Creato da eliam il 14/10/2005
Il mio BLOG ha lo scopo di raccogliere gli articoli che ho già pubblicato e quelli che lo saranno, è quindi unicamente finalizzato a raccogliere link e foto....

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I fiumi italiani sotto osservazione

Post n°27 pubblicato il 22 Settembre 2006 da eliam
 
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A volte si da tutto, o quasi, per scontato.... chi pensa che i fiumi siano monitorati in modo ordinato ed entrino tutti in un rapporto italiano, non si è sbagliato di tanto, a differenza di chi crede che la maggioranza dei propri conoscenti sia benpensante e mediamente cosciente. A volte infatti ci ritroviamo a dover per forza dare le spalle a vecchi e bambini, solo per il semplice fatto che i primi non vogliono darcela vinta per partito preso, i secondi invece vogliono solo giocare con le macchinine e andare in bicicletta. 

La salute dei fiumi italiani in un Rapporto

I reati che più spesso entrano a far parte del Rapporto sullo stato di salute dei fiumi italiani sono quelli che vanno dalla pesca illegale, captazioni delle acque, sversamento di sostanze inquinanti, ma anche mancata depurazione degli scarichi civili e industriali, furto di ghiaia e inerti dagli alvei e abusivismo edilizio lungo le sponde dei fiumi.
Il dossier prende in esame, oltre allo stato di qualità delle acque dei fiumi e le tante preziose specie animali e vegetali che vi abitano, anche le principali illegalità che i fiumi subiscono e le azioni che il Corpo forestale dello Stato mette in atto per reprimerle.
Nel 2005, ad esempio, gli illeciti relativi alle captazioni hanno visto una brusca impennata, passando dai 150 dell’anno precedente a ben 825. Un dato preoccupante se si considerano i periodi di secca che i fiumi italiani sempre più spesso vivono, con problemi enormi per la sopravvivenza degli ecosistemi fluviali e le attività umane che lungo il fiume convivono nel pieno rispetto dell’ambiente.
Sono tutte al Centro dell’Italia le regioni dove il Corpo forestale dello Stato ha accertato più illeciti lungo i fiumi, nei laghi e nei torrenti, prime tra tutte Lazio e Abruzzo, mentre il Nord detiene il primato della tutela e della salvaguardia con un minor numero di reati contestati di Liguria e Lombardia.
L’illegalità lungo i fiumi conferma ancora una volta l’assoluta necessità di accrescere la tutela ambientale. L’inasprimento delle pene e delle sanzioni per reati contro un ecosistema da troppi considerato secondario e sacrificabile, riveste un ruolo importante nella difficile opera di tutela e salvaguardia.
Se sviluppare e replicare le esperienze di gestione positiva delle aree fluviali diventasse legge, probabilmente esperienze come la pesca "No Kill" che permette di conciliare la pratica della pesca sportiva, che, se non regolamentata, può diventare una delle principali cause di minaccia della fauna autoctona, con la tutela della ittifauna, diventerebbero molto comuni.
Sono molte le specie di fauna protette che rischiano però l’estinzione. Tra queste troviamo lontra, storione, trota macrostigma, gambero di fiume e astice.
Dal Rapporto emerge che il 21% dei fiumi italiani versa in uno stato di salute delle acque negativo.
Tra i 20 più grandi fiumi che attraversano l’Italia per quasi 5.000 chilometri, il bollino rosso spetta al Simeto in Sicilia, con solo il 20% delle acque qualitativamente positiva, al Reno che attraversa Toscana ed Emilia (66% negativo) e dell’Arno (44%). Grave anche la situazione in cui versa il Tevere con un terzo delle stazioni di monitoraggio che segnalano una qualità delle acque che non raggiunge la sufficienza.
Il monitoraggio della qualità delle acque dei nostri fiumi conferma come ancora oggi gli ecosistemi fluviali siano messi a dura prova dagli scarichi non depurati delle case e delle attività produttive, se non addirittura, da sversamenti deliberati di sostanze e rifiuti tossici nelle acque interne. Queste azioni perpetuate nel tempo mettono in serio pericolo la salute umana e influenzano negativamente l’economia zootecnica su cui molte comunità vivono, come è emblematicamente e drammaticamente accaduto nel Lazio sul fiume Sacco.

 
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UN link per FARMACISTI....

Post n°28 pubblicato il 09 Novembre 2006 da eliam
 
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Come cambia l'informazione scientifica?
Il titolo può fuorviare, ma si parla proprio dell'informazione scientifica del farmaco, questo sconosciuto che più che marketing è anche informazione utile.....

http://www.aboutpharma.com/allegati/060920/2_Selletti.pdf

 
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Un libro sull'energia in inglese....

Post n°29 pubblicato il 18 Novembre 2006 da eliam
 
Tag: e-book
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L'esordio è dei migliori:

This book is dedicated
to Engineering Students
everywhere.
Especially mine.

ENERGY CONVERSION - THE EBOOK
by Kenneth C. Weston

Il professore ha messo a disposizione un e-book su cui molti studenti americani spendono il loro tempo, il link è il seguente:

http://www.personal.utulsa.edu/~kenneth-weston/

 
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Un link per lo sviluppo

Post n°30 pubblicato il 03 Dicembre 2006 da eliam
 
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Ecco un link che ti sembrerà utile ed interessante:
visitalo per scoprire cosa puoi fare in prima persona per l'ambiente che ti circonda e quali sono i vantaggi che riceverai, in quanto cittadino italiano

http://www.issi.it/

Clicca sul link dell'Istituto Sviluppo Sostenibile Italiano

Forza il mondo ti aspetta!

 
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Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da eliam
 
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Buttiamo un occhio sullo sviluppo dei Paesi asiatici
 
 
I futuri colossi asiatici dell'economia mondiale hanno in mano l'avvenire dell'intero pianeta. Dall'Oriente dipende la salute del pianeta, il mantenimento delle risorse energetiche e di quelle alimentari. La popolazione coinvolta consiste di 2,5 miliardi di cinesi e indiani che hanno bisogno di consumo energetico, cibo e materie prime.
Anche per queste potenze si profilano i problemi già affrontati dall'occidente più sviluppato. Si parla di una crescente instabilità ecologica e politica, che ha come unica soluzione per essere arginata uno sviluppo basato su tecnologie efficienti e su una migliore gestione delle risorse.
Recenti dati dicono che Stati Uniti, Europa, Giappone, Cina e India sfruttano il 75% della ''biocapacità'' del pianeta, lasciando solo il 25% al resto del mondo e che almeno la metà dei suoli compresi in un terzo dei 106 principali bacini idrografici è stata convertita a usi agricoli o urbano-industriali.
Il consumo di cereali degli Stati Uniti supera di tre volte quello della Cina e di cinque volte quello dell'India. Le emissioni di anidride carbonica degli USA sono sei volte quelle della Cina e 20 volte quelle dell'India.
Per questo motivo, in Cina e in India è sempre più diffusa la convinzione che i modelli di crescita economica basati sullo sfruttamento intensivo delle risorse non possano funzionare nel XXI secolo.
Negli ultimi 15 anni sono aumentati in tutto il mondo i finanziamenti alla ricerca: quelli pubblici, ovunque in minoranza rispetto ai più cospicui finanziamenti privati, sono passati da 377 a 810 miliardi di dollari. Ma la Cina ha conosciuto un investimento senza precedenti e senza confronti: con uno stanziamento di 84,6 miliardi di dollari nel 2003, sei volte superiore a quello del 1990 di 12,4 miliardi, la Cina è diventata il terzo polo scientifico del pianeta, dietro a Usa e Giappone e già in vantaggio rispetto al nostro continente.
Nel 2005, la Cina da sola ha consumato il 26% dell'acciaio mondiale, il 32% del riso e il 47% del cemento.
Nel settore industriale, è evidente come gli investimenti delle multinazionali statunitensi nel mercato asiatico siano più che raddoppiati, passando dal miliardo e mezzo del 1994 a tre miliardi e mezzo del 2002.
Spostando la nostra attenzione sul mondo accademico si scopre che gli studenti cinesi sono quelli che vincono il maggior numero di dottorati negli Usa fra tutti gli studenti provenienti dall'estero.
Veniamo ora al sostentamento vero e proprio delle popolazioni asiatiche. Secondo i dati più recenti, la Cina dispone solo dell'8% dell'acqua dolce presente sul pianeta, ma deve soddisfare i bisogni del 22% della popolazione mondiale.
Mentre in India le previsioni portano a pensare che entro il 2025 la domanda idrica nelle città raddoppierà e quella nell'industria triplicherà.
In realtà, come emerso dal Forum Mondiale dell'Acqua a Città del Messico, la disponibilità di acqua potabile sul pianeta sarebbe sufficiente ai bisogni di tutti. Eppure oltre un miliardo di persone, la maggior parte delle quali vive in Cina, India e Africa sub-sahariana, non può accedervi per usi alimentari e i 2,6 miliardi della popolazione mondiale vive senza le misure igieniche di base, causa di povertà e malattie come la malaria.
Per quanto riguarda l'energia e la tecnologia, il consumo di petrolio in India è oggi doppio rispetto al 1992, la Cina, che a metà degli anni ' 90 registrava un consumo prossimo ai livelli di autosufficienza, nel 2004 è diventata il secondo importatore mondiale di petrolio.
Il risultato è che oggi le compagnie petrolifere cinesi e indiane cercano l'oro nero in altri paesi, come il Sudan o il Venezuela, ed entrambe le nazioni hanno iniziato a sviluppare quelle che sono destinate a diventare due delle più grandi industrie automobilistiche del mondo.
I due Paesi sono rimasti i soli grandi sistemi energetici dominati dal carbone, dal momento che questo combustibile fornisce due terzi dell'energia in Cina e il 50% in India. Ma entrambi i paesi, hanno un territorio ricco di fonti diverse di energia rinnovabile in grado di attirare gli investimenti nazionali ed esteri infatti l'India ha già la quarta industria mondiale nel campo delle tecnologie per l'energia eolica.
Al di là di tutte queste cifre, quello che risulta evidente è che l'ascesa cinese sulla scena economica globale si spiega anche attraverso la ferma e convinta volontà politica di sostenere massicciamente la ricerca scientifica, ormai competitiva con quella americana, giapponese e europea. Con l'obiettivo di destinarle fino al 2,5% del Pil che supera di gran lunga la media nei paesi dell'EU che è del 2,2%; e la spesa italiana pari all'1%.

 
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Non solo cioccolato.... ma anche dolci profumi per beneficienza!!!

Post n°32 pubblicato il 08 Marzo 2007 da eliam
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Per San Valentino, una raccolta fondi per la lotta all'AIDS

Si chiama Rougeberry EDT, la nuova fragranza in edizione limitata che The Body Shop e Mtv hanno creato in limited edition. A partire dal 29 gennaio e fino alla fine di febbraio sarà possibile acquistare il profumo creato appositamente per raccogliere fondi a favore dell’associazione Staying Alive Foundation che combatte l’Hiv e l’Aids. Per ogni fragranza venduta, il cui costo è di 12,00 euro, una parte del ricavato andrà in beneficenza, quantificabile in 6,70 euro. Il prodotto sarà promosso sia presso tutti i punti vendita The Body Shop tramite materiali in store, sia su tutti i canali di MTV, attraverso spot televisivi e messaggi promozionali.
The Body Shop e Mtv da diversi anni si occupano di tematiche legate all’Hiv e all’Aids, ma questa è la prima volta che The Body Shop si associa a un’emittente televisiva internazionale, per sostenere la lotta contro questo male. Con il supporto di Mtv, le previsioni sono di raggiungere un pubblico potenziale di oltre 1,3 milioni di persone. La campagna è chiamata 'Spray to change attitudes' e ha lo scopo di sensibilizzare i più giovani al terribile male che colpisce soprattutto a determinate condizioni, motivo per cui San Valentino sembra essere un appuntamento che si arricchisce di significati benefici e di speranze per il futuro.

Rougeberry Eau de Toilette è l’aroma fresco di mirtillo e more, arricchito dall’essenza di sandalo, che si adatta perfettamente ai gusti del target di età che deve raggiungere (15-24). Solo infatti così i giovani interessati e coinvolti potranno avere un gadget e fare beneficenza nello stesso tempo, portando poi in giro questo profumo faranno senza dubbio sentire la loro presenza e si sentiranno meglio appartenere ad un gruppo generazionale che altrimenti si posizionerebbe nelle retrovie e in perenne attesa.

Link : STOP HIV : Spay to change attitudes
         Staying alive

 
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GOCCE.....!

Post n°33 pubblicato il 12 Maggio 2007 da eliam
 
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Gocce di cioccolato, gocce d'acqua, gocce di sangue..... ecco dove metti i tuoi desideri, le speranze e i sogni irrealizzabili!

Ma sono qui, nella grafica del sito, dove li puoi trovare, contemplare e usare e riusare, per custodire meglio quello che realizzerai nella tua vita.....

Non dimenticare da dove vieni, ma pensa bene a dove vuoi andare!

http://www.tenera.altervista.org/index.htm

 
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La depressione degli italiani

Post n°34 pubblicato il 30 Giugno 2007 da eliam
 
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Questo male spesso non molto considerato e detto per l'appunto anche "male oscuro" si è allo stesso modo affacciato preponderante in Italia. Qui vediamo in quale misura, ma i motivi rimangono ancora non definiti. Sebbene qualcuno pensa che ci siano mali peggiori è bene interrogarsi sui motivi scatenanti di questa malattia e sulla sue conseguenze sociali per le persone che tutti i giorni se ne devono stare bene alla larga!!!!

La depressione degli italiani
 
La depressione colpisce 1 italiano su 4 e nel 2020 gli esperti sostengono che le persone in cura per i disturbi dell'umore raddoppieranno. La malattia interesserebbe 'solo' 6 milioni di italiani (il 10%), ma da una stima dei malati non diagnosticati arriva a coinvolgerne almeno 15 milioni (il 25%). La situazione allarmante era già emersa circa un anno fa quando una ricerca, illustrata durante il primo congresso internazionale sul dolore cronico svoltosi a Casciana Terme presso Pisa, aveva messo in luce che in Italia, il 6% della popolazione e' affetta da varie forme depressive (in particolar modo donne tra i 30 e 50 anni) ma si stima, per difetto, che almeno un altro 6% sia depresso senza saperlo.
I sintomi della depressione possono essere anche fisici oltre che umorali, infatti dolori in prevalenza di tipo muscolare, con affaticamento (che richiamano alle sintomatologie influenzali) se non si risolvono a breve, potrebbero essere il segnale della cosiddetta "depressione mascherata".
Il medico di famiglia è la persona adibita da sempre alla diagnosi da effettuare dopo una attenta visita del paziente che oltre al dolore cronico, evidenzi almeno uno dei sintomi tipici della depressione: tristezza, labilità emotiva, ridotta autostima, disturbi somatici in assenza di una base organica, polarizzazioni ipocondriache, continua tensione e preoccupazione ed a volte attacchi di panico, fobie, depersonalizzazione, sintomi ossessivi, ed agitazione.
Tra i pazienti ben due terzi sono di sesso femminile, maggiormente predisposto alla depressione sopratutto nell'età fertile. Se nel corso della pubertà e del periodo successivo alla menopausa i rischi si equivalgono a quelli degli uomini, nel resto della vita di una donna esiste infatti una maggiore probabilità di incorrere nella malattia, principalmente a causa degli estrogeni, gli ormoni femminili prodotti prevalentemente dalla ovaie. 
Per far fronte alla depressione, si deve sempre essere costanti nella terapia affinché vengano scongiurate le sempre frequenti ricadute. In questo senso, appare importante la tempestività della diagnosi e delle cure, così da impedire che la depressione si trasformi in una malattia di tipo cronico.
Basti pensare, al riguardo, che oltre il 50% dei pazienti rischia di soffrire di un secondo episodio entro pochi anni dalla prima terapia. Alcuni dei segnali più evidenti della depressione, informano i medici, sono l'abbassamento della memoria e del livello di concentrazione, la quasi totale mancanza di volontà e di capacità di prendere decisioni, nonché l'assenza di appetito, l'insonnia ed episodi di dolore fisico apparentemente ingiustificati.
I nuovi farmaci di cui si parla sono uno basato sulla molecola Venlafaxin, capace di ridurre fino al 92% le probabilità di una ricaduta e l'altro basato su un anestetico comune, la Ketamina, che ha azione antidepressiva e fa effetto nel giro di ore, molto piu' in fretta quindi di altri antidepressivi.
Per questo, in Italia, le società di Farmacologia (SIF), Psichiatria (SIP) e Medicina generale (SIMG) hanno studiato un progetto comune ("Idolum") per favorire diagnosi e quindi cure precoci. Si tratta innanzitutto di un questionario per indagare su capacità di movimento, cura della persona, abitudini e fastidi, tristezza e visione del futuro, analisi degli errori commessi, grado di soddisfazione, sensi di colpa e delusioni. Il modulo è stato messo a disposizione dei medici di famiglia per la diagnosi precoce e la cura di un male tante volte nascosto che può provocare danni irreversibili al cervello e per il quale si spendono 11 miliardi di euro all’anno solo in Italia.
Il progetto pilota, ribattezzato Idolum (Identificazione dolore e umore) che per il momento coinvolge 160 ambulatori, su un totale di 50mila e circa 1.600 pazienti, fra un anno, potrebbe essere esteso a tutto il territorio nazionale
.

 
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Figli o non figli?

Post n°36 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da eliam
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NO KID

 

E’ in auge anche in Italia il nuovo libro dell’autrice francese Corinne Maier “No Kid”, 40 motivi per non far figli.

Il nuovo pamphlet della psicanalista - No Kid. Quarante raisons de ne pas avoir d’enfant (ed. Michalon) uscirà in Italia per Bompiani l’anno prossimo.

L’autrice solleva alcune questioni scomode sul ruolo ricoperto dai figli nella società e contribuisce a rompere il tabù della maternità, rivelando al mondo intero che «senza figli è meglio».

A suo dire, i responsabili del falso stereotipo «maternità=felicità» sarebbero lo Stato (nel suo caso, la Francia ) e la dottrina capitalista: «Lo Stato teorizza l’idea di un certo tipo di famiglia come modo per difendere il nostro nazionalismo – sottolinea la scrittrice – mentre il capitalismo incoraggia le persone a spendere un sacco di soldi, perché fare figli significa creare nuovi consumatori, che hanno bisogno di case più grandi, di macchine più grandi… E tutto questo crea miti fasulli e, soprattutto, ha effetti devastanti sulle donne».


Ecco qui la versione ridotta e concentrata dei 40 buoni motivi che la causa del non amore per i figli richiede per essere suffragata:

1) Il parto è una tortura

2) Diventerete dispensatrici ambulanti di cibo

3) Lotterete per continuare a divertirvi

4) Perderete i contatti con gli amici

5) Dovrete imparare un linguaggio da veri idioti per riuscire a comunicare con i vostri figli

6) I figli uccideranno il vostro desiderio

7) I figli suonano la campana a morto della vostra vita di coppia

8) Fare figli è da conformisti

9) I figli costano

10) Verrete ingannati pensando che non esista niente come un figlio perfetto

11) Sarete inevitabilmente delusi dai vostri figli

12) Tutti si aspetteranno che voi siate una madre prima che una professionista e una donna

13) Le famiglie sono un incubo

14) I figli mettono fine ai vostri sogni dell’infanzia

15) Non smetterete di desiderare la completa felicità per la vostra prole

16) Stare a casa a badare ai figli è incredibilmente noioso

17) Dovrete scegliere fra maternità e carriera

18) Quando arriva un figlio, di solito scompare il padre

19) Ci sono già troppi bambini sul pianeta

20) I figli sono pericolosi: vi portano in tribunale

 
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E poi come faremo a sapere la temperatura ?

Post n°37 pubblicato il 01 Febbraio 2008 da eliam
 
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Tutti i termometri verranno sostituiti

 
Dopo la messa al bando del mercurio da apparecchiature elettroniche, il Parlamento europeo completa l'opera approvando un'ulteriore divieto dell'uso del mercurio nelle apparecchiature non elettroniche, come è il caso dei termometri.
Dal 2009 gli apparecchi con la colonnina di mercurio per misurare la temperatura saranno un ricordo del passato.
La direttiva, approvata in via definitiva dal Parlamento europeo, prevede una riduzione annuale delle emissioni del metallo pesante nell'Ue di 33 tonnellate, 25-30 delle quali provenienti dai soli termometri. Unica eccezione i barometri, per i quali la nuova legfislazione si applicherà due anni più tardi.
Si completa così l'azione europea contro una sostanza altamente tossica, specialmente in prodotti ittici, sushi su tutti.
Il divieto mira a impedire al mercurio, di cui sono ben noti la tossicità e gli effetti nefasti sulla salute, di entrare nel flusso dei rifiuti, evitando così l'inquinamento dell'ambiente e degli ecosistemi.
L'avvelenamento da mercurio può essere mortale, e l'esposizione anche a piccole dosi può danneggiare il sistema nervoso, provocare difficoltà nell'apprendimento e ritardi di sviluppo nei bambini, e avere conseguenze negative sul cuore e i reni.
La direttiva prevede che solo gli apparecchi d'antiquariato prodotti più di 50 anni fa potranno continuare ad essere commercializzati.

Il Consiglio Ue ha deciso la cessazione graduale della produzione di questo metallo con con un divieto che colpirà anche le esportazioni a partire dal 2011. Entro due anni dall'entrata in vigore della direttiva, inoltre, la Commissione europea esaminerà la disponibilità di alternative affidabili e più sicure, che siano tecnicamente ed economicamente realizzabili, per le apparecchiature di misura contenenti mercurio utilizzati nel settore sanitario e per altri usi industriali e professionali.

 
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