Creato da vivirencamino il 01/08/2006
...per conoscere l’Italia che non si vede in tv e sui giornali...Grande e umile, eroica e mite, fatta di padri, madri, figli, di laboriosità e generosità. Di Fede.

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« I CATTOLICI "ADULTI" (1)PAPA ISLAMOFILO O 'NEOCON'? »

I CATTOLICI "ADULTI" (2)

Ieri il Papa dalla spianata della Neu Messe, il quartiere fieristico di Monaco, davanti a 300 mila persone, ha celebrato la sua prima messa in terra bavarese e ha pronunciato un discorso ampio, denso di spunti sui quali riflettere.
Rinvigorito dall'entusiasmo e dal calore dei suoi concittadini ha lanciato, ancora una volta, un'invito forte a riscoprire, attraverso la Fede, le radici profondamente cristiane dell'Occidente. Una Fede non imposta, ma frutto di una scelta libera di adesione al Progetto d'Amore di Dio per l'umanità.

Il nostro «cinismo», e il nostro «disprezzo di Dio» spaventano le altre culture... Benedetto XVI non invoca l'innalzamento dei muri per preservare la nostra civiltà... ma ha a cuore lo «spavento» che le popolazioni dell'Africa e dell'Asia provano di fronte ad un concetto di ragione che «esclude totalmente Dio dalla visione dell'uomo».

Rilancia la via del dialogo, dell'apertura all'altro, dell'ascolto... fermi, in ogni caso, nel «confessare ad alta voce e senza mezzi termini quel Dio che alla violenza oppone la sua sofferenza e al suo potere innalza, come limite e superamento, la sua Misericordia».

«Il fatto sociale e il Vangelo sono inscindibili fra loro».
«L'evangelizzazione deve avere la precedenza perchè il Dio di Gesù Cristo deve essere conosciuto, creduto e amato, deve convertire i cuori affinchè anche le cose sociali possano progredire».
E ancora...Quando i politici cattolici preferiscono il potere ai principi nasce «un potere che non sarà mai capace di raggiungere il diritto» e anzi «allontana dall'impegno comune per la giustizia».
«Il Regno di Dio» non può affermarsi dove «Dio è escluso dalla sfera pubblica». Tolleranza e libertà sono valori all'origine cristiani, ma «separati dalle loro radici morali si sono deformati in un modo molto preoccupante».
«Nel nome della "tolleranza" si deve sopportare la follia della ridefinizione della parola coniuge» includendo il partner omosessuale, e «nel nome della "libertà di scelta" si assiste alla distruzione quotiodiana dei bambini non nati» attraverso l'aborto e la sperimentazione sugli embrioni.

Rispondendo all'obiezione ricorrente tra i cattolici "adulti", secondo cui sarebbe necessario far diventare il cattolicesimo "sostenibile", anteponendo il dialogo all'identità cristiana in quanto la Verità non sarebbe più unica, Benedetto XVI afferma che «i principi della natura umana valgono per tutti», credenti e non credenti. Richiamando alla verità sull'uomo la Chiesa non nega la democrazia ma la salva: infatti, «la democrazia ha successo solo quando è basata sulla Verità e su una corretta comprensione della persona umana». Il Papa non chiede teocrazie. E' giusto che le scelte parlamentari non siano dedotte direttamente dalla Fede, ma è necessario che non siano «autonome dalla morale».
Diversamente, si assiste alla distruzione della nostra civiltà e dei suoi valori, sostituiti da «quel relativismo che, non riconoscendo nulla come definitivo, lascia come ultimo criterio solo l'io con i suoi desideri».
Appaiono evidenti gli errori di quel pensiero "politically correct" che ha impregnato la società di oggi fino al midollo...

 
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