GEMELLAGGI  E ODII

Post n°307 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

Gemellaggi:

Per quel che ci riguarda abbiamo un solo gemellaggio, con gli Allentati Fasano, nato nella stagione 1999/2000.

Con i ragazzi di Fasano ci lega una profonda e sincera amicizia che va al di la' di una semplice partita di calcio, difatti, durante l'anno, ci incontriamo piu' volte sia a Fasano che a Campobasso.

Purtroppo militiamo in campionati totalmente diversi quindi non c'e' la possibilita', al momento, di poter ospitare o essere ospitati durante una partita, fatto sta che, quando gli impegni dei rispettivi gruppi lo permettono, cerchiamo di vederci e confrontarci su tematiche a noi care, quali possono essere l'antifascismo, l'antirazzismo o, ancora, l'essere Ultras.

Cogliamo l'occasione per augurare agli Allentati un campionato di vertice, sperando che un giorno ci si possa incontrare in categorie consone al nostro stile.

Il 14 Ottobre andremo a Fasano per la settimana antirazzista del F.A.R.E., questo e' il terzo anno consecutivo che gli Smoked Heads partecipano al Football Against Racism in Europe, ma e' il primo anno che "condividiamo" l'iniziativa con gli Allentati ... c' vrem a Fasan uagliu' !!!

Campobasso e Fasano Ale'

Amicizie:

Nel corso della nostra storia abbiamo avuto diverse, ma non troppe, amicizie, con alcuni gruppi, di seguito i dettagli.

La prima amicizia storica risale alla stagione 1987/1988, ci riferiamo ai Cosentini, per la precisione I Nuclei Sconvolti, purtroppo pero' dopo quelle partite non abbiamo mai piu' incontrato il Cosenza quindi ci siamo persi un po' di vista, anche a causa di una "cattiva interpretazione" dell'essere Ultras, sia nostra che loro, nel senso che avremmo potuto fare qualcosa di piu' ma la lontanzanza ha giocato, in questo caso, a sfavore.

I rapporti, purtroppo solo a livello personale, negli ultimi anni sono continuati e abbiamo sempre notato, sia da parte nostra che da parte loro, un immutato rispetto e la volonta' di continuare su questa linea; ne siamo felici, i Cosentini sono molto vicini al nostro modo di vedere le cose sia all'interno che all'esterno dello stadio.

Abbiamo ottimi rapporti sia con i Cosenza Supporters (ci dicono che si siano sciolti, ce ne dispiace) e sia con i Rebel Fans; questi ultimi hanno partecipato all'iniziativa dell'Assciazione Ultrantirazzista del 4 Giugno 2005 scorso.

Da Cosenza a Campobasso sono circa 800km !!!

Un saluto ai Cosentini.

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Un'altra amicizia, ventennale, riguarda gli Ultras di San Benedetto del Tronto, con loro nacque tutto agli inizi degli anni '80, i "vecchi" ci raccontano che sia a Campobasso che a San benedetto ci fu reciproco rispetto tra le due tifoserie.

Negli ultimi tempi pero', grazie anche ai nuovi mezzi di comunicazione e ai vari raduni Ultras, abbiamo avuto modo di parlare tantissimo con gli esponenti dei vari gruppi di San Benedetto e, il rispetto reciproco, e' rimasto immutato nel tempo.

Quest'estate, tra l'altro, abbiamo partecipato alla festa del ventennale del Nucleo, come invitati ufficiali insieme ad altre tifoserie.

Per quanto riguarda le amicizie c'e' una doverosa riflessione da fare; qualsiasi rapporto tra gruppi deve essere sancito/instaurato durante il corso di un campionato, primo o dopo la partita, questo perche' le amicizie possono mutare considerevolmente secondo l'atteggiamento della curva.

Un gemellaggio, a nostro avviso, per essere tale, non puo' prescindere dallo stadio e, di conseguenza, anche un'amicizia.

Quindi, che dire, per quel che ci riguarda speriamo di incontrare sul campo questi gruppi per verificare l'effettiva valenza delle rispettive amicizie ... o presunte tali.

Detto questo, non ce la sentiamo di inserire nessun'altro, abbiamo fatto un'eccezione per San Benedetto e Cosenza proprio perche' il tutto e' iniziato sul campo, 20 anni fa, e ci sembrava doveroso farlo notare.

Rivalita' storiche :

La rivalita' piu' sentita, ad iniziare dai nostri padri, e' sicuramente quella con gli Ultras della Cavese, senza ombra di dubbio.

Risale agli anni '70, caratterizzata da violenti scontri soprattutto alla fine degli anni '70 ed inizio anni '80, il culmine si e' avuto a Campobasso quando un pullman di tifosi ospiti venne fatto oggetto di colpi di fucile.

Di certo non stiamo parlando di scontri Ultras ma di vere e proprie battaglie tra gli abitanti del luogo, sia di Cava che di Campobasso; altri tempi !!!

Purtroppo ci incontriamo di rado ma e' sempre un piacere poter affrontare "nemici" storici come gli Ultras di Cava dei Tirreni.

Storica e' anche la rivalita' con i Foggiani che si perde veramente nella notte dei tempi, sentitissima dai vecchi e anche dai fortunati che hanno vissuto gli ultimi anni in C1; rivalita' accesissima e col cuore.

Discorso a parte meritano Lazio e Pescara; con loro sono stati scontri ogni partita, con i Laziali nacque al vecchio Romagnoli e duro' quegli anni che la Lazio milito' in serie B.

Con il Pescara il discorso e' piu' o meno lo stesso cambia il fatto che gli scontri ci sono stati anche da loro grazie ad afflussi copiosi di Campobassani; storica la partita contro il bari che giocammo all'adriatico di Pescara, dove ci furono tafferugli per tutta la giornata ... coi Pescaresi.

La storia vuole che i Rangers Pescara siano nati proprio grazie ad una trasferta Campobassana.

C'e' da fare una precisazione, e' logico che l'attuale situazione delle squadre sia totalmente cambiata, un Laziale o un Pescarese, giovane, non lo ricordera' mai; ma, se dovessimo rin(s)contrarci noi speriamo solo nella buona memoria devi vecchi ... che allora erano Ultras non ultrashop!!!

Per concludere c'e' la Casertana e un gradino piu' in basso il Benevento, niente di eccezionale e niente di paragonabile alle precedenti tifoserie ma comunque, ai tempi, era un classico.

Rivalita' acquisite col tempo:

Sicuramente gli anni '90 sono stati caratterizzati da continui incontri con gli Ultras Tarantini, una rivalita' piu' o meno recente che i ragazzi piu' giovani sentono tantissimo, considerato anche che e' una delle poche tifoserie serie che abbiamo incontrato negli ultimi anni.

La rivalita' col Frosinone risale alla serie C1 nata verso la fine degli anni '80, sono stati 3 o 4 anni ricchi di incontri e di scontri, soprattutto a Frosinone.

La scintilla scoppio' quando il nostro pullman fu fatto oggetto di un fitto lancio di pietre e addirittura di vasi, lanciati dai balconi.

Noi scendemmo prontamente, ricordo ancora una strada che sara' stata larga circa 2 mt e i nostri pullman uno davanti all'altro, erano 3, scendemmo e ci fu un pesante scontro con i celerini e qualche contatto con i tifosi locali.

Chi vi scrive pero' ricorda che l'anno successivo, o due anni dopo, tornammo a Frosinone in 29, con autobus e treni di linea: dalla stazione sino allo stadio a piedi e senza scorta, non successe niente tranne un Ciociaro malmenato sotto la nostra curva e nulla piu' ... sicuramente avrebbero potuto fare qualcosa ... ero pure piccolo, allora ... !!!

Poi ci sono delle rivalita' che durano l'arco di uno o due campionati, che possono nascere tra le prime della classe, un classico; ricordo il Giuliano, il Lanciano e via discorrendo ma niente che possa essere paragonato alle nostre rivalita' storiche.

In Molise non abbiamo rivalita', solo sagre Paesane e cori anni '70 ... sono poco piu' che dilettanti, non meritano neanche di essere mensionati; ad onor del vero solo ad Insernia vi sono alcuni Ultras ma, almeno per quel che ci riguarda, non possiamo considerarla una vera rivalita', anche peche' ci siamo affrontati poco.

 
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DA ULTRAS CAMPOBASSO

Post n°306 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

A Bojano (coppa italia) - 29/08/2005

Fine delle chiacchiere...di (alcuni) giornali letti con grande insofferenza, fine dei "forse", "vedremo", "chissà quiss chi e' ...!?!?!?"...

Si parte...inizia la stagione...coppa italia a Boiano, piazza con cui da tempo regge un certo, reciproco, rispetto.

Li allena Nunziata....Farina ci ha fatto i numeri...

Le premesse ci sarebbero tutte ma...il condizionale è d'obbligo....

Nella serata di venerdi'....gli Smoked concludono una "concreta" estate (chi sa, sa...) con una grande festa...e purtroppo le devastanti conseguenze...saranno più che visibili.

Gli Allentati Fasano non ci fanno mancare il loro incredibile calore...Cosimo, Angelo e i giovani, che sempre ci sono e son sempre diversi (è così che si coltivano i gruppi!!!), meritano tutti i cori e l'amicizia che i campobassani gli hanno riservano: questi i Km se li magnano...

Si arriva a Bojano con la solita puntualità...ore 15.00 in punto...la pezza Ultras è già su... la B *F ci anticipa e finalmente ci compattiamo...

Ora...chi ha la bontà di seguire questi racconti sa che cerco di evitare autoincensamenti, davvero insopportabili...ma, oggi, voglio fare un'eccezione...: voglio davvero dire al Capo, al Cugino e L...llo...che ieri si sono superati...hanno davvero dato più di quello che potevano perchè il sostegno fosse degno dell'occasione...non so davvero dove hanno trovato la forza...davvero grazie!

Il settore credo che abbia inteso lo sforzo e nel primo tempo, considerate le premesse, riusciamo ad essere discreti...buona la forza nei cori...alcuni tenuti bene...altri un po' meno...se insistessimo giusto un po' di più coi treni...

La squadra pur non brillando come contro il lanciano e' "pensata" ...i ragazzi si muovono tutti insieme e con ordine...farina ha messo la squadra in mano a Formisano il quale oltre a mettere palloni d'altra categoria ne recupera molti di piu' di quanto si possa immaginare.

Soffraimo un po' sull'esterno a sinistra...sto Juniores non è certo Cifani...che si danna dall'altra parte.

L'arbitro ci caccia Guarini a metà primo tempo...ed il Boiano fa la sua.

Il fischio dell'intervallo mi salva la vita.

Pescando la forza dal pozzo dei desideri, riprendiamo a cantare, senza slanci ma con dignità, anche alla ripresa del gioco..fino al gol del Boiano...quando va in scena un siparietto incredibile.

La marcatura la segna tale Guglielmi, diciottenne di Mirabello Sannitico...un paese praticamente attaccato a Campobasso...per tutta la partita abbiamo rispettato squadra e tifosi di casa come facciamo con tutti fino a prova contraria...ebbene...questa piccola carognetta cosa fa?

Si toglie la maglia e la viene a sventolare sotto il nostro settore...invasato come avesse vinto uno spareggio playoff all'ultimo secondo.

Prima sbalorditi....poi davvero imbestialiti, i campobassani..., mani tremanti e facce incredule...bestemmie come se piovessero...c'e chi tenta l'incursione solitaria, fidando sul suo corpaccione..., ci sono alcune vecchie facce che abbandonano la compostezza tenuta fino ad allora e li ritrovi alla fenza paonazzi...c'è righi che momenti lo fa in campo...ci sono i CC che affannati ci rincorrono di qua e di la...ma sono solo asteme...per loro e per questo megalomane da quattro spicci.

Ora, bando alle ciance.

Nulla dirò di più...di Mirabello...da non credere...!!!

Oramai la partita non ha più senso...questa sconfitta non ci piega...non ci tocca...sono altre le cose che c'interessano...la squadra ha lottato...sempre con ordine e criterio...al fischio finale gli Ultras la premiano con l'ultima, sincera, dimostrazione d'amore...

I capelli bianchi di Formisano sono i primi ad arrivare e a Righi un coro alla persona...roba d'altri tempi.

A nunziata il merito sportivo di correre anche lui a scusarsi per la fesseria del suo giocatore...

Scuse che noi non accettiamo.

Non c'è un motivo al mondo per cui la cosa possa essere giustificata.

Avere 18 anni non vuol dire essere completamente senza rispetto e dignità.

"Siamo sempre con voi..."

http://www.smoked-heads.org/diario/0506/290805.html

 
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100%

Post n°305 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

LA STORIA: 

Sempre presenti sin dai primi anni 90,la prima trasferta che fa assumere al gruppo una vera e propria fisionomia si ha in occasione dello spareggio play-out quando,nonostante un'annata sfortunata trascorsa oscillando fra le ultime due posizioni della classifica,il C.U.I.T.riesce ad organizzare un ottima trasferta riempiendo un treno speciale diretto a Prato con a bordo circa 1500 tifosi.Presi dall euforia per la meritata salvezza e dalla voglia di tenere alto il nome della nostra città(CARRARA),il TASSO ALCOOLICO l'anno seguente comincia ad essere abbastanza costante nelle trasferte e cerca inoltre di dissociarsi dal principale movimento ultras della curva nord,precisando di fare questo non per motivi di protesta bensì per assumere maggior credibilità e venire riconosciuti dal direttivo anche in veste organizzativa.Il maggior numero di presenze si ha durante il campionato 99/2000 quando il T.A. 100% riesce a trovare la giusta continuità non saltando né un appuntamento in trasferta né una partita interna né tanto meno una sfida di coppa.Il gruppo è totalmente apolitico,è composto da giovani che nonostante le varie difficoltà incontrate,e dalla squadra,e dalla tifoseria(vedi le numerose DIFFIDE,anche interne al gruppo),non perde l'entusiasmo e la voglia di seguire gli "azzurri" OVUNQUE.Sicuri di non mollare mai,incitiamo tutti ad avvicinarsi al mondo ultras,capace di unire una città in un unico coro:"forza azzurri"!  

(un saluto particolare ai nostri amici reggiani,spallini,pisani e genoani.)

TASSO ALCOOLICO 100%

 
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PORTOGHESI?? SI GRAZIE!!

Post n°304 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

Il fenomeno dei c.d. "portoghesi" ha coinvolto, e credo continui a farlo tutt'ora, anche la nostra curva. La leggenda narra che il termine "portoghese", riferito a chi, in un modo o nell'altro, riesce ad entrare allo stadio senza pagare, risalga a molti secoli fa: nello stato pontificio ad una serie di banchetti papali per ragioni politiche fu vietato l'ingresso a tutti i cittadini portoghesi, ma qualcuno riuscì ad entrare e ad abbuffarsi lo stesso (esistono comunque altre versioni storiche..)

Anche la curva Nord ha avuto quindi i suoi portoghesi, fissi oppure occasionali, ed è interessante analizzarne i diversi modi "operativi". Diciamo subito che entrare allo stadio senza pagare, come per ogni cosa del resto, è una goduria per tutti, ma un'arte che ben pochi conoscono. Poco edificanti sono infatti quei sistemi che varcano i confini della legge. Anzitutto l'uso di biglietti falsi e/o scannerizzati, così come per le tessere abbonamento, è un reato bello e buono (che tra l'altro ha coinvolto recentemente la curva sampdoriana). Meno grave, e direi non molto gradevole, è nascondersi nei bagni dello stadio dal mattino, oggi più difficoltoso visto che i controlli interni alla curva sono aumentati. Più romantici, ma ugualmente "ai limiti della legge" sono invece gli ingressi "alla olio cuore": parlo dello sfondamento dei cancelli in massa, segno comunque di una bella compattezza di gruppo soprattutto se effettuata in trasferta (a Ravenna successe in casa nel derby serale con Cesena del 1993/94), e degli scavalcamenti in solitario. Al Benelli si attuano diversi "stili": il salto adoperando come base una bicicletta (maggiormente in curva lungo via Cassino verso i distinti), il salto arrampicandosi lungo il muretto che circonda lo stadio e che è fornito in alcuni punti di spazi concavi che fungono da scalini, una vera e propria incitazione allo "scavalcamento"!! (una volta gli "scalini" erano ancora più clamorosi, in particolare nell'angolo distinti/curvanord ed in alcuni punti della tribuna). Il salto alla "Bubka", senza alcun ausilio di tipo tecnico, è invece prerogativa dei più atletici. Tutte le tipologie di "scavalcamento" richiedono comunque un gran lavoro di studio e di appostamento, per calcolare con precisione millimetrica il punto ed il momento più idoneo per eludere lo sguardo dei "guardiani di turno" e così saltare l'ostacolo per poter correre all'impazzata e mischiarsi agli altri in curva.

Il portoghese autentico però è quello che ricorre a stratagemmi di fantasia, a colpi di genio, segni inconfondibili di un vero e proprio stile di vita. Quello di "primo livello" è addirittura in grado di entrare semplicemente dall'ingresso senza biglietto e senza che nessuno gli dica nulla: è vestito bene, distinto e si muove come un'ombra. Si tratta di casi rari che rasentano il professionismo. Durante la serie B era invece molto in voga il sistema "raccogli una lattina per terra o al limite comprala ed entrerai in curva". La cosa era molto semplice. Con tanto di lattina in mano (o variante piadina per i più affamati) dopo aver ottenuto attraverso i cancelli un biglietto già staccato da chi era già in curva ci si avvicinava con scioltezza all'entrata aspettando il momento di maggiore fila; si oltrepassava così "il varco" fingendo di sorseggiare la lattina. Il più delle volte nessuno diceva nulla, ma se qualcuno dei bigliettai si azzardava a fiatare bastava replicare: "o bigliettaio non vedi che sono uscito un attimo a rifocillarmi al bar di fronte e ci ho pure il mio bel biglietto già staccato?". Ora questo sistema è un po' decaduto, anche perché le uscite verso il bar esterno sono più controllate. Più patetiche e meno efficaci le giustificazioni verbali del tipo "devo dire una cosa importantissima a mio fratello, che è già in curva, posso entrare un attimo?", "l'ultima partita in casa ho smarrito l'abbonamento in curva, posso entrare un momento a cercarlo?", "non sono mai stato allo stadio, potrei fare una mezz’oretta di prova in curva prima di decidere se acquistare il biglietto?" oppure "devo consegnare personalmente dei fiori ad una ragazza in curva" (con tanto di mazzo di margherite in mano colte al parco della pace). Alcuni maggiorenni "sbarbatelli" spesso invece fanno leva sul fattore età e, se non sono molto alti e non hanno la barba, mischiandosi a comitive di minorenni riescono a passare o per lo meno a fare il biglietto ridotto.

Epico fu comunque il numero che vide protagonisti in una trasferta una coppia di fantasiosi tifosi, in possesso però di un unico biglietto e senza una lira in tasca. Si infilarono in due un unico giubbotto di pelle, abbracciandosi ed ognuno con il proprio braccio esterno in una delle maniche. Giunti di fronte al bigliettaio, porsero il loro biglietto e con sguardo languido affermarono all'unisono: "ci hanno detto alla biglietteria che per i gemelli siamesi ci vuole un biglietto solo!"; per la cronaca riuscirono ad entrare.

Diciamo comunque che a Ravenna il fenomeno ha dimensioni modeste, non come in altri stadi dove le società sono costrette ad ungere di grasso le inferriate collocando anche del filo spinato. Sicuramente pagare il biglietto è giusto per consentire alla propria società di "fare cassa" (anche se mai come quest'anno vi sarebbe lo stimolo di non farlo) ma in ogni caso resta l'ammirazione per le gesta fantasiose e non violente di chi rinvigorisce la tradizione dei portoghesi. Per concludere con una freddura a tema: sapete perché ai prossimi europei di calcio vi saranno incassi magri? Perché allo stadio saranno quasi tutti portoghesi.

Non dimenticate mai che un portoghese ha sempre un posto in prima fila!

 http://www.lineagiallorossa.net/vitadicurva.asp?index=-1
 
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CORSO D'ACQUA DEVIATO

Post n°303 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

Accadde nel 1968...

...era il lontano 9 giugno 1968: sono veramente curiosi e tutti da raccontare i fatti che si verificarono in questa gara, caratterizzata dalla pioggia battente che rendeva il terreno di gioco appena praticabile. Molti tifosi eugubini si erano portati a Spello per tifare a favore della squadra di casa contro l'Angelana che si trovava di un punto dietro al Gubbio, vittorioso nell'ultima giornata di campionato per 2-0 sul Gualdo. Nella ripresa, l'Angelana vinceva per 2-0 e constatato che ormai le speranze di pareggio erano minime e il Gubbio rischiava di vedersi superato in classifica proprio sul filo di lana, i tifosi rossoblù pensarono che l'unica possibilità di salvezza per la propria squadra era quella che l'arbitro sospendesse la partita per impraticabilità del campo. Decisero così di allagare il campo sportivo: lì vicino passava un piccolo corso d'acqua e i tifosi riuscirono a deviarne una parte. Fatto sta che a pochi minuti dalla fine l'arbitro fu costretto a sospendere la gara perchè il terreno era completamente allagato. La partita venne ripetuta il 16 giugno e si concluse in parità (0-0). Gubbio e Angelana si ritrovarono appaiate in testa alla classifica e dovettero disputare uno spareggio promozione. Il 23 giugno 1968 il Gubbio sconfisse per 2-0 l'Angelana a Marsciano, ma un'altra sorpresa aspettò dietro l'angolo i rossoblù: su reclamo dell'Angelana, venne analizzata la posizione di due giocatori impiegati dallo Spello nel recupero dell'ultima giornata: i due risultarono essere stati utilizzati da un'altra squadra ad inizio stagione e venne data gara persa allo Spello per 2-0. Morale della favola: il risultato dello spareggio non servì a nulla e a festeggiare furono quelli dell'Angelana. Un anno, il 1968, che viene ricordato anche per un infuocata partita di campionato sempre con l'Angelana: in quell'occasione il Gubbio si trovò in svantaggio per 1-0 su un rigore molto contestato dai giocatori eugubini. A pochi minuti dalla fine, all'ennesimo presunto torto arbitrale, un centinaio di tifosi eugubini entrarono in campo e l'arbitro fu costretto a sospendere la partita: in mezzo al caos ci scappò anche qualche colpo proibito verso il direttore di gara.

 
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ULTRAS GUBBIO

Post n°302 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

La storia degli Ultrà Gubbio 1980...

...nascono sulle orme degli ormai noti Fighters Gubbio e per oltre un ventennio hanno seguito sempre i propri colori, incitando la squadra ovunque, indipendentemente dalla classifica, dai risultati e dalle categorie. Ma per darci un'idea ben precisa ripercorriamo la storia degli Ultrà Gubbio 1980 prendendo spunto da alcuni articoli pubblicati sul quindicinale "Supertifo". Nell'articolo datato 14 gennaio 2001 dedicato ai tifosi del Gubbio titolato: "La passione dei tifosi eugubini", la popolare rivista che parla del mondo ultrà e delle tifoserie in genere d'Italia e del mondo, scrive: "Gli Ultrà Gubbio nascono nel 1980 sulle orme dei pionieristici Fighters. Il boom del tifo eugubino nella stagione 85/86. Anno '87: un'esodo scolpito nella memoria rossoblù è lo spareggio contro il Poggibonsi a Perugia, con la partecipazione di 15000 sostenitori eugubini in fermento. Epiche, in quegli anni, le partite contro Perugia e Ternana, al confronto delle quali gli ultras del Gubbio non hanno sfigurato. Nonostante la squadra scivoli poi in basso, gli ultrà continuavano a dimostrare una fede inossidabile, presentandosi numerosi anche nelle trasferte salvezza. Nel giro di pochi anni il ritorno in C2. E' motivo di orgoglio per i tifosi rossoblù la trasferta di Trieste, a ben 600 chilometri di distanza". Ma prendendo spunto da un altro articolo (17 gennaio 2003), mettiamo in risalto l'attaccamento dei tifosi del Gubbio per la propria squadra: "Il Gubbio è sostenuto da una tifoseria di buon spessore. Il gruppo guida, gli Ultrà, hanno superato la soglia del ventennale. Ci sono tifoserie che si fanno largo nel panorama ultras senza strafare. Non hanno i mezzi, la storia e il serbatoio di tifosi delle squadre più grandi, ma garantiscono presenza costante, passione e quel pizzico di umiltà che non guasta". Senza dimenticare la famosa trasferta del 3 novembre 2002 di Firenze con 1000 tifosi rossoblù al seguito dei propri beniamini: "Li ha visti presenti in buon numero su tutti i campi. Tantissimi a Firenze: il Gubbio ha perso, ma i tifosi del Gubbio hanno animato lo spicchio degli ospiti per tutti i novanta minuti". E ancora, sempre su "Supertifo" (25 febbraio 2003), viene elencata in una rubrica la rassegna dei tifosi presenti nel settore ospiti al "Franchi" di Firenze e i sostenitori del Gubbio si prendono anche un bel voto (7,5), con il titolo: "Il tifo dei supporters del Gubbio è piaciuto". E ancora: "Un tifo di stampo anni Settanta, passionale e colorato. Hanno lasciato il segno gli Ultrà Gubbio che a livello di C2 sono sempre validi, ma la loro massiccia presenza a Firenze forse è andata oltre le più ottimistiche previsioni. Hanno sfoderato un tifo molto bello a livello vocale e coreografico. E non hanno mai abbassato la voce neppure quando la squadra era sotto di due reti. Tra le tifoserie più compatte. Con il vantaggio, rispetto alle compagini toscane, di dover macinare più chilometri per la trasferta della storia". Infine menzioniamo un altro articolo (29 luglio 2003), dedicato alla finale playoff di C2 Gubbio-Rimini. I tifosi eugubini vengono giudicati così da Supertifo: "Cartoncini rosso-blù preparati dagli Ultrà Gubbio scaldano l'ambiente dello stadio "San Biagio" per la sfida con il Rimini. Il tifo eugubino non si spegne fino al 90' con il Rimini che ipoteca la C1. Nel ritorno buona partecipazione dei vivaci ultrà del Gubbio che ringraziano la squadra per la bella stagione".

 
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17 pulmann di supporters rossoblù

Post n°301 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

Anno 1987, un anno memorabile...

...culminato con l'indimenticabile spareggio del Curi a Perugia con oltre 20000 spettatori. Un esponente che all'epoca era uno dei capi del tifo organizzato racconta per Gubbiofans quella stagione entusiasmante con curiosità e fatti tutti da scoprire. Un episodio curioso è capitato a Narni, dopo un gol i tifosi si sono ritrovati tutti dentro il campo... "Era uno stadio senza pista - racconta il "Secco" - aveva appena segnato il terzo gol Lotorio. Nell'esultanza abbiamo buttato giù la rete. Poi la partita è stata portata a termine normalmente". Nella trasferta di Castelfiorentino con 17 pulmann di supporters rossoblù al seguito, due tifosi caddero dal pulmann... "Eravamo davanti lo stadio dell'Empoli - ricorda - io e il "Dodo" ci eravamo sporti un po' fuori, all'improvviso ha ceduto il vetro e siamo precipitati di sotto. La nostra fortuna è stata che eravamo vicino un semaforo, eravamo quasi fermi e ce la siamo cavata solo con qualche ferita. Comunque sia è stata una delle trasferte più belle, tanti pulmann pieni di gente. Ma in quegli anni quasi tutte le domeniche si allestivano sempre 7-8 pulmann, più svariate auto: come minimo 600-700 persone di Gubbio in trasferta c'erano da tutte le parti". Così tanti erano i pulmann in quella giornata che in repertorio si ricorda una frase pronunciata da un ragazzo di Empoli che esclamò: "Ma sono i tifosi del Genoa?". Ma la giornata storica del calcio eugubino è datata 17 maggio 1987, con quasi 15000 tifosi eugubini al Curi per uno spareggio di serie D... "Mi ricordo i preparativi, subito dopo la Festa dei Ceri e la paura di non farcela perchè il Poggibonsi era un'ottima squadra. E' stato emozionante vedere tutta quella gente, ma forse - prosegue il "Secco" - a livello di tifo come cori e coreografie eravamo stati più bravi l'anno prima a Senigallia (spareggio con la Vis Pesaro). A Perugia in mezzo a tanta gente e tanta confusione non è stato possibile a livello organizzativo dirigere tutto alla perfezione. Ma alla fine fortunatamente il risultato ci ha dato ragione". Un accenno al derby dell'anno dopo al Curi contro il Perugia dove c'erano oltre 4000 persone di Gubbio che assiepavano tutta la curva sud... "In quella giornata devo dire che ci fu un gran tifo. Ma ricordo che non eravamo stati da meno nemmeno in Coppa, anche se eravamo di meno a livello numerico".

 
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CASTEL SAN PIETRO

Post n°300 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

LA STORIA

La storia del 19NEURO98 ha inizio nel Settembre 1998: l'idea di formare un gruppo ultrà nasce da un gruppo di ragazzi che frequentando lo stesso bar un giorno come tanti hanno preso questa decisione e avvito questo nuovo progetto al fine di colorare gli spalti di uno, nell'ultimo periodo, spento stadio Comunale di via Viara.
Questo gruppo inizialmente era formato da poche persone ma, in seguito alla circolazione di voci, si è via via allargato fino a raggiungere le circa 50 unità nei primi anni di C2. Beh, un buon risultato se consideriamo che in un paese di circa 20mila abitanti, 4 anni fa non c'era nessuno a incitare la squadra con bandiere e tamburi.
In quegli anni il Castel San Pietro militava in serie C2 e dopo la strepitosa prima annata teminata con il raggiungimento di una posizione dignitosa in classifica, molte più persone hanno cominciato a frequentare lo stadio, perchè attratti da questa realtà che negli ulitmi anni si era fatta largo nei palcoscenici più prestigiosi. Ragazzi giovami ma anche più "anziani" si sono uniti al gruppo,facendo aumentare notevolmente il numero degli ultras. Nelle stagioni successive sono da ricordare le partite contro il Fano, terminate il più delle volte con scontri e tafferugli, ma sempre senza conseguenze gravi(a parte una frattura al setto nasale riportata da una signora venuta in pullman con noi ultras) oppure nella partita di ritorno dei play-out quando i fanesi sconfitti sul campo pesantemente hanno bloccato l'uscita del nostro settore e una volta ripartiti sono stati assaliti nuovamente con lancio di oggetti, oppure le sofferte partite a Rimini (dove il Castel San Pietro vincendo ha impedito alla squadra romagnola di salire in C2 per 2 anni), e una divertentissima "gita" a Sassuolo nella quale abbiamo incontrato per strada alcuni tifosi neroverdi e ci siamo presentati con sfottò e insulti. Idoli della curva in quel periodo erano l'attaccante Matteo Merloni e il centrocampista di fascia destra che oggi milita in serie A Nicola Campedelli.
Da segnalare l'amicizia con gli Ultras Sandonà nata in occasione di una partita casalinga contro i biancocelesti nella quale c'è stato uno scambio di sciarpe tra i sostenistori delle 2 tifoserie e una serie di cordialità reciproche nel corso della stagione. Merita un accenno la nostra presenza a Gubbio durante la partita di recupero di campionato tra Gubbio appunto, e Sandonà e nella finale Play-Off a Mantova contro la Triestina, dove abbiamo aiutato i sandonatesi nel tifo e gioto con loro per la vittoria finale.
Rivalità accesissime con Fano e soprattutto Imola; nelle partite contro queste due squadre noi del Neuro abbiamo dato il massimo per vincere (oltre che sul campo) sulle tribune. Tafferugli accesi a Fano terminati con scontri tra noi e i loro tifosi che hanno accerchiato il pullman e caricato su alcuni supporters giallorossi. A Imola invece rarissimi scontri (anche perchè loro non hanno un gruppo ultras) ma sempre con una massiccia presenza del Neuro in romagna data la rivalità accesa con gli imolesi.
Il Castello però dopo 2 anni di salvezze sofferte contro Fano (tafferugli sia in casa che in trasferta terminati a Castello con una sassaiola) e Giorgione, retrocede ed è proprio in quell'anno che la Neuro fa registrare un forte calo nelle presenze (forse 10 ragazzi nelle partite in casa, il che...).
Dopo la retrocessione siamo di nuovo aumentati numericamente e nelle 2 stagioni dopo la retrocessione, anche se deludenti, abbiamo seguito la squadra ovunque, a parte nei casi in cui abbiamo avuto gravi problemi organizzativi. Il sogno era quello di ritornare tra i professionisti e giocare il nostro derby contro l'Imolese.
Nella stagione 2002/2003 sono avvenuti scontri con gli Ultras Cagliese terminati però senza conseguenze poichè se la sono svignati in fretta al termine del match: numerosi insulti durante la partita con cori offensivi, mentre a fine incontro siamo andati nel parcheggio del loro pullman, ma i carabinieri ci hanno fermato. Pullman marchigiano scortato poi fino all'autostrada con noi che li abbiamo raggiunti al casello e insultati. A parte questo episodio non ci c'erano mai stati precendenti con i marchigiani. Da ricordare infine gli scontri avvenuti nell'anno della nostra promozione in serie C2 (stagione 2003/2004) con Rovigo (prima in trasferta con una nostra massiccia presenza poi in casa), Russi e Cattolica.

 
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SERIE d GIR g VISTA DA CAMPOBASSO

Post n°299 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

Premetto subito che a livello Ultras la situazione e' scadente, fatta eccezione per noi che siamo di un altro pianeta e l'angri che ha davvero una bella tifoseria e qualcun'altro che si salva in corner.

Le squadre del girone sono:

Squadre Campane
Angri, Pomigliano
Squadre Laziali
Aprilia, Astrea, Cassino, Ferentino, Guidonia, Isola Liri, Monterotondo, Ostia Mare, Pisoniano, Sorianese, Spes Mentana, Tivoli
Squadre Molisane
Campobasso, Bojano, Montenero di Bisaccia, Venafro

Devo constatare, purtroppo, che per quel che ci riguarda, quest'anno abbiamo avuto pochi, pochissimi ospiti, su una decina di partite casalinghe solo in 3 o 4 occasioni abbiamo avuto tifosi "avversari" al seguito, domenica scorsa c'era la terza in classifica con zero tifosi ... ed in casa loro si manifestano con striscioni e drappi ... siamo alla metafisica !!!

ah la coerenza ... la buona vecchia coerenza degli anni '80; capisco che sto parlando di un girone con squadre senza blasone ne' storia, tuttavia devo rimarcare il fatto che non e' corretto 'attaccare' striscioni in casa, cantare 90 minuti contro gli ospiti e poi non presentarsi al ritorno.

Be', problemi loro !!!

Molto deludente, squadre che militano in seconda o terza posizione non ci hanno concesso il piacere del confronto ma, considerato che noi le trasferte ce le facciamo tutte, sopperiamo alla mancanza di tifoserie degne, facendo visita noi a tutto il girone G, com'e' nel nostro stile.

E questo e' l'anno del ventennale e posso anche permettermi di fare lo sborone, in effetti possiamo tranquillamente, considerato anche il livello che ci circonda, dalla serie A a scendere ... ovvio !!!

La storia del Campobasso e' una storia travagliata, 3 fallimenti in 15 anni e siamo sempre ripartiti dall'eccellenza, dico sempre.

Anche in eccellenza, il drappo del mio gruppo, SH, e' stato "appeso" in tutti i paesini regionali.

Quest'anno speravamo di poter incontrare finalmente una tifoseria con la quale confrontarci, dopo 4 anni di inferno puro, ma il fato ha voluto che il campobasso venisse inserito nel girone Laziale con un paio di campane.

Ora non sto qua' a parlare di chi non ha ultras, e' normale, voglio dire, non tutte le citta' possono avere gente seria e costante, gente che segue la propria citta', intesa come squadra, nel bene e nel male sempre e comunque.

Giustamente non posso pretendere che tutti siano come noi pero' avrei quantomeno auspicato che le prime della classe avessero portato qualche tifoso al seguito, non dico ultras, tifoso, giusto per riprendere l'allenamento e per aprire la sud che sta facendo le ragnatele.

Ma perche' non ci venite a cb dio fa !!!???!!!

Eccezion fatta per una decina da isola liri, una ventina da cassino, un centinaio da venafro, il livello del girone e' da dilettanti nel vero senso della parola; ho dovuto peraltro constatare che, solitamente, in casa ci sono drappi e striscioni ma le trasferte sono veramente una vergogna.

Un plauso agli Angresi, di categoria superiore certamente; i ragazzi di isola liri che si impegnano al massimo nel sostenere la propria citta', non offendono con i soliti cori beceri l'avversario di turno, complimenti ... il resto e' da dilettanti.

La situazione repressione:
Evidentemente dall'alto ci sono ordini ben precisi e ovunque andiamo c'e' l'esercito praticamente, incidenti di rilievo non ce ne sono stati, solo in due occasioni siamo venuti in contatto con le fdo, a cassino dove un dirigente ha ordinato la carica senza FASCIA TRICOLORE (ai ai dirigentino mio, sai che abbiamo il video delle tue malefatte ? a breve lo renderemo pubblico) e a montenero dove abbiamo avuto un piccolo diverbio con le fdo, ma nel secondo caso niente di particolare.

Inutile dirlo, nessun contatto con tifoserie "avversarie" ... anche perche' ne abbiamo viste talmente poche.

E poi ci siamo noi ... e scusate se e' poco.

Colgo l'occasione per augurarmi ed augurare agli sh di campobasso altri 20 anni di stile e coerenza.

 
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DALLA SARDEGNA

Post n°298 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

ECCO SI PARTE

Sono nuorese e frequento la curva di Nuoro da diversi anni ormai. Per quanto riguarda il maddalenino sicuramente ti sarai incontrato con me a Nuoro perchè ero uno di quelli che si avvicinò a parlare con voi. Sono pienamente d'accordo con chi dice che la nostra curva e il movimento ultras a Nuoro si sta COMPATTANDO negli ultimi due anni,però bisogna dire che Nuoro ha una certa storia a livello di gruppi organizzati (CUG;V.V). Sicuramente per diversi anni la nostra squadra non è stata più seguita da un gruppo ultras,complici le diverse retrocessioni e i fallimenti,questo sicuramente non può venire accettato ma ci sono serviti un pò di anni per ricreare qualcosa e poi farla crescere. Per quanto riguarda le trasferte vi posso assicurare che sono state fatte tutte, e a nostre spese e che sinceramente posso vantarmi che vengono fatte tutte con molti molti ULTRAS al seguito. Chiedere alle tifoserie del nostro girone sopratt ai comaschi. Posso dire che oggi ci riteniamo inferiori ai cagliaritani e ai torresini,gli olbiesi stanno attraversando un brutto momento ma a livello di mentalità (per la loro storia ecc) non ci paragoniamo a loro. Indifferenza verso le altre tifoserie anche se hanno il nostro rispetto (capitolo a parte per tempio ma non mi va di iniziare questa discussione perchè so già dove si andrebbe a finire) . Un saluto a tutti e pieno rispetto a tutte le tifoserie organizzate che cercano di portare avanti i loro ideali ultras e girano la sardegna e il continente per rappresentare la loro terra.

PRIMA DOMANDA

una domanda: ho visto ke c'erano le brigate bianke con voi, e quindi ti kiedo: ma gia in sardegna cè poko movimento, se poi stringete amicizie con alghero con loro etc, i derby sardi quando mai ci saranno??

RISPOSTA

Allora ti spiego subito tutto: con gli olbiesi c'è un forte legame che accomuna loro e diversi membri del direttivo sconvolts, con gli algheresi c'è indifferenza da parte di quest'ultimo gruppo mentre con i Boys c'è una sorta di rispetto reciproco. Le altre sono solo cazzate montate dalla stampa. Gli algheresi comunque si sono presentati in curva senza che nessuno li avesse invitati o ci fossero stati contatti tra noi e loro...

IL DIALOGO CONTINUA...
visto che ci siamo conosciuti...ciao! permettimi di dirti pero' che la storia dei gruppi ultras nuoresi è di ben poco conto rispetto alle altre realtà (compresa quella di tempio,che ti piaccia o meno). Sul fatto che odiernamente vi consideriate subito dopo cagliari e sassari ti dico cio' che penso,e cioè che sarebbe meglio aspettare che la vostra squadra si stabilizzi e l'entusiasmo scemi prima di fare certe affermazioni,ovvero quando dietro al vostro striscione ci saranno solo ULTRAS e non improvvisazioni e comparse domenicali. Comunque tieni presente che qui nessuno vi boccia,solo che di questi fenomeni simil-fiammifero in sardegna se ne vivono uno all'anno e quindi la diffidenza è piu' che giustiuficata.

continua...

ti quoto in pieno e quando si parla di stabilità dico, basta aspettare che goveani faccia come ha sempre fatto....la volpe perde il pelo ma nn il vizio....l'entusiasmo di ora è normale quasi giustificato perchè se sale in c2 è roba storica, se confermerete queste presenze fuori casa, o rigiocando fra un paio di anni in eccellenza allora potro dire ke siete una piacevole realtà, sempre molto sotto ad altre realtà sarde che se vi incrociano vi rubbano striscioni e mutande perkè molto superiori

IL CLASSICO EX

salve a tutti sono un ex ultras della nuorese ai tempi del CUG (commando ultras gradinata) , oggi vivo a roma ma ogni tanto quando posso vado a vedere la squadra e con piacere vedo che finalmente anche a nuoro si sta muovendo qualcosa........ l'anno passato ho fatto la trasferta di tempio e con tutto il rispetto devo dire che gli ultras tempiesi sono stati da noi sovrastati! a proposito cari amici tempiesi, un mio amico di selargius mi ha detto che l'hanno passato gli ultras del cagliari sono scesi a selargius e vi hanno letteralmente menato!!! cmq onore a tutti gli ultras e sopratutto onore ai diffidati
 
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ULTRAS CIVITANOVA

Post n°297 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

GEMELLAGGI

L’unico gemellaggio che non è mai stato messo in discussione da qualunque appartente alla Nord è con i fratelli della Sambenedettese.
Il gemellaggio è nato tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta quando la Samb era in serie B. I vecchi (giovani di allora) raccontano che fin dai primi anni ottanta andavano con le vespe a San Benedetto per sostenere la Samb e i ragazzi dell'Onda d'Urto, data la relativa vicinanza tra noi e loro (35-40 Km); ogni volta che arrivavano al Ballarin era una festa tra amici.
Con l’Onda D’urto (gruppo portante della curva sambenedettese) si aveva uno scambio di visite frequenti per le partite importanti - si ricorda la loro presenza nel campionato 80-81 in Civitanovese–Monselice, partita che sancì la prima promozione in C1.
Alla prima occasione di un confronto tra le nostre squadre, il gemellaggio fu ufficiale con tanto di giro di campo e feste di vario genere.

Un gemellaggio che dura dai primissimi anni '80, tra i più vecchi d'Italia.

AMICIZIE

All'inizio degli anni '90, quando la curva era gestita dai Bulldog, vivemmo un periodo particolarmente turbolento, in particolare un paio di trasferte a Riccione (violentissimi scontri con le forze dell'ordine) e varie gare, sia interne che esterne, con la Vis Pesaro e Fano. Tali gare non sfuggirono all'attenzione degli Ultras riminesi di quegli anni, i quali vennero a farci visita in qualche partita casalinga, dicendo di ammirarci per come vivevamo lo stadio.
Subito non si fece niente di ufficiale ma le visite e i rapporti cominciavano ad essere più stretti e frequenti. Soltanto in un secondo momento si ufficializzò il gemellaggio in campo.
Con la retrocessione in serie minori, i rapporti furono meno frequenti e il gemellaggio si affievolì, mantenendo comunque rispetto e amicizia.
Ultimamente è ripreso lo scambio di visite da ambo le parti, dando vita ad amicizie più strette.

Altre amicizie minori sono nate ai raduni antirazzisti, ai quali partecipano vari gruppi della curva civitanovese. In questi si evidenziano Figgi Dö Zena (Genoa), Allentati (Fasano), Ultras Inferno (Standard Liegi).

RIVALITA

Il campanilismo tra le due città c'è sempre stato e non solo per questioni calcistiche.
Sulla collina troviamo una città storica dove gli unici vanti rimangono l’università e la provincia, mentre sulle sponde dell’adriatico ne troviamo un'altra, dove il continuo sviluppo commerciale e industriale hanno creato un punto di riferimento nelle Marche, nonché una zona di aggregazione per tutti i paesi limitrofi per le sue spiagge estive e per i suoi locali invernali.
All’inizio degli anni ottanta, quando le due squadre si contendevano le vette dei campionati, i maceratesi non venivano mai a Civitanova, mentre da loro si registravano dei veri e propri esodi di tifosi rossoblu. In un Helvia Recina (stadio della maceratese) che richiamava circa 10.000 spettatori, diverse migliaia erano rappresentati da Civitanovesi con tanto di bandiere, striscioni, torce e coriandoli.
In casa, inoltre, lo stadio era pieno all’inverosimile senza nemmeno l’ombra di uno striscione o di una bandiera biancorossa.
Era la loro triste realtà.
Per scovare i maceratesi, gli ultras bloccavano la strada per lo stadio e chiedevano i documenti ai passanti.
I “pistacoppi” si presentarono per la prima volta a Civitanova agli inizi degli anni novanta con lo striscione "Boys", per un incontro che vedevano Santa Maria Apparente (squadra di quartiere di Civitanova) contro Maceratese e, anche se non giocava la vera Civitanovese, trovarono comunque un bel comitato di accoglienza.
Due anni dopo, in una partita di Coppa Italia d'agosto, appesero per la prima volta lo striscione al Polisportivo Comunale. I pistacoppi (un centinaio appena) si credevano protetti grazie ad una buona scorta di polizia, ma sfortunatamente per loro non fu così. Gia all’intervallo un centinaio di ultras rossoblu invasero il campo, raggiungendo il settore ospite e invitando i rivali a scendere in campo, ma questi ultimi preferirono togliere lo striscione e sistemarsi all’estremità del settore. Finita la gara provarono a scappare velocemente sui due loro pullman, ma venirono raggiunti dai nostri ultras.
Col passare degli anni aumentarono le scorte e diminuirono la possibilità di scontri fisici. C'è da dire che anche gli stimoli non sono più quelli di una volta, poiché non vale la pena di confrontarsi con una tifoseria del genere.


TERNANA
I ternani giocarono due volte a Civitanova, la prima nel 86-87 e la seconda nel 88-89.
In quell’anno si presentarono in 1600 e gli furono loro date le curve locali, scatenando la furia rossoblu.
Gli incidenti ci furono prima, durante e dopo la gara con il risultato finale di 4 ternani ricoverati.


JESINA
Nonostante abbiamo sempre trovato gli jesini durante le trasferte, a Civitanova senza scorta non sono mai venuti.
A Jesi si sapeva sicuramente che i biancorossi ti avrebbero cercato, quindi si partiva pronti per lo scontro.
Già nel 1981 si respirava aria tesa fra le due tifoserie e nello stesso anno, durante il tragitto di ritorno, si ricorda un’auto jesina che stuzzicava con gestacci un pullman rossoblu, ma alcuni facinorosi scesero e assaltarono vettura per poi lanciarvi all'interno due sacchi dell’immondizia raccolti al bordo della strada.
E comunque dovere dire che come tifoseria si è fatta sempre trovare e, per questo, merita rispetto.


VIS PESARO
Ricordiamo i pesaresi che si scaldavano solo per i loro derby contro il Fano, ma a Civitanova sono sempre stati pochi elementi.
Hanno il merito di essere stati sempre presenti, ma mai decisi a scontri; negli anni '90, inoltre, subirono continue cariche durante il tragitto dallo stadio alla stazione.


FANO
I fanesi, a differenze di altre tifoserie, a Civitanova si sono sempre presentati.
Nel campionato 1984-85 ci furono scontri sia a Fano che a Civitanova, in particolare si ricorda un “ciccione” che le prese di brutto sia in casa che in trasferta e, negli spareggi di Terni e Perugia, venne intonato il mitico coro “e il ciccione dov’é?”.
Nei primi anni '90, si ricorda la loro “carica fantasma” a Fano. Finita la partita gli ultras Civitanovesi, per tornare in corteo alla stazione, passarono davanti la strada che si incrocia con la tribuna coperta dello stadio e, vedendo un centinaio di fanesi che correvano alla carica, iniziano anch'essi a corrervi contro. Panico generale dei celerini che non si aspettavano una situazione del genere ma, nello stupore generale, i fanesi si bloccarono di botto e fecero dietro-front, allontanadosi in fretta.


FOLIGNO
Gli ultras di foligno, meglio definiti come "Ultras con gli avvocati", rappresentano una rivalità recente, nata durante il campionato 1999/2000.
A fine partita di andata, ci furono degli scontri tra le due tifoserie fuori dallo stadio. Uno di loro le prese di brutto e denunciò un ultras civitanovese, additandolo come capro espiatorio. Quest'ultimo fu denunciato e il procedimento penale è tutt'ora in corso.
Il ragazzo denunciato, pur partecipando alla rissa, non era il responsabile dell'episodio, nonostante i numerosi testimoni a suo favore.
Inutili i ricorsi effettuati fino ad oggi, e ancora ci resta lo sbigottimento per un'azione che ha poco a che vedere con l'orgoglio e l'etica Ultras.


L’unico gemellaggio che non è mai stato messo in discussione da qualunque appartente alla Nord è con i fratelli della Sambenedettese.
Il gemellaggio è nato tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta quando la Samb era in serie B.

I vecchi (giovani di allora) raccontano che fin dai primi anni ottanta andavano con le vespe a San Benedetto per sostenere la Samb e i ragazzi dell'Onda d'Urto, data la relativa vicinanza tra noi e loro (35-40 Km); ogni volta che arrivavano al Ballarin era una festa tra amici.

Con l’Onda D’urto (gruppo portante della curva sambenedettese) si aveva uno scambio di visite frequenti per le partite importanti - si ricorda la loro presenza nel campionato 80-81

in Civitanovese–Monselice, partita che sancì la prima promozione in C1.
Alla prima occasione di un confronto tra le nostre squadre, il gemellaggio fu ufficiale con tanto di giro di campo e feste di vario genere.

Un gemellaggio che dura dai primissimi anni '80, tra i più vecchi d'Italia.

 
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francavilla-l'aquila

Post n°296 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

questi erano dei fatti accaduti in Coppa Italia il 28 agosto, ieri dopo la partita all'Aquila in cui i FrancavillesiPescaresi non si sono presentati si è avuto il ritorno di campionato di nuovo a Francavilla. Da precisare che Francavilla è oramai un quartiere di Pescara e in C1 tra aquilani e pescaresi c'erano stati scontri in mezzo al campo nell'ultimo derby.

FRANCAVILLA-L'AQUILA, SCONTRI TRA AQUILANI E PESCARESI
GUERRIGLIA TRA ULTRAS A FRANCAVILLA
Almeno tre feriti finiscono in ospedale

L'Aquila, 28 ago. - Un pullman di Ultras dell'Aquila Calcio diretto a Francavilla (CH), per l'incontro di Coppa Italia di Eccellenza Francavilla-L'Aquila, è stato vittima di un vero e proprio agguato all'arrivo nel paese adriatico. I tifosi avversari, uniti con quelli del Pescara hanno atteso l'arrivo del pullman degli aquilani prendendolo dapprima di mira con lancio di pietre. I tifosi dell'Aquila hanno quindi 'costretto' l'autista della ditta 'Di Tommaso' di Roma, a bloccare il mezzo per scendere ed affrontare la tifoseria opposta. Ne è scaturita un vera e propria guerriglia. Il pullman è stato devastato con bastoni e oggetti contundenti. Le prime notizie parlano di almeno tre tifosi (non è chiaro se del Pescara o del Francavilla) sono finite in ospedale. L'autista del pullman è stato colpito da una pietra, visibilmente sotto shock ha lasciato i tifosi aquilani sul posto ed ha fatto ritorno a Roma. Intervistato dal Capoluogo.it, ancora sconvolto per l'accaduto, ci ha raccontato gli attimi di follia vissuti: "E' stato un atto premeditato. Al campo sportivo di Francavilla ci stavano sicuramente aspettando, dal momento che siamo stati aggrediti all'improvviso, con sassi e bastoni. Ho avuto una gran paura perchè si è scatenata una guerriglia, e non c'era servizio d'ordine. Sono stato anche colpito ad un fianco da una grossa pietra ed ho pensato bene di andarmene". I tifosi dell'Aquila stanno rientrando in treno. Non si segnala nessun ferito tra gli aquilani

Francavilla - L'Aquila 12/03/2006
si parte dall'Aquila con un pullman (vebbè passi per le 65 persone caricateci sopra...) e diverse auto private. Si arriva a francavilla con uno stadio blindato dopo i fatti di Coppa Italia, saremo circa 150. Solita minaccia di non entrare per i 10 € assolutamente scandalosi per l'eccellenza e dopo varie peripezie biglietto a 5€. L'ingresso è tutto tranquillo, si notano dentro e fuori lo stadio i soliti infiltrati pescaresi. Ottimo tifo durante tutta la partita, 150 ultras che cantano 90 minuti per una squadra che a malapena farà i pleioff di eccellenza non sono pochi e ci sono degli ottimi picchi. Un pò di bagarre alla fine quando si sparge la voce che qualcuno fuori stia rompendo le macchine. Il tentativo dei carabinieri di tenere dentro gli ultras dell'Aquila fallisce quando circa 100 persone sfondano il cordone e il cancello che li chiude dentro lo spiazzo della tribuna. Gli aquilani inseguono per qualche centinaio di metri qualcuno che all'esterno dello stadio stava facendo lo svelto... dopo una bella maratona giungono i carabinieri e volano manganellate. Ci si ferma all'esterno dello stadio per circa 1 ora e poi si riparte.
Dopo la partita di Coppa in cui i tifosi di casa e i pescaresi erano stati capaci solo di lanciare pietre e altro senza venire allo scontro nonostante fossimo arrivati sotto la loro curva anche questa volta la figura è stata pessima, se non peggiore.
 

 
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Cattolica e riccione....

Post n°295 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

SFASCIANO PULLMAN E AUTO Agguato al bus degli ultrà del Riccione. Feriti due carabinieri. Tifosi scatenati al derby Cattolica-Riccione con sassi e mazze. CATTOLICA - Due tifosi del Riccione arrestati e due del Cattolica denunciati in stato di libertà. E' finito così il derby di serie D tra Cattolica e Riccione disputatosi ieri pomeriggio. Tutto è accaduto prima dell'inizio dell'incontro. Quando il pullman, con a bordo gli ultrà della Perla Verde, è arrivato alla rotatoria all'ingresso della Regina, i tifosi di casa hanno scatenato una fitta sassaiola che ha in pratica rotto quasi tutti i vetri del mezzo. Poi, prima che arrivassero le forze dell'ordine, i locali hanno gettato dei fumogeni dentro il pullman Una vera e propria dichiarazione di guerra che i riccionesi hanno subito fino all'ingresso del campo sportivo. Qui c'è stata la loro reazione perché, una volta scesi dal pullman (che è subito rientrato in ditta per essere poi sostituito con uno nuovo per il viaggio di ritorno), i tifosi del Riccione hanno letteralmente sfondato i cancelli d'ingresso per entrare e cercare riparo senza pagare il biglietto. Ma ì cattolichini non sono stati a guardare e, nonostante le forze dell'ordine, sono riusciti ad arrivare a contatto con gli ultrà ospiti dando vita a un breve, ma intenso, scontro. Poi l'intervento delle forze, dell'ordine ha separato le due fazioni e a quel punto i carabinieri hanno proceduto al fermo di quattro tìfosi. Durante gli scontri due carabinieri sono rimasti contusi. Una volta portati in caserma i due riccionesi, di 25 e 26 anni, sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, possesso di armi improprie (bastoni e spranghe) e lancio di oggetti. Alla fine, forse "soddisfatti" degli scontri prima del derby, le due tifoserie (grazie anche al fatto che sono arrivate altre pattuglie di rinforzo) hanno lasciato lo stadio senza ulteriori problemi.

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Sassate al pullman e scontri con spranghe e catene
CATTOLICA - Due tifosi riccionesi arrestati, due supporters minorenni del Cattolica indagati a piede libero. Due carabinieri e un ultras biancazzurro feriti. Quest’ultimo si è presentato da solo, a fine gara, al pronto soccorso del Ceccarini.E’ il bilancio degli incidenti che hanno preceduto il derby salvezza tra Cattolica e Riccione, finito 0-0. Match ad alto rischio la sfida salvezza tra Regina e Perla Verde che le opposte tifoserie hanno bagnato con un duro corpo a corpo all’esterno dello stadio. Tutto è iniziato quando il pullman che accompagnava una cinquantina di tifosi riccionesi è stato oggetto di una vera e propria imboscata all’altezza della rotonda del centro Diamante a Cattolica. Qui, alcuni esagitati giallorossi, hanno messo in mezzo alla strada delle transenne, bloccato la marcia dell’autobus che, appena ha iniziato a rallentare, è stato fatto oggetto di un fitto lancio di sassi. Diversi i finestrini fatti saltare. Con fatica l’autista è riuscito a riprendere la marcia e raggiungere lo stadio dove, sotto la tribuna destinata agli ospiti, si sono avuti gli scontri più duri. Riccionesi e cattolichini si sono affrontati armati di catene, spranghe di ferro e bastoni. Sono stati minuti ad altissima tensione. I carabinieri si sono tempestivamente frapposti tra le tifoserie: un graduato e un militare semplice sono quelli che hanno avuto la peggio riportando contusioni agli arti superiori giudicate guaribili in ospedale in una settimana. I loro aggressori, due maggiorenni riccionesi, sono così finiti in cella per lesioni aggravate a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Oggi saranno processati per direttissima dal tribunale di Rimini.
Il solo possesso di “armi” è costato invece la denuncia a piede libero di due ultras cattolichini non ancora maggiorenni. Per fortuna lo scenario da guerriglia urbana non si è ripetuto all’uscita dove le forze dell’ordine sono riuscite a contenere anche i più esagitati.Quanto successo ieri avrà probabili ripercussioni sul tifo riccionese, oltre a quelle ovvie per i due facinorosi. Molti “vecchi” supporters biancazzurri, una volta tornati a casa, hanno detto di non voler avere niente a che fare con curva e tribune. Diversi hanno sottolineato come quanto avvenuto all’esterno dello stadio, gli abbia fatto vivere in diretta le scene di guerriglia urbana consumate a Milano e che da sabato stanno riempendo i telegiornali italiani: “Chiudo con il calcio. Non non voglio rischiare la pelle per una partita di serie D. Ho moglie e figli. Da adesso le domeniche le trascorrerò a casa”.


Forse non rende bene l'idea di chi ha prevalso,ma io proverei a chiedere a Scip,visto che lui sa...

 
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STRICIONE ALQUANTO STRANO...

Post n°294 pubblicato il 14 Marzo 2006 da genereleangolano

In occasione della partita di Champions League tra Ajax e Inter in quel di Amsterdam,i tifosi olandesi hanno esposto uno striscione che citava la seguente frase:GLI INTERISTI SONO I MIGLIORI CLIENTI DELLE NOSTRE MADRI.Sarà!Ma per quanto possa essere diverso l'umorismo nord-europeo dal nostro,questa non l'ho proprio capita. Hanno praticamente affermato di esser tutti "figli di troia"...o mi sbaglio?In curva se ne parla di frequente e la più logica delle conclusioni è che colui al quale è stato chiesto di scrivere uno striscione in italiano,si sia preso gioco dei supporters biancorossi dell'Ajax.Se poi non fosse così...beh!Sappiate che gli interisti sono certamente  orgogliosi di esser "clienti delle vostre madri" tanto quanto voi di avere madri prostitute. ORA apettiamo la risposta deglio ionteristi che certamente non si fara attendere..ma io mi domando e dico ..ma gli olandesi che cazzo avevano fumato quella sera????ARRIVEDERCI A MARTEDI' SERA!

 
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seza parole

Post n°293 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano

 

Ci sono tante domeniche di calcio, ma poche rimangono nella memoria, indelebili, per anni e anni.

La passione per una squadra va costruita passo dopo passo, e giornate come queste che vi racconto, vanno a creare l’amore, l’orgoglio e l’attaccamento ad una squadra, che diventa “la squadra” per il resto della tua vita. Non dimenticherò mai  il primo anno di serie D dell’Angolana che ho seguito, stagione 1998-99. Molte sono le partite che ricordo con piacere soprattutto per il nostro tifo: sano,vero, passionale. È  questo l’anno nel quale è nato nel nostro paese un piccolo movimento ultras, che continua fino ad adesso. La partita con il Lanciano, capolista del nostro girone era la gara dell’anno. E la coreografia doveva essere degna di un evento simile. Alle 8 di quella domenica i mitici Enzo e Sergio mi passano a prendere, e andiamo al campo dove la nostra Daniela ci stava aspettando insieme a Marco e Fabio. Iniziamo a preparare la coreografia che consisteva in palloncini azzurri, neri e gialli gonfiati con l’elio, legati a delle buste nere e azzurre da far volare al momento dell’ingresso in campo delle 2 squadre. Alle 8,30 già siamo tutti i pronti e iniziamo il nostro lavoro tra uno scherzo, una risata, e rimproveri vari per i nostri errori. Mitica pausa verso le 10 con birra e panini con peperoni e uova, poi subito ci rimettiamo a lavoro. Eravamo soli allo stadio e già si assaporava la tensione di una partita così importante. Concludiamo il lavoro proprio al limite, 20 minuti prima dell’inizio. I palloncini sono legati alle buste che posizioniamo davanti alla rete in maniera alternata. Fumogeni, bandiere, sciarpe fanno da contorno. I lancianesi arrivano in 4-500, sono tantissimi, colorati e chiassosi, ma anche noi ci facciamo sentire. La partita è bella, intensa, con più di 1000 persone allo stadio. Andiamo addirittura in vantaggio con un gol del mitico Bettini che viene verso di noi sfoggiando una maglietta  con la “S” di superman. È il delirio completo, alziamo cori davvero potenti, è una grande giornata. Ma purtroppo, il Lanciano è troppo forte per noi, e durante il secondo tempo ci rifila 4 gol, incluso un autogol del nostro capitano Naccarella. Alla fine i lancianesi festeggiano, ma anche noi siamo soddisfatti del nostro lavoro, dei nostri canti e soprattutto della nostra coreografia. Aspettiamo i nostri giocatori alla fine della partita, li salutiamo e ci complimentiamo per la gara. Noi sentivamo di aver vinto lo stesso. Torno a casa verso le 18-19, esausto, ma felice di aver assistito e di aver creato uno spettacolo. Torno dopo 10 ore passate allo stadio, con persone che hanno contribuito a creare in me tutta la passione per questi colori. Proprio una domenica da non dimenticare.

 
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blog

Post n°292 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano

eccovi altri 2 blog da me gestiti uno magari non ti interessa ... e' dedicato al mondo ultra'

http://ultra_raccontano.blog.tiscali.it/

ma l'altro secondo me ... 

http://comeebellovedertigodere.blog.tiscali.it/  ....dai

fatti un geretto ciao

 
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scontri basket

Post n°291 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano

Ebbene sì oggi sono a raccontarvi dell'incontro Termocarispe Spezia-Comense
Domenica non giocando Lo Spezia sono andato a vedere la partita al Palasprint tra la squadra spezzina e comasca che giocano in A1.
Arrivano una quarantina di "Ultras Como"che gia' dall'inizio incominciano ad offendere e a sfilarsi le cinghie e a minacciare le famiglie Spezzine con bambini al seguito.Per sfortuna loro c'erano alcuni Ultras Spezia che dopo aver sopportato i primi 10 minuti con un paio di telefonate in 5 minuti ci si organizza in una trentina si entra nel palazzatto e si sfondano i 40 cretini mandandone 5/6 all'ospedale e conciando male gli altri.Solo l'arrivo degli Agenti e dei Carabinieri hanno portato la calma e i tifosi Comaschi sono stati fatti scappare e portati via di fretta e furia.
Ma io non lo so' ma proprio a Spezia devono venire a cagare il cazzo!!!!!!
Poveri scemi se dovessimo rigiocare a Como veniamo e vi ribaltiamo anche in casa STUPIDI!!!!!!!

ECCOVI LA RISPOSTA..

Ahahahahah!!!
Un post pieno di fregnacce e bugie,complimenti!!
Ci siamo promessi di non scrivere nulla di ciò che è successo,ne rispondere a chiunque avesse scritto fregnacce come queste,ma non riesco a resistere.
Parlo a nome del mio gruppo,non siamo nè ultras Como com'è stato scritto da te,nè qualunque altro gruppo sia stato tirato in ballo,se non la Sezione Ignoranti.
Gruppo ULTRAS che segue la Comense e che annovera tra le sue fila ragazzi dai 18 ai 25 anni.
Premesso che siamo arrivati facendoci i cazzi nostri e tifando per la squadra non abbiamo provocato una minchia di nessuno finchè i vostri amici "ULTRAS" Supporter Spesa hanno cominciato a tirare fuori da chissà dove striscioni farneticanti del tipo "Galliani vi compra tutti" e troiate del genere.
Da li in avanti abbiamo cominciato a insultare,ricordando il fatto che noi per il secondo anno consecutivo siamo a La Spezia a metterci il faccione,mentre i magici Supporter Spesa a Como han fatto registrare ben ZERO presenza.
Chiariamo il fatto che eravamo in 17 comprese 3 donne.
Chiariamo il fatto che bambini,famiglie,cazzi e mazzi non li abbiamo nemmeno cagati.
Chiariamo il fatto che lo scontro è nato per la carica solitaria di uno di noi.
Chiariamo il fatto che lo scontro è stato leale,anche se in vostra pazzesca superiorità numerica.
Chiariamo il fatto che noi volevamo quei 4 sfigati che erano dietro lo striscione Supporter Spesa bravi solo a fare i fenomeni quando voi che non centrate un cazzo venite per il secondo anno in fila a parargli il culo.
Chiariamo il fatto che nessuno di noi è finito in ospedale.
Chiariamo il fatto che è stato chiesto al ragazzo centrato sul naso se volesse sporgere denuncia allo spezzino IDENTIFICATO che lo avesse colpito e abbiamo naturalmente risposto picche.
Chiariamo il fatto che di certo non avete camminato sui cadaveri ma che avete trovato davanti un gruppo in netta inferiorità numerica e d'età che non si è tirato indietro fino alla fine.
Chiariamo il fatto che sei un fenomeno da tastiera.

CONTINUA

Per il fatto degli scontri ve li siete cercati li avete avuti e li ho visti io 2 andare fuori spaccati,comunque purttroppo ci sono i filmati e si prevedono gia' diffide ed anche molte e questo dice gia' tutto.
Caro Ignorante se venite a Spezia e fate girare le cinghie ve le ritrovate in culo!!!!!!
Se non rompevate il cazzo nessuno vi cercava come mai nessuno ha mai avuto dei problemi per il Basket nel nostro palazzetto,la prossima volta se venite,forse e' meglio che state a casa,venite tifando la vostra squadra e non rompete il belino e nessuno vi tocchera' come nessuno,ripeto,e' mai stato toccato.
Sul fatto della denuncia,quello vi fa onore!!!!!!!
Infine io non ho mai seguito il basket,specialmente quello femminile,percio' non so' che movimento Ultras ci possa essere,ma da noi non c'e' davvero.
Comunque stai tranquillo che se andiamo ai playoff e ci incontriamo di nuovo non so' sei i supporter Spezia ci saranno,ma so' di sicuro che ci saranno GLI ULTRAS SPEZIA

QUESTO E' UNO STRALCIO DI ARTICOLO DEL BASKET
I BAMBINI CHE CHIEDONO IL PERCHE???????
VERAMENTE UN AMBIENTE OSTILE!!!!!!!!

TermoCarispe – Comense 67-65 vorremmo brevettarlo come marchio di fabbrica di una stagione, condensato di emozioni da incapsulare e mettere sotto conserva, coprendo per pudore insulti, provocazioni, gesti insensati, cinghie che fendono l’aria e pugni che deviano setti nasali nell’inspiegabile parapiglia postpartita di cui, ahinoi, si erano avute già avvisaglie durante la gara. L’altro risvolto della cartolina, quello da coprire con il pennarello nero della vergogna, è il pianto a fine partita di una bimba con il suo pallone in mano, la bimba che chiede “perché papà fanno così, perché?”, ed il papà che le risponde, e la voce tradisce l’emozione, “non succederà più, non verremo più”.
E se è facile muovere a commozione gli animi presentando il punto di vista innocente dei bambini, è bene precisare che quello che è successo nel dopogara di questo incontro è una sconfitta pesante di un intero movimento, in un momento in cui lo sforzo per rendere gli stadi un posto più vivibile è massimo, e si rischia invece di dover ricominciare daccapo, coinvolgendo anche i palazzetti. Non è questa la sede per indicare colpevoli, né per sostenere chi abbia cominciato prima e chi si sia lasciato eccessivamente trasportare. Certi atteggiamenti vanno condannati senza mezzi termini prima che creino spirito d’emulazione, se vogliamo conservare pulito un mondo che amiamo così com’è.

ancora repliche

Probabilmente non ti è chiara una cosa.
Noi ce l'abbiamo col ciccione e i suoi compari perchè fanno sempre i fenomeni,sempre,sapendo che voi gli parate il culo.
Poi le cose sono successe con voi amen,rispetto per tutti,paura di nessuno.
Sappiate che avete messo la faccia e magari anche qualche diffidate per quel cretino,che durante i fatti nemmeno si è fatto vedere.
Contenti voi contenti tutti.
Noi la rivalità l'abbiamo con loro,non certo con lo Spezia calcio del quale non ce ne può fregare di meno.
Se poi voi sarete al loro fianco amen.Ce la vedremo.
Ma sinceramente di voi non me ne può fregar di meno.
Poi puoi fare lo sbruffone quanto vuoi.Logicamente quando 40 persone di 30/40 anni si mettono contro 10(forse nemmeno,ci saremmo messi in 8) di 20 anni è facile.
Di certo non abbiamo paura e non ci tiriamo indietro,abbiamo la scorza dura e 2 coglioni duri come il marmo.

Un'altra cosa.
Se non lo sapete i bei papponi a cui avete parato il culo ora vi sputano dicendo fuori i "violenti",le "teste di cazzo","imbecilli",da palasprint.

.........

......

...

le mie conclusioni...Ascoltare la versione da entrambe le parti è senz'altro il modo più concreto per arrivare a spendere le proprie conclusioni!!!
Non capivo infatti la discussione aperta dallo spezzino, come se cose del genere esulassero dai contesti ultras...
Secondo me tanto di cappello a quei 20 comaschi che si sono fatti onore, e onore è una parola che quando va resa è giusto che lo sia.
Mi sà che la stupidità non appartenga a quei venti, anzi tutt'altro........................


Poi a quanto ho capito, a mani nude, niente denunce........ cosa vuoi di più dalla vita!!!




 
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Chi sono i Guerrieri Ultras Curva Sud Milano ?

Post n°290 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

Sono nati i Guerrieri Ultras. Se l’anno 2005 si era concluso con il triste annuncio dello scioglimento della Fossa dei Leoni velato da un alone di mistero, il 2006 si apre all’insegna della nascita di una nuova realtà, quella sancita dai Guerrieri Ultras in occasione della partita a San Siro tra Milan e Parma. Un annuncio ufficioso era comparso già il 31 dicembre attraverso una comunicato:


Comunicato Guerrieri Ultras Curva Sud Milano
sabato 31 dicembre 2005
Dopo diverse situazioni più o meno sgradevoli della nostra Curva SUD è finalmente arrivato il momento della nascita di un nuovo gruppo ultras di Milano, “Guerrieri Ultras”.

Chi siamo:

Servono poche parole per presentarci, il nostro gruppo è nato dalla sinergia di alcuni militanti della ex Fossa dei Leoni e appunto i nuovi Guerrieri che, in serenità e accordo con il resto dei gruppi della curva; andremo a colmare il vuoto lasciato sia in sud che nei nostri cuori.
Come oramai la maggior parte delle tifoserie italiane, non siamo contraddistinti da nessuna ideologia politica né rossi ne neri ,ma solo ed esclusivamente rossoneri.
Siamo un gruppo indipendente e l’unico nostro scopo è quello di tifare, incitare,urlare,batterci …..per una sola causa....il nostro Magico Milan.


L’ufficialità arriva domenica 8 gennaio 2006 quando, nella balaustra del Secondo Anello Blu di San Siro, compare per la prima volta lo striscione Guerrieri Ultras.

Dopo alcune fugaci apparizioni di uno stendardo con il Leone, in molti attendevano, in quel settore, di vedere “I Leoni della Sud” (che comunque sorgono, capitanati da Luciano Aretosi). Invece saranno i Guerrieri Ultras a prendere il posto che, fino a qualche incontro precedente, era stato degnamente occupato dalla Fossa dei Leoni e, poco dopo e in maniera molto transitoria, da altri gruppi. Ed è proprio loro che Ultrasportal ha voluto contattare in quanto, di loro, si sa veramente poco ma di cui si parla e si sparla tanto, soprattutto su internet. E chi meglio di loro poteva darci qualche risposta?


Premettiamo – esordiscono - che ci sentiamo parte di quei gruppi che si ritengono ultras e che non amano la rete; ovviamente però, siamo consapevoli che la mentalità ultras non è più quella di una volta, le cose cambiano ed un pò bisogna adattarsi. Abbiamo perciò deciso di risponderti, e lo facciamo volentieri, per svariati motivi il primo dei quali è la disponibilità ed apertura per dare delle giuste informazioni visto che ancora ci manca un sito del gruppo e che ultimamente si dice di tutto su di noi.
Il nome del gruppo è Guerrieri Ultras e il simbolo al centro dello striscione raffigura il guerriero scozzese William Fallace che sarà soggetto di miglioramenti grafici”.
E come Wallace, nel XIII secolo, combattè con caparbietà per donare al popolo scozzese la libertà, forse anche i Guerrieri Utras intendono lottare per –come rispondono loro-: “la libertà di essere neutrali tra schifose dispute ,libertà di non appoggiare in curva idee politiche che siano esse di sinistra o destra, libertà di non scendere a compromessi con niente e nessuno”.
Entra in discussione il capitolo “politica”. Sì, poiché vedendo dominare nello striscione rossonero la scritta bianca in gotico, è facile supporre che una venatura di “destra” sia insita nel gruppo. ”I caratteri gotici sono solo per puro gusto grafico, nessuno riferimento politico” è la loro risposta. Viene confermato così quanto scritto nel breve e conciso comunicato in cui, in modo chiaro, viene sancita l’apoliticità dei Guerrieri attraverso le righe: “non siamo contraddistinti da nessuna ideologia politica nè rossi nè neri ,ma solo ed esclusivamente rossoneri”. Oltre a questo punto fermo, altro si riesce ad evincere: “…il nostro gruppo è nato dalla sinergia di alcuni militanti della ex Fossa dei Leoni e appunto i nuovi Guerrieri che, in serenità e accordo con il resto dei gruppi della curva…”. Così scrivendo vengono subito messe in chiaro due questioni importanti: il riconoscimento da parte di alcuni esponenti della ex-Fossa sul progetto e la sinergia con gli altri gruppi. Parole confermate da loro stessi: “Ad ogni ragazzo che si avvicina al nostro gruppo gli viene immediatamente spiegato che se anche i volti della maggior parte degli aderenti sono della ex-Fossa, questo è un gruppo nuovo, con nuove persone e che la Fossa non c'è più; che i rapporti sono ottimi con tutti e che si ricomincia per ricostruire una curva sud, che ci impegneremo a far tornare grande!”
Senza entrare troppo nel merito della questione non dev’essere stato facile ricreare la sinergia tra i vari gruppi visti i tristi sviluppi a cui erano giunti gli ex membri della Fossa e i componenti di Brigate e Commandos. Appare ben chiaro quindi che all’interno di Guerrieri Ultras vi sono persone in grado di poter assicurare non solo la salda tenuta di un dialogo tra le diverse realtà della Sud ma anche quello di poter far tranquillamente tornare i ragazzi che avevano militato nella Fossa e a cui, i “quattordici”, avevano dato libertà di scelta sul da farsi.
“Ci auguriamo  - forse appellandosi a coloro i quali si sono dimostrati scettici e ne stanno rimanendo all'esterno - che nessuno si tolga la gioia di vivere le giornate tifando per la propria squadra, perchè comunque l'obiettivo è e sarà sempre il Milan”. 
Idee e concetti già molto chiari per essere un gruppo appena nato ma che, come tengono a sottolineare giustamente anche loro: “la cui mentalità dovrà essere quella di portare avanti il gruppo con gli stessi identici principi della ex-fossa.
I Guerrieri Ultras hanno ora tutti gli occhi puntanti su di loro e non sarà facile l’esame che li attende. Ancora meno facile sarà portare sulle spalle l’eredità lasciata dalla Fossa dei Leoni. Fare un confronto ora non sarebbe corretto: 37 anni di storia non possono essere paragonati con poche apparizioni. Il futuro è aperto davanti a loro e la speranza che possano incarnare i veri valori ultras pulsa dentro tutti coloro che vedono ancora la Curva come un luogo di aggregazione, divertimento, amicizia, solidarietà e confronto secondo il “codice ultras”.

I timori che dietro si celino svariati interessi è un timore fondato. Sarebbe sciocco non ammetterlo! Ma come poterlo constatare senza dare la possibilità a chi crede in qualcosa di dimostrare il proprio valore ed il proprio modo di essere?
Guerrieri Ultras vi aspetta un bell’impegno!
Basta confronti col passato! Basta con questa "cultura del sospetto" che infanga a gratis l’operato di chi sta provando, per il bene di una Curva, a ricostruire qualche cosa! Così facendo, noi crediamo, che si tarpino le ali ad un progetto prima ancora di poter essere valutato per quello che realmente sia.

 
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fatto storico

Post n°289 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano
Foto di genereleangolano

La giornata è una di quelle da rimanere nella storia per la città e per il pubblico di Sesto: allo Stadio Breda arrivano infatti i Grifoni reduci, dopo la sentenza sportiva, a disputare il proprio campionato non in A, ma in C1. Il pubblico di casa attende l’evento con entusiasmo. Gli anni della C2 sono ormai lontani ed il settore ospiti, riempito solo in rare occasioni da Pisani e Novaresi, può tornare ad essere interamente colorato. Ai tifosi della Genova Rossoblu è infatti riservata l’intera Gradinata. La prevendita è iniziata già in settimana e, come ci si aspettava, la cornice di pubblico è da record.



I tifosi del Grifone arrivano con ogni mezzo: mezzi propri e circa una trentina di autobus. Si vocifera anche di alcuni sostenitori giunti col treno ed attesi da “cani sciolti” di Milan e Juve…più voci da “corridoio” che episodi degni di nota. L’eventuale presenza di alcuni componenti della Juve (amici dei Viking Sesto come si può notare anche dai rispettivi siti ultras) e del Milan (vista la vicinanza tra Milano e Sesto) è presumibilmente attesa non solo dai Viking Sesto e dai Genoani, ma anche dalla Digos di Milano che si “annida” in svariati punti dello Stadio.
In attesa del fischio d’inizio le due tifoserie si ignorano. Nessun coro di scherno. Degno di nota uno striscione in onore di Spagna da parte del pubblico di casa ed uno sulle leggi da parte del governo: “per voi condoni speciali, per noi biglietti nominali”.



All’ingresso delle squadre in campo i cori delle tue tifoserie si intensificano, le bandiere iniziano a sventolare ed alcune torce vengono accese dal pubblico genoano capitanato dai gruppi Ottavio Barbieri, Brigata Speloncia e Brigata Spagna.



La Curva Vito Porro è invece coperta da un immenso bandierone biancoazzurro.



La partita non è certo delle più avvincenti ed il pubblico ne risente come entusiasmo. I cori non mancano anche se la bolgia dei sostenitori di casa e di quelli genoani non rispecchia le attesa della vigilia.





Ad animare gli ultimi minuti del secondo tempo sono uno scambio di insulti tra le opposte tifoserie in prossimità del calcio d’angolo. Pochi passi separano i diversi gruppi e, ad innescare il tutto, sembra essere stata la presenza di alcune sciarpe bianconere nella curva di casa.



La presenza dei Vercellesi -con sciarpe e due sentardi stendardi bianconeri sopra lo striscione Viking-, amici dei sestesi, viene scambiata per una rappresentanza juventina. Oltre a “volare” insulti, “volano” anche un cestino e diversi oggetti lanciati dai tifosi genoani che, a quanto sembra, cercano anche di uscire dal settore per entrare in quello dei sostenitori di Sesto.



Le acque si calmano grazie all’intervento di alcuni leader della Curva Vito Porro che cercano di spiegare l’equivoco ai sostenitori genoani. L’episodio però è destinato a lasciare il segno. Infatti, durante l’intervallo, nella Curva di casa gli animi sembrano surriscaldarsi e, con sorpresa dei presenti, lo striscione Viking viene piegato e tolto dal centro della Curva. Il vuoto viene subito colmato con alcune bandiere ma orami sembra esserci rottura all’interno della Curva.



Nella ripresa il tifo ne risente. UPS e True Fans cercano comunque di incitare la squadra ma si evince che, nell’ambiente, si respira un’aria pesante. A conferma di ciò sono anche alcuni atti di violenza interni alla Curva stessa.



Intanto il Genoa, con il gol di Sinigaglia, controlla tutto il secondo tempo resistendo all’attacco della compagine biancoceleste che non trova il pareggio. Al 90’, col triplice fischio finale, sono i circa 2500 sostenitori genoani a festeggiare. I giocatori vanno sotto il settore a lanciare le maglie e i tifosi della Gradinata Nord possono tornarsene a Genova con la gioia di un successo e 3 punti importanti per la classifica.
Dopo lo scadere del tempo la gente lascia lo stadio in assoluta tranquillità.

 
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Post n°288 pubblicato il 12 Marzo 2006 da genereleangolano

certo che magari non sono per nulla simili fatevi un giretto e visitateli  per me meritano.. infondo sono miei.....

eccovi altri 2 blog da me gestiti uno magari non ti interessa ... e' dedicato al mondo ultra' http://ultra_raccontano.blog.tiscali.it/
ma l'altro secondo me ...  http://comeebellovedertigodere.blog.tiscali.it/  ....dai fatti un geretto ciao

 
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