Il libro scritto da don Massimo può essere richiesto inviando una e-mail all'indirizzo di posta
unione.manfredini@libero.it

 

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Humor di don Massimo "Il parroco di campagna"

Un parroco di campagna eredita da una vedova ricca una grande tenuta. Lui la vende subito dopo per un miliardo, ma non osando mettere il ricavato in banca, per paura che qualche impiegato faccia la spia, lo nasconde per maggior sicurezza dentro il tabernacolo. Ogni mattina vede che è tutto in regola e ringrazia il buon Dio come un bravo custode. La mattina del giorno di Pasqua trova il tabernacolo completamente aperto e al posto delle banconote trova un biglietto, dove è scritto: "il Signore è risorto, non è più qui".
 

Humor di don Massimo "Un discorso di P"

Un discorso di "P".
Pietro Paolo Pinto, pittore peritissimo pinse per pochi Paoli parecchie pitture per Papa Paolo Primo. Pentitosi poi per poco prezzo presentatogli, partì per Pisa, propria patria. Passando per Piombino, pugnalato perì. Posteri!, pregate pel povero Pietro Paolo Pinto, pittore peritissimo.

 

Humor di don Massimo "Pasquale Baylon"

Pasquale Baylon aveva ricevuto l'ordine dal suo superiore di non far più miracoli.
Un giorno per strada vede un muratore cadere dal quarto piano.
Lo ferma per aria dicendo:
"Aspetta un momento che vado a chiedere il permesso del mio superiore".

 

Humor di don Massimo "La talpa"

Un insegnante dice ai suoi scolari:
"La talpa mangia ogni giorno una quantità di cibo pari al proprio peso.
Il più intelligente dei ragazzi alza la mano:
"Ma, professore, come fa la talpa a sapere quanto pesa?"
 
 
 

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