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LA FILOSOFIA E’ INUTILE COME LA VITA

E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.

A.Einstein

Qualcuno, senza sapere cosa dice, di cosa stia parlando e non conoscendo proprio l'oggetto argomentativo o confondendolo con qualche “calesse di passaggio”, capita che butti lì frasi comode, arpionate dagli scaffali di surgelati per cervelli pigri e memorie a breve termine.

Talvolta, quindi, insieme all'utilizzo dell'aggettivo “solare”, la constatazione che le stagioni intermedie non esistono, che cuore fa rima con “ammmore” e altre simili decomposizioni, si sente anche dire “la filosofia è inutile”.

Il fatto, però, che proprio chi lo dice non abbia un barlume di cosa, di fatto, stia affermando, non impedisce alla sua beata inconsapevolezza di aiutare l'evoluzione di leggende metropolitane tramandate oralmente e su whatsapp. E che queste poi siano leggende come quelle dei quadri maledetti o del gossip da pronto soccorso et similia piuttosto che la trasmissione errata della parola divino, il meccanismo è comunque identico.

Ok, d’accordo, ma si potrebbe però obiettare che ci sono molte creature per le quali le cose che non puoi triturare con i denti e tenere tra le articolazioni non sono vere e che ti diranno: parliamo di ossa e cartilagine, legamenti, tendini, tutte “solide realtà”, come dicono le politiche degli spot, “mica sogni”!.

Si, vero, esistono queste creature.

E forse bisognerebbe dire loro, ma con molta delicatezza, che esistono, però, elettrodi impiantati nei nervi degli arti amputati che compiono il metafisico miracolo di ovviare alle loro solide realtà con protesi biomeccatroniche. Reali. Solide...Quanto le cartilagini.

Ma questo diteglielo voi...

In ogni caso esistono, però, persone convinte che vedere significhi solo percepire forme, colori e tridimensionalità e che quindi lo si possa fare solo con i sensi preposti a ricevere gli stimoli visivi.

Ed anche altre, talvolta le stesse, che ritengono Il piccolo Principe un’alternativa televisiva in mancanza dei Puffi, se per questo.

E ce ne sono ancora altre che hanno fatto della corteccia temporale il loro unico dio, sforzandosi di limitare in uno spazio di pochi centimetri un’ispirazione infinita, mortalmente annoiata di mortificarsi in un’area ristretta come un carcerato senza colpe in una cella del Regina Coeli.

Il punto è che fondamentalmente la ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché assegnate dalla natura della ragione stessa, ma a cui però non può neppure dare una risposta perché  superano ogni capacità della ragione umana. E non bisogna neppure essere Kant per comprenderlo.

La filosofia non è altro che la relazione tra ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana. Se poi la ragione umana è assenteista e qualcuno non ne avverte la mancanza, allora la filosofia per quel qualcuno sarà veramente inutile; ma esattamente quanto lo sarà la ragione.

Tutta la filosofia è come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica ed i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale che, presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, è l'ultimo grado della saggezza diceva il filosofo italianizzato con il nome di Cartesio. Ma noi accantoniamo per un attimo la ricerca metafisica e la teologia che si concentra in un ambito che non ha come oggetto gli enti sensibili e, con essa, per un attimo, anche le domande ontologiche e tutto lo studio dell’essere.

E se poi la gnoseologia e la filosofia della scienza con le loro indagini sui limiti e i metodi della conoscenza umana e scientifica sono troppo teoriche accantoniamo anche loro e limitiamoci allora alla linguistica e alla logica, e chiediamoci per un istante come queste possano essere materie inutili in un contesto pragmaticamente umano...

Ma proseguiamo, e avviciniamoci a branche ancora meno teoretiche…quelle che riguardano l’uomo nella sua condizione sociale.

Questo interessa davvero tutti, dalla signora del “non esistono più le mezze stagioni ma per fortuna c’è il gossip modaiolo” all’adolescente che vuole iscriversi a psicologia perché deve “troppo capire cosa pensa Tizio in quella mente cos’ha, visto che il legamento di Sant’Elena non mi convince…”

Così, forse,  non sono più per nessuno un’aria inutile e fritta quella filosofia etica e del diritto che s’impiegano per determinare i criteri attraverso i quali formare sistemi di norme che regolano la convivenza e la libertà umana o per riconoscere idoneo un organismo giuridico.

E nemmeno la filosofia bioetica e la filosofia che indaga la relazione tra mente, coscienza e circuiti cerebrali forse sono così tanto "astrazioni". Riflettiamo: se la filosofia è un sogno inutile, è un sogno che  riguarda le biotecnologie, la clonazione, la terapia genica, l'ingegneria genetica umana, la manipolazione biologica, i problemi metodologici negli studi del funzionamento nervoso e delle funzioni mentali e/o cerebrali...e tanto inutili questi "sogni" non sono.

Ma, d’altra parte, perché aspettarsi che le stesse menti che confondono l’estetica con la professione di estetista possano comprendere che essi stessi fanno parte di questa inutilità chiamata filosofia?

Sapete, che c’è?

Che voi stessi, da quando vi alzate a quando tornate a sdraiarvi e chiudete gli occhi, non potete nemmeno a volerlo, smettere di “filosofare”.

Quindi, a tutti voi che, beatamente incoscienti, dite “la filosofia è inutile”, mi permetto di aggiungere “si, certo, come la vita”.