ridere.. grazie!

Post n°287 pubblicato il 09 Marzo 2006 da genereleangolano

Il sesso è come la matematica. Aggiungi il letto, sottrai i vestiti,
dividi le gambe e prega di non moltiplicare!

perchè l'osso sacro si chiama sacro?
perchè assiste alla messa in culo!!!!

Un cinese arriva in Italia e chiede a una persona:
-Scusi, qui Emilialomagna?
-No, però se va più avanti c'è Veronica che lo ingoia.

Gli uragani hanno nomi di donne perchè quando arrivano sono caldi e umidi e quando se ne vanno ti hanno portato via la casa e l'auto.

 
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SCONVOLTS TOLENTINO

Post n°286 pubblicato il 09 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

STORIA

La prima forma di tifo organizzato a Tolentino risale agli anni 70 con il gruppo C.U.C. (Commando Ultra' Cremisi ) che seguirà le sorti del TOLE sino ai primi anni 80. Al loro scioglimento per tutta la prima parte del decennio si susseguirono svariati gruppi poco coordinati tra di loro tra i quali ricordiamo i FEDELISSIMI, la CRIMSON ARMY ed i FIGHTERS.Gruppi che vivacchiavano appunto senza darsi una vera e propria forma di affiatamento a parte l'attaccamento comune ai colori CREMISI.

Nascono così nel 1988 gli SCONVOLTS (la scelta del nome è stata facile,dato che si riconoscevano tutti in questa "dicitura") per mano di ragazzi che seguono ancora assiduamente i cremisi ma che per ricambio generazionale hanno dovuto abbandonare la guida della gradinata. Negli SCONVOLTS,oltre ai fondatori, confluirono gran parte degli appartenenti ai suddetti gruppi.

Noi Sconvolts siamo attualmente attivi e siamo al timone della gradinata con l'intento di sostenere ovunque e comunque i cremisi e creare seguito grazie a nuove leve che hanno sicuramente bisogno di una guida in questo mondo ultras.

Il nostro modo di tifare è all'italiana,un tifo fatto di fumogeni,torce,tamburi,bandiere,cori e chi più ne ha più ne metta.

Passano gli anni,cambiano le persone ma il gruppo resta,segno che qualcosa di buono ed importante è stato creato.

 

POLITICA

Non siamo assolutamente schierati politicamente e non ci interessa prendere posizioni che riguardano la politica.Siamo contrari ad ogni tipo di simbolo politico allo stadio perchè spesso e volentieri servono solo per pubblicizzare delle personali idee politiche o peggio ancora vengono esposti solo per un fatto di moda.Crediamo inoltre che la politica sia un elemento di divisione piuttosto che di aggregazione,il nostro interesse è tifare per i cremisi.

la nostra politica è l'U.S. Tolentino,il nostro colore è il cremisi.

 

FORZE DELL'ORDINE

Come in tutte le realtà (piccole o grandi che siano) non corre buon sangue tra noi e le forze dell'ordine (in special modo locali),

chiudendo a priori ogni tentativo di minimo dialogo.Tutto ciò è stato pagato negli ultimi anni con diffide mirate a quasi tutto il direttivo.

La voglia di continuare ad andare avanti,l'amore per la nostra squadra,e l'aiuto dei diffidati hanno reso possibile reggere il colpo e nel bene e nel male siamo riusciti ad uscire a testa alta da difficili situazioni.E' sicuro che non ci faremo mai sottomettere da questi signori che credono di poterci far scomparire con le loro leggi speciali.

Solidali con gli ultras diffidati di tutta Italia, a voi i soldi a noi la repressione.

 

GEMELLAGGI E RIVALITA'

La nostra unica unione è con l' ARMATA ULTRA' OSIMO.

Questo è un rapporto che dura da anni e che non si è mai affievolito con il passare del tempo, anzi,ogni anno cresce sempre di più grazie a frequenti visite e alla grande stima reciproca.

E sarà sempre così OSIMO & TOLENTI' !

Le nostre piu' accese rivalita' invece sono con i Maceratesi ed i Fermani.Da qualche anno a questa parte si sono venuti a complicare i rapporti con i Folignati.Non corre buon sangue nemmeno con i RdN di Senigallia e con gli Jesini.

noi rispettiamo tutti,ma se questo rispetto non viene contraccambiato sicuramente non ci tiriamo indietro.

Siamo fermamente convinti che il RISPETTO GENERA RISPETTO

 
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AMSTERDAM ARENA 20-05-98

Post n°285 pubblicato il 07 Marzo 2006 da genereleangolano

certo che di anni ne son passati ma nella mia mente ancora li come fosse ieri ora mai son ben 8 gli anni era il 20 maggio 1998 la finale della coppa campioni ( ame piace chiamarla cosi) si disputava all'amsterdam arena fra real madrid e la juventus e io c'ero ma il bello che se pur l'ho vista perdere 1-0 mijatovic ..  quella di amsterman mi e' rimasta nel cuore..molto di piu' anche se indimenticabile per le emozioni ..di quella di roma!
era lunedi 18 maggio  ed erano le sette di sera..io vivevo a milano purtroppo..e mentre aspettavo lo squillo per scendere mi gurdai allo specchio e dissi per la prima volta ..si questa sara l'ultima..ecco il citofono squilla e io prendo la valigia e ecco sono pronto  via scirpa viking maglitta di del piero con tanto di autografo e gasato come un ragazzino abbraccio i miei amici che son venuti  a prendermi ecco si parte..la pattuglia e' composta da luigi al volante..ex compagno di classe e soprattutto amico ..orecchie a sventola ma cuore d'oro..diego il ricciolo cozzi mitico ma veramente fiurioso..e elia grande amico..loro mi son passati a prendere sono partiti da bobbio piacenza e via partiamo per amsterdam viggiamo tutta la notte si chiacchera di tutto luigi e' un mago del volante..fa l'atista io davanti lo assisto..piu che altro gli rompo il cazzo e gli altri tre verso la mezzanotte si addormentano luigi mi dice di sentirsela vuol fare una tirata unica amsterdam e' lontana ma se lui vuole..bene sono le 7 di mattina e noi siamo arrivati ..i tre si svegliano e la stupenda alba olandese li saluta ..mulini a vento fantastici sembra una fiaba..


IO COMANDO LA DILIGENZA PERCHE' COME AL SOLITO NON TACCIO E QUESTA VOLTA INDOVINO SIAQMOA CIRCA 20 KM DA AMSTERDAM  il mio fiuto mi dice di fermarsi li c'e' un paesello dal nome strano ora mi sfugge..be ci si ferma cerchiamo un posto che ci possa ospitare fino a venrdi notte sabato comunque andra si tornera' a casa..la ad amsterdam c'erano gia in 2 che hanno viaggiato con l'aereo che ci aspettavano noili chiamiamo e spighiamo loro dove siamo i letti devono essere 7 ma il culo ci assiste troviamo un posticino che giuro prima o poi ci vado con la fimiglia tipo un agriturismo ma da sballo casette in legno ma sono solo 5 i posti letti 2 si devono accontentare della rolotte  indovinate un po..bene stanchi mangiamo e alle 9-30 siam tutti  dormire ..nel frattempo sono arrivati pure federicoe giova..manco il tempo per addormentarsi che sento il verso dellla mucca vicino all'orecchio mi affaccio alla finestrella della rulotte ..si uno dei 2 sono io che dorme li l'altro e elia.. e li a un metro almeno 30 mucche che spettacolo 1000km per dormire fra le mucche ma che mi importa ..allora visto che non possiamo dormire noi due nessuno dormira'..bussimo ma non rispondono ..ma uhn errore lo hanno fatto..si son dimenticati di chiudere la porta..noi entriamo e via gavettoni ..quante botte che ho preso..bene si parte amsterdam arriviamo!!!

l'arrivo a amsterdam e io c'ero gia stato e' sempre fantastico citta' da sballo ma non per le droghe libere o per le puttana d'appartamento..anche per quello..ma per l'aria di liberta che si respira..subito andiamo a mangiare in un pub poi via coki scopp..spero si scriva cosi..bello come sempre ..se gira si rigira e via rullata di taburi si parte ..lo sballo e servito la citta e addoddata a festa piu' bella che mai..sono le 5 di pomeriggio circa camminando per la citta' incrovciamo un gruppo di madrileni ..abbracci e saluti e via tutti nel primo pubb paghiamo noi pagano loro beno arrivano le 8 che manco ci reggiamo in piedi..ma decidiamo visto che la sera dopo ci sara la finale andiamo al nostro residence e fermiamoci carichiamo le batterie e dai..questi erano i progetti ma.. si arrivati al paesello splendido fra mulini  avento e natura sulle rive del mare ..pieno di insenature una piccola venezia ..ci facciamo la doccia e alle 9 circa tutti acenare il padrone parla italiano ..bene meglio anche se noi con l'inglese c'e la caviamo..mangiamo come fdei maiali e alle 10-30 andiamo a fare un giretto ..grande errore..entriamo in un pub e pieno di fighe da sballo ci accomodiamo abbbiamo le scirpe a l collo ..dopo poco veniamo avvicinati da ragazzi del posto vedono che siam italiani e manco fossero arrivati dei messia..ci trattano come re' offrtono da bere si chaiacchera la cosa piu bella immezzo a uno di loro c'e un ragazzo ultras del piacenza incredibile la squadra della nostra citta ha un ultras con tanto di scirpa che si precipita a casa e prendere per sfoggiare..forse e' uno dei pochi..ma vero appassionato ci racconta che eraq presente a diverse partite importanti gia dalla serie b e non sa spigarci come mai proprioil piacenza..ma veramente ci emozioniamo..mai avremmo pensato di conoscere un tipo simile..beviamo ma mai paghiamo molte sono anche le ragazze e veramente fighe ma noi siccome ci teniamo all'amicizia non osiamo nulla ..sarannoloro ad opsare ma queste son cose che ci teniamo per noi...niete e dire che volevamo riposare..la serata si conclude con il padrone del pub che ci caccia con le buone e ci invita oper giovedi ci sara una festa e noi siamo invitati bellissimo...ore 3 del mattino tutti in camera chi a dormire chi a trombare ma tutti sotto coperta...io son sposato e amo mia mogli gli altri fan bene ma la tentazione..ma meglio non tradire...mattina ore 12 sveglia raga si mangia e poi ore 14 tuttia amsterdam..alle 15 arrtivano gli altri 2 con il treno degli ultra' siamo ada attenderli e il buoato si sente gia in lontananza arriva il treno e bianconere incredibile scendono migliaia di bandiere e scirape bianconere non che ne mancassero ma amsterdam aveva bisogno un po di bianconero...ACCE gino  E barone  ABBRACCI E NENCHE IL TEMPO PER DIRE COME STATE..GINO SI VOLTA VERSO DI NOI E CI DICE..RAGAZZI SIETE GIA STATI NELLA RED ZENE DAI CAZZO APPENA SCENDI.. e lui voi siete dei gay e via ci trascina maq non con la forza e andiamo .. NON STA NELLA PELLA IL RAGAZZO VUOLE TROMABARE MA NOI LO VOGLIANMO FAR INCAZZARE E ECCO ENTRIAMO IN UN LOCALINO ..SI LO SPETTACOLO E DI QUELLI VERI LEI SI SPOGLI GRAN FIGA POI CI INVITA A SALIRE LA SALA E TUTTA PIENA DI ITALIANI..SOLITI MAIALI..MA SA BENISSIMO CHE NESSUNO HA IL CORAGGIO E ALLORA L'UNICO CHE DICE SI BE IL SUO UOMO  SALE SUL OPALCO IL SILENZIO CALA STANNO PER SCOPARE QUANDO GIMO VON IL SUO TONO E IL SUO MODO FINE DICE ..MA PORCO D..VENGO A  AMSTERDAM PER VEDERE LUI CHE LA CHIAVA DAI IO VADO ORA CI PENSO IO A METTRCELO DENTROO.E IN SALA SCOPPIA UN APPLASO VERSO GINO E RISATA GENERALE ..USCIAMO E IL CORO E' GINO VALLA UNO DI NOI UNO DINOI...GRANDE VALLA...via lui davanti cammina veloce ma non sbaglia un colpo c'era stato l'anno precedente e solo una volta ma una memoria figografica da paura...arriviamo davanti a una vetrina c'e la fila la ragazza si affaccia magino incurante passa tutti e entra e mentre cammina dice scusate ma mi sto sb..addosso..tutti lo guardano ma nessuno osa lo vedono che quello e fuori come un cammello..3 minuti e lui e' gia fuori come esce grida uno a zero valla in vantaggio..fosse sazio noi diciamo e invece e ho immagini filmate che lo dimostrano ..stiamo chiccherando quando vediamo che gino non c'e piu' ma dove cazzo e' dove cazzo..e lui si affaccia da un balcone abbraqcciato a una negretta e grida chi e' il principe ..partye il solito coro ma questa volta vienbe spontaneo anche a i passanti e si sente almeno 100 persone che urlqano gino valla facci un goal e facci un goal e facci un gol e gino valla facci un goal ..bellissimo..lui esce e scrosciano gli a pplausi e tardi la partita allae 20-30 inizia i biglietti ne abbiamo solo 6 purtroppo in tre resteranno fuori..andiamo sono le 19 l'arena e li entriamo maio che mai mi son fermato sono fuori come un cammello tanto e vero che mi accomodo vicino a due madrileni poi lo guardie se ne accorgono e mi invitano cambiare sdettore..ma non ci sarebbero stati di problemi grandi i madrileni grande mentalita'...la partita va come va ma la cosa piu bella sapete quele' alla fine si festeggia tutti insieme magari noi all'inizio con magona ma poi ..infondo  L'ORO HANNO VINTO SUL CAMPO 1-0 E NOI IN STRADA DOPPIETTA DI GINO VALLA 2-0 DUNQUE FORZA VALLA!

 
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l'uomo e uno dei suoi incubi!

Post n°284 pubblicato il 07 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

Ogni mattina iniziano a lavorare alle 7.30.
Li sento camminare sulle impalcature e se sto ancora nel letto vedo dalle fessure delle tapparelle le scarpe da lavoro e l’orlo macchiato di vernice dei loro pantaloni muoversi sui ponteggi.
‘C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico’... apro la finestra della camera da letto e scopro con piacere che stanno smontando le impalcature. Potrò ricominciare a lasciare aperte le imposte e smetterla di vivere da blindato. Mi affaccio e respiro a pieni polmoni l’aria frizzante guardando il cielo esente da nuvole grazie alla tramontana. C’è un operaio che sta lavorando proprio sotto la mia finestra, mi sente e alza lo sguardo. Sotto al caschetto giallo appare un sorriso plastico che si estende spavaldo da un orecchio all’altro: ‘Buongiuorno! Mi consenta di augurarLe una splendida giuornata.’
‘Occazzo’ – mormoro sorpreso fra me e me – L’avevo lasciato in TV ieri sera ospite da Umberto Smaila a ‘Colpo Grosso Reloaded’ e stamattina è qui fuori sulle impalcature di casa mia. Eppure ieri sera ho mangiato leggero. Ci sarà pericolo?
Vado in cucina, preparo il caffè e apro il frigo per prendere il latte. Finito. In compenso fa bella mostra di se una bottiglia da 66 cl. di birra che non pensavo di aver comprato ‘Beer Luskoni’. Oh mio Dio. Chiudo in fretta lo sportello, spengo il caffè che nel frattempo è passato, infilo al volo scarpe e tuta e mi precipito al bar per comprare il latte. Le sorprese non sono finite, l’insegna è cambiata nella notte:
La scritta ‘BAR Lusconi’ al neon blu, campeggia su Via Costanzo Cloro. Entro nel bar e il frigo del latte è desolatamente vuoto. ‘Mi scusi non c’è più latte?’ chiedo al proprietario che di spalle è intento a mettere a posto stecche di sigarette. Si gira, è ancora lui: ‘Mi consenta di offrirle il bonus SILVIOLAT. Venti litri di latte fatti da mucche frisone della tenuta di Arcore, offerti dalla Presidenza del Consiglio ai possessori di digitale terrestre Mediaset Premium con reddito non inferiore ai 100.000 euro’. ‘Ma io vorrei un semplice litro di latte della centrale, e poi non ho il digitale terrestre...’.
‘Ecco, vai a far del bene ai comunisti. Lo so che lei invita a cena i compagni della sezione e cucina per loro il neonato in crosta lattea. Ma dall’alto della mia santità la prego di assaggiare un cappuccino Premium – Adrianoooo! Ciapa su un cappuccio al bolscevico –
Il calvo barista mi serve la tazza fumante sul bancone, ma mi tremano le mani, il coccio mi scivola frantumandosi al suolo.
Apro gli occhi, sudato, alzo la tapparella e noto con gran sollievo che le impalcature sono ancora lì. Mi affaccio e sento: ‘Italoooooo! ‘Ndo cazzo l’hai messo er cacciavite a stella??’. Ora si che è un bella giornata.

 
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MODERNITA

Post n°283 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano

E’ da un bel po’ di tempo che penso a questo tema riguardante ovviamente il mondo dello stadio, un’idea che mi ronza per la testa nata da amare e preoccupanti considerazioni e visioni nella vita di tutti i giorni. Mi sto infatti convincendo sempre di più che in un certo senso l’essere ultras stia divenendo tutt’altro che uno spirito che si ha dentro bensì sia davvero una moda o perlomeno un fenomeno passeggero non tanto sentito. Posso dire ciò da quanto vedo ormai spesso nella vita di sempre, a scuola soprattutto dove se ne sentono di tutti i colori ormai anche in questo campo; premetto che non voglio fare la lezioncina a nessuno, perché tutto sommato, senza retorica, io non posso dire di essere un ultrà, aldilà dei nomignoli: essere ultras vuol dire dedicarsi ogni giorno con molta fatica e problemi a questa attività, andare in trasferta il più possibile, essere pronto a tutto per il proprio credo; tuttavia posso dire che di movimento ultras posso parlare abbastanza e soprattutto lo posso fare in modo critico quando ci vuole. Comunque oltre ad essere una considerazione la mia, è anche una critica rivolta ai tipi di persone a cui dedico questo messaggio. Ecco, ormai vedo dilagare il modello del tifoso occasionale, una cosa che veramente mi fa schifo.

1. Non sopporto per esempio la nuova moda e consuetudine di portare le ragazze alle stadio: è incredibile ma lo stadio si sta riducendo sempre più a cinema, a via del centro, a pub! Vedo le ragazze invitate da gente che di ultras non ha nulla, andare in curva insieme, stare in mezzo ad altri mille tipi del genere e vedere dalla distanza gli ultrà veri con le bandiere, i megafoni, le torce. Credetemi sentire certe cose fa davvero schifo. I ragazzi credono che ormai lo stadio sia un luogo di rimorchio, ci portano la prescelta ( una nota a margine…che gusti…mamma mia…eh eh eh ) assicurandole la protezione in quel luogo pericoloso popolato come dicono i media da gentaglia e terroristi, dimostrandole che è un duro, un ultrà . Di tifo nemmeno ne parlo perché è ovvio che s’assiste in silenzio alla partita, forse si battono le mani ogni tanto, poi tornati nelle loro case e nelle loro scuole sono tutti pronti a parlare dei cori più belli, degli striscioni con le rime, delle coreografie, quanta emozione e quanta paura! Lo stadio è un luogo aperto a tutti è ovvio, ognuno ci fa quel che vuole, ma per favore che la curva non divenga come un cinema, un luogo come un altro per uscire con la ragazza, con un brivido in più, giusto quello, perché ci sono gli ultrà, aaah gentaglia! Tutto sommato sappiamo vivendo a Roma che avviene sia da una parte sia dall’altra, purtroppo è inevitabile; comunque non credete avviene da tutte le parti.

2. Una cosa che mi fa imbestialire per esempio è il fatto del materiale…cose allucinanti si vedono in giro! A parte il fatto di felpe, cappelli, magliette…vorrei considerare il fatto del portare le sciarpe: dopo la vittoria della Roma contro il Milan a scuola mia ( una scuola del cazzo piena di idioti totali ) non si vedevano altro che sciarpette giallorosse portate da ragazzini con il giacchetto firmato, i pantaloni bassi con le mutande in bella vista come la moda impone, gli occhiali da fighetto. Poco tempo prima, nulla. Dico ma si può manifestare la propria passione solo dopo una vittoria importante? Questi grandi tifosi dove stavano prima? Per farvi un esempio io la sciarpa la metto da quando ce l’ho compresi questi 2 anni in cui la mia squadra NEMMENO ESISTE E MANCO HA GIOCATO 1 PARTITA!! E non parliamo di chi va allo stadio solo quando la squadra va bene, sennò faccio notte!

 3. Un’ultima cosa vecchia come il mondo, quei deficienti che vivono solo per esultare e offendere in quell’occasione l’avversario ultras. Sono tornato ultimamente in un grande stadio in un settore ospite e dalla curva vicina piena di pseudo-tifosi o pseudo-ultras ho notato solo questo: gente mezza addormentata per tutto il tempo e che si ravviva solo ai gol essendo pronta a sbeffeggiare stupidamente gli ultrà ospiti: lo so che è consuetudine ma che pizza non c’è niente di meglio da fare?

Il discorso sarebbe molto lungo, non posso e non voglio proseguire, ma direi concludendo che molte curve che scrivono su striscioni, bandiere, magliette, stickers “CONTRO IL CALCIO MODERNO” dovrebbero prima scrivere da qualche parte “CONTRO L’ULTRAS MODERNO”!

“Tifoso occasionale il tuo valore?1 euro!” Striscione dei Rebels Arezzo nella sfida decisiva contro il Vicenza lo scorso anno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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15-5

Post n°282 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano

Ad un anno di distanza dall'ultima partita gli Ultrà Lodigiani si aggiudicano il "torneo Monky". Ma quello che più ha contato è stata la serata all'insegna del divertimento!

Finalmente, dopo tanto tempo, i gruppi degli Ultrà Lodigiani e dei Warriors Albalonga tornano ad incontrarsi in un campo di calcetto. Appuntamento per tutti alla fermata Subaugusta. Succede, da classico, che le 4 macchine arrivate si fermano ognuna in un punto diverso del piazzale e solo in un secondo momento riusciamo a vedere che siamo tutti arrivati con una certa puntualità! L'idea, dalla parte degli Ultrà Lodigiani, avvistata la macchina dei Warriors, è di fare una finta carica verso di loro, ma la pigrizia prevale e decidiamo di prendere la macchina. Proprio mentre stiamo per prendere la macchina e fare inversione arriva inaspettata la carica dei Warriors, e seguono autentiche scene di guerriglia urbana, coi due gruppi che le prendono e se le danno di santa ragione, impressionando la gente di passaggio che credeva ci stessimo scontrando veramente (effettivamente non ci siamo risparmiati)... stupendo quando arriva il pandino di Simone, ignaro di tutto, che viene assaltato da entrambi i gruppi e che ha ballato non poco, sotto gli occhi esterefatti della gente, che ancora non capiva cosa stesse succedendo! Subito dopo, finita la "violenza" saluti e abbracci fra i membri dei due gruppi, che possono finalmente prendere le macchine per andare al vicino campo di gioco! Noi Ultrà siamo io, Tania, Simone, Nikola, Spa, Giorgio, Tarantino, lo Zoppo e, udite udite, il grande Federico Barba, arrivato da veramente fuori per stare insieme a noi, grande Federico! I Warriors purtroppo subiscono una defezione e sono in 4, Daniele, Valerio, Caciara ed Emiliano. Arrivati al campo ci facciamo subito notare per gli innumerevoli cori per la Lodigiani e contro i Warriors per iniziare a scaldare l'ambiente, col custode del campo sorpreso, ma non più di tanto, del nostro atteggiamento. Di contro anche i Warriors replicano ai nostri cori! Ci cambiamo e sotto un freddo glaciale iniziamo la fase di riscaldamento, poi comincia la partita!
I Warriors sono in 4, alcuni di noi sportivamente si offrono per stare in porta e giocare con loro, ma, evidentemente, cullati dagli allori dello scorso anno rifiutano, e gli Ultrà Lodigiani faranno diversi cambi durante la partita. La partita, mi dispiace per Daniele, è senza storia...gli Ultrà Lodigiani vanno sul 3-0, subiscono un gol dai Warriors, e poi prendono definitivamente il largo, arrivando sul 12-2 e poi lasciando inalterato il distacco fino al 15-5 finale! Le pagelle le lascio fare a Daniele, tuttavia credo che tutti i nostri ragazzi hanno fatto una grande partita! Da notare uno stratosferico Barba, autentico trascinatore della squadra! Sottotono i Warriors, non più quelli dello scorso anno, anche se giocare in 4 contro 5 non è mai facile! Da notare che in panchina ci sono state 3 persone a rotazione che hanno incitato i giocatori in campo coi nostri storici cori e cori contro l'odiatissima Cisco! A tratti è stato uno spettacolo!
Bello anche il dopo partita, dove sia noi che i Warriors abbiamo dato sfoggio del nostro repertorio! Quando il custode comincia a sbroccare per il nostro ritardo inizia un altro show: il custode inizia a inveire contro i Warriors ritardatari dentro le docce, rimane mitica la sua battuta (io la svastica gliela infilo ar culo!) dopo aver sentito qualcosa da Emiliano, poi alla fine, tutti contenti, usciamo dall'impianto! Fatta una riunione spicciola e raccolti alcuni soldi per il 29, i reduci (Federico, Spa e Tarantino ci salutano) decisono di andare in un pub, dove tra una birra e l'altra il tasso alcolico sale,e la nostra comitiva si farà notare all'interno del locale tra gli sguardi schifati dell'altra gente presente nel pub! Non è mancato di certo il divertimento, peccato solo che gli amici di Albano a una certa ci devono salutare per tornare a casa, e, a fine serata, rimarremo io , Tania, Giorgio e Valerio dei Warriors a farci un bel giro per la Roma by Night! Grande serata, all'insegna del divertimento, della goliardia e soprattutto dell'amicizia che ci lega, speriamo che ce ne siano altre come queste!

 
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Ultras?Basta vittimismo!

Post n°281 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

Questo mio primo messaggio dell'anno si collega direttamente, e indirettamente, a quanto scritto da Pietro sotto, ma anche a delle riflessioni personali. Qui non voglio parlare solo dell'ipocrisia dilagante nelle curve come descritta da Pietro qua sopra, ma di come gli Ultras, in molti casi, stiano diventando, oltre che ipocriti, esibizionisti e vittimisti nello stesso tempo.
Sapete quale è sempre stata la posizione degli Ultrà Lodigiani in merito alla repressione nel movimento ultras e sapete anche che non abbiamo nascosto mai che, se la diffida viene data quando si è colti in flagrante o comunque quando si è colpevoli, la cosa fa parte del gioco, e come tale va accettata. Da una parte ci siamo noi ultras con le nostre regole e il nostro modo di vita, dall'altra parte c'è uno Stato che vuole sempre più reprimere tutto ciò che è considerato antisistema, e nulla lo è più di un movimento giovanile che ha imparato a pensare con la propria testa e con regole diverse da quelle imposte dal costume sociale.
Sapete che oramai siamo contrari ai raduni ultras, in quanto abbiamo appurato che sono male organizzati, spesso , anzi, molto spesso strumentalizzati, insomma, abbiamo capito che anche coloro che dicono di voler realizzare progetti contro la repressione predicano bene e razzolano male. Non ci piace il ruolo di Progetto Ultrà all'interno di queste iniziative, così come non ci piace che alcune tifoserie si ergano a paladine incontrastate e a giustiziere del panorama ultras.
Tuttavia, nonostante la nostra posizione, gli Ultrà Lodigiani sono sempre stati all'avanguardia (sempre un passo in avanti prima degli altri, non per presunzione) in fatto di tematiche contro diffide e repressione, e anche nel campo dei raduni. Ai più legati al gruppo infatti non sarà sfuggito il raduno da noi, e da nessun altro, organizzato a Pistoia nel '98 per formare un gruppo al seguito della nazionale, raduno dove però, per le prime volte, si è parlato anche molto delle politiche repressive dello Stato nei confronti degli Ultras. Contemporaneamente nacque il primo "cordone sanitario" tra le tifoserie contrarie all'uso discrezionale della diffida da parte del questore, grazie ad una lodevole iniziativa della Fossa dei Leoni della Fortitudo Bologna di basket. Noi, assieme ad altri 2/3 gruppi fummo i soli ad aderire all'iniziativa di divulgare, in maniera congiunta, più materiale possibile per far rendere conto agli ultras dei pericoli dietro che si nascondono dietro l'angolo  con l'uso della diffida più che discrezionale (evidentemente la cosa ancora non andava di moda). Gli OFFICIAL FANS LODIGIANI pubblicarono sulla propria fanzine, pagine intere su problematiche legate a repressione e diffida, cercando di diffonderle il più possibile anche al di fuori anche della curva della Lodigiani. Rappresentanti della Nord Laziale e della Sud Romanista si complimentarono dell'iniziativa, la seconda in assoluto nel suo genere.
Tuttavia, mentre la repressione ha continuato a imperversare con decreti e provvedimenti sempre più assurdi e sempre più restrittivi della libertà della quale un normale individuo deve godere, gli ultras hanno iniziato a fare sempre più raduni per cercare di trovare una soluzione pratica e forme di protesta a ciò che lo stato stava iniziando a imporre. Peccato che alla buona fede della maggior parte dei gruppi, si sia presto aggiunta la mania di protagonismo di alcuni gruppi da una parte, e la voglia di avere benefici personali da parte di alcuni personaggi dall'altra, rovinando e facendo perdere di significato i vari raduni ultras e le forme di protesta ad essi legate.
Oltre a questo, va aggiunto che, negli ultimi tempi, essere contro la repressione è diventato un fatto spesso di pura moda, e viene attuato da gente che la parola repressione non sa nemmeno che cos'è. Faccio degli esempi: lo striscione "Ultras liberi", oltre , a mio parere, a non voler dire niente, è diventato una moda esporlo: sembra una gara a chi lo fa più bello e a chi lo mette più in vista; spesso questo striscione viene fatto da realtà che la repressione, quella vera, non l'hanno mai subìta e che magari non hanno neanche un diffidato tra le loro fila. Per non parlare delle tifoserie che tolgono perennemente (magari solo una volta!!!) gli striscioni dei gruppi, che dovrebbero essere un qualcosa di sacro nel nostro movimento, per mettere degli striscioni anti repressione che sembrano dei temi in classe! Ed ecco che qua interviene il fattore dell'esibizionismo, vale a dire farsi forti di belle frasi fatte per piacere al mondo ultras. Per non parlare di striscioni fatti in favore dei detenuti...ma sapete che vuol dire fare o dire una frase a favore dei detenuti? Voi vorreste la libertà incondizionata di spacciatori, assasini, stupratori, pedofili e così via? Qualcuno, anzi molti, a questo punto, mi potranno obiettare che la frase è riferita ai soli DETENUTI ULTRAS! La cosa in sé potrebbe andare anche bene, ma in cori, slogan e striscioni, ciò in genere non viene assolutamente specificato, e la cosa diventa deleteria quando a leggere o sentire questa frase sono quelle merde dei giornalisti che non vedono l'ora di ricamare sulla cosa, e di gettare merda sull'intero movimento. Inoltre voglio far notare che i pionieri dei vari raduni ultras, riconoscevano che la diffida va combattuta quando viene sbattuta gratuitamente a qualcuno che non ha commesso il fatto solo perché non si riesce a individuare il colpevole, oppure quando la diffida è "mirata", vale a dire viene appositamente recapitata a persone di primo piano di un determinato gruppo solo per indebolirlo all'interno. Questo era il senso di quelle prime, giuste, battaglie. Oggi invece no, non è più così! L'opinione generale è che la diffida non dovrebbe mai essere data, è ingiusta anche quando si viene sorpresi in flagrante...ed è questo quello che mi fa rabbrividire, cioé l'ignoranza di chi parla di tematiche legate alla diffida: cosa volete? Che ovunque andiamo spacchiamo tutto, distruggiamo, ci scontriamo, carichiamo la celere senza che lo stato intervenga? Secondo voi l'opinione pubblica permetterebbe una cosa del genere? Beh, francamente, non lo permetterei neanche io...certo, se il movimento ultras fosse quello degli anni'80 sarebbe tutto diverso, ma oggi nelle curve ci sono ragazzi brufolosi di 16 anni che si credono ultras solo perché, come dicono loro, "spaccano tutto", o perché hanno una lama in mano o perché con una pietra in mano sanno centrare un pullman a 50 metri di distanza...gente che mai si sognerebbe di scontrarsi faccia a faccia con un nemico sconosciuto, ma gente pronta a piangere quando gli arriva la diffida perché hanno tirato torce in faccia alle guardie sotto gli occhi di 5 o 6 telecamere della digos! Mi dispiace, ma per me ci sono diffide giuste, che sono quelle di quando, nella maggior parte dei casi, non viene usato il cervello...gli Ultrà Lodigiani non sono certo stinchi di santo, anzi, troppe ne hanno combinate, che se fossimo stati beccati o se le regole fossero state applicate alla lettera per noi, da un pezzo che saremmo finiti, altro che diffide di 5 anni! Eppure ciò che abbiamo fatto, lo abbiamo sempre fatto con il cervello, e tutto sommato siamo ancora qui. Non faremo mai striscioni su striscioni per gli ultras liberi, forse ne faremo uno il giorno (speriamo mai) che qualcuno di noi riceverà una diffida ingiusta!
Eppure cosa fa il movimento ultras? Nulla, sa solo piangersi addosso, fare striscioni dall'esibizionismo più totale, raduni inutili, metà dei cori della partita per gli ultras liberi e i diffidati (ma secondo voi un pischello qualunque che si va a vedere la partita vuole fare il tifo per la propria squadra o per i diffidati? Un conto è qualche coro a partita, un conto fare solo quello!), oltre ad azioni insensate che non fanno che inasprire all'ennesima potenza la repressione...non faccio né nomi né riferimenti a episodi particolari, però posso dire che spesso la testa non è stata usata come si deve. Usare la testa vuol dire scontrarsi ma senza occhi indiscreti, non usare armi varie (fate che ci scappa per sbaglio un altro morto e siamo finiti definitivamente), insomma evitare di fare azioni che siano solo da pretesto per poliziotti e giornalisti per darci addosso!

Si, è vero caro Pietro, che il mondo ultras è piombato nella più completa ipocrisia e nell'esibionismo , ma non solo gli striscioni a favore dei morti di tutto il mondo lo fanno vedere, o quelli contro la Red Bull Salisburgo (cosa giusta di per sé, ma gli striscioni sono stati fatti solo da tifoserie di destra, vi siete chiesti il perché?), ma anche la maniera sbagliata ed esasperata con cui viene affrontato il tema della repressione

 
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Mentalità, solidarietà, rispetto tra ultras? Ma per favore!

Post n°280 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano

In giro si parla tanto di questi valori che si attribuiscono spesso agli ultras, la solidarietà o la compattezza degli ultras in molteplici situazioni, dalle lotte contro il palazzo alle lotte alla repressione, dalle battaglie contro il calcio moderno agli attestati di stima di solidarietà di affetto. Quello che mi ha stupito però è che l’incoerenza e l’ipocrisia regnano sovrane anche nel mondo ultras, e ormai sentire che è l’unica parte pulita del calcio beh lasciatemi dire che mi fa un po’ ridere e pensare. Infatti pensiamo a tutte le volte in cui è stata dimostrata solidarietà in qualche forma e in qualche caso tra gruppi ultras: per esempio pensiamo agli striscioni a favore di ultras tragicamente scomparsi che frequentemente compaiono sugli spalti italiani. Tipo quelli per Cioffi della Curva Nord della Sambenedettese, per Mau della Curva di Pisa, per Sergio di Napoli solo per fare degli esempi. Oppure anche gli striscioni in onore di ultras in difficoltà come Diego dei Brescia 1911 o Paolo finito in coma nella trasferta di Verona o Bocia di Bergamo. Chiarisco subito che non ho nulla in contrario con questi tipi di striscioni, anzi tutto sommato sono giusti e positivi. Però anche per queste cose vale il discorso dell’incoerenza e dell’ipocrisia. Innanzitutto mi chiedo perché si debbano onorare solo gli ultras “importanti”, poi vi faccio un esempio con uno striscione dei livornesi contro i veronesi ( “Spagna e Sergio li infamate, chi serve lo piangete!” ): spiega in pieno cosa intendo, da una parte il fatto che gli ultrà morti appartenenti a tifoserie rivali spesso vengono insultati e vengono onorati più facilmente quelli di tifoserie amiche ( cosa anche comprensibile alla fine ); dall’altra però gli stessi livornesi in questo caso cadono nell’errore che contestano ai veronesi, perché gli ultras amici dei veronesi devono essere servi? In questo modo così gli stessi livornesi infamano certi ultrà in particolare. Oppure riporto il caso di Paolo Zappavigna dei Boys Roma per il quale si son fatti ( non a torto è chiaro!! ) tanti striscioni, dagli juventini ai licatesi…permettetemi di dire che queste manifestazioni a volte saranno pure viziate da manie di esibizionismo da parte di qualche tifoseria minore. Finito questo forse inutile excursus per dirvi dell’ipocrisia dilagante anche tra gli ultras ( chiarendo che sto accusando chi fa striscioni e cose del genere non gli ultrà morti e le tifoserie interessate in prima persona ), vorrei passare al caso che più ci riguarda; se abbiamo visto come vi ho mostrato sopra che il mondo ultras è solidale, con striscioni di carta, scioperi del tifo, striscioni tolti, perché verso il caso della Lodigiani il mondo ultras si è totalmente disinteressato???Ad eccezione dei sangrini, nessuno ha mostrato rispetto o stima verso di noi e solidarietà per quello che ci è successo, eppure la Lodigiani è una squadra abbastanza conosciuta e i suoi ultrà si sono fatti comunque valere. Perché? Perché si sono fatti striscioni per il Salisburgo che avrebbe cambiato nome ( per esempio lucchesi e padovani ) e non per la Lodigiani, per giunta una squadra italiana? Perché la Lodigiani non se l’è mai filata nessuno e perché i suoi tifosi non sono tantissimi e nemmeno piacciono alla mode! Ecco qual è la tanto declamata mentalità ultrà nel nostro mondo…un evento del genere è passato snobbato alla grande, tanto della Lodigiani chi se ne frega! Credetemi, è questa riflessione me l’ha stimolata Stefano, mi ha lasciato davvero schifato come siamo stati snobbati mentre verso altre cose la solidarietà si era vista bene, questo solo perché non valiamo molto per i più e quindi sti cavoli dei nostri problemi. Non è che mi sia mancato l’appoggio di qualcuno in fin dei conti, solo sto analizzando un po’ con amarezza questa situazione paradossale se si pensa che in certi casi il mondo ultrà si è dimostrato solidale, e forse gli esempi sugli ultrà scomparsi non calzano bene ( sono un caso a parte ) ma ce ne sono tanti che fanno riflettere, tipo la Red Bull Salisburgo. Non so, voi cosa ne pensate?

 
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ANGOLANA-CAGLIESE=0-2

Post n°279 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano

ieri abbiamo rivisto una bella partita almeno nei primi 45 minuti ..squadra corta possesso di palla e un creati da mille e una notte..per tutti i 90 minuti...poi come se il vento che per i primi 45 minuti e' stato quasi del tutto assente ha combinato la disfatta..questo non vuol dire che voglio dare la colpa al vento che soffiava alle nostre spalle ma che il vento a portato scompiglio nella mente dei nostri giocatori..anallizzando i ruoli ..mi complimento con mister NORCIA alla fine prima di andare all'intervista e passato immezzo a noi e io l'ho attaccato ma al contrario del precedente mister e dei dirigibili angolani ese girato e mi ha rispoto per le rime ma senza offendere come avevo del resto fatto io ..allora io diuco almeno le palle le ha ..poi non nascondo che ha fatto fare almeno per 45 minuti un buon calcio a questa squadra di morti..buona pure la prestazione di gelsi e l'esordiente ferretti cavicchia si e' impegnato ma per me lui e' quello non quello che si diceva nell'ambiete angolano e' quello che abbiamo ammirato ieri forte fisicamente buon sinistro ma nulla de che!

ALL'INIZIO della sfida mister norcia ha fatto alcuni nuovi innesti vedi ferretti al debutto spostando de amicis sulla destra...ma quando lo faranno giocare nel suo ruolo esterno sinistro ma di centrocampo?...e il cambio fra i pali fuori marino dentro matricardi under per far si che immezzo al campo giocassero piu' uomini d'esperienza ..il mister avrebbe voluto far giocare di nardo..come d'altronde poi lui ha ammesso nell'intervista rilasciata alla fine della partita... ma purtroppo il ragazzo stava male e dunque eccovi serviti...


ENTRANO le squadre in campo i dovuti saluti e noi ultras silenzio ci prepariamo si dovra ricordare un amico che dal 2 marzo ci ha lasciati BENITO FEBO UNO DI NOI... l'arbitro lancia la monetina e via gelsi il capitano dopo i saluti corre con un mazzo di fiori e va la in tribuna dove benito era solito posizionarsi da quando il comunale e' stato inaugurato senza mai mancare almeno 20 anni..uno scroscio d'appausi che mi emoziona ..benito era uno dei pochi nostri concittadini tifosi che ci spronava ad andare avanti e ci difendeva sempre comunque pubblicamente e se aveva qualcosa da dirci c'e lo diceva in privato ..ADDIO GRANDE UNO ..ADDIO MI MANCHERANNO I TUOI RACCONTI ..SI LUI MI HA RACCANTATO TUTTO DELL'ANGOLANA ERAVAMO SEMPRE A VEDERE GLI ALLENAMENTE FINO ALL'ANNO SCORSO ..PURTROPPO DOPO LA MALATTIA LO HA UN PO DEBILITATO MA ALLA PARTITA SIA DELLA PRIMA SQUDRA CHE DELLE GIOVANILI NON MANCAVA MAI GRAZIE BENITO! noi durante il minuto di selenzio esponiamo il nostro saluto a benito scritto a mano e con semplici parole ma un grazie sincero . NIETE DA DIRE....GRAZIE BENITO!.. be era il minimo ma anche l'applauso che sincero parte dalla tribuna al nostro finco ci fa capire che ci sono anche altri che ci vogliono bene...inizia la partita e noi dopo circa 2 minuti iniziamo acantare per smettere al 95° un minuto dopo la fine della partita la rapppresentanza e buona siamo un bel numero e ci facciamo sentire molti i cori ..incitiamo i ragazzi angolana dai non mallare mai ..noi vogliamo vincere .-.fino all'epilogo .. dove i cori si tramutano dopo 1-0 per gli ospiti..cacciate fuori i coglionioni fuori i coglioni dai dai non molleremo mai ..e dopo il 2-0 a 4 minuti dal novantesimo in .... noi vogliamo 11 creati ..a lavorare andate a lavorare.....cacciate fuori i coglionioni fuori i coglioni..
raccogliamo i stendardi e via fuori dagli spogliatoi gia vi ho raccontato del mistyre e dello scontro fra me e lui..volevamo spaccare tutto ma poi grazie all'aqmore della maglia abbiamo deciso di stare vicini alla squadra incitarli come del resto abbiamo fatto oggi fino al 2-0 e poi tiremo le somme CAPITO RAGAZZI LE SOMME! questa non ritenetela una minaccia ma e la pura verita qui siam angolani sopportiamo e magari abbozziamo ma se ci incazziamo son dolori ma di quelli grossi. PERSONALMENTE UN CONTICIANO IN SOSPESO L'AVREI VERO CAVICCHIA MA SONO DISPOSTO A FINIRLA QUI MA VOGLIO LE TUE SCUSE E CREDIMI NON PERCHE' HO PAURA VISTO LE TUE MINACCE DI ALLORA..MA PER L'AMORE CHE HO VERSO L'ANGOLANA....io sono ormai le 18 quando arrivo in casa e se pur incazzato almeno questa volta ho avuto il conforto che abbiamo un mister con i controcazzi!! alla prossima tutti a tolentino solo per un unico risultato 2 FISSO!!

 
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LA PARTITA DEGLI ULTRAS, RENDE-NOCERINA

Post n°278 pubblicato il 06 Marzo 2006 da genereleangolano

LA SETTIMANA SCORSA I MOLOSSI SONO STATI OSPITI IN TERRA CALABRESE IN QUEL DI RENDE DOVE AD ASPETTARCI C'è STATA UNA VERA E PROPRIA INTERA GIORNATA DI PALPITAZIONI, SIA A LIVELLO DI GIOIE CHE DI DOLORE...MA IL PATOS PURTROPPO ANCORA UNA VOLTA HA VINTO...
DURANTE LA SETTIMANA DOPO VARIE OPZIONI, TRA CUI IL TRENO CHE IN ULTIMO è STATO TOLTO DALLE OPZIONI, SI DECIDE DI PARTIRE TUTTI CON LE AUTO, IL SOLITO TAM TAM DI PREGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI DELLA NOSTRA TERRA CI RIDUCE AL PUNTO GIUSTO PER AFFRONTARE I PROBLEMI CHE SI PRESENTERANNO LUNGO QUESTO TRAGITTO....UN BEL VERME ROSSONERO DI AUTO SI FORMA SULL'AUTOSTRADA, DAI FINESTRINI LE BOTTIGLIE DI BIRRA FUORIESCONO A RITMO INDUSTRIALE, QUANTWE DEVIAZIONI SU QUEST'AUTOSTRADA DEL CAXXO....SI CANTA SENZA MOLLARE MAI GIà IN MACCHINA MA ALL' IMPROVVISO C'è IL PRIMO OSTACOLO DEL NOSTRO CAMMINO, UN INCIDENTE A CATENA, DOVE PURTROPPO è COINVOLTA UNA MACCHINA DEI NOSTRI, PER FORTUNA NESSUNO SI FA MALE, LA MACCHIA PURTROPPO SI è ACCARTOCIATA ABBASTANZA, CI VUOLE IL CARRO ATTREZZI, ORGOGLIOSAMENTE FIERO DEL NOSTRO MALCAPITATO AMICO AL QUALE VEDENDO LA SUA AUTO NUOVA COSì MAL RIDOTTA DOPO UN BICCHIERE DI ACQUA DECIDE DI ESSERE COMUNQUE PRESENTE A RENDE...DOVE CI ASPETTERANNO POI GLI AMICI DI COSENZA...MENTRE ASPETTIAMO IL CARRO ATTREZZI 3 MACCHINE CI SPOSTIAMO DALL'INCROCIO DELL'ACCADUTO E ASPETTIAMO L'ARRIVO DEGLI ALTRI,CI FERMIAMO TRA LE CAMPAGNE DOVE DA UNA PORTA SBUCA UN VECCHIETTO SULL'OTTANTINA CHE CI VEDE FERMI LI A POCA DISTANZA DALLA SUA ABITAZIONE E DECIDE DI ACCOGLIRCI CON DEL BEL VINO PAESANO DI PRODUZIONE PROPRIA, IN TUTTA SINCERITà UN VINO D.O.C., UNA BOCCATA CHE NONOSTANTE L'ORARIO BISOGNAVA ACCOMPAGNARLOCON UNA BELLA FETTA DI SALAME E UNA DI PROVOLONE USO PASQUETTA, MANCO UN PO' DI POSA SOTTO, GRANDE NONNO I RINGRAZIAMENTI SONO POCO....
FINALMENTE SI INTRAVEDONO I RAGAZZI, ORA LE MACCHINE SONO ANCORA PIù PIENE...MOLTI SI SONO AVVIATI, MENTRE NOI FINALMENTE RIPARTIAMO ALLA VOLTA DI RENDE...I RAGAZZI DELL'INCIDENTE SI SONO RIPRESI...LA NOCERINA VIENE PRIMA ALL'AUTO DOPO SI PENSA...ONORE ALL'AMICO GRANDE COMBATTENTE!!!
PER LA STRADA SI RIPRENDE A CANTARE COME NIENTE FOSSE ACCADUTO FINO AD ARRIVARE A RENDE,DOVE ALCUNI GIà SONO A DISCUTERE DI ALCUNE COSE CON GLI AMICI DI COSENZA...SIAMO FUORI ALLO STADIO DOVE TROVIAMO UN SERVIZIO D'ORDINE NN ALL'ALTEZZA PER LA VERITà, ALLO STADIO UN ALTRO PO' ERAVAMO PIù OSPITI CHE RENDESI...VERGOGNA...E QUESTI DEVONO LOTTARE PER I PLAY OFF?....BA....CHI DEVE APPENDERE IL PROPRIO VISSILLO COME SEMPRE FA IL SUO BIGLIETTO...LE PRETESE SONO MOLTE...NN C'è COLLABORAZIONE DA PARTE DELLA SOCITà RENDESE...E ALLORA SI PENSA AD UNA VIA SECONDARIA..C'è UNO SPOSTAMENTO DI MASSA VERSO L'ALTRO CANCELLO, VIENE APERTO....TUTTI DENTRO COL TELEPASS....PAZIENZA....SI ENTRA...SI CANTA MENTRE I FILMATI O MEGIO LE RIPRESE CHE GIà ERANO INIZIATE ALL'ESTERNO CONTNUANO ININTERROTTAMENTE...
COME DECISO LA SCORSA SETTIMANA C'è UN UNICO STRISCIONE AL SEGUITO....MERITATEVI IL NOTRO SOSTEGNO...SIAMO ANCORA LI AD APPENDERE IL VISSILLO, MENTRE SOPRA GLI AMICI CANTANO SENZA MOLLARE...ED ECCO SUBITO IL VANTAGGIO, ANCORA MAZZEO CAPOCANNONIERE DEL TORNEO, CON UNO SPLENDIDO PALLONETTO CI REGALA L'UNICA GIOIA DELLA GIORNATA....SI CANTA ININTERROTTAMENTE...PER TUTTO IL 1° TEMPO , BATTIMANI, CORI A RIPETERE, SIAMO IN BUON NUMERO ANCORA UNA VOLTA NONOSTANTE TUTTO...OGNI TNTO SI SENTONO GI ULTRAS DEL RENDE....
FINISCE IL PRIMO TEMPO CONSAPEVOLI DEL BUON GIOCO ESPRESSO DAI RAGAZZI...CHISSà POI PERCHè COME SEMPRE IL SECONDO TEMPO SI RESPIRA GIà ARIA DIVERSA...CHISSà PERCHè I CALCIATORI ESCONO UN PO' IN RITARDO DANOI NN MOLLIAMO E ANCORA UNA VOLTA VINCIAMO LA NOSTRA PARTITA, DOPO QUALCHE AZIONE SU AMBO I LATI GIUNGE AL PAREGGIO IL RENDE UN ALTRO PO' IL GOAL LO FA DALLA LINEA DEL FONDO TRA L'ALTRO IN NETTO FUORIGIOCO CHE SOLO L'ARBITRO NN HA VISTO...CHISSà PERCHè...BA...
QUALCHE STUPIDO NEI DISTINTI INTANTO INIZIA A FARE GESTI POCO GRADEVOLI, E PENSARE CHE NOI QUESTA GENTE MANCO LI CONSIDERIAMO...RICORDO CHE UNA VOLTA LI TROVAMMO IN SICILIA..SUL TRAGHETTO...SE NE USCIRONO CONDICENDO CHE LORO NON ERANO ULTRAS...BLA BLA BLA...
COMUNQUE NN SI MOLLA IN CURVA....SI CANTA ANCORA E DOPO QUALCHE AZIONE CHE SVANISCE CON LE GRANDI PARATE DEL PORTIERE RENDESE LO SCANDALO TOTALE...PRIMA C'è UNA PAPERACCIA DEL NOSTRO GRANDE PORTIERE SCHETTINO E POI SUCCESSIVAMENTE C'è UN AZIONE IN AREA DELLA NOCERINA , IL CALCIATORE DEL RENDE SI LASCIA CADERE ...RIGORE....NON SI SA PIù SE PIANGERE O SE RIDERE...CI SONO ANCORA GESTACCI DEI NON SO COME CHIAMRLI DEL RENDE...TIRO GOAL..QALCUNO VIENE DAL SETTORE DEL "CANTO" NEI DISTINTI AGGIUNGENDOSI AGLI ALTRI IDIOTI PRESENTI GIà...A QUESTO PUNTO VENGONO INVITATI FUORI...MA INUTILE MANCO A DIRLO...SONO GIà A CASA...HAHAHAHA...ENNESIMA SCONFITTA COCENTE E I VERITà NN MERITATA...POI CI VOGLIONO TRATTENERE ALL' INTERNO....MA PER FAR CAPIRE CHE SIAMO NOI A VOLER RESTARE NN LORO APRIAMO PER BEN TRE VOLTE IL CANCELLO A RITMO DI........
OOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOO
LALALALALALALAL
LALALALALALALALALA
E POI SUCCESSIVAMENTE VISTO L'INTERMINABILE FILMATO GIRATO QUEST'OGGI LO CHIUDIAMO CON UN BELL'ITALIA 1 FINALE.....
ANCORA UNA VOLTA SARO RIPETITIVO NOI VINCENTI...NOI NON MOLLEREMO MAI...LOTTATE COME NOI NN SI PO' SOFFRIRE CONTRO CHI NN MERITA NEMMENO DI PARTECIPARE A QUESTI CAMPIONATI!!!

 
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nessun santo livornese in paradiso!

Post n°277 pubblicato il 03 Marzo 2006 da genereleangolano

«Quando gioca la Lazio, a Roma, non c'è un solo agente, sia in borghese che in divisa, a vigilare in curva nord». Parole di un agente, riportate da l'Unità all’indomani di Lazio-Livorno. Da tempo, ufficiosamente, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica preferisce tenere lontano gli agenti dagli ultras laziali. Ma non solo: «Lo striscione fascista potrebbe essere stato esposto anche grazie a qualche appoggio “interno” allo stadio. D’altra parte sono noti gli appoggi politici di cui gode la Lazio». Le cosiddette "forze dell'ordine" sorvolano sulle svastiche e menano con ferocia i livornesi, perché sono pochi, antifascisti e soprattutto non hanno santi in AN. Gestito da chirichetti dello stampo di Galliani e Pescante, lo sport continua a marcire.

Da l'Unità del 12 aprile 2005

«Ci hanno schiacciati come bestie in 200 in appena metà vagone e picchiati con i manganelli, usando a distanza ravvicinata perfino le bombolette spray di gas urticante». È il racconto di Alberto Benedetti, capogruppo di Rifondazione comunista nel comune di Collesalvetti (Livorno) nonché tifoso degli amaranto in trasferta a Roma per la gara con la Lazio. Il treno che riportava gli ultras in Toscana è stato fermato alla stazione romana di San Pietro e, subito dopo, sono scoppiati violenti incidenti. «Abbiamo tirato il freno d’emergenza per attendere i ragazzi che erano stati fermati prima della partita, per non lasciarli da soli a Roma - spiega Benedetti - poi è scoppiato il finimondo e gli scontri con la polizia, anche a causa dell'ingenuità di qualcuno di noi che è caduto nella trappola delle provocazioni degli agenti». «La polizia ha tenuto un atteggiamento indisponente fin dall'inizio - dice - e ci sono stati tifosi letteralmente spogliati durante le perquisizioni. Hanno tolto sciarpe e bandiere, perfino le scarpe. Quei quattro fermati si erano rifiutati di togliere le felpe per non assistere alla gara seminudi e sono stati fermati».
Infine, Benedetti parla anche delle ore trascorse nella sede della polizia scientifica. «Ci hanno ammassati in un salone in attesa delle identificazioni e siamo stati derisi e apostrofati. Ho visto personalmente un poliziotto prendere a calci un paio di ragazzi che si erano addormentati perché non avevano risposto all'appello. Per ore non ci hanno fatto usare il bagno e a qualcuno è stato tolto persino il telefonino. Alla stazione di San Pietro ho sentito il racconto di molti tifosi che avrebbero visto agenti di polizia estrarre persino la pistola e puntarla contro il volto dei livornesi». Per Marco Susini, deputato livornese Ds, questi sono «racconti ancora tutti da verificare. Ma sento odore di G8, in quello che è successo... ». Questo il bilancio della trasferta: per sei dei trecento ultras livornesi è scattato l’arresto e, a carico di altri 250, c’è la denuncia con conseguente diffida dall’assistere a spettacoli sportivi. Le pratiche d’identificazione sono andate per le lunghe: per affrettare i tempi del rientro a Livorno, il centravanti degli amaranto Cristiano Lucarelli - assieme allo stesso Susini - ha reperito i tre pullman e ha coperto di tasca sua le spese necessarie per riportare a casa i tifosi che ieri nel tardo pomeriggio si trovavano ancora a Roma.
Sul sequestro dello striscione «Moby Prince, 140 morti senza giustizia: e i colpevoli?» che i sostenitori del Livorno avrebbero voluto esporre all'Olimpico nel 14° anniversario della tragedia, ieri è intervenuto Loris Rispoli, presidente del Comitato Moby Prince 140. «Da una parte - ha scritto il rappresentante dei familiari delle vittime a Berlusconi - è stato impedito ai tifosi livornesi di compiere un alto gesto di solidarietà e dall’altra si è concesso ai tifosi laziali di far entrare ed esporre simboli che la legge italiana proibisce». In un’altra lettera inviata da Rispoli al Capo dello Stato è scritto: «Zelanti funzionari hanno sequestrato lo striscione e a nulla sono valse le proteste dei tifosi. Così, mentre il prefetto e il questore di Livorno, e le forze dell’ordine tutte, erano al mio fianco a rendere omaggio alle vittime, le forze dell’ordine romane impedivano che lo stesso potessero fare i tifosi livornesi».

 
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ora facciamoli santi!!

Post n°276 pubblicato il 03 Marzo 2006 da genereleangolano

Tante grazie da un celerino disperato
Caro Severgnini,
volevo solo esprimere il mio apprezzamento per l'articolo sulla tifoseria di oggi 14 aprile ("Il gioco è proprio finito, il calcio non diverte più"): era ora che qualcuno cominciasse a capire che non sono i soliti 100, no non sono 100 e tutto parte già premeditato, perché premeditata è la violenza che alberga nell'ultras. Mi domando, ma qualcuno ha mai provato a documentare con telecamere nascoste la giornata tipo dell'ultras in trasferta? Provate a seguirli sui pulman o sui treni all'arrivo nelle città dove si devasta e si insudicia quello che si trova si insulta la forza pubblica, si spaccano le carrozze e le stazioni, si ruba sistematicamente negli autogrill dove la povera dipendente esce contro i cretini da sola per farsi restituire la refurtiva rischiando il linciaggio, si cerca l'avversario ultras, si prova ad entrare senza biglietto forzando i cancelli e assaltando la forza pubblica alle spalle per far entrare quelli fuori senza biglietto e si ricerca lo scontro all'uscita o se va bene qualche lancio di oggetti. O comunque il solito insulto alla forza pubblica "assassina" che non fa mai male, così almeno il cittadino onesto si abitua a pensarla così, si procede scortati e blindati manco fossero autorità, si arriva alla stazione, si fa ancora casino e si insulta al solito lo Stato, se va male si prende qualche sassetto sui binari o altrove da tirar poi a treno partito sulla polizia e carabinieri. Però nessuno le segue 'ste cose, mi complimento perché si dice che la magistratura non aiuta, si arrestano i violenti e risultato, denuncia al poliziotto per lesioni che intanto si paga l'avvocato e deve dimostrare che il soggetto preso se lo ricordava perfettamente in che posizione era mentre lanciava gli oggetti, come era vestito, che lanciava etc. Questo però magari dopo mesi che hai effettuato l'arresto, risultato, al massimo il DASPO di tre anni. L'ultras ringrazia, la giustizia italiana è una figata, ringrazia pure il poliziotto con l'avviso di garanzia e il piede rotto (qualcuno pure la faccia con compressione del bulbo oculare e perdita di gradi della vista (Treviso-Triestina 2003-2004) Grazie! Un celerino disperato,

 
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LEGGE PISANU ENNESIMO FALLIMENTO, PRENDETENE ATTO E DIMETTETEVI TUTTI!!!!

Post n°275 pubblicato il 03 Marzo 2006 da genereleangolano

Stavolta non lo diciamo noi. Lo dice direttamente il giudice sportivo. La Legge Pisanu, la famosa legge introdotta per invogliare i tifosi a fare altro rispetto che andare allo stadio, è fallita miseramente. Passi per il primo stadio italiano (l'Olimpico) che in concomitanza con la scadenza imposta dal Decreto (28 febbraio) sembra essere l'unico in regola con il REGIME imposto dalle autorità chiediamo formalmente le dimissioni in blocco di tutti coloro hanno partecipato a questa pagliacciata. Nè a Milano, nè a Napoli, nè in nessun altro stadio italiano con capienza superiore alle 10.000 unità si sono fatti quei lavori necessari per adeguare gli impianti alle nuove norme antiviolenza. Come dicemmo all'epoca riconfermiamo ora. Perciò vadano tutti a casa. Da Pisanu a scendere. Perchè non è un caso che, a tre mesi dalle famose NORME introdotte ben 12 società (Frosinone, Juve Stabia, Napoli, Gela, Martina, Salernitana, Vigor Lamezia, Lecco, Marcianise, Foligno, Rieti e Viterbo) vengano punite con ammende, dal giudice sportivo, per accensione di fumogeni. Perciò, ad oggi:

1) gli stadi, tranne l'Olimpico non sono stati messi a norma

2) il materiale proibito, fumogeni compresi, continua ad entrare negli stadi

3) i biglietti in vendita con il famoso documento sono sempre di meno, i tifosi non vanno più negli stadi e la gente si sta disamorando del grande calcio.

In più i prefetti si mettono a rinviare partite (Pavia-Genoa) perchè le forze dell'ordine sono impegnate a Torino nelle Olimpiadi Invernali. Tutto va ben, madama la marchesa. DIMETTETEVI TUTTI, AVETE PORTATO IL CALCIO ITALIANO ALLA ROVINA. LO SFASCIO CONTINUA

 
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Castel di Sangro - Ponte a Vomano 2005/06

Post n°273 pubblicato il 02 Marzo 2006 da genereleangolano

 La partenza del gruppo è fissata alle 9 di mattina, e con grande puntualità si parte; apprendiamo subito che, Simone, per la seconda volta di fila, si è scordato lo striscione da trasferta, la fortuna voleva però che il nostro "Ultrà Lodigiani est 1996"fosse già pronto nel bagagliaio dell'auto a subentrare al nostro storico striscione! La macchina è abbastanza assonnata, ma nessuno si addormenta e così, lungo il tragitto autostradale,si parla di movimento e degli argomenti da noi preferiti; non mancano le due soste all'autogrill, che confermeranno, però, il nostro stato di assoluta stanchezza. Il viaggio procede secondo orario; verso le 11 usciamo a San Vittore e prendiamo la strada verso Castello e, più ci avviciniamo, e più le strade diventano contornate da un po di neve e ghiaccio, ma ciò nonostante la strada scorre bene; arriviamo puntuali verso le 12 a Castello, ormai la strada è conosciuta a memoria e, in men che non si dica, siamo sotto al mitico Patini, dove ad aspettarci non c'è nessuno. Patiamo il freddo e nevica appena appena; vediamo che i cancelli sono aperti ed infatti, entrati in curva nord, ecco apparire i ragazzi di Castel di Sangro che ci vengono incontro salutandoci calorosamente! Essendo già dentro, non posso fare a meno di entrare nello dentro il campo erboso teatro di tante mitiche battaglie calcistiche della Lodigiani, eh già, quanti ricordi...ora le cose sono un po cambiate: persiste il manto erboso, me è ingiallito, mentre eravamo abituati a vederlo di un verde intenso; i ragazzi della curva ora si sono spostati sull'estrema sinistra della curva per potersi compattare meglio, e appendono i vessilli "PERENNEMENTE ULTRAS" e "OLTRE LA CATEGORIA", striscioni senz'altro più che appropriati data la situazione calcistica del Castello! La scelta di non portare lo striscione CUCN, ci viene spiegato, è stata fatta soprattutto perché ormai di quel mitico gruppo erano rimaste si e no un paio di persone, e quindi è giusto così. Ora sono le nuove leve della curva a gestire il tifo, e lo fanno con un'organizzazione che mette invidia a gruppi più numerosi; la fanza esce sempre regolarmente, e solo di questo c'è da rendere un gran merito. In più i ragazzi hanno in mano la gestione del vecchio bar dello stadio, idea che ci è apparsa di grande efficacia. Tutto l'incasso del bar è destinato all'attività del gruppo. Assieme a Luca e ai suoi compagni di gruppo, iniziamo a consumare parte della scorta di birre che hanno preso per l'occasione, e noi li ringraziamo di cuore, anche perché dimostriamo di gradire particolarmente l'ottima birra che ci viene offerta! Si fa ora di pranzo e due macchinate sangrine più la nostra si dirigono verso la nuova sede degli Ultras di Castel di Sangro, un piccolo locale dotato anche di cucina e camino messo a disposizione dal mitico Lorenzo del CUCN, tra i pochi "vecchi"rimasti nella curva! I ragazzi di Castello cominciano a preparare un'ottima spaghettata (anzi, sarebbe meglio dire pennata) condita di salmone, e intanto la birra continua a scorrere giù a litri, tanto che Simone già da adesso inizia a dare segnali di cedimento, ma tutto sommato, dato il suo standard, reggerà bene per tutta la giornata! Poi dal nulla ecco apparire Lorenzo, il padrone di casa, a noi della Lodigiani noto come "Totò"! Saluti calorosi, baci, abbracci, e Lorenzo ci mette a disposizione uno dei suoi salami caserecci che sparirà in pochi secondi dai nostri occhi tanto era buono! Dopo un bel po (l'acqua ci ha messo tanto a bollire) inizia un'ottima mangiata (complimenti allo chef!) accompagnata dall'immancabile birra; si parla, si ride, si scherza, come una comitiva di amici affiatati che si conosce da anni! E' incredibile anche quanto siamo in sintonia dal punto di vista della mentalità e della goliardia! L'armonia è talmente tanta che neanche ci si accorge che è quasi l'ora della partita, e in fretta e in furia si procede verso lo stadio che per fortuna rimane dietro l'angolo; si entra sempre abbastanza di fretta ma in tempo per la partita, i ragazzi di Castello appendono la nostra pezza, ed ecco apparire il mitico Roberto', segno infrangibile del tempo che non passa mai, dell'eterna fede e dell'immancabile presenza!Venuto, come sempre, dalla provincia di Roma (estrema provincia sarebbe da aggiungere), dietro allo striscione a cantare e a tifare per il Castello assieme ai suoi ultras, e, lasciatemelo dire, il solo vedere Roberto' al Patini a seguito del suo Castel di Sangro ormai sceso in Promozione abruzzese, è un'emozione che da sola vale il prezzo e il tempo del viaggio!
Subito dopo Roberto' viene notato uno strano personaggio, anche lui un po attempato, che vediamo la prima volta...è il cosiddetto "Professore" di Napoli, cioè questo tizio è veramente un professore di un liceo Napoletano che viene dal capoluogo campano per assistere alle gesta del Castello...che dire, onore anche a lui...tuttavia, da subito, notiamo la particolarità di questo personaggio, che immediatamente è oggetto delle purghe degli strasbronzi me, Nikola e Simone...dapprima il professore non sembra rendersi conto della situazione che per lui è andata precipitando nel corso della partita, poi reagisce con molta filosofia accettando di buon grado un po tutte le purghe tranne quella delle "corna"...non sappiamo perché ma il nostro personaggio era un po permaloso sull'argomento!
Comunque la partita comincia e i ragazzi di Castello preparano l'accoglienza per la loro squadra in maniera davvero colorata, con tante bendiere e bandieroni che vengono sventolati per tutta la partita, con coriandoli e materiale pirotecnico di stampo artigianale ma di grande impatto sicuramente! Compresa la nostra rappresentanza i ragazzi di Castello sono una trentina, e la cosa che risalta è vedere un tifo bello, compatto, e continuo per tutti i 90 minuti, e di questo va reso merito a loro per il grande sforzo da loro fatto per riorganizzare la curva! Se prima la favola del Castel di Sangro consisteva nel vedere questa piccola squadra sfidare l'Olimpo del calcio, credo che ora la magia è vedere i suoi ultras ancora in buon numero e compatti in un infimo campionato di Promozione! Durante la partita, che il Castello vincerà agevolmente per 4 reti a 1, tifo incessante, purghe al professore, ribattezzato il "fagiano" anche dagli stessi sangrini, che lo hanno purgato quanto noi, e birra che scorreva come non mai. Non contenti, tra primo e secondo tempo, nel baretto gestito dai ragazzi, abbiamo rincarato la dose col classico borghetti e col limoncello, il tutto che rendeva precario il nostro equilibrio!Pure nel secondo tempo gran tifo e goliardia, e il Castello che viene a festeggiare a fine gara sotto la curva! Sembra davvero di stare qualche categoria più su, ma non fa niente, il Castello è ancora primo e siamo sicuri che il prossimo anno giocherà in eccellenza!
La partita finisce, noi andiamo in campo e insceniamo un furto agli striscioni sangrini con gli stessi che vengono portati in campo e coi ragazzi di Castello che vengono a riprendersi il tutto! Grande goliardia sicuramente, che viene interrotta da un episodio ancora più goliardico...il "fagiano" viene a salutarci per l'ennesima volta e a farsi foto ricordo dove l'unico vero oggetto della purga, da parte sia nostra che dei sangrini, è lui! Umiliato il fagiano Nikola va a chiedere il gagliardetto in segreteria, e l'addetto è così gentile che, pur non avendolo, lo va a prendere a casa; veniamo così intrattenuti dagli altri dirigenti con caffé e dolci di carnevale, mentre la segreteria diventa il punto di ritrovo delle nostre due tifoserie! Alla fine, preso il gagliardetto, e ricevute in omaggio due spillette del Castello a testa (grazie di cuore) ce ne andiamo dallo stadio, dove rimaniamo di fuori al gelo a chiacchierare ancora un altro po. Poi, calate le tenebre, è l'ora di ripartire, ci salutiamo con tutti i ragazzi ancora presenti ringraziandoli per la commovente ospitalità e per la grande simpatia, immancabile, con cui ci hanno accolti, facendoci sentire veramente dei fratelli!
Il viaggio di ritorno è stato dettato dalle pietose condizioni di tutti e 4 i componenti della macchina, non tanto per l'alcool (la botta ormai era passata), ma io che avevo naso e orecchie tappate, oltre a un forte mal di testa e starnuti vari; Nikola in odore di febbre, indebolito, Tania pure con vari dolori, e Simone ormai ridotto alle condizioni di straccio, tant'è che saltiamo persino l'ormai storico autogrill di Vocione, e anche questa è una cosa grave!
Alle 21, poco prima, siamo a Roma...grande giornata, mi dispiace per Pietro malato perché non sa cosa si è perso, e cosa si sono persi anche coloro che potevano, ma non l'hanno fatto, venire con noi! Un grazie per l'intera giornata ai mitici ragazzi di Castel di Sangro, grandi veramente e riorganizzati come non mai! L'eccellenza e il derby con L'Aquila vi aspettano, e sarà solo l'inizio! Senz'altro dovuto è un arrivederci a presto, anche perché ce ne fossero sempre di giornate così (magari con meno freddo!)
Stefano - Ultrà Lodigiani

 
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 Simone

Post n°272 pubblicato il 02 Marzo 2006 da genereleangolano

Domenica 23/10/05 ore 9 del mattino, la sveglia suona inesorabile e nonostante le 6 ore scarse di sonno di cui ho potuto usufruire riesco, non senza qualche difficoltà, ad alzarmi…ne vale assolutamente la pena, dopo più di un anno abbiamo l’occasione di tifare per la NOSTRA SQUADRA…ok si tratta degli Allievi, ma bisognerà pur festeggiare il ritorno all’esistenza della LODIGIANI! E’ chiaro che è una presenza occasionale, perché noi, come abbiamo per l’appunto gridato più volte oggi, VOGLIAMO LA PRIMA SQUADRA…! Comunque alle 10 suona il citofono, è lo Spastico che mi è venuto a prendere a casa col motorino e subito noto che ha con se la sciarpa del Rapid Vienna che gli avevo chiesto…SCOMPARSO DOCET INSOMMA! Ci avviamo cosi’ verso Grotte Celoni dove ci attendono gli altri, ma dove arrivando in netto anticipo non troviamo ovviamente nessuno, cosi’ ne approfitto per purgare un po’ (e a Grotte Celoni troppi soggetti ce so!) fino ad incappare in un tizio lugubre che mi sapeva di becchino…mah! Alle 10,30 arriva Stefano che incomincia ad incazzarsi per le parecchie buche che ci sono state date, cominciando da chi ha detto di dover andare a Viterbese-Nocerina (per la cronaca la partita si disputava alle 15, mentre la Lodi giocava alle 11…) per finire con chi abitava a 10 minuti dalla Borghesiana ed ha inventato scuse patetiche e ridicole; detto ciò (su cui ci sarebbe da scrivere un libro, ma rischieremmo di essere ripetitivi e di sprecare troppo inchiostro…) dopo pochi minuti arrivano gli amici dell’Albalonga, che finalmente hanno avuto l’occasione per ricambiare le nostre numerose e amichevoli visite nelle loro partite, in nome della bella amicizia che lega i nostri gruppi…gli ultimi ad arrivare sono Nikola, il Tarantino ed il buon Oronzoni, al quale era finita la benzina all’altezza del Verano…(ah Borgognò sei sempre er solito pezzente!), ah poi dimenticavo che proprio in concomitanza con i Warriors era arrivato Giorgio ed il suo Fagiano…(ammazza come se lo semo bruciato subito…vero Stè?); cominciamo ad avviarci verso la Borghesiana, non siamo tanti, una decina, ma abbiamo un entusiasmo in corpo che ci fa sentire 10000…una volta arrivati a sorpresa troviamo il Tassinaro e suo cugino (onore a quest’ultimo…); parcheggiamo macchine e motorini e…udite udite…iniziamo a prendere gli striscioni…ci sono tutti, quello da casa, est 1996, Lodigiani Roma, BLL, c’è anche la bandierina della Kodak (chi non conosce i Venerdi’del verme non può sapere…), e ovviamente dalla macchina di Stefano esce l’immancabile vino dei Castelli, mentre Nikola ed Oronzoni sono impegnati in un’operazione…diciamo alla Desperados Empoli…(al buon Oronzoni nun je sembra vero!) a tra l’altro c’è da dire che sempre il grande Borgognoni è arrivato con dei pantaloni gialli che sembrava un minatore belga, purtroppo poi se li è tolti…comunque sia una volta presa tutta la nostra stracciaglia ci avviamo ci avviamo in corteo verso il campo, subito parte “NOI SIAMO GLI ULTRA’LODIGIANI OVUNQUE PRESENTI SOLO TIFO PER LA MAGLIA E PER QUESTI COLORI!” ed il nostro arrivo al campo è caratterizzato dal potente coro a rispondere “DAI SU VIENI INSIEME A NOI…” cominciamo ad appendere gli striscioni, come una volta, e come una volta le cazzate nel pre partita si sprecano, e indovinate chi ne è il principale animatore? Chi se non il Borgo nazionale! E’ inutile dire che piovono numerosi “SE FA, SE FA…”, è inevitabile! Ma il cazzeggio generale è interrotto dall’entrata in campo delle casacche biancorosse…le NOSTRE CASACCHE! Anche se sono allievi…cazzo che emozione vedere quei colori tanto derisi e bistrattati in campo con nuova linfa vitale…è da brividi! Finalmente le squadre si dispongono a centrocampo e noi accendiamo tutte le nostre torce più qualche fumogeno, l’effetto è a dir poco straordinario e quasi da solo senza che nessuno lo lanci, intoniamo tutti insieme “QUANDO L’INNO S’ALZERA’”, siamo più fomentati che mai, l’alcool scorre a fiumi e nonostante sia il 23 di ottobre siamo quasi tutti a petto nudo dato il caldo infernale…rispolveriamo cori antichi, ne urliamo tantissimi contro quelle luride merdacce della Cisco e contro quell’infame di Pantanella…non mancano insulti anche a Cerveteri e consorte, ma soprattutto oggi ci diamo alla canzone napoletana, le facciamo davvero tutte, da ‘O SOLE MIO a ‘O SORDATO ‘NNAMORATO, dal POROMPOMPERO a OH MAMMA MAMMA MAMMA… se qualcuno oggi aveva ancora qualche dubbio sul fatto che noi siamo l’unica tifoseria di zingari vecchio stampo a Roma oggi se l’è senz’altro tolto…ovviamente non poteva mancare l’incessante suono del tamburo e la nostra goliardia ha raggiunto picchi incredibili, tra trenini, cori per lo Spastico, per Trenitalia, per Wanna Marchi e chiaramente per Borgo…bello anche il nuovo coro su “QUE SERA’SERA’”! La Lodi in campo dapprima passa in svantaggio ma poi surclassa un modesto Villsggio Breda, finisce 6-1 e la cosa quasi commovente sono i “ragazzi” che ci vengono a salutare sotto la “curva”, buttandosi tutti a terra, come il grande Vicenza di Guidolin…peccato che l’arbitro fischi nel momento in cui ci stavamo divertendo di più, un vero peccato! Cominciamo cosi’a togliere gli striscioni e a malincuore ci avviamo verso il parcheggio, ci dobbiamo anche sbrigare dato che dobbiamo andare a Celano con i nostri amici di Albano per Celano-Albalonga…nel tragitto che ci porta dal campo al parcheggio la gente ci guarda con occhi increduli…non possono capire…non sanno cosa significa per noi il ritorno alla vita della NOSTRA LODIGIANI, perché non possono comprendere il vuoto che ti lasciano le domeniche senza Lodigiani e senza Ultrà Lodigiani, non possono comprendere le nottate passate a fare striscioni, preparare coreografie ed attaccare volantini quasi sempre inutili, non possono comprendere le purghe, gli stadi tour, le battaglie delle arance, gli stadi tour, i treni gratis…insomma non possono comprendere noi…gli Ultrà Lodigiani…che ne può sapere la gente di Oronzoni, del TdM, dello Scomparso, di Pippo Franco? E troppi ce ne sarebbero da elencare…che ne può sapere degli Arroganti, dei Teddy Boys e alla fine pure dei Kaos? E il Lodi Club Tufello nun ce lo metti? Questi siamo noi, gente che potrà anche perdersi di vista un giorno, ma che non potrà mai dimenticare di aver militato in questo gruppo di malati di mente…ma oltre il tantissimo divertimento allo stato pure che questa giornata ci ha regalato voglio dedicare il gran bel tifo espresso oggi, fatto col cuore più che con la voce, al condottiero di mille battaglie, Guido Attardi, che da lassù oggi ha cantato con noi…lo sentivamo, c’era un clima magico, c’era solo voglia di far festa…è vero caro Guido che , come dicevi tu, a Roma esistono 3 squadre ma si conta solo fino a due…ma noi vogliamo aggiungere MEGLIO COSI’! Perché oggi si è rivista l’anima del gruppo, mandando affanculo i tanti screzi di un tempo…si sentiva che oggi c’era solo chi amava la Lodigiani, perché chi veniva con noi per passatempo oggi è rimasto giustamente a casa…peggio per loro, non sanno cosa si sono persi, non capita tutti i giorni! Oggi più che mai MEJO POCHI CONVINTI CHE 1000 PECORE…oppure I SOLITI ¾…insomma i motti degli Ultras sono più attuali ora che a loro tempo…e credo che ci si addica anche un’altra frase storica degli anni ’80, SIAMO NOI LO STUPENDO VIVERE IN QUESTO MONDO DI MORTI! Insomma non basterebbero 10 racconti per descrivere le emozioni provate oggi, certe cose bisogna viverle non si possono raccontare…ma ti rimangono dentro per tutta la vita, chi vive ultrà sempre mi può capire…! Nel frattempo che ero immerso in tutti questi pensieri già eravamo arrivati ai parcheggi, iniziamo quindi a caricare tutto sulla macchina e partiamo con i nostri fratelli per Celano, dove ci accolgono Romolo e Costanzo dei Mads Celano, l’accoglienza è delle migliori (i ragazzi di Celano li abbiamo conosciuti lo scorso anno per caso a Celano-Isola Liri, e il grande Romolo promette di regalarci alla prima occasione una pelle per il nostro tamburo che è letteralmente scassato (dato che qualche rosciaccio malefico pensava di aver a che fare con un’incudine…); ovviamente durante la partita a tenere banco è lo show del buon Oronzoni, che ci offrirà momenti da antologia, confermandosi in formissima…quando torniamo nella Capitale il grande Borgognoni mi da un passaggio fino all’Olimpico, non senza qualche mia preoccupazione data la scarsa vista di cui è dotato Borgo di sera, comunque lui non sembrava per niente preoccupato, continuava a ciancicare (beato chi lo capisce!) racconti sul mondo ultrà e su altri mondi…potete immaginare! Prima di chiudere questo racconto vorrei fare due ringraziamenti, il primo a noi stessi e non credo abbia bisogno di ulteriori commenti, ed il secondo agli amici dei Warriors Albalonga, in particolar modo a quel verme di Valerio che sta diventando sempre più uno di noi…per la serie piccoli tocchi crescono! FORSE NELLA STORIA NON ENTREREMO MAI…MA GLI EROI SIAMO NOI!

ULTRA’LODIGIANI E’MAGIA!

CISCO LEUCEMIA!

 
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ULTRAS PIACENZA

Post n°271 pubblicato il 02 Marzo 2006 da genereleangolano

I prodromi del tifo piacentino si registrano intorno alla metà degli anni Settanta. Nel 1974 un gruppo di ragazzi soliti ritrovarsi presso l'allora Bar Lele fonda il COMMANDO ULTRÀ. Il loro posto allo stadio era in gradinata, in prossimità della curva Sud. L'anno dopo, con la promozione in B, arrivarono in curva gli ULTRAS e i BOYS. Un altro gruppo che riuscì ad animare in modo caloroso le frange scalmanate della tifoseria furono i KAMIKAZE BIANCOROSSI. Nel '76/'77 i sostenitori più esagitati si spostarono in curva Sud. Tre anni dopo tutti i gruppi preesistenti si sciolgono e rinascono sotto il nome di READ EAGLES.

Comparì sulla ringhiera del nostro stadio l'insegna Boys: non si trattava in realtà di uno dei gruppi piacentini sopracitati, bensì di uno striscione appartenente ai "cugini" grigiorossi. A rubarlo nella curva Sud di Cremona fu un giovanissimo e promettente ultrà entrato nella tana dei nemici. All'età di sedici anni questo impavido adolescente razziò anche un tamburo, difeso con le unghie e con i denti, durante un derby con la Cremonese. Le tensioni sociali che dilaniavano l'Italia erano avvertite particolarmente dai giovani che credevano strenuamente nei loro ideali, per una fede (soprattutto politica) erano disposti a morire, erano gli anni di piombo e delle manifestazioni di piazza. Per queste ragioni i primi ultras italiani erano sprezzanti del pericolo, determinati, oltranzisti, pronti a tutto e facevano un tifo il cui patrimonio corale risentiva molto degli slogan politici più in voga nei cortei. In pochi partivano per le trasferte dato che i tifosi ospiti non erano separati dai locali e la polizia non scortava chi si avventurava a vedere una partita in un'altra città. Chi decideva di andare era consapevole di rischiare grosso, infatti alcuni ultras portavano con sé chiavi inglesi, mazze, coltelli (il cui uso si diffuse largamente negli anni 80) e pistole lanciarazzi (anche la tifoseria piacentina poteva annoverarne una nel suo "arsenale" dei primi 80). Agli albori del tifo i supporters piacentini avevano una larga base proveniente dal quartiere Infrangibile (da sempre attaccatissimo alle sorti dei "papaveri") che dai trentenni e quarantenni di oggi è ricordato come un "covo" di bulli di periferia e scalmanati amanti delle risse. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta i pionieristici ultras piacentini erano orientati su posizioni di sinistra, forse anche per questo fu siglato il gemellaggio con le Brigate Gialloblu del Modena.

Il tifo degli anni 80 è caratterizzato dalla mancanza di un gruppo trainante, con tante unità indipendenti, e spesso effimere, che popolavano la curva. Il trasferimento di tutti i gruppi in curva Nord si verifica nell'81, rappresentando un punto di svolta dopo una profonda crisi protrattasi per due anni. Della stagione '82/'83 sono da ricordare le due gare contro il Vicenza: a Piacenza ci fu l'invasione di campo da parte piacentina; al ritorno la trasferta nella città palladiana fu seguita da numerosi tifosi della lupa visto che in palio c'era la permanenza in C1. Addirittura il sindaco di Piacenza scese al fianco degli ultras sistemandosi in curva con loro. La presenza massiccia dei piacentini ed il loro tifo non servirono a salvare il Piace che fu retrocesso per la classifica avulsa. Nell'annata '83/'84 tutti i gruppi della Nord si fondono ne I RAGAZZI DELLA NORD, supportati nella loro attività da I RAGAZZI DELL'INFRANGIBILE e dalla FOSSA DEI LEONI, ovvero una frangia di fuoriusciti degli stessi Ragazzi della Nord. L'84/'85 fu una stagione sfortunata per il Piacenza Calcio che, dopo aver dominato il girone A di Serie C1 insieme al Lanerossi Vicenza, vide sfumare la promozione in B dopo lo spareggio giocato a Firenze. Facciamo notare che una rappresentanza di ultras viola con lo striscione C.A.V. accorse ad aiutare i piacentini giunti in quantità piuttosto numerosa.

I berici vinsero per 3-1, ma solo l'anno seguente il presidente della formazione vicentina confessò di aver truccato l'incontro. A causa di ciò nacque l'odio nei confronti del team veneto e della sua tifoseria (che spesso ci ha derisi per la nostra mancata promozione), ricordato soprattutto dai militanti di più lungo corso. Nello stesso anno si ricordano la coreografia inscenata contro la Spal in una partita sentitissima, i tafferugli e la sassaiola contro gli ultras bresciani, il velenoso derby col Pavia, gli incidenti di Legnano in cui venne ferito un radiocronista e gli scontri di Reggio Emilia nei quali un piacentino sparò con un lanciarazzi ferendo un sostenitore granata. Un nuovo gruppo proveniente dal Basso Lodigiano vede la luce, si tratta degli HOOLIGANS CODOGNO. Nell'85/'86 durante il derby del Ducato giocato a Piacenza fu "firmato" il gemellaggio con i crociati parmigiani, ma l'alleanza fu rotta al termine della stesa partita. I piacentini si recarono a Parma in 1000 unità e a Modena in 2000. Nell'86/'87 muta l'assetto della Nord: I Ragazzi dell'Infrangibile cambiano nome in HELL'S ANGELS INFRANGIBILE e dalle ceneri de I Ragazzi della Nord viene costituita la LEGIONE GOTICA. Il gruppo ha rappresentato per un decennio la compagine trainante, l'unica riuscita a garantire vitalità, vivacità e continuità al fenomeno ultras piacentino. Viene formata anche la LEGIONE ALCOOLICA, un sottogruppo della Legione Gotica.

Il tifo raggiunse i massimi livelli per l'epoca, in coincidenza col ritorno in Serie B: tutte le trasferte ebbero un buon seguito e contro la Reggiana la Nord fu addobbata da migliaia di bandierine. Il campionato '87/'88 vede comparire in curva i CRAZY BOYS, formazione estintasi in un anno e altri due gruppi provenienti dal quartiere "caldo" per eccellenza: i VIKING INFRANGIBILE e i RED SKINS INFRANGIBILE. Alla stazione di Piacenza i "legionari" si scontrarono con la Fossa dei Grifoni genoana: ci fu una fitta sassaiola e violenti scontri. Tutto quello che si trovava in prossimità dei binari e del piazzale antistante fu distrutto. Era quella l'epoca in cui la decennale "guerra dell'acqua" (così battezzata dalla stampa) tra le provincie di Genova e Piacenza attraversava forse una delle sue fasi più aspre. Le autorità genovesi volevano imbrigliare il torrente Cassigheno, affluente della Trebbia, e il bacino del Brugneto, rovinando con questa operazione tutto l'ecosistema della Val Padana. Ricordiamo lo striscione esposto l'anno seguente dalla Nord in merito a questo problema: "2 punti forse, la Trebbia mai".

Un accanito gruppo proveniente dalla pianura piacentina, nella zona tra Piacenza, Cremona e Parma, arriva nell'88/'89 Sono i MODS BASSA PADANA che suppliscono allo scioglimento degli Hell's Angels Infrangibile (il loro striscione ricomparirà però in gradinata qualche anno più tardi) insieme al NOISE GROUP. L'anno dopo nascono altri due nuovi gruppi, gli IRRIDUCIBILI e il COLLETTIVO, che nella stagione successiva si fonderanno dando vita alla BRIGATA FARNESE. Il gruppo, che poteva vantare due sezioni (Codogno-Lo e Rivergaro), era composto da ragazzi con un'età media piuttosto bassa. Affiancava la Legione e rappresentava insieme ai Mods Bassa Padana l'asse portante della Nord. Pur essendo sempre stata vicina al Piace, la Brigata (valida alternativa alla Legione Gotica) si sciolse nel '92/'93. A cavallo tra gli anni Ottanta e i primi Novanta gli ultras biancorossi erano visti come una tifoseria grezza, ruspante, basata su un esiguo numero di fedelissimi, ma sempre pronta allo scontro fisico. I controlli della Polizia erano meno asfissianti e non era in atto la repressione che oggi conosciamo. La curva cambiò anche connotazione politica: si vedevano spesso sciarpe e bandiere della Lega Nord,e simboli di estrema destra. Era nota l'amicizia nei confronti di un deputato piacentino dell'M.S.I. che talvolta frequentava gli spalti della Nord.

Diversi skinhead (di destra, specifichiamo perché esistono anche quelli di sinistra e quelli apolitici) partecipavano attivamente alla vita della curva e fondarono nell'89 un gruppo denominato appunto SKINHEADS. Il campionato di B '91/'92 è rimasto nella nostra memoria quasi esclusivamente per il sentito match Piacenza - Brescia. Numerosissimi e stipati in una Sud che a stento li conteneva, i sostenitori delle rondinelle invasero il terreno di gioco e fecero il bello e il cattivo tempo nel nostro stadio e nelle adiacenti vie del quartiere Galleana mentre i piacentini intanto erano impegnati a fronteggiare la Polizia. Quell'anno nacque il GRUPPO DECISO che già dal nome denotava una particolare predilizione per gli scontri a viso aperto. Nel '92/'93 il gemellaggio col Modena viene infranto definitivamente e la nostra tifoseria imbocca la via del "soli contro tutti" in un'epoca in cui i gemellaggi sembrano soluzioni di comodo frequentemente di breve durata. Un nuovo gruppo fa la sua comparsa in curva la SPARUTA PRESENZA fondato da tre ragazzi appartenenti alla Legione Gotica. Il gruppo da quel momento ha portato il proprio stendardo in ogni stadio in cui ha giocato il Piace. In una nebbiosa giornata autunnale che faceva da meraviglioso scenario al derby del Po, la Cremonese ci lasciò le penne. Il 29 novembre si registra quello che allora era il record assoluto di incassi (battuto qualche mese più tardi contro la Reggiana e successivamente contro la Fidelis Andria). La sassaiola contro il pullman della società rivale (fu ferito l'allenatore Simoni) e contro alcune automobili, il sequestro di 80 kg. di carote, spranghe, biglie d'acciaio e di una bara, i gradoni della Sud cosparsi di colla, la Nord celata dietro ad un misterioso sipario prima del fischio iniziale, la coreografia in ogni settore, i cori possenti (anche la gradinata seguiva il tifo!!!), un'altra coreografia nel secondo tempo insieme alla torciata che fece avvampare tutto lo stadio, il pubblico in delirio, la vittoria per 3-2… una domenica indimenticabile per chi era presente!!!

Da quella domenica qualcosa cominciò a cambiare in meglio: nei quattro angoli della provincia non si faceva altro che parlare del team di Gigi Cagni che, partito dalla C1, conquistò la Serie A nel giro di tre stagioni e l'interesse verso la squadra sembrava essere rinato (o forse nato). Il Piace sempre più lanciato verso la vetta della classifica incantava i piacentini. In odore di Serie A i piacentini presero ad affollare lo stadio come non avevano mai fatto prima di allora e numerosi erano anche quelli che seguivano i "papaveri" in trasferta: al ritorno da Modena l'A1 si tinse di biancorosso, a Cremona ci fu l'invasione di seimila piacentini,e non scordiamo i 300 ardimentosi che si spinsero fino a Cosenza in occasione dell'ultima partita dove videro la prodezza di Simonini che ci regalò un posto nel campionato più bello del mondo. Era sogno o realtà? Con l'inizio della prima stagione nella massima serie la Nord si rifece il trucco: furono aggiunte tre strutture metalliche per garantire una maggiore capienza e la Legione si presentò con un bellissimo striscione lungo quanto l'intera transenna. Legione Curva Nord era la dicitura completa. Affiancata dalle sezioni di Codogno (Lo), San Fiorano (Lo), Stradella (Pv), Castel San Giovanni, Gossolengo, Cortemaggiore, Gotic Girls (precedentemente Legione Girls) e dai suoi gruppi satellite NASTY BOYS ALSENO e TUMULTEN BRIGADEN Fiorenzuola, la Legione mai sfigurò nel confronto con le altre tifoserie, anche con quelle più blasonate. Ogni domenica non mancava mai un dettaglio coreografico , il tifo vocale era sostenuto e le trasferte avevano una buona partecipazione. L'apporto dei legionari, purtroppo, non fu sufficiente ad impedire quella retrocessione che a noi sembrava pilotata. All'avvio della Serie B '94/'95 la frangia più intransigente, ardita, politicizzata e rude della Legione Gotica si separa dal gruppo principale creando gli OFFICIAL SUPPORTERS.

Appaiono subito come un gruppo molto compatto e rumoroso e fin dall'inizio dimostrano di non essere in sintonia con la Legione (talvolta anche nei cori). Da quest'ultima si differenziano anche per la più marcata connotazione politica e per la poca rilevanza all'aspetto coreografico. La vitalità della Nord non risentì comunque del breve passaggio in cadetteria. L'anno seguente il Piacenza era pronto a disputare un altro campionato nell'Olimpo del calcio. Prima della partita in casa della Juve l'amicizia nata tra Official Supporters, Sparuta Presenza e i bianconeri dei Viking-N.A.B. Curva Nord venne dichiarata apertamente e ufficializzata. Furono srotolati amichevoli striscioni da parte di entrambe le tifoserie, ci scambiammo reciproci cori e molti "vichinghi" si spostarono verso il nostro settore. Una vera e propria festa! Al termine dell'incontro dalla curva Scirea si levò il saluto (un boato) di Fighters, Area Biancoera e degli altri gruppi. Mentre lasciavamo gli spalti, tantissimi juventini ci aspettavano ai pullman per scambiare le sciarpe. La Legione sembrava tentennare pur rappresentando ancora il punto di riferimento per tutti gli ultras. I problemi interni, il dualismo con gli O.S. ed il mancato ricambio generazionale indussero i capi ormai in apparenza demotivati a scrivere la parola fine una volta terminato il campionato. Si concluse così un'epoca d'oro per il fenomeno ultras di Piacenza. Scomparirono anche i Noise Group e i Mods Bassa Padana. La Nord accusò il colpo e tuttora manca un gruppo guida in grado di trascinare la folla come solo la Legione riuscì a fare. Sfortunatamente gli Official Supporters non godono dell'appoggio condizionato del pubblico che alla domenica prende posto in curva. Una volta prese in mano le redini del tifo, questi ex legionari dissidenti si fecero notare per l'impostazione "politica" data alla curva: bandieroni neri, sventolio di bandiere con la croce celtica, striscioni con riferimenti alla destra estrema o mussoliniana… Nel '96/'97 alcuni liceali diedero il via all'esperienza della volenterosa GIOVENTÙ BIANCOROSSA, coadiuvata dalla sezione Val Nure, dagli Ultras '97 (ovvero la sezione del Basso Lodigiano) e dai sottogruppi Shaken Group, Manipolo e Barera, tentando di colmare il vuoto lasciato dalla Legione alla quale si erano prefissi di assomigliare.

La giovane età non impedì però alle nuove leve di seguire la squadra in ogni stadio, dando un prezioso contributo agli Official nell'allestimento del tifo. Lo spareggio per la permanenza in A giocato al San Paolo di Napoli contro il Cagliari pareva aver cementato la tifoseria nella difficile epoca del dopo Legione, ma al contrario il '97/'98 partì nel peggiore dei modi con decine di diffide che colpirono i gli esponenti principali della curva Nord. Ad esse se ne aggiunsero altre come conseguenza ai disordini scoppiati all'autogrill di Roncobilaccio. Quella domenica il Piacenza giocava a Roma mentre il Brescia a Napoli. Il pullman allestito da Official Supporters e Gioventù Biancorossa fu preso d'assalto dagli U.BS in netta supremazia numerica gli scontri durarono a lungo ed i piacentini nonostante la netta minoranza tennero testa ai bresciani. A fine stagione i problemi del gruppo, la tradizionale indifferenza dei piacentini e la repressione, uniti forse all'inesperienza, spingono il direttivo a sciogliere la Gioventù dopo due anni di militanza sugli spalti. Pochi superstiti confluiscono negli Official Supporters originandone la sezione giovanile, nota come Official Balilla. Ad essi fortunatamente si aggregarono altri nuovi ragazzi. Cancellati formalmente dalla mappa del tifo anche i Boys, i Nasty Boys e i Tumulten Brigade, rimangono ora solo gli elitari e sprezzanti ragazzi di SPARUTA PRESENZA a portare avanti la curva insieme agli Official. A questi ultimi va il merito di rappresentare ovunque la tifoseria piacentina e di essere talvolta riusciti a tirare fuori un tifo originale che va ben oltre le nostre possibilità. Loro ci sono e, anche se la curva non li ama, tirano dritto per la loro strada, orgogliosi della propria mentalità e della loro ideologia politica. Al momento il problema principale che la nostra curva deve affrontare è di nuovo quello della repressione e del ricambio generazionale. Concluso il campionato '00/'01, la nostra curva è stata falcidiata da molte diffide che terranno molti ultras lontano dal Garilli per tutta la prossima stagione.

 
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CRISTO SE FERMATO A EBOLI?

Post n°270 pubblicato il 02 Marzo 2006 da genereleangolano

EBOLI (Sa). Questa, invece, è tutta un'altra storia.

Di uguale al Cervia c' è solo la categoria di appartenenza e il risultato finale.

Il resto è tutto da raccontare. Perchè a inizio stagione l' Ebolitana  non aveva nulla, neppure la sede sociale.

Spariti tutti, presidente e giocatori, erano rimasti solo gli ultras.

In pochi giorni raccolsero con una colletta i 7.800 euro necessari per l' iscrizione e poi continuarono da soli.

Quasi tutti diffidati, teste calde della curva, si inventarono dalla notte al giorno dirigenti di società.

Una pazzia, dite? Non proprio. L'Ebolitana, proprio come il ricchissimo Cervia, ha conquistato la promozione in serie D.

E persino la coppa Disciplina.

Pensate che nello staff c' è anche un ispettore di polizia.

Fino a qualche tempo prima dava la caccia a quelli con i quali oggi ha costruito il miracolo-Ebolitana.

"Al punto 1 del nostro statuto c'è l'obbligo per i giocatori di salutare sempre i tifosi a fine partita, comunque sia andata".

C'è molto della mentalità ultrà in questi ragazzi, eccessivi in tutto, eppure hanno dimostrato di saper fare meglio di tanti professionisti del settore.

Sono persino riusciti a trovare uno sponsor, il resto è arrivato dagli incassi e dalla cartellonistica pubblicitaria dello stadio Dirceu.

E poi ci sono gli amici che aiutano come possono.

E i giocatori? Tutti contattati uno a uno dagli ultras-dirigenti, mica da direttori sportivi o procuratori.

" Ci siamo sentiti subito coinvolti, sin dalla prima partita - confessa Aniello Martone, 23 anni esterno di centrocampo - quando il presidente

venne a parlarci negli spogliatoi. Aveva le lacrime agli occhi. Eppure ci sentiamo più tutelati qui che altrove.

Io non gioco da mesi per un infortunio, ma mi hanno pagato sempre"

E quanto guadagna il mister? 500 Euro è il massimo che possono dargli.

Eppure un cruccio quelli dell' Ebolitana ce l'hanno.

" Nessuno che sia venuto ad offrirci il suo aiuto. Noi ci sentiamo di passaggio, pronti a farci da parte se busserà alle porte un imprenditore serio,

in grado di garantirci una squadra che possa lottare subito per la promozione in serie C2. Altrimenti andiamo avanti cosi.

Per rimpinguare le casse ci basterebbe un amichevole di grido,magari contro il Cervia, una sorta di Big Match tra ricchi e poveri.

Lo vinceremmo di sicuro noi!"

La sfida è avviata, chi ama davvero il calcio la raccolga. Perchè se Cristo si è fermato ad Eboli il pallone ancora no.

 

 
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che voglia di vomitare

Post n°269 pubblicato il 02 Marzo 2006 da genereleangolano

Diciamo la verità. A molti innamorati del calcio sono cadute le braccia. Stadi pieni per vedere il Cervia.,

 la squadra che ha "realmente" gettato via un degli ultimi baluardi del Calcio, quello con la C maiuscola, che ha venduto l'anima al diavolo, leggi la televisione. Aprendogli le porte dello spogliatoio, il luogo metafora per eccellen­za dello sport che è metafora della vita.

Violare il sacro vincolo del segreto dello spogliatoio è cosa grave.

Metterci dentro una telecamere è peggio. Perché, da .sempre, quello che accade nel bene o nel male tra le mura

dove solo i profani pensino ci si cambi solo deve rimanere rigida­mente segreto.

Custodito nello scri­gno di chi c'è.

 Ci sono squadre scar­se che hanno trovato nello spoglia­toio la forza ed il collante per impre­se ardite ed imprevedibili.

Dietro quella porta chiusa,

 sbarrata a curiosi ed esterni, sono morte squadre che si credevano invincibili.

 Si sono cementate amicizie e si sono  consumati ammutinamenti

 da far  impallidire il Bounty, nei confronti di allenatori anche stimati.

Lì dentro tecnici carismatici o

capitani coraggiosi hanno scosso con parole toccanti, degne dell'Al Pacino in "ogni maledetta domeni­ca ",

 hanno scosso i cuori di tutti e chiamato sul campo gli uomini ancor prima dei giocatori.

 Ma un conto è un film, un altro è la tv..

I ragazzi, sia chiaro, fanno la loro parte. Hanno avuto un'occasione e l'hanno sfruttata.

 Ciccio Graziani, giocatore che seppe entusiasmare per il suo coraggio e spirito di sacrificio,

 ha preso al volo un autobus dopo alcune sfor­tunate esperienze nel calcio vero.

Ma è. l'idea che rappresenta un  vero cazzotto nello stomaco degli amanti del calcio.

 Non abbiamo  cambiato canale. L'abbiamo tolto  dalla nostra programmazione.

Ognuno è libero di fare ciò che   vuole e tanti italiani hanno la facoltà

di innamorarsi di una squadra artifi­ciale.

.Altri hanno parimenti diritto di non seguirlo.

E di fare una richie­sta:

 il calcio liofilizzato non si mischi con quello vero.

 O quello che è rimasto del calcio vero.

Vedere stadi di A pieni più che per l'amichevole con il Cavia che quan­do ci sono in palio i tre punti di cam­pionato

 è la cartina di tornasole di un mondo che procede alla rovescia.

 
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On The Terraces....Acireale-Juve Stabia

Post n°268 pubblicato il 01 Marzo 2006 da genereleangolano

Ore 2:30…con immane ritardo ci presentiamo sotto la san marco,ritardo dovuto ad una sosta prolungata al bar per acquistare le ultime cose!Come sempre non ci troviamo con il prezzo pattuito,solite discussioni,ulteriore mano alla tasca e finalmente si parte!!L euforia in queste trasferte lunghe la fa da padrone all inizio e quando l autista comincia a lamentarsi subito lo tranquillizzo sussurrandogli che come in tutte le trasferte siciliane il clamore e l euforia scemano dall altezza di Sicignano….e cosi è stato!!infatti  si approfitta delle ultime ore notturne per fare un pisolino,ma una volta fermatisi all autogrill alle prime luci dell alba,comincia la solita baldoria che contraddistingue il pulmann in tutte le trasferte!si giunge sul traghetto,soliti arancini,solite scorte di birra per poi rimetterci in viaggio per Acireale.raggiungiamo Acireale in netto anticipo e cosi approfittiamo come succede rare volte,di rifocillarci in santa pace senza dover pensare a 10 cose al secondo;verso le 14 si entra nel settore e data la pioggia gia insistente,preferiamo scaldare le nostre voci nei bagni nel settore i quali si trovano uno di fronte all altro,posizione che alla fine causa violenti tafferugli tra le 2 fazioni che occupavano i rispettivi bagni!!!si passa poi ad incoraggiare uno dei tipi piu loschi che la trasferta di  oggi ci offre facendogli credere che avrebbe preso lui il posto di lanciacori…ma i risultati offrono solamente un’abbondante mezzora di risate e schiamazzi!comincia il match e dopo 2 minuti gia ci ritroviamo completamente inzuppati ma non ci scoraggiamo anzi tutt altro e forniamo un primo tempo d alti livelli.nel secondo cominciamo un po a scemare  ma era naturale considerando le condizioni fisiche di ognuno,la pioggia battente che non ha smesso un attimo di cadere,ma comunque riusciamo a resistere irriducibilmente fino al 90…il ritorno nel pulmann è un po una liberazione,ci si toglie i giubboni inzuppati ma comunque si è bagnati dalla testa in giu e l autista è costrtetto a mettere a palla l aria calda.il ricordo che ho del ritorno è un po negativo,essere completamente “impurpato”e non poter far niente non mi andava giu,cosi da mente superiore che sono(J)una volta arrivato sul traghetto mi precipito in bagno e vado ad asciugarmi sotto ai condizionatori che sprigionano aria calda…..credimi se ti dico che ho goduto tanto…si ritorna in calabria e dopo 2 soste facciamo ritorno nelle nostra cittadina alle 2..nessuno si aspettava il freddo che c era a C.mare,e ritornare a casa con quel parka ancora inzuppato,il vento che ti tagliava la faccia nn è stato impresa facile…ma si sa che questa è la nostra vita e non sara di certo una domenica di pioggia a scoraggiarmi e farmi ripartire di nuovo senza impermeabile e con l esame alle porte..alla prossima casual!!!

 
 
Vi scrivo il commento degli ultras Acesi nella loro fanzine arrivata anche nel settore Osipite:
"Gli Ultras Stabiesi sono una di quelle tifoserie che hanno calcato i campi d'Italia in lungo ed in largo...Ultras di lungo corso le "vespe".
Fanno del calore la caratterisctica fondamentale del loro tifo,sopratutto quando giocano in casa.In conclusione oggi abbiamo difronte degli ottimi ultras,da rispettare"
 
Questo invece è il commento post gara apparso sul sito dei "Passione e Mentalità Acireale" :
 
"Gli Stabiesi giungono in sicilia in circa 60 unità,compatti ed abbastanza colorati,con tanta volgia di fare bene.
Ottimo primo tempo con cori continui e battimani eseguiti a regola d'arte.
Calano nella ripresa,ma era comprensibile,data la pioggia che continuava a cadere incessantemente.
 
Un Grazie agli Ultras acireal per il rispetto che ci hanno sempre dimostrato,rispetto contraccambiato anche perchè non hanno mai saltato la nostra trasferta,ed all'andata vennero in 30 con una squadra ultima in classifica.

 
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