Un amico mi indicò nel bizzarro maturo e trasandato avventore di locali giovanili sparsi nel centro di Roma, perennemente alticcio e dallo sguardo malizioso nella sua liquida ingenuità il poeta Gregory Corso…
Feci fatica a mettere a fuoco nel mio dirimpettaio al tavolo il sodale amico dell’austero Ferlinghetti… gli ho sentito pronunciare qualche parola, ridere in maniera amabile e contenuta… aveva un vezzo, mettere le mani al culo a ragazze e giovani donne alla portata della sua persona… cosa del resto scusata, era pur sempre un poeta famoso…
L’ultima volta che l’ho visto inseguiva, una lattina di birra nella mano sinistra, un bus della linea 27 lì al Testaccio… barcollando, complice la pazienza dell’autista, gli riuscì di salir sopra…
Morì poche settimane dopo, fu sepolto nel cimitero detto degli Inglesi, poco distante la fermata del bus 27… fa compagnia a gente apparentemente più presentabile… amo pensare che il giovane e virgineo Keats non se ne dorrà…
Inviato da: cassetta2
il 30/12/2022 alle 15:11
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il 30/05/2013 alle 23:17
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il 25/12/2011 alle 22:17
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il 13/07/2011 alle 14:33
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il 13/07/2011 alle 14:22