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Risparmiare energia, con poco sforzo

Post n°1601 pubblicato il 03 Ottobre 2010 da tanksgodisfriday
 
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Quanto
 cibo viene sprecato, ogni giorno?
Dunque: latte che avanza, uova diventate troppo anziane, verdura che ci guarda ammosciata dal frigo.
Per non parlare, poi, di porzioni troppo abbondanti, con conseguente salvagente naturale, da smaltire sudando in palestra.

Tutta energia sprecata. Prendiamo il caso del latte, ad esempio: quei decilitri di latte che buttiamo sono stati prodotti da una mucca ben alimentata, munti da una macchina che consuma energia, impacchettati in un "cartone", trasportati, esposti, portati a casa, raffreddati in frigo fino ad essere eliminati.
E anche eliminare rifiuti costa energia.

L'osservazione arriva da Michael Webber e Amanda Cuéllar, due scienziati del Center for International Energy and Environmental Policy, dell'University of Texas di Austin.
Partendo dalla quantità di cibo che va sprecata in una tipica famiglia statunitense, hanno stimato quanta energia potrebbe essere risparmiata, evitando quel tipo di spreco (link all'articolo originale (pdf da scaricare), e a un quick summary).

Bene, gli U.S. potrebbero risparmiare il 2% della loro bolletta energetica (e dell'inquinamento risultante), se solo comprassero uova, latte, burro, zucchero, verdure, nella quantità giusta, quella che viene poi consumata con un'alimentazione equilibrata.
Ecco la loro classifica degli sprechi:
  1. Grassi e oli: 33%
  2. Latte: 32%
  3. Grani: 32%
  4. Uova: 31%
  5. Zucchero e altri dolcificanti calorici: 31%
  6. Verdure: 25%
  7. Frutta: 23%
  8. Carne, pollame, pesce: 16%
  9. Fagioli secchi, piselli, lenticchie: 16%
  10. Noci e noccioline: 16%
Da noi?
Pare che siamo al 9% di cibo buttato nella pattumiera, con punte più alte quando si guarda alle mense. Quelle ospedaliere sarebbero a cifre intorno al 40%, ad esempio.
Con più attenzione a evitare sprechi non arriveremmo forse al 2% di potenziale risparmio degli U.S., ma qualcosa di sicuro si recupererebbe della nostra bolletta, e la salute ne guadagnerebbe (con conseguente ulteriore risparmio).

Qualche consiglio (in inglese), lo fornisce il sito municipale del quartiere inglese Barnet: il pane avanzato, prima che si raffermi può essere riciclato a crostini; inventarsi una ricetta con gli avanzi del frigo, quelli della cena vanno benissimo per il pranzo del giorno dopo; consumare prima gli yogurth più vecchi.

Tutto abbastanza semplice, c'è da farci una pensata. Buona domenica.

[Immagine da Fruitfromwashington.com]

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